Commedia sottoproletaria di sapore agrodolce dominata da un grande Ferro, ex cuoco malinconico e sognatore. Finale all’insegna di semplicità ed ottimismo. Pregevole il lavoro dei caratteristi di contorno, dall’incallito ladruncolo Davoli alla materna Danieli, dall’autoritaria Mari al bizzarro Robutti.
E' la storia del cuoco catanese Gianni Rodinò (Turi Ferro) che sogna di comprare un vagone ferroviario per trasformarlo in ristorante alla moda. È un film straordinario che purtroppo non ebbe molto successo al botteghino. La trama, ricca di attori importanti, scorre piacevole con un buon ritmo, diverte e a tratti emoziona. Bellissima e brava Agostina belli, attrice dagli occhi magnetici. Straordinario, come sempre, Turi Ferro. Notevole la partecipazione della bellissima Gabriella Giorgelli: un personaggio piccolo ma molto profondo.
MEMORABILE: Gianni Rodinò (Turi Ferro) tenta di suicidarsi riempiendosi di vino.
Gustosa piccola commedia su misura per il grandissimo Turi Ferro. Si ride ma a denti stretti; merito dell'argomento trattato e sviluppato non solo dal lato della commedia, ma sfruttando anche quello della critica sottoproletaria che rende il tutto malinconico. Bravi gli attori di contorno e i vari caratteristi che si intravedono. Girato a Roma, ma solo verso la fine il regista fa intravedere le varie bellezze della città, come una liberazione e libertà del protagonista! Nel suo piccolo merita una visione.
MEMORABILE: La pizzeria di Francesco Mulè; Il vagone sognato dal protagonista.
Filmetto piccolo piccolo ma dignitoso, ascrivibile d'ufficio al longevo filone delle commedie sottoproletarie di ambientazione capitolina di cui rispetta pienamente tutte le convenzioni: il bozzettismo, l'umorismo tinto di amarognolo, lo sguardo benevolo verso un'umanità dolente e rassegnata ma vitale. Curioso che, a parte Ninetto Davoli, i ruoli principali siano stati affidati a due attori che di romano non hanno nulla: il siciliano purosangue Turi Ferro, reduce dal successo di Malizia e la milanesissima, oltre che dolcissima, Agostina Belli.
MEMORABILE: La riunione dell'anonima alcolisti con il dialogo tra Turi Ferro e la Giorgelli.
Buona commedia di ambientazione romana ma con protagonista un cuoco siciliano, immerso nella realtà più povera della capitale dove però si può sognare, se si vuole. Film completo, strappa qualche risata e allo stesso tempo lascia un retrogusto amaro riuscendo in parte anche a commuovere. Peccato per qualche momento di calo del ritmo che fa scemare un po' l'attenzione. Ottimo il cast, in cui spiccano numerosissimi caratteristi del nostro cinema, alcuni anche come semplici comparse. Musica un po' ripetitiva. Ambientazione perfetta per la storia. Bello il finale. Buon film.
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DiscussioneGeppo • 2/05/08 19:07 Call center Davinotti - 4269 interventi
Che dire.... è un film straordinario che purtroppo non ebbe molto successo al botteghino. DA RIVALUTARE ASSOLUTAMENTE!!
Tra le comparse troviamo anche ENRICO OLDOINI, JIMMY IL FENOMENO, LIU BOSISIO, GIANFRANCO BARRA e FRANCO BRACARDI.