Il grande Gatsby - Film (2013)

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Il grande Gatsby
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/05/13 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO
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Nando 24/06/14 15:52 - 3806 commenti

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Quarta riproposizione cinematografica del romanzo di Fitzgerald, realizzata sfarzosamente e pomposamente con effetti luccicanti a gogo. La storia, benché risaputa, è affascinante, anche se le feste appaiono meschinamente trash. Interessante il cast, con DiCaprio e Maguire in forma e un Edgerton spavaldo; nota negativa la Mulligan, veramente fuori luogo.

Puppigallo 18/05/13 01:43 - 5250 commenti

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Un suo perchè lo può avere dal punto di vista visivo, ma resta solo un giocattolone sfarzoso e con colonna sonora moderna in contrapposizione al periodo della vicenda, che in questo caso non sortisce un effetto particolarmente piacevole. Il buon Leonardo ne esce comunque piuttosto bene (anche se al duecentesimo "vecchio mio" le orecchie iniziano un po' a sanguinare). Ma non basta per risollevare una sceneggiatura inevitabilmente incentrata sulla figura di lui, lei, l'altro e colui che regge il moccolo (Maguire). Pellicola della serie vorrei, ma proprio non riesco ad andare oltre il fumettone.
MEMORABILE: Il dente fermacravatta; Alcune riprese che, pur scivolando nell'esercizio di stile, se non altro movimentano.

124c 20/05/13 13:12 - 2911 commenti

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In questo film hollywoodiano, musicale e un po' pomposo, il vero protagonista è Tobey Maguire, che non vedevo in un ruolo importante dal terzo Spider-man. Si dipende troppo dalle sue parole e dai suoi sguardi; certo Leonardo di Caprio è Gatsby, ma quel che mi rimane impresso è proprio il co-protagonista; forse perché, in fondo, lui e di Caprio sono amici anche nella vita. Scenografie bellissime, feste sforzose, colori e musica rap, in un dramma d'amore dove la "lei" è bella, ma senza sale. Di Caprio come Redford? Non lo so, però se la cava.

Tommy3793 19/05/13 04:49 - 72 commenti

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Colossale, imperioso, magnifico. Il Gatsby di Luhrmann è una gigantesca opera visiva e contemplativa, allo stesso modo esagerata (i ricchi e sfarzosi capricci della nobiltà) ma anche delicata e leggera (il vero "io" di Gatsby), quasi decisa a riscoprire l'umanità oramai celatasi dietro le lussuose ville e le dissolute feste. Il tutto spalleggiando la modernità di tale colpa dell'uomo: ecco quindi spiegato il 3D e la colonna sonora, che spazia dal rock all'hip hop. Forse eccessiva la durata. Di Caprio magnifico come al solito.

Kint 19/05/13 15:12 - 39 commenti

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Fedele, anche se moderna, trasposizione del grande romanzo americano di Fitzgerald, diretta dal regista giusto (quello di Moulin Rouge) e con gli attori giusti. La pellicola vanta un buon ritmo e un buon coinvolgimento che cresce esponenzialmente nel finale. Esageratamente kitsch e sfarzoso lo stile, particolare la scelta di brani hip hop per la colonna sonora. La sensazione di stordimento che lascia la regia al termine della visione è più di un semplice esercizio di stile.
MEMORABILE: La scena del the-

Saintgifts 8/10/13 09:34 - 4098 commenti

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Baz Luhrmann ha voluto strabiliare più con gli effetti puramente visivi (non si smentisce) che con il contenuto della storia, usando quest'ultimo solo per impressionare con i primi piani delle espressioni attoriali. Il risultato è che alla fine (anzi molto prima) ci si stanca dei colori e dei "rumori" e subentra una noia di tipo insofferente. Non riesco a immaginare il giudizio di chi non conosce né l'opera letteraria né il precedente film; forse se è un fan di DiCaprio, esulterà. Spiace dare poco più di un pallino a tanto dispendio di energie.

Nancy 30/05/13 01:57 - 774 commenti

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Fedele nell'apparenza ma traditore nell'anima questo film che, ispirandosi al romanzo di Fitzgerald, ne prende a piè pari frasi e ambienti senza farcirli di troppa anima e anzi togliendogliene. Orrenda la cornice dello psicologo, inserita in sceneggiatura. La soundtrack hip hop è la parte forse meno disturbante del complesso, l'aggettivo più calzante per la regia è "tamarra"; tutto scorre via troppo veloce e senza riflessione e anche la citazione a Viale del tramonto è sparata molto a caso. Pessimo Maguire, ottimi per contro DiCaprio e la Mulligan.

Jdelarge 6/06/13 00:24 - 1000 commenti

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Sempre con lo stile che lo ha reso uno dei registi più interessanti nel cinema mondiale, Luhrmann realizza un'ottima trasposizione sul grande schermo del bellissimo romanzo di Fitzgerald. Il cast è di buona qualità e DiCaprio è superbo (complice anche un personaggio adattissimo al tipo di attore) e la scelta della musica hip hop sullo sfondo degli anni '20 per rendere la vicenda più vicina ai giorni attuali è decisamente appropriata. Anche la fotografia e la scenografia sono di ottimo livello. Davvero un bel film.
MEMORABILE: Gatsby che prova ad afferrare la luce verde.

Belfagor 6/06/13 10:40 - 2689 commenti

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La confezione è sfarzosa, esagerata e luccicante come le feste orgiastiche di Gatsby, ma il contenuto si rivela ben presto effimero e privo di anima. La critica sociale cede quasi immediatamente il passo ai sentimentalismi e agli esercizi di stile (alcuni azzeccati, altri decisamente superflui) e alla fine sembra che il cuore del romanzo sia come la luce verde: chiaro da vedere ma impossibile da raggiungere. Bravo DiCaprio, sorprendente la giovane Debicki, mediocri invece Maguire e la Mulligan. Colonna sonora intrigante.
MEMORABILE: Il dente fermacravatta.

Bjorn 7/06/13 14:50 - 32 commenti

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Pur non leggendo il romanzo di Fitzgerald non ci vuole molto per capire a che razza di baracconata da quattro soldi (si fa per dire visto il budget) siamo innanzi. Un film estremamente pomposo e irritante, stomachevole per l'uso eccessivo di colori, feste, dialoghi senza senso e vuoti, controcampi infiniti che tediano soltanto. Un film di cui non si sentiva proprio la necessità, pubblicizzato allo sfinimento e deludente come non mai, sopratutto se confrontato al libro. Due ore e venti eccessive del nulla. Logorroico e "tamarro". Fotografia salvabile, Di Caprio buono, scenografie ben fatte ma spesso troppo effettate.

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Siregon 15/06/13 20:34 - 352 commenti

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Perfetto nel cogliere lo spirito del romanzo di Fitzgerald, i fasti e la decadenza di un'epoca ma soprattutto di un protagonista enigmatico e delle ombre che gli si muovono attorno, il film di Luhrmann funziona in tutto e per tutto. Il reparto tecnico è strabiliante come di consueto nelle pellicole del regista australiano, ma qui anche gli attori convincono appieno. Perfetto Di Caprio, affascinante Carey Mulligan, convincente Maguire, anche se Edgerton e Elizabeth Debicki rubano lo scena. Meraviglioso.

Rebis 14/07/13 12:25 - 2331 commenti

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Per chi viene dalla pagina scritta è come passare da un languido aperitivo in veranda alle bolge di una disco di Ibiza. Ma l'ipertrofia formale, la bulimia sonora, l'esteriorizzazione scenografica che appiattisce sullo sfondo i personaggi come ridicole macchiette, non è attualizzazione o revisionismo estetico - figurarsi etico - ma semplice cinismo, sfiducia nella forza evocativa del cinema, nelle facoltà immaginative dello spettatore. Superflua la cornice narrativa, imbarazzanti gli artefatti digitali e il déco ridotto a paccottiglia senza alcun rispetto per un'epoca, un mondo, uno stile.
MEMORABILE: C'è qualcosa di autentico nel finale, ma era difficile sbagliare con Fitzgerald posto a nume tutelare.

Capannelle 22/08/13 11:25 - 4394 commenti

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Non aspettatevi senso della misura o troppi sofismi da un film di Luhrmann. Questa volta l'eccentrico regista, oltre a gestire da par suo la kermesse musicale, riesce a far vibrare la platea con una storia sì banalizzata e fiabesca ma ugualmente impressionante, sfruttando anche la presenza scenica di un grande Di Caprio. 140 minuti dove alcuni passaggi vengono ripetuti in maniera pedissequa, dove il kitsch è sempre dietro l'angolo ma raramente la narrazione diventa pesante e ci si può divertire.

Matalo! 2/10/13 20:51 - 1378 commenti

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I film di Luhrmann, adattamenti di classici anche cinematografici preesistenti, stanno al cinema come le "grandi storie" stanno ai musical contemporanei: scintillio, baldanza, leva sui sentimenti più classici, stupore continuo, saturazione visiva e auditiva. Non è il pot pourri, anacronistico nelle musiche ("Back in Black"...) a lasciare interdetti o scandalizzati. Nessuno scandalo; solo che pare di stare a una serata a tema in qualche discoteca di lusso. Gatsby ha sempre avuto un cattivo servizio al cinema. Qui a tratti il film non è male, ma siamo nello "scherzo".
MEMORABILE: Di Caprio, sempre bravo, ma è un Gatsby troppo infantile.

Cotola 13/10/13 10:05 - 8998 commenti

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Il capolavoro di Fitzgerald naufraga in questo tamarrissimo fumettone che Luhrmann dirige nel suo stile: curato, nella forma che presenta colori vivaci e sgargianti (anche troppo) ed in cui spiccano vestiti e particolari di ogni tipo (tutto sempre abbastanza, per non dire molto, pacchiano); al tempo stesso è poi eccessivamente esibizionista e videoclipparo: la macchina da presa non sta quasi mai ferma (ogni tanto qualche inquadratura più ad ampio respiro non farebbe male). La storia si lascia seguire, pur con un po' di noia, mentre gli attori sono bravissim: Di Caprio su tutti.

Luchi78 31/10/13 14:29 - 1521 commenti

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Opulenza ed esagerazione caratterizzano questo lavoro di Baz Luhrmann, nel tentativo di riadattare un romanzo americano degli anni '20 in una sorta di megaclip stile Mtv Music Awards. Il tentativo mi sembra a dir poco imbarazzante, non vedendo poi la necessità di adottare musiche moderne a un contesto così retrò. Fotografia dai colori vividi e artefatti. Scelte discutibili che però vengono parzialmente recuperate dalla scelta di un ottimo cast e dall'interpretazione di un Di Caprio a tratti grandioso.

Xamini 13/11/13 00:16 - 1244 commenti

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Se guardare i primi venti minuti di Moulin rouge! dalle prime file era un'esperienza allucinante, in questa versione de Il grande Gatsby non è certo il senso dell'esagerazione a mancare. Tra paesaggi da cartolina fotoritoccata, movimenti di camera continui, colori al di fuori di qualsiasi scala del reale e un distillato di scrittura che più che altro ha l'effetto di far arricciare il sopracciglio, il complessivo di questa grande fatica finisce per venire a noia, quando non disturbare. Il troppo stroppia.

Galbo 25/12/13 10:49 - 12372 commenti

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Lascia parecchio perplessi questa trasposizione cinematografica del romanzo di Fitzgerald; il regista adotta uno stile massimalista ma l'overdose di immagini patinate disorienta e distrae dalla sostanza del racconto. Anche Di Caprio non convince appieno, sembra sempre che si guardi in uno specchio; decisamente migliore la prova di Maguire, il migliore del cast insieme ad Edgerton. Tra spettacolo e luna park un film tedioso e inconcludente.

Didda23 22/04/14 10:44 - 2424 commenti

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Eccessiva, estrema, radicale la trasposizione cinematografica del regista australiano; manda in visibilio per la cura dei dettagli e per l'impostazione narrativa che sfocia nel favolistico. Ricostruzione coloratissima e "infedele" che poggia su una soundtrack moderna da urlo che spazia dal pop al R&B. Orpelli formali a gogo, mirabolanti ed eccentrici movimenti di macchina e prove attoriali sensazionali proiettano l'opera a livelli paradisiaci. Guilty pleasure, per la serie "o lo ami o lo ammazzi"...
MEMORABILE: L'eterea bellezza di Carey Mulligan, vitale nella propria fragilità; I party in casa Gatsby.

Panza 6/06/14 16:18 - 1834 commenti

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Mi risulta sempre incredibile capire come questo film mi abbia indiscutibilmente stordito e addormentato con il continua autocompiacimento del regista il quale, con inquadrature barocche, tenta di dare una dimensione trionfale e pomposa alla sua opera. Meglio lasciar stare se non si è capaci o se non si è Sorrentino o Jacopetti. Anche Di Caprio non mi ha convinto del tutto, nonostante una prova comunque onorevole. Le uniche cose che sono interessanti derivano dal genio di Fitzgerald. Anche l'innesto di musiche moderne risulta oltremodo finto-avanguardista.

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Piero68 24/06/14 11:06 - 2955 commenti

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Un po' Grande bellezza un po' Mr. Ripley. Considero Luhrman uno dei registi più sopravvalutati del momento e la sua visionarietà e la sua "opulenza" le trovo fini a loro stesse, oltre che kitsch. Bombardamento di colori e situazioni surreali si rincorrono dall'inizio alla fine. Ma resta comunque un semplice esercizio di stile e nemmeno troppo riuscito, in alcuni frangenti. La sceneggiatura latita e la noia la fa da padrona; qualche plot-hole e un cast che, fatto salvo il solo Maguire, non convince. Insomma, considerato il budget è un vero e proprio fiasco...

Yamagong 23/06/14 23:44 - 274 commenti

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Il primo impatto può non risultare gradevole: patinatura esagerata, barocchismo a pié sospinto, una mdp che zoomma e si allontana languida su paesaggi impossibili o sui volti degli attori, più simili a modelli della reclame di un profumo. Ma in fondo la forza e la debolezza di Luhrman sta proprio qui: in un edonismo immaginifico vacuo e stordente, che si autolimenta e contemporaneamente nega sé stesso. Così, se da una parte il romanzo di Fitzgerald pare ridotto a un mero dramma amoroso, dall'altra l'intuito artistico della regia è innegabile.
MEMORABILE: Nick alla prima festa nel palazzo di Gatsby; Il litigio tra Gatsby; Tom e Daisy; La morte di Gatsby.

Enzus79 19/09/14 13:23 - 2863 commenti

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Primo: Leonardo Di Caprio è più convincente di Redford nel ruolo di Gatsby, bravissimo. Secondo: il film risulta molto più scorrevole (nonostante le due ore e passa) del film di Clayton. Colonna sonora così così, si poteva fare meglio. Buona, se non ottima, la regia.

Furetto60 4/02/15 12:37 - 1192 commenti

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Film che parte a manetta, inizialmente coinvolgente e non potrebbe essere diversamente: è un’orgia di luci, colori, musiche, costumi, arredi... tutto sfrenatissimo. Alla lunga comincia a stancare e la vicenda si rivela per quello che è: una tormentata storia di sentimenti. Gli attori sono convincenti, Di Caprio e l’amico Maguire piacciono e convincono, meno il ritmo narrativo che pare eccessivamente diluito. Alla fine resta in bocca il sapore amaro dell’occasione mal sfruttata, velleitaria.

Ale nkf 28/10/15 14:03 - 802 commenti

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Andando dritti al punto devo ammettere che sinceramente mi aspettavo di più, da un tale parterre. Resta un film di tutto rispetto soprattutto grazie al protagonista (DiCaprio, che riesce a dare al suo personaggio quel tocco di mistero indispensabile) e a un'ambientazione d'epoca particolarmente riuscita. D'altra parte la trama è troppo povera di contenuti, con pochi risvolti narrativi e finisce col trainare più di due ore di pellicola a stento.
MEMORABILE: La gara sulle auto; Le feste in casa Gatsby.

Caesars 4/01/16 09:47 - 3772 commenti

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I cinema di Luhrmann è visivamente esagerato e la cosa, almeno nella prima parte del film, disturba abbastanza. Poi, vuoi perché la trama diventa più interessante vuoi perché lo spettatore si è abituato a tali eccessi, si riesce a entrare più in sintonia con lo spettacolo che alla fine lascia non dico appagati ma nemmeno delusi delle due ore e passa dedicate alla visione. Tra gli interpreti Maguire mi ha convinto più di DiCaprio, mentre la Mulligan non riesce proprio a lasciare il segno.

Daniela 23/03/18 17:17 - 12606 commenti

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Vita grama per il grande Gatsby sul grande schermo, se la migliore trasposizione continua ad essere quella con Ladd, modesta ma meno superficiale di quella con Redford e, a sorpresa, anche di quella con Di Caprio, che carica troppo il suo personaggio risultando a tratti persino stucchevole. Luhrmann imbastisce come di consueto uno spettacolo sfarzoso, e forse proprio questo il problema: chi guarda, distratto ed intontito dall'allestimento "Son et Lumière", fatica ad entrare nella storia, a lasciarsi coinvolgere ed intrigare, e capita, nel corso della lunga durata, ci scappi qualche sbadiglio.

Ira72 7/01/17 18:47 - 1305 commenti

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Un ringraziamento speciale a Di Caprio per la perfetta recitazione e a Miuccia Prada per i costumi impeccabili. Perché il resto, a mio modesto parere, è di una noia mortale. Partiamo male perché non sono amante di musical, va detto subito, pertanto di coreografie pacchiane, in tale senso, ne ho subìte troppe in due ore e passa di film. Del romanzo di Fitzgerald e del personaggio in particolare (Gatsby) mi è arrivato poco o niente: frastornata da un uso spropositato di inutili, pretenziosi orpelli che demoliscono al suolo la linfa di un'opera unica.

Myvincent 19/09/19 08:31 - 3721 commenti

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Una baracconata stile Disneyland questa inutile nuova versione del celebre romanzo maliconico di Fitzgerald, dove abbondano gli effetti digitali e i ritmi stile La grande bellezza. L'impossibilità di Gatsby ad affrancarsi da una condizione sociale bassa si confronta con il marciume di una classe "dirimpettaia" senza scrupoli; ma neanche un attore fascinoso come Leonardo DiCaprio sembra convinto dell'intero progetto.

Minitina80 9/12/20 23:43 - 2976 commenti

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Difficile riuscire a mantenere integre tutte le sfumature del romanzo di Fitzgerald. Non sempre, infatti, Luhrmann riesce a farsi capire, lasciando intendere di trovarsi di fronte a un film sfarzoso che narra di una storia d’amore. Solo nella seconda parte si intuisce qualcosa di diverso, alieno ai sentimentalismi da romanzo rosa e distante dal voler cercare un quadro rassicurante da ricomporre prima dei titoli di coda. Si tratta di un difetto che accomuna spesso la trasposizione di un romanzo, mentre il minutaggio eccessivo non facilita la comprensione delle singole sfaccettature.

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Giùan 17/06/23 09:58 - 4528 commenti

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Luhrmann evidentemente si esercita in un'operazione speculare a quella di Scott Fitzgerald, colmando l'aspetto visivo di ogni strabiliante orpello (come lo scrittore americano aveva fatto con la sua scrittura facendone esplodere la raffinatezza), relegando la narrazione a un ruolo di ancella spettatrice, troppo tenue tuttavia non solo per coinvolgere e tener avvinti ma perfino per giustificare in qualche modo o maniera cotanto sfarzo favolistico, coerente nella filmografia del regista australiano ma perdente nel confronto con la pagina scritta. Efebico, estenuante, a tratti ridicolo.
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  • Discussione Didda23 • 22/04/14 10:32
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Visto con zero aspettative, mi ha sopreso a tal punto da considerarlo un filmone. Capannelle, concordo con quanto affermi. Di Caprio è semplicemnte mostruoso.
  • Discussione Galbo • 22/04/14 11:28
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Io concordo con la definizione del buon Cotola di "tarmarrissimo fumettone"
  • Discussione Daniela • 23/03/18 17:47
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Il romanzo di Francis Scott Fitzgerald pubblicato nel 1925 ha avuto altre tre trasposizioni cinematografiche prima di questa diretta da Baz Luhrmann, tutte con lo stesso titolo The Great Gatsby:

    1926: versione muta andata perduta, diretta da Herbert Brenon e interpretata da Warner Baxter e Lois Wilson;
    1949: regia di Elliott Nugent con protagonisti Alan Ladd e Betty Field =https://www.davinotti.com/index.php?f=40610?
    1974: regia di Jack Clayton e sceneggiatura di Francis Ford Coppola, protagonisti Robert Redford e Mia Farrow. https://www.davinotti.com/index.php?f=14525

    Esiste anche una trasposizione televisiva diretta nel 2000 da Robert Markowitz, protagonisti Toby Stephens, Mira Sorvino e Paul Rudd.

    Chi, prima di vedere uno di questi film, gradisce un breve ripasso del romanzo, può ricorrere a questo video:
    https://www.youtube.com/watch?v=vt7h-JOESVU
    Ultima modifica: 26/03/18 14:40 da Daniela
  • Discussione Zender • 23/03/18 17:56
    Capo scrivano - 47698 interventi
    non capisco perché hai messo 1946, Daniela. A me risulta 1949 quella di Nuget (che a me risulta Nugent).

    Non riusciresti a mettere i link ai film che citi nelle curiosità, Daniela?
  • Discussione Daniela • 23/03/18 18:42
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Zender ebbe a dire:
    non capisco perché hai messo 1946, Daniela. A me risulta 1949 quella di Nuget (che a me risulta Nugent).

    Non riusciresti a mettere i link ai film che citi nelle curiosità, Daniela?


    Mi scuso per l'anno, è stato un errore di battitura legato ad una faccenda che mi perseguita dalle elementari (confondo talvolta il sei con il nove sia a leggere che a scrivere) mentre per "Nuget" invece del corretto "Nugent" mi sono fidata della scheda di wikipedia dedicata al romanzo, mentre avrei dovuto ricontrollare.

    Correggo il post ed anche su Wiki.

    Per i link provo, ma non garantisco - deve essere come per il sei e per il nove, mica si migliora invecchiando.
    Ultima modifica: 23/03/18 18:43 da Daniela
  • Discussione Zender • 24/03/18 09:26
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Mica te lo devi ricordare ovviamente, te lo rispiego. E' molto semplice in realtà:

    selzioni nel tuo testo il titolo come fai per il grassetto, per dire, poi invece di cliccare il tasto B clicchi il tasto URL.

    A quel punto dopo il primo url tra parentesi nei codici metti un uguale e di seguito l'indirizzo del film che vuoi linkare preso dalla barra indirizzo della scheda del film.

    Ovviamente qualora tu non abbia capito o te lo dimenticassi rispiego senza problemi.

    Prova a farlo col tuo post qui, Daniela, che così poi lo sposto in curiosità.
    Ultima modifica: 26/03/18 14:16 da Zender
  • Discussione Daniela • 26/03/18 14:41
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Zender ebbe a dire:


    Prova a farlo col tuo post qui, Daniela, che così poi lo sposto in curiosità.


    provato, ma non funziona, eppure mi pare di seguire le istruzioni :o(
  • Discussione Zender • 26/03/18 20:00
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Colpa mia, infatti :) ho spiegato male.

    Il link va messo dopo l'uguale ma PRIMA della "chiusa parentesi quadra". Se ti dimentichi come fare, tra l'altro, puoi passare col mouse sopra il tasto url senza cliccarlo: ci sono due opzioni spiegate, la seconda (dopo la "o") è quella che ti dico io.
  • Discussione Daniela • 26/03/18 22:44
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Colpa mia, infatti :) ho spiegato male.


    sai che mi hai provocato un pauroso crollo di autostima? rinvio il nuovo tentativo a domani, stasera mi sento già abbastanza depressa, non vorrei abbattermi troppo se dovesse andare ancora male...
  • Discussione B. Legnani • 16/07/19 15:28
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Richard Carter è mancato.