Trasposizione cinematografica della vita di Enrico Caruso, il tenore italiano che in America conquistò pubblico e critica. Buon film, con un protagonista (l'attore-tenore italoamericano Mario Lanza) che ci crede, un'ottima confezione e una regia che sa crear più d'un momento riuscito (la morte della madre è di classe e difficilmente dimenticabile, così come il malore di Enrico al calar del sipario). Le voci fini del doppiaggio imbastardite di napoletano, però, non stanno bene in bocca a tutti e il ritratto implicito degli italiani è sgradevole...
MEMORABILE: Quando Caruso, mentre da bambino canta al coro della processione, apprende della morte della madre.
La vita del grande tenore Caruso in una versione assai romanzata che ha le caratteristiche delle grandi produzioni americane, grande dispendio di mezzi, scene, costumi e ambientazioni di grande livello. Si perde qualcosa in caratterizzazione dei personaggi ma il film è indubbiamente un grande spettacolo visivo e soprattutto uditivo. Grande performance del cantante/attore Mario Lanza. Magniloquente.
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