Il grande botto

L’inventore, il padre rinco e un po’ sordo , il bambino che fa scherzi e una spia; tutto questo in cinque minuti di pellicola. Sentivo già odore di scemenza; e quando mi sono accorto che Stanlio era doppiato male, le braccia mi sono cadute di schianto. Gag mediocri, troppo parlato (più che altro, dialoghi piuttosto sciocchi) e un ritmo altalenante. Bella la stanza che si autoarreda e i cibi in pillole (Stanlio chiede un tovagliolo, dopo che gli hanno portato un vassoio con 4 pillole). I nostri eroi meritavano un copione migliore. Delusione.

Evitabilissimo. Quartultimo Stanlio e Ollio, certo non il migliore del già mediocre periodo della Fox. Trama bislacca e realizzazione davvero tirata via. Solo qua e là brilla l'ingegno che fu, che pare soffocato da esigenze diverse, peraltro mal realizzate. Pessima la parte nella cuccetta. Qualche gag è riciclata : la vernice fresca, i calzoni rotti... Citazione pesante da Oliver ottavo e, più leggera, da I diavoli volanti. Il ragazzino è Robert Blake, futuro Tony Baretta. Che malinconia.

Non siamo più ai livelli dei film precedenti e viene data un'eccessiva importanza al cast di contorno, ma grazie alla coppia il film diventa almeno vedibile. Certi momenti funzionano più di altri (evitabile il finale patriottico) e la coppia ha fatto di peggio, in definitiva.

Ancora una storia legata alla propaganda di guerra e ancora un film “del tramonto” della grande coppia. Qui, i due si improvvisano detective accorsi in aiuto dell’inventore di una spaventosa bomba. Tra situazioni comiche già sfruttate altrove, spuntano qua e là ulteriori sprazzi carini, come la cena a base di pillole e la lunga gag nel vagone letto. Di certo, il film non fa “il grande botto”, anche se, tutto sommato, riesce ad avere una discreta omogeneità grazie anche a un contorno di attori e situazioni piuttosto brillanti e curiose.

La famosa coppia è costretta a dare fondo a molte delle sue gag (compresa quella sulla cuccetta del treno presa da Concerto per violoncello) in un film che offre poche altre trovate. I due sono comunque irresistibili, specie Hardy, qui più protagonista che spalla, con il suo organetto nascondiglio che non si fa dimenticare suonando, ogni volta che viene toccato. Visto il periodo, il film è volto anche a sostenere l'esercito americano, impegnato in patria a proteggere le coste da probabili attacchi nemici.

Tra i film dell'ultimo periodo della coppia è uno dei più simpatici. Funzionano sia il ritmo sia l'innesto delle vecchie gag su una trama piuttosto nuova; in particolare la prima parte, con la scoperta delle varie invenzioni e i disastri che ne conseguono. Inoltre i due appaiono più convinti rispetto a opere coeve come Maestri di ballo. Bene anche i comprimari e la messa in scena curata.