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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Esondata nel fumettistico con la baraonda urbana del terzo capitolo, la saga di Paul Kersey (Bronson) tenta – si fa per dire – il ritorno nei ranghi. Abbandonata comunque la piccola criminalità (non avrebbe più senso, dopo quanto visto nel 3), si dà al repulisti in grande stile entrando di peso nel mondo della droga. Anche perché tempo cinque minuti e la figlia adolescente della sua nuova compagna (Lenz) ci resta secca causa overdose di coca consegnatale come regalino da uno spacciatore che evidentemente poco si curava di quali conseguenze un dono simile avrebbe comportato (“Sarà...Leggi tutto stata tagliata male”, risponde al partner della ragazzina infuriato prima di cacciargli un coltello in pancia). Kersey osserva la scena, insegue il cattivone e gli spara facendolo precipitare sulla rete elettrificata sopra agli autoscontri, dove questi fa la fine delle zanzare. Ma siamo solo all'inizio...

Nathan White (Ryan), un ricco editore, saputo dell'impresa e dal momento che pure lui ha perso la figlia in circostanze simili, decide di ingaggiare Kersey (minacciando di svelare ciò che sa di lui alla polizia) fornendogli i nomi dei più importanti uomini delle due maggiori organizzazioni che smerciano droga a Los Angeles. Il nostro, insieme all'inseparabile pistola, comincia l'abituale strage mirata anticipandola con una visitina ai cattivi: travestitosi da cameriere, entra a una festa di Ed Zacharias (Lopez), il più in vista (Lopez) dei due boss, per cominciare a conoscere le sue vittime. Il secondo passo sarà l'organizzazione di attentati (nel primo salta in aria un giovane Danny Trejo, pulitino e vestito di tutto punto!) che lo porteranno a sbaragliare intere squadre di killer. Il tutto piuttosto in velocità, comunque, perché il soggetto prevede molti obiettivi da colpire e una lunga coda piuttosto inattesa originata da un buon colpo di scena.

Non c'è più Winner dietro la macchina da presa (né Jimmy Page alle musiche) ma J. Lee Thompson non lo fa troppo rimpiangere. D'altronde la formula è sempre la stessa e non ci vuole molto a perpetuarla senza sfigurare. La solita bella fotografia dai colori saturi ci accompagna in una Los Angeles spesso notturna lasciando spazio a qualche intermezzo simil-mafioso (Zacharias sfoggia l'accento siciliano), a sparuti interventi della polizia (che non sa bene come orientarsi né come comportarsi) e insomma a una varietà che tutto sommato giova al risultato. Si azzarda anche una scena ambiziosamente costruita nel finale, tra fumi scenografici che intasano i locali di una pista da pattinaggio, ma non è cosa. Meglio le parti più tradizionalmente action - Bronson in giubbotto di pelle rende merito all'icona che l'ha reso celebre - in cui naturalmente non si rinuncia ad armi di potenza devastante maneggiate senza troppi riguardi dal protagonista, il quale non si pone troppi problemi nemmeno quando è il momento di sparare all'impazzata tra centinaia di innocenti in fuga. D'altronde come può reagire un uomo se ogni singola donna che incontra, di qualunque età, prima o dopo gliel'ammazzano? Se non fa in tempo ad affezionarsi a qualcuno che glielo stendono? E' naturale che la fiducia nel prossimo un po' lo abbandoni... Che si continui così, allora, perché non siamo ancora arrivati all'ultimo capitolo...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/04/07 DAL BENEMERITO G.GODARDI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 18/10/23
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G.Godardi 10/04/07 18:48 - 950 commenti

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L'episodio più fiacco e deludente della serie. Kersey è ormai diventato un simil Rambo, un mercenario ammazzatutti. Qui, dopo essersi fatto ammazzare come al solito la nuova donna e la di lei figlia, viene ingaggiato per far fuori una banda di spacciatori. Salvo poi accorgersi di essere stato beffato e di aver fatto il lavoro sporco per il capo della banda avversaria. J.L Thompson, chiamato a sostituire il più agile Winner, dirige il tutto in stato di sonnolenza. E noi spettatori lo seguiamo a ruota. Uno di quei film che fece affondare la Cannon.

Deepred89 31/05/07 21:39 - 3701 commenti

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Action movie per nulla malvagio. L'inizio è promettente, ma il resto non è altro che un mafia-movie di medio livello. La regia, nonostante alcune buone sequenze, è abbastanza televisiva e gli attori, fatta eccezione per Bronson, sono tutti abbastanza scarsi. Comunque il film nel complesso è abbastanza godibile.

Lovejoy 12/12/07 16:36 - 1823 commenti

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Arrivata al quarto capitolo la saga dedicata alle imprese di Paul Kersey giunge al capolinea. Dopo un bell'inizio la storia scivola nel già visto, già sentito e già vissuto, e neanche il cambio in cabina di regia (da Winner a Lee Thompson) riesce a produrre effetti di sorta. Bronson è bravo ma recita con il pilota automatico. Gli altri invece sono del tutto anonimi.
MEMORABILE: L'inizio.

Vito 19/02/18 09:16 - 695 commenti

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Questa volta Kersey-Bronson dà la caccia a bande di criminali spacciatori colpevoli di aver mandato in overdose la figlia della sua nuova compagna. La sceneggiatura è scritta su un tovagliolo, ma per fortuna c'è la solida regia di J. Lee Thompson e ci si diverte un mondo a vedere mafiosi, spacciatori e sbirri corrotti venire falciati dal giustiziere nei modi più disparati. Un buon action senza pretese.
MEMORABILE: Bronson nella fabbrica di crack; La sparatoria nella sala giochi; Il confronto finale col cattivo a colpi di lanciagranate!

Ciavazzaro 22/05/08 14:49 - 4768 commenti

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La serie (qui al penultimo capitolo) comincia ad abassarsi come qualità. Difatti questa volta non vi sono nemmeno buoni attori (tranne Bronson) che possano salvare il film dalla pena. Forse il capitolo più debole della serie, solo per appassionati.

Herrkinski 30/05/08 18:54 - 8052 commenti

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Bronson ormai, seppur anziano, è diventato un personaggio mitologico alla Callaghan. Abbandonata definitivamente ogni possibile velleità artistica/sociologica, la saga si è trasformata dal terzo capitolo in azione pura, con sparatorie, esplosioni, decine di morti e via dicendo. Questo 4° episodio non si smentisce, presentando un Bronson in gran spolvero che non si risparmia battute ironiche tra un massacro e l'altro, rendendo il film un action-movie divertente e di tutto rispetto. Impostazione "made is Usa" al 200%, ma comunque godibile.
MEMORABILE: Le battute di Bronson e la scena col dialogo tra Bronson e degli stupratori colti sul fatto: "E tu chi cazzo sei?". E Bronson: "La Morte". BANG!

Daidae 9/02/09 16:07 - 3163 commenti

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Non male. Certamente è inferiore ai precedenti tre, ci sono scene esageratissime (Bronson spara razzi!), ma è interessante. Kersey conduce una vita tranquilla, ha una donna al suo fianco e una "figlia" che adora; proprio questa figlia finisce vittima di cinici spacciatori, quindi Kersey rimette i panni del giustiziere ma stavolta avrà qualcuno alle spalle... Gli attori non sono male: a parte Bronson fanno una ottima prova anche Ryan, la Lenz e i due poliziotti. La saga sprofonderà definitivamente col successivo, orrido, Giustiziere della notte 5.
MEMORABILE: Il dialogo tra Bronson e il tenente; La sparatoria in fabbrica; La morte dello spacciatore in videoteca.

Rambo90 17/01/10 02:36 - 7661 commenti

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Cambio di regista (il comunque ottimo Thompson) ma non di stile per le avventure di Kersey/Bronson, questa volta alle prese con dei trafficanti di droga in una storia che fa leggermente il verso a Per un pugno di dollari. L'azione ormai regna sovrana e la cosa risulta piacevole, mancano comprimari degni di nota, ma Bronson porta avanti il film con la solita bravura. La saga poteva concludersi degnamente qui, invece ci sarà un altro capitolo, girato ben 7 anni dopo.

Galbo 19/01/10 08:51 - 12372 commenti

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Giunta al quarto episodio la saga del giustiziere interpretato da Charles Bronson cambia ambientazione (Los Angeles) e regista (J. Lee Thompson); a ciò non corrisponde un cambiamento del registro narrativo che rimane il medesimo. Il film è quindi ampiamente prevedibile e vengono lasciati a casa tutti i possibili "orpelli" ideologici e di caratterizzazione dei personaggi per privilegiare l'azione pura che è quello che in fondo si aspettano gli spettatori di questo genere di film. Per appassionati.

Tomastich 29/05/10 11:03 - 1255 commenti

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Nervosino il mr. Kersey... questa volta a farne le spese è la sua figliastra (e non aggiungo altro perché non si possono rivelare i finali). Nella pellicola si trattano temi di droga, abbiamo a che fare con spacciatori (veri o falsi che siano) e tante tante armi pesanti. L'ultimo episodio veramente accettabile.

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Digital 19/08/11 12:48 - 1257 commenti

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La saga del Giustiziere della notte ha avuto una evidente parabola discendente. Questo quarto capitolo rientra nel lotto dei meno riusciti. Il personaggio di Paul Kersey (architetto di giorno e spietato vendicatore di notte) era stato ampiamente sfruttato e le motivazioni per farlo tornare in azione sono sempre più risibili. Ciò detto, non mi è completamente dispiaciuto, le scene d'azione sono di discreto impatto e il film risulta compatto e privo di tempi morti.

Belfagor 2/10/11 15:46 - 2689 commenti

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Paul Kersey tenta di rifarsi una vita, ma questa volta ci sono gli spacciatori a mettergli i bastoni fra le ruote. Trash, cattivo gusto e violenza compiaciuta si sprecano e sorge il legittimo sospetto della totale gratuità della vicenda. Bronson, ormai ridotto ad una specie di Rambo in prepensionamento, recita con lo stesso automatismo del suo uzi e sembra pensare "Che se deve fa' pe' mmagnà!".

Saintgifts 25/06/13 09:09 - 4098 commenti

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Si può trovare, anche in film di questo tipo, oltre all'azione e agli ammazzamenti che ne costituiscono la ragion d'essere (in questo caso siamo addirittura alla quarta ripetizione), una sorta di rassegnazione alla delinquenza e alla cosidetta malavita, che oltretutto, come in questo caso, vede complici le persone "normali", i consumatori di droghe. Allora più ammazzi malavitosi più ne sorgono, ma a giustificare tutto ciò ci sono le vittime innocenti, vendicate con la soddisfazione dello spettatore che si immedesima nel "giusto" giustiziere.

Il Dandi 21/07/13 02:56 - 1917 commenti

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Ennesimo, brutto sequel (e non sarà manco l'ultimo) di un format che ormai viaggia col pilota automatico incontro ai desideri più basici del (supposto) spettatore-fan: "chiunque abbia a che fare con la droga, non importa a quale livello, merita di morire", questo è il motto del misterioso tizio che ingaggia Paul Kersey, il quale dal canto suo ci mette 5 minuti a farsi convincere e ormai si trasforma da "Giustiziere" a vero e proprio killer prezzolato, senza neanche minimamente sospettare la fregatura che invece avevamo capito tutti.
MEMORABILE: Il primo omicidio (il pusher che muore sul soffitto elettrico delle auto-scontro) è divertente; dopodiché si può anche spegnere.

Pinhead80 8/12/16 19:32 - 4715 commenti

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Continua la parabola discendente del nostro giustiziere della notte, giunto stancamente alla quarta prova. Winner abbandona la regia a favore di Thompson ma il risultato da un po' di tempo a questa parte è sempre lo stesso. Questa volta l'architetto si sbarazzerà da solo di un'organizzazione criminale dedita alla droga, confermando che ormai il nostro Kersey si è trasformato in una sorta di Rambo urbano a cui è concesso tutto. Peccato perché il primo era davvero un gran bel film.

Pesten 27/02/18 14:01 - 785 commenti

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Dopo aver distrutto una gang e un quartiere col lanciarazzi, Bronson non fa in tempo a tornare a Los Angeles che gli muore sotto gli occhi la figlia della nuova fiamma. E via, una guerra contro la malavita e, nel dettaglio, i cartelli della droga, argomento sicuramente attuale per l'epoca. Bronson trasforma il suo personaggio in un killer su commissione, in pratica, e la sua precisione quasi chirurgica e il suo sguardo reggono in piedi la pellicola, che certo non si perde dietro frivolezze psicologiche o simili.

Gestarsh99 17/07/19 17:20 - 1395 commenti

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Sempre più corrugato nel viso e nell'animo, l'anziano "cupìdo dissolvi" sloggia un'altra volta dalla East alla West Coast tornando a scoccare le sue frecce mortifere su chiunque abbia la sfiga di imbattercisi contro: in sua presenza, buoni e cattivi, parenti ed estranei fan tutti la stessa fine. Oltreché restituire tonalità più realistiche, il subentro alla regia di Thompson apporta una (relativa) ventata di freschezza alla serie, rinsecchitasi al terzo capitolo fra i polpastrelli di un Winner senza più criterio logico né entusiasmo creativo. Scarseggia di sentimenti ma abbonda in cattiveria.
MEMORABILE: Il subdolo personaggio ottimamente interpretato da John P. Ryan; La granata polverizzante...

Siska80 1/06/20 16:39 - 3714 commenti

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Accantonati finalmente ladri d'appartamento assassini e teppistelli stupratori, stavolta il film si concentra sugli spacciatori di droga. E di nuovo il lavoro sporco tocca all'anziano (ma ancora prestante) Kersey il quale (sorpresa!) perde un'altra persona cara, passando alla vendetta. Persino migliore del capostipite, ricco di scene d'azione, con un buon cast e una trama ben articolata; non c'è da meravigliarsi però se il finale lascia con l'amaro in bocca, di fronte a tanta violenza.
MEMORABILE: Il giustiziere in azione travestito da cameriere.

Markus 25/08/20 10:20 - 3680 commenti

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Il passaggio da Michael Winner dei primi tre episodi della serie a J. Lee Thompson ha trasformato la vicenda umana del personaggio in una sorta di spionistico in ambito di trafficanti mafiosi di droga. Il "giustiziere" Bronson in parte perde di significato, ma la pellicola ha un certo ritmo narrativo e il numero di morti ammazzati (benché inferiore al "fracassone" terzo capitolo) soddisfa i palati degli amanti dell'action Anni '80. Film inferiore rispetto ai precedenti capitoli ma ancora dignitoso.

Sircharles 25/08/20 20:43 - 104 commenti

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La saga di Kersey poteva andare avanti all'infinito, avendo da attingere a un bacino di spunti enorme, ossia le vicende della cronaca più nera e sanguinosa. Nel cuore degli Ottanta è tempo di affrontare la piaga della droga, fonte di morte per i giovani e di sporco guadagno per la malavita. Continua l'evoluzione della figura del protagonista, sempre più paladino collettivo e meno ripiegato sul privato. Ma si torna anche ai canoni stilistici dei primi film, senza troppe grossolanità da action movie. Eccessivo paternalismo verso la figura femminile, sempre e comunque anello debole.

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Bullseye2 3/01/21 22:28 - 393 commenti

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Il crack uccide, senza dubbio, ma anche Paul Kersey qui non scherza, nonostante l'età pensionabile e tre film sul groppone! Il mitico Bronson, purtroppo agli ultimi fuochi, regge ovviamente tutto il film tra trash e folle genialità: non manca il pessimo ma godibile gusto al quale la Cannon ha abituato generazioni di cinefili con film a budget ristretto ma nessuna economia in fatto di proiettili, sangue e violenza. Via l'alone di serietà dei primi due capitoli, qui se si sta al gioco ci si diverte con 90 minuti di azione pura senza troppi pensieri e spazio al politicamente corretto.

Maxx g 19/05/22 14:45 - 631 commenti

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Quarto capitolo della celebre saga del giustiziere della notte (si arriverà a cinque), non aggiunge alcunché ai capitoli precedenti, ma è un film che si segue, che lascia con il fiato sospeso, in una città quasi sempre di notte ove la malvagità è in agguato, foss'anche in sala giochi o al Luna Park. Consumato attore, Bronson si muove come sempre a suo agio. Per appassionati del genere (non proprio rigorosamente ma quasi).
MEMORABILE: Il volo dal grattacielo.

Max dembo 27/06/23 23:45 - 427 commenti

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Summa stilistica e dei topoi della saga, quasi un "manifesto" seppure un po' "tardivo" di quello che si intende per "stile inconfondibile e unico",della mitica, impareggiabile Cannon Films. Non al livello del fumettistico e quasi capolavoro winneriano n°3, ma il cambio di regia con il parimenti fidatissimo "bronsoniano" e grande artigiano Lee Thompson, ci regala comunque un brutale e avvincente capitolo di una delle saghe di consumo dal maggiore livello medio qualitativo. E che piacere vedere Kersey finalmente contro la malavita organizzata. C'è pure John P. Ryan! Cosa volere di più.
MEMORABILE: Kersey con il marchio del personaggio, il giubbotto di pelle nera e, stavolta, il bazooka! Ryan fatto saltare in aria con lo stesso, a Century City.

Schramm 7/07/23 13:21 - 3490 commenti

I gusti di Schramm

Kersey torna a cantare “because the night belongs to us”, che tradotto significa guerra in terra agli uomini di cattiva volontà. A passargli lo spartito urbano (mandante allegretto contro i narcoboss) e strumentazione (il tamburo della pistola), quel Thompson che sincronizzò gli orologi di legge e crimine. In hangover pirico del terzo, Bronson non dice quattro se non ne ammazza un sacco, ma ormai il gioco è stanco e inerziale, l'idea della seminata zizzania un raschiato fondo di barile, la floscia routine tiene banco e la parentela col telepiattume è sempre più vicina al primo grado.
MEMORABILE: La donna del boss lamenta “Sempre in ritardo, quanto vorrei che morisse quando fa così”: detto, fatto.
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  • Curiosità Daidae • 11/05/18 13:23
    Compilatore d’emergenza - 1297 interventi
    Quando Paul Kersey entra nel ristorante per offrire il "vino" agli uomini di Zaccaria, si presenta come Jack Kimble (min 39:00). Lo stesso cognome, Kimble, viene usato nel film Il giustiziere della notte 2 quando Kersey affitta sotto falso nome una stanza di albergo (min 28:16).
  • Discussione Daidae • 23/08/21 23:19
    Compilatore d’emergenza - 1297 interventi
    Richard Aherne fa la parte del vero Nathan White: per l'anziano attore è l'ultima apparizione al cinema.
    Ultima modifica: 24/08/21 07:53 da Zender
  • Homevideo Digital • 13/07/22 10:36
    Portaborse - 3973 interventi
    Dvd Quadrifoglio disponibile dal 25/09/2022. 
  • Curiosità Daidae • 9/10/22 13:40
    Compilatore d’emergenza - 1297 interventi
    Al minuto 44 quando il giustiziere (Charles Bronson) affronta lo spacciatore Max Green (Tom Everett) nella sua videoteca è possibile vedere diversi poster di vari film. Si riconoscono:

    A) A faccia nuda (Naked Face)
    B) Histoire d'O 2 (Story of O-Part II)
    C) Un complicato intrigo di donne vicoli e delitti (Camorra)
    D) Testimone forzato (Forced witness)
    E) Salomè (Salomè)
    F) Il tesoro delle 4 corone (Treasures of four crowns)
    G) Field of honor (Field of Honor)
    H) Breakdance (Breakdance)

    I film Un complicato intrigo di donne vicoli e delitti (Camorra), Breakdance, A faccia nuda (Naked Face), Salomè sono stati prodotti dalla Golan-Globus, che è la stessa casa
    che ha prodotto il film il giustiziere della notte 4. Il film Il tesoro delle 4 corone è stato prodotto dalla Cannon (all'epoca proprietà dei due cugini Golan-Globus):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images62/giue.jpg[/img]
  • Discussione Daidae • 24/10/22 22:50
    Compilatore d’emergenza - 1297 interventi
    C'è una parte che mi incuriosisce in questo film. Nella scena del "vino", quando Kersey (Charles Bronson) risponde a Moreno (Michael Russo) che viene da Boise nell'Idaho, questo con l'altro complice risponde sopreso "Boise?"  come se non fosse una città che esiste o poco conosciuta (anche nella versione inglese dicono così).
    In realtà Boise esiste ed è proprio nell'Idhao, oltretutto risulta essere la città più popolosa dello stato.
    Ultima modifica: 24/10/22 22:53 da Daidae
  • Discussione B. Legnani • 24/10/22 23:43
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Daidae ebbe a dire:
    C'è una parte che mi incuriosisce in questo film. Nella scena del "vino", quando Kersey (Charles Bronson) risponde a Moreno (Michael Russo) che viene da Boise nell'Idaho, questo con l'altro complice risponde sopreso "Boise?"  come se non fosse una città che esiste o poco conosciuta (anche nella versione inglese dicono così).
    In realtà Boise esiste ed è proprio nell'Idhao, oltretutto risulta essere la città più popolosa dello stato.

    Los Angeles dista da Boise oltre 1.500 chilometri. Se una persona è di cultura medio-bassa, non è così strano che non conosca una città così lontana e che all'epoca del film contava poco più di 100.000 abitanti.
  • Discussione Daidae • 24/10/22 23:46
    Compilatore d’emergenza - 1297 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Daidae ebbe a dire:
    C'è una parte che mi incuriosisce in questo film. Nella scena del "vino", quando Kersey (Charles Bronson) risponde a Moreno (Michael Russo) che viene da Boise nell'Idaho, questo con l'altro complice risponde sopreso "Boise?"  come se non fosse una città che esiste o poco conosciuta (anche nella versione inglese dicono così).
    In realtà Boise esiste ed è proprio nell'Idhao, oltretutto risulta essere la città più popolosa dello stato.

    Los Angeles dista da Boise oltre 1.500 chilometri. Se una persona è di cultura medio-bassa, non è così strano che non conosca una città così lontana e che all'epoca del film contava poco più di 100.000 abitanti.

    Questo non lo sapevo, grazie per la precisazione.
  • Discussione Herrkinski • 25/10/22 02:14
    Consigliere avanzato - 2629 interventi
    Daidae ebbe a dire:
    C'è una parte che mi incuriosisce in questo film. Nella scena del "vino", quando Kersey (Charles Bronson) risponde a Moreno (Michael Russo) che viene da Boise nell'Idaho, questo con l'altro complice risponde sopreso "Boise?"  come se non fosse una città che esiste o poco conosciuta (anche nella versione inglese dicono così).
    In realtà Boise esiste ed è proprio nell'Idhao, oltretutto risulta essere la città più popolosa dello stato.
    Nell'originale, a me più che altro i due sembra ripetano Boise con una risatina, come se la conoscessero bene (uno di loro dice di avere un parente nell'Idaho), forse come a dire "che città di m...." oppure "eh ti pareva", o ancora "figuriamoci". Chissà, forse voleva fare intendere che stessero mangiando la foglia..

  • Discussione Daidae • 14/09/23 12:56
    Compilatore d’emergenza - 1297 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Daidae ebbe a dire:
    C'è una parte che mi incuriosisce in questo film. Nella scena del "vino", quando Kersey (Charles Bronson) risponde a Moreno (Michael Russo) che viene da Boise nell'Idaho, questo con l'altro complice risponde sopreso "Boise?"  come se non fosse una città che esiste o poco conosciuta (anche nella versione inglese dicono così).
    In realtà Boise esiste ed è proprio nell'Idhao, oltretutto risulta essere la città più popolosa dello stato.
    Nell'originale, a me più che altro i due sembra ripetano Boise con una risatina, come se la conoscessero bene (uno di loro dice di avere un parente nell'Idaho), forse come a dire "che città di m...." oppure "eh ti pareva", o ancora "figuriamoci". Chissà, forse voleva fare intendere che stessero mangiando la foglia..

    Mai sentito in lingua originale. Solo italiano, tra l'altro doppiaggio più che discreto, anche se nella scena "Boise" rispetto all'originale pare travisino, infatti come già scritto danno l'impressione di non conoscere il posto.

  • Curiosità Daidae • 14/09/23 13:04
    Compilatore d’emergenza - 1297 interventi
    Al minuto 53 Paul Kersey (Charles Bronson) si incontra al cinema con Nathan White. Nella sala biglietti si vede la locandina originale di Otello (1986) prodotto a sua volta dalla Cannon:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images66/oth.jpg[/img]