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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/02/08 DAL BENEMERITO HOMESICK POI DAVINOTTATO IL GIORNO 12/09/11
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Homesick 2/02/08 18:14 - 5737 commenti

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Commedia dai risvolti drammatici in cui un padre separato dalla moglie cerca di conquistare l'affetto del figlio. Chiari è estroverso, sfaccendato, ballista ed interagisce brillantemente con il piccolo Ciccolini che, nonostante la giovanissima età, dimostra di saper reggere il ruolo di un bambino che via via trasforma il suo carattere. Si ride amaro.

Matalo! 30/07/08 10:54 - 1378 commenti

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Piccolo film di Risi, ma piccolo non per qualità quanto per lo spazio che esso stesso vuole occupare. Chiari in excelsis nell'unica sua grande performance cinematografica è un padre distratto, fannullone, inconcludente, infantile ed adorabile; specie per un bambino troppo costretto da abiti stretti da collegiale e una madre presentissima. L'attore grazie alla sua esuberante verve dialettica e mimica crea un uomo perdente negli anni del boom ma da idealizzare per un bambino bisognoso di libertà. È un sorpasso in sedicesimo, venato di forte amarezza.

Gugly 4/08/08 23:08 - 1184 commenti

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Il tema è affine a Il sorpasso: due personaggi distanti, lo sbruffone e il posato, imparano a conoscersi e a stimarsi, ma qui il rapporto tra padre e figlio dona al film più malinconia che risate perché il figlio (il bravo Ciccolini), ben educato e colto ma ancora non indurito, non può fare a meno di notare le balle del padre, molto più bambino di lui. Walter Chiari è in stato di grazia nel personaggio fallito proprio mentre impazza il boom, con molti accenti che erano propri del suo carattere... Opera minore? Da riscoprire.

Caesars 1/09/08 10:00 - 3772 commenti

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Decisamente meno famoso de Il sorpasso ma con più di un'affinità tematica con quel classico. Walter Chiari dimostra qui tutta la sua bravura di attore, mai molto valorizzata in altre pellicole e un plauso va anche al piccolo Roberto Ciccolini che riesce nella non facile impresa di rendere credibile e spontaneo il suo personaggio. Si ride amaro in questa bella commedia di Risi che merita sicuramente una maggiore visibilità rispetto a quella attuale. A quando un'uscita in dvd?

B. Legnani 1/06/09 23:44 - 5519 commenti

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Carino, ma mi aspettavo di più. Grande prova di Walter Chiari che, al di là della bravura della spalla-bambino, regge da solo il film, ben disegnando (talora con ampi gesti, talora con piccoli guizzi) la figura di un perdente che vuol sembrare un vincente, il quale è sconfitto per davvero quando il suo bimbo lo vede alle prese con Umberto D'Orsi, nella scena più amara del film. Bella le Mercier. Il medico è Bagolini. Per i fanatici delle terze linee si segnalano le presenze subliminali di Luciano Foti e di Alberto Fogliani.

Daniela 4/09/09 11:20 - 12606 commenti

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Insieme a pochissime altre (come la particina in Bellissima), questo bel film di Risi costituisce una delle rare buone occasioni cinematografiche per Walter Chiari, nel ruolo di un padre sbruffone e infantile, contrapposto ad un figlio precocemente adulto. Una commedia in cui gli aspetti umoristici cedono il passo di fronte ad una malinconia di fondo, come malinconici erano gli occhi di Chiari che, anche nel bel mezzo del racconto della più diventente barzelletta televisiva, parevano guardare altrove.

Saintgifts 7/02/11 22:30 - 4098 commenti

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L'argomento, pur serio (genitori separati con un figlio di otto anni che vive con la madre ed è educato alla "tedesca" e il padre che trascorre una giornata con il figlio dopo diversi anni di lontananza), è svolto in chiave di commedia. Fin qui niente di male; ciò che non va è l'esagerato numero di luoghi comuni, oltretutto amplificati, sul rapporto (più un incontro casuale) padre/figlio, dove il padre, un totale fallito, vuole far colpo sul bambino fino ad ora ignorato. Ingredienti noti, canzoni alla moda comprese, ma tutto risulta stonato.
MEMORABILE: Omaggio al Sorpasso con il famoso clacson della spider, ma questa volta di un carro funebre che sorpassa l'auto americana noleggiata da Chiari.

Markus 8/08/11 13:53 - 3680 commenti

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Roma, sono gli anni del boom (vengono spesso inquadrati i palazzi frutto della speculazione edilizia degli anni '60). La vicenda narra di un quarantenne (fallito nella vita professionale e separato dalla moglie) che trascorre una giornata con suo figlio cercando di nascondergli la sua povertà, ma durerà poco. Uno bello spaccato di una certa raffinatezza descrittiva di Risi, che dà l'opportunità di mostrarci un Walter Chiari davvero in parte. In definitiva è una sorta di road-movie romano che punta ai sentimenti e ci riesce.

Pigro 3/09/11 09:17 - 9623 commenti

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Un padre separato, sfigato pallonaro, e un figlio, in una giornata a loro disposizione: scene da un rapporto difficile, fatto di slanci e timori, con momenti divertenti e piccole-grandi commozioni. Un Chiari profondamente umano e un Ciccolini dalla studiata spontaneità rendono tenera questa commedia, quasi pudica nel non beffarsi troppo dell’inettitudine del genitore e nel perdonargli invece l’eterna fanciullaggine. L’episodio con le Kessler è l’incongruo tributo all’entertainment, altrimenti il film ha un’ispirazione intimamente sincera.

Galbo 21/12/11 05:51 - 12372 commenti

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Buon film che non ha avuto l'accoglienza che avrebbe meritato e che rappresenta una delle poche valide occasioni colte da Walter Chiari nel cinema di qualità. L'attore è l'assoluto mattatore di un film che analizza bene un rapporto padre e figlio a parti invertite, con il figlio forse più maturo del padre. Buona sceneggiatura, bella caratterizzazione ambientale (siamo nel pieno del boom economico italiano) per un film pervaso da un'atmosfera malinconica perfetta per la storia in questione.

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Roger 26/01/12 19:13 - 143 commenti

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Azzardo un parallelismo con Il sorpasso, sempre di Risi: sembra che i protagonisti (Gassmann nel Sorpasso, qui Chiari) abbiano bisogno di figure ingenue e candide a cui mostrare entusiasti le meraviglie e le promesse del boom economico (forse perché i primi ad esserne esclusi sono proprio loro). Là era un giovane studente "adottato", qui un figlio vero. Ne consegue un tono più intimo, delicato (Chiari risulta oltretutto un perdente più patetico, simpatico). Da rivalutare.

Stefania 15/06/12 01:09 - 1599 commenti

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Il vero protagonista è Robertino, che infatti è il personaggio la cui evoluzione è affascinante; Dino è un anti-eroe malinconico come le sue bugie di adulto mai cresciuto, bugie ripetute sempre uguali come una filastrocca monotona. Sarò poco sensibile alle mezze tinte, ma le contraddizioni dell'Italia del boom le preferisco narrate con un registro grottesco, o decisamente drammatico: questo film mi pare troppo indulgente, tanto da scadere nel patetico. Del resto, come si fa ad accanirsi contro un bambino? E parlo di Walter Chiari, ovviamente!
MEMORABILE: La visita a casa della madre; la piccola ribellione di Robertino: "le mani sono le posate del re!"

Kriminal 8/02/13 21:35 - 48 commenti

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Tenera commedia sul rapporto tra padre e figlio con un padre spiantato che pur di riconquistare l'affetto del figlio gli dice un sacco di bugìe. Tranne la madre di Walter Chiari le figure femminili sono irritanti: la compagna di Walter troppo severa e inquadrata; la madre di Robertino fredda donna in carriera che non mostra il minimo istinto materno (affida il figlio a una governante, lo porta da un luogo all'altro come un bagaglio, lo fa crescere in collegio) e il bambino cresce chiuso e complessato. Il padre è l'unico con un po' di umanità.
MEMORABILE: La Mercier che fa la dura nella scena della spiaggia (ma chi si crede di essere? Sgobba lavora e guadagna solo lei?); La scenata con Umberto D'Orsi.

Samuel1979 8/05/13 12:08 - 546 commenti

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Altra brillante commedia di Risi che ha parecchie similitudini con il celebre Il sorpasso, sia per ambientazione che per temi trattati. Il personaggio spavaldo di Gassman viene qui sostituito da un Chiari pur sempre mattatore ma forse un po' più riflessivo, delicato e se vogliamo malinconico. Molto convincente la prova del "piccolo" Ciccolini, il quale riesce a immedesimarsi in un ruolo non così semplice.

Motorship 7/06/13 17:37 - 585 commenti

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Sulla scia del Soprasso, Dino Risi realizza questo film davvero molto buono sul tema del rapporto padre-figlio. Il primo è un fallito, immaturo, sfortunato, ma che non si dà ciononostante per vinto (almeno a parole), il secondo è un ragazzino sveglio, assai più maturo del padre e vessato da una madre acida e autoritaria. Ottima l'interpretazione di Walter Chiari (forse la sua migliore di sempre), mattatore e malinconico al contempo, bravo anche l'allora piccolo Ciccolini, bellissima la Mercier. Un film da rivalutare.
MEMORABILE: La scenata con Umberto D'Orsi.

Graf 24/11/13 03:15 - 708 commenti

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Il “cinico” Risi firma un film dalle delicate sfumature cechoviane. Un uomo ai margini della società e marito separato ma che conserva ancora uno spirito un po’ smargiasso riconquista, grazie alla sua nuda e indifesa genuinità, l’affetto del figlio che non vedeva da anni durante lo spazio di un giornata qualunque. Malinconia, pudiche introspezioni, esami di coscienza sul rapporto padre e figlio e gli abituali emblemi risiani del boom economico visti in una luce sinistra: la spiaggia che si svuota per un temporale, l'automobile che rimane senza benzina.

Lythops 30/10/14 16:35 - 1019 commenti

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Buona commedia dedicata, al di là delle apparenze, alla solitudine dei sentimenti che ciascun personaggio, incapace di evolversi, gestisce come può prigioniero dei propri egoismi ai danni dell'unico innocente, il bambino. Il film si lascia apprezzare, come tutti quelli di Risi, per l'accuratezza dei dialoghi che regalano efficaci ritratti al di là dell'interpretazione. Grande Chiari nella parte dell'unico essere "umano" di tutta la vicenda. A parte naturalmente il bambino.

Dusso 30/10/14 16:55 - 1565 commenti

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Walter Chiari è bravissimo nel ruolo del protagonista (solo la scena di quando pensa che il figlio sta male la recita troppo sopra le righe), ma il film nel complesso (finale comunque piuttosto azzeccato) soffre di una sceneggiatura fatta di molte macchiette e i due protagonisti sono lasciati troppo da soli. Qualche scena tra loro è un po' troppo verbosa e vista oggi assolutamente da accorciare.

Il Gobbo 13/12/15 11:50 - 3015 commenti

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Ancora un road-movie per Risi e di nuovo un ritratto di un dropout dell'Italia del boom, fanfarone e inconcludente, velleitario e fallimentare, reso alla perfezione da un Chiari precisissimo. Delicato il giusto, con la punta d'amaro necessaria, uno di quei "minori" che averne. La Vukotic accreditata con "h" finale, Mariano Laurenti è l'aiuto regista.

Rufus68 4/09/16 13:19 - 3818 commenti

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La simpatia del papà irresponsabile e sbruffone che cerca di conquistare il figlio è anche uno scontro fra pianeti sociali: fra una incipiente Italia del consumismo e una esistenza anarchica e più umana (qui Chiari ricalca se stesso ne La rimpatriata). A tratti commovente, ma non in modo sfacciato, di quella delicatezza che lavora sottotraccia e che porta, inevitabile, alla sottovalutazione dell'opera. Incredibile, una volta i bambini italiani sapevano recitare: lodi, quindi, al nostro piccolo Kikujiro Ciccotelli.

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Il Dandi 21/01/18 16:19 - 1917 commenti

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Quasi uno spin-off de Il sorpasso, di cui approfondisce in ottica diversa (con punte di patetismo) il tema del padre separato, con un protagonista dalla stessa indole immatura (grande prova di Chiari, che riesce a imprimere un carattere personale a questa "sostituzione" di Gassman) e la stessa struttura on the road (perfino con tappe simili: la spiaggia, il ristorante, la visita ai parenti). Nonostante una malcelata misoginia di fondo (sia nell'umorismo sia nelle parti sentimentali), una commedia ancora godibile e attuale.
MEMORABILE: "Le mani sono le posate del re".

Modo 7/07/18 19:29 - 948 commenti

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Commedia dolceamara che vede un padre separato, dall'animo gentile ma scapestrato, cercare di recuperare la stima del proprio figlio. Walter Chiari riesce a essere convincente grazie anche alla saggia regia di Dino Risi. Sincero e veritiero il rapporto padre/figlio, in cui la maturità di quest'ultimo riesce ad avere il sopravvento sull'adulto. Tenerissimo il finale.

Pessoa 14/12/18 22:32 - 2476 commenti

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Splendido film di Risi in cui padre e figlio ritrovano in una giornata passata insieme un rapporto speciale. Il rischio di cadere nel patetico in una storia del genere era altissimo, ma l'esperta mano del regista riesce a creare un clima di spensierata tristezza in cui Chiari (immenso) intaglia uno dei suoi migliori personaggi, coadiuvato dal piccolo Ciccolini che si rivela una spalla perfetta. Confezione raffinata che non trascura i dettagli, script attento e coinvolgente. Fantastica colonna sonora e un cameo delle gemelle Kessler. Prezioso!
MEMORABILE: Robertino che torna indietro per abbracciare e baciare suo padre: difficile non commuoversi...

Noodles 18/07/19 16:33 - 2196 commenti

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La personalissima regia di Dino Risi rende splendida anche una storia non proprio originale come quella di un padre e di un figlio che si incontrano dopo anni e si confrontano. Eppure, pur con qualche difetto, specialmente la figura altamente stereotipata del personaggio di Walter Chiari e di altri, il film funziona, è piacevole e non scade mai nel patetico. Godibilissimo. Un appunto: le solite canzoni dell'Italia del boom economico si potevano benissimo evitare.

Zampanò 24/03/20 17:40 - 381 commenti

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Scritto da Risi con Castellano e Pipolo, il film è una specie di Sorpasso in chiave parentale: Walter Chiari, grande prova, è tragico mattatore à la Gassman e il figlio di otto anni che scarrozza per Roma un mini-Trintignant. Mirabile la capacità di concentrare, in appena 24 ore (l'intero giovedì), vita e miracoli dei protagonisti. Gradevole la colonna sonora e le scene al lido, pranzo compreso. Fortemente evocativa la scena finale.
MEMORABILE: Robertino e il papà osservano una bella in bikini: "Gli abbiamo dato una bella guardate eh?".

Buiomega71 14/08/20 01:02 - 2899 commenti

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Una brillante radiografia dell'italia del boom passata sotto lo sguardo disincantato di un Risi in grandissima forma. Tutta la sequenza sulla spiaggia (prima del temporale) è un pezzo di cinema grandioso intriso di "mostruosa" fauna umana, al cinema a vedere Liberty Valance ma proiettano un proto mondo vietato ai 18, a giocare a pallone con gli scafati ragazzini, la grossa balla di guerra presa dalla Grande fuga, il tormentone dell'indovinello: tutti tasselli frizzanti e scoppiettanti, in cui Chiari straborda e Risi sorride amaro. Dutch è molto meglio di papà ne pare quasi il remake.
MEMORABILE: Le bellissime hit dell'epoca nella colonna sonora; La bambina che dice a Robertino della lumaca; Il malinconico finale sulla scalinata e i petardi.

Deepred89 21/03/21 16:45 - 3701 commenti

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Splendida commedia all'italiana che presenta come unico difetto quello di apparire come fratello minore del precedente Il sorpasso, con il quale condivide lo schema di base e il ritratto dolceamaro dell'Italia del boom. Una tenerissima e spassosa odissea on the road lunga un giorno di un padre e rispettivo figlioletto a lui praticamente sconosciuto, con una sottile vena di malinconia e disillusione perennemente in sottofondo ma senza mai cedere al dramma, dalla scrittura attenta a piena di finezze. Straordinaria interpretazione di Walter Chiari, location ottimamente valorizzate.
MEMORABILE: L'apparizione del barcaiolo.

Gottardi 22/04/21 13:33 - 394 commenti

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Padre divorziato squattrinato e infingardo passa una giornata col figlio che non vede da anni cercando di recuperare il tempo perduto e riabilitarsi agli occhi del bimbo che ama. Film di spessore più di quanto non si creda e attuale; su uno sfondo costantemente malinconico e di una Roma periferica assolata, Risi mostra le piccole avventure della strana coppia che la farà evolvere. Un paio di scene stanche non inficiano i meriti di un Chiari apprezzabile con recitazione ben calata; il piccolo Ciccolini è di una simpatia straordinaria. Musiche di sottofondo anni 60 ben selezionate.
MEMORABILE: "Aho, ma chi è sto rompicojoni?!" "E' mio padre!"

Rambo90 20/04/23 01:41 - 7659 commenti

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Una delle migliori prove cinematografiche di Chiari, a cui Dino Risi regala un personaggio bugiardo ma umano, quasi commovente quando con tutti i mezzi cerca di farsi bello agli occhi del figlio (interpretato da un Ciccolini molto sponateno e credibile). Il film ha tutti gli stilemi della commedia all'italiana più classica e a tratti sembra quasi riprendere in chiave minore temi e segmenti del Sorpasso. Si sorride spesso ma rimane tanta amarezza, con una scena finale buffonesca e triste allo stesso tempo. Notevole.

Reeves 7/10/23 00:16 - 2152 commenti

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Uno dei pochi insuccessi commerciali in carriera per Dino Risi (paradossalmente per uno dei suoi film più belli) e uno dei ruoli migliori offerti in carriera a un Walter Chiari eccellente come padre molto più immaturo del figlio. Una storia venata di malinconia, sicuramente almeno in parte autobiografica, recitata splendidamente e sorprendente nel suo evolversi.

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  • Musiche Gugly • 4/08/08 21:42
    Portaborse - 4711 interventi
    Nella sequenza del bar ( uno dei primi colloqui tra padre e figlio) in sottofondo si sente Samoa Tamoure, soundtrack del film I mostri.
  • Discussione Gugly • 5/08/08 20:26
    Portaborse - 4711 interventi
    I vanzina dovrebbero vergognarsi, non è rimasto nulla della delicata malinconia di questo film..eh sì che Chiari era di suo uno sbruffone tombeur de femme e casinaro, e il personaggio è praticamente cucito su di lui come conferma indirettamente anche il figlio Simone. Che orrore.
  • Discussione Zender • 5/08/08 20:38
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Beh, Salvi e Chiari infatti poco c'azzeccano, per quanto sbruffone possa essere Chiari.
  • Discussione Gugly • 5/08/08 20:40
    Portaborse - 4711 interventi
    A parte ciò, hanno dato lo stesso titolo all'episodio con Salvi per riecheggiare, ma non c'entra nulla perchè le volgarità seppelliscono ogni buona intenzione, se mai buona intenzione ci sia stata...
  • Curiosità Roger • 1/09/11 22:48
    Fotocopista - 2923 interventi
    L'auto americana che guida Walter Chiari è lo stesso esemplare (con identica targa) che guida Jean Sorel ne I dolci inganni di Alberto Lattuada.
  • Musiche Samuel1979 • 18/01/13 20:00
    Addetto riparazione hardware - 4153 interventi
    Il brano dei titoli di coda è " Se le cose stanno così", cantato da Sergio Endrigo.
  • Curiosità Zender • 2/02/17 18:28
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Homevideo Caesars • 30/10/19 12:21
    Scrivano - 16796 interventi
    Non credo che sia mai uscita, in Italia, un'edizione digitale di questo ottimo Risi.
    C'è però disponibile l'edizione francese con audio italico (sottotitoli in francese, spero non obbligatori)
    https://www.amazon.fr/gioved%C3%AC-Walter-Chiari/dp/B000WVPYD0/ref=sr_1_1?__mk_fr_FR=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=il+gioved%C3%AC&qid=1572434236&sr=8-1
  • Discussione Buiomega71 • 14/08/20 10:10
    Consigliere - 25892 interventi
    Rassegna estiva: Italian Graffiti d'agosto 

    Forse uno dei film che fotografa perfettamente tutto quello che è l italietta del boom economico, dove Dino Risi, in forma smaliante, racconta un "viaggio di formazione" (per il piccolo, e bravissimo, Robertino) on the road con il sorriso amaro e disincantato stampato sulla faccia.

    Le canzoni, hit dell'epoca, che accompagnano quasi tutto questo giovedì tra padre e figlio, sono messe dentro alla perfezione (la Pavone, Morandi, Endrigo, Sedaka) e Risi , nel personaggio sbruffone di Walter Chiari, ritrae, alla perfezione, l'italiano medio di quell'irripetibile periodo.

    Non si contano i momenti cultissimi che impregnano questo malinconico e scoppiettante "pellegrinaggio" in una Roma suggestiva e solare di fine estate, tra palazzi in costruzione, spiagge gremite, ristoranti e capatine in campagna.

    Al negozio di giocattoli con la cleptomane "pizzicata" da Robertino, il gioco al pallone con dei ragazzini scafati  e il dipinto di Adamo ed Eva cacciati dall'Eden, tutta la parte sulla spiaggia, dove Risi sottolinea una fauna umana quasi "mostruosa" (le suore, i bambini che cacciano la lingua, i cumenda, le ochette sotto l'ombrellone, le bellone sexy, la sequenza della cabina), al cinema per vedere Liberty Valance (scambiata per donna da Walter Chiari: Dino: "Thò, guarda guarda L'UOMO CHE UCCISE LIBERTY VALANCE con John Wayne e James Stewart...però, un uomo che uccide una donna..." Robertino :"Liberty Valance è un uomo" Dino :"E james Stewart lo uccide" Robertino: "John Wayne lo uccide"  ), ma che però viene proiettato un proto mondo vietato ai minori di 18 anni, Chiari che millanta rocambolesche avventure di guerra ricalcate sulla Grande fuga (sgamato, poi, genialmente, dal ragazzino sul suo piccolo diarietto), il tomentone sull'indovinello del lupo, della capra e del cavolo, di cui Chiari non si capacita e non ci azzecca mai, la visita a casa della madre di Chiari (tra cui compare una giovanisisma Milena Vukotic , dirimpettaia con una cotta per Chiari, che è stata pure a Brescia, la bimba con vestitino bianco-prove generali per il futuro Anima persa?- che dice a Robertino che c'ha una lumaca sulla schiena o le vecchiarde che fanno giocare il ragazzino-e lui non sembra così entusiasta dei giochi-), le due prostitute "felliniane" che incontrano Chiari e il figlioletto al luna park, l'umiliazione che Chiari deve subire dall'ingegner Rigoni, dopo, che, le gemelle Kessler le hanno dato il benservito in lingua tedesca, eppoi quel finale bellissimo e amarognolo con Chiari che fa scoppiare i petardi sulla grande scalinata sulle note struggenti di Se le cose stanno così.

    Tutti tasselli frizzanti, a loro modo geniali, tirati fuori da un Risi nel suo periodo di maggior talento narrativo, che si barcamena tra realismo e favoletta rancida, simpatia e un perfetto meccanismo da commedia agrodolce che  non sbaglia un colpo.

    Walter Chiari straborda e impazza da grande mattatore in uno dei suoi ruoli migliori, la Mercier è bellissima (ambiguo il finale, dove stà preparando una romantica cena a due a lume di candela , quando Chiari le telefona per riappacificarsi, dove Risi, che di cinismo non è avaro, lascia aperto uno spiraglio sospeso: la sta preparando per lui , oppure per qualcun altro?), il ragazzino è straordinario e la fotografia di Alfio Contini dona un contributo notevole (come la sequenza, bellissima, sulla spiaggia con l'arrivo del temporale e il gruppo di ragazzi che balla il twist sotto l'ombrellone).

    La cicatrice sull'inguine di Robertino (segno dell'operazione di peritonite) è opera di Giannetto De Rossi, mentre l'aiuto regista era un giovane Mariano Laurenti.

    Commovente l'abbraccio finale per quello che è considerato, a torto, un Risi minore, oscurato dall "ingombrante" successo del Sorpasso (di cui ne sembra film gemello).

    Curioso come Dutch è molto meglio di papà ne sembri quasi una specie di remake.
    Ultima modifica: 14/08/20 18:44 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 14/08/20 10:49
    Consigliere - 25892 interventi
    Ottimo il dvd francese edito dalla SNC (per la collana Les maitres italiens, con il titolo italiano Il giovedì)

    Formato: 1.85:1

    Audio: italiano

    Sottotitoli (REMOVIBILI) : francese

    Come extra: Il documentario Maestro per caso-Incontro con Dino Risi, prodotto da RaiTrade in collaborazione con Tele+ (durata 52 minuti), per la regia di Marco Risi, in cui il critico cinematografico Valerio Caprara intervista Dino Risi dentro una sala cinematrografica (in italiano con sub francesi) sulle parti salienti della sua carriera (con spezzoni dei suoi film migliori).

    Durata effettiva: 1h, 40m e 46s

    Immagine al minuto 00.26.28. Dino (Walter Chiari) e il figlio Robertino (Roberto Ciccolini) nei pressi del laghetto dell'Eur, in viaggio con papà.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/PDVD-143.jpg[/img]
    Ultima modifica: 14/08/20 16:53 da Zender