Il gioco del destino e della fantasia - Film (2021)

Il gioco del destino e della fantasia
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Titolo originale: Gûzen to sôzô
Anno: 2021
Genere: drammatico (colore)
Note: Aka "Wheel of Fortune and Fantasy".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/09/21 DAL BENEMERITO MYVINCENT
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Myvincent 5/09/21 14:48 - 3741 commenti

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Tre storie diverse in cui il caso traccia un inaspettato sviluppo nei destini di tre donne alle prese con la vita, il passato, i rimpianti. Ci sono due amiche che si ritroveranno legate a uno stesso uomo; una coppia in cui lui imbastisce una vendetta attraverso lei; infine un incontro casuale che disvela un passato doloroso e mai dimenticato. Il regista giapponese mette in scena la contemporaneità di un paese così culturalmente distante da noi, ma in cui allo stesso modo sentimenti  guidano vicende straordinarie, come solo la casualità sa creare, più di ogni fantasia immaginabile.

Bubobubo 8/09/21 14:29 - 1847 commenti

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Destino patrigno e imperscrutabile, quello che indirizza le sorti di tre improbabili triangoli amorosi. Denso di dialoghi verbosi e a tratti innaturali è il primo, incentrato su una fotografa che torna a fare i conti con lo storico ex ora in contatto con l'amica modella. Affilato nello sviluppo il secondo, in cui una studentessa matura è spinta dal giovane amante a incastrare (suo malgrado!) un severo professore. Originale e profondo il terzo, storia di un'amicizia saffica tra due donne propiziata da un sorprendente scambio di persona. Nel complesso il risultato è comunque modesto.
MEMORABILE: Il finale del secondo episodio; Rivelazione in cucina (terzo episodio).

Cotola 22/09/21 22:24 - 9044 commenti

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L'amore ed il destino sono i due temi portanti di questo film a episodi che si interroga quindi su due degli elementi più complessi ed imperscrutabili dell'esistenza umana. Lo stile visivo e quello narrativo sono "semplici": ci si affida alle parole ed ai dialoghi ed è proprio da questo fluente e magmatico flusso verbale che scaturiscono le emozioni oltre che alcune considerazioni di natura universale sui temi in questione. Ritmi non travolgenti ma che sanno avvolgere lo spettatore. La qualità dei vari segmenti è omogenea (verso l'alto), tanto che è difficile scegliere il più bello.

Deepred89 15/10/21 12:02 - 3706 commenti

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Amore e rimpianti in tre episodi che, al netto di verbosità e di qualche caduta di stile, riescono mediamente a colpire nel segno con la sola forza della sceneggiatura. Si inizia col segmento migliore, intenso e senza fronzoli, si passa a un secondo sempre spesso sul filo del ridicolo ma coinvolgente e mai scontato (con qualche eco dell'incipit scolastico di Storytelling), si chiude con l'episodio peggiore e più ambizioso, evanescente nei contenuti e forzato nelle reazioni dei suoi due personaggi. Regia sobria, buon cast.

Daniela 28/01/22 11:37 - 12662 commenti

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Una ragazza scopre che l'amica sta avendo una relazione con il suo ex - Uno studente coinvolge l'amante in una vendetta sessuale contro il professore che l'ha bocciato ad un esame - due compagne di scuola si incrociano per strada dopo molti anni. Sono i personaggi dei tre episodi che compongono un film quasi interamente affidato a dialoghi in punta di penna incentrati sui loro sentimenti, spesso incerti o contraddittori. La cura a livello di sceneggiatura e regia è evidente però talvolta affiora una certa artificiosità negli incroci che rende difficile il coinvolgimento emotivo.

Giùan 17/12/22 10:50 - 4559 commenti

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Se il titolo italiano rimanda a un classico di Wayne Wang, il film identifica già la sostanza letteraria del cinema di Hamaguchi, in grado di creare suggestioni intriganti e mondi paralleli attraverso il potere della parola come delle sue relative reticenze. I tre episodi sono in fin troppo sintomatico crescendo e se "Magia" non vivifica il frusto triangolo rohmeriano, "Porta aperta" distilla già meglio le sue gocce di inquietudine in grado di ribaltare rapporti e punti di vista, che trovano poi il loro apice nella finalmente empatica coazione "fantastica" di "Ancora una volta".

Capannelle 4/03/23 00:05 - 4411 commenti

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Tre storie raccontate da Hamaguchi concentrandosi su dialoghi fitti e situazioni dove presente e passato rivelano sorprese e cambi di prospettiva. La più godibile quella centrale, pur partendo da premesse traballanti, con l'incontro tra il professore e una studentessa piuttosto ambigua. Banalotta la prima parabola, più profonda ma bisognosa di attenzione la terza. Gli attori sono generalmente ben diretti, le location e gli aspetti tecnici rivestono meno importanza. Voto largo.

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