Il fauno di marmo - Miniserie TV (1977)

Il fauno di marmo (miniserie tv)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Si ritorna alla reincarnazione, a personaggi di oggi che rivivono esattamente ciò che capitò ai loro omologhi di cent'anni prima, al paranormale vissuto senza dover render conto a trame gialle obbligate a fornire un minimo di aderenza alla realtà. I quattro protagonisti della storia (tutti gli altri sono mere figure di contorno di nessuna importanza, se si esclude il "persecutore" interpretato da Giorgio Bonora) si ritrovano quasi per caso nella casa di uno di loro, lo scultore Kenyon (Guerrini, che funge anche da narratore nei "riassunti delle puntate precedenti"). Qui Hilda (Ferrara) racconta di un incubo ricorrente in cui si ritrova nei panni di una dama...Leggi tutto del Settecento e con una pistola spara a un misterioso uomo che la perseguita. Kenyon, colpito, dice che lo stesso racconto è riportato identico in uno strano diario ottocentesco, diario che diventerà centrale nella storia e le cui pagine verrano rinvenute in diverse biblioteche andando a comporre una vicenda sempre più destinata a rispecchiarsi in quel che accade ai quattro. Oltre allo scultore e a Hilda, infatti, anche il giovane Donatello (Placido, fratello di Michele e Gerardo Amato) e Miriam (Malfatti) partecipano alle azioni che sempre di più li uniscono in una sorta di sogno ad occhi aperti mentre un frate in tenuta da SETTIMO SIGILLO sembra seguirli a distanza ovunque vadano. Chi è? E' forse la stessa inquietante figura che appare anche nel famigerato diario? Nel tentativo di recuperare il clima di mistero alla base di tanti successi Rai degli anni precedenti, IL FAUNO DI MARMO dimentica di articolare in modo intrigante l'intreccio, riassumibile in fondo in poche parole e portato avanti in modo tale da sembrare quasi improvvisato. Stabilito il nemico comune, sempre facilmente identificabile nel persecutore senza nome che fa capolino un po' ovunque e dal look variabile (sarebbe per questo stato meglio trovare un attore dal volto più singolare e immediatamente riconoscibile), i quattro amici passano il tempo senza fare granché, chiedendosi senza sosta come sia possibile che stia accadendo una cosa simile o se invece sia solo frutto di un'allucinazione collettiva. Tirare a campare tre puntate (e quindi circa tre ore) con un soggetto tanto scarno era un'impresa e difatti il risultato è uno degli sceneggiati più lenti e vacui della storia Rai, con interminabili silenzi riempiti dalle azzeccate musiche di Stelvio Cipriani; merito di queste ultime se, al di là di un copione deludente, a causa del quale si rasenta spesso il ridicolo talvolta cadendoci in pieno, il risultato conserva comunque un certo magnetismo. Guerrini svetta sugli altri, Placido junior sta in coda e in mezzo le due donne, entrambe coi capelli cortissimi e partner "a età invertite" (la giovane Hilda se la fa con il maturo Kenyon mentre la più cresciuta Miriam fa coppia con l'imberbe Donatello). Le scene ambientate nel passato sono meno invasive del previsto, fortunatamente (vista la resa scadente di sequenze come quella della mascherata), e buona parte della storia si svolge nel presente, con i nostri uniti da un legame invisibile che per certi versi può far pensare a quello immaginato nove anni dopo da Stephen King per il suo "It", con Pennywise sostituto ideale del Persecutore. Purtoppo la povertà scenografica, riscattata in esterni da una Roma che fa anche le veci di campagna Toscana (la residenza del ricco Donatello è in realtà il Castello della Castelluccia), e una fotografia stinta non contribuiscono certo a valorizzare un prodotto comunque esageratamente diluito nei tempi. Il fauno di marmo è la statua di Prassitele nella quale Donatello si identifica, senza che questo significhi davvero qualcosa... Finale che chiude in un punto qualsiasi della vicenda: si sarebbe potuta terminare poco prima o molto dopo che nulla o quasi sarebbe cambiato.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/03/09 DAL BENEMERITO HOMESICK POI DAVINOTTATO IL GIORNO 27/01/21
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Dusso 21/06/14 17:29 - 1566 commenti

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Vicenda che cerca di essere suggestiva ma non riesce per nulla nel suo intento poiché spesso il tutto è reso male (noioso e sfilacciato, troppe 3 puntate). Un po' meglio l'ultima puntata, ma in generale i protagonisti sembrano quattro "malati di mente"; cast risicato (pochissimi personaggi), dialoghi mediocri. Forse era meglio non girarlo. Bella la sigla finale cantata da Lando Fiorini.

Homesick 23/03/09 07:46 - 5737 commenti

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Sfrondato il romanzo di Hawthorne dai suoi assunti su peccato e redenzione umana e sulla decadenza della Roma ottocentesca, Blasi ne potenzia gli elementi ambigui e fantastici - mesmerismo, spiritismo, maledizioni, reincarnazioni cicliche - in evidente continuità con i fortunati Il segno del comando e Ritratto di donna velata. Piuttosto audace come prodotto televisivo anni Settanta, mostra un paio di sequenze sanguinolente e lascia intravedere un nudo di Consuelo Ferrara sotto la doccia.
MEMORABILE: La lotta sulla rupe Tarpea. La seduta di mesmerismo. Guerrini che rivive il ciclo di uccisioni.

Cotola 10/12/11 16:56 - 9013 commenti

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Tratto da un romanzo di Hawtorne, è un discreto sceneggiato fantastico (ci sono fantasmi e reincarnazioni) che punta molto sulle atmosfere e sulle suggestioni. Ritmi (lenti) e stile sono quelli di una volta, ma il tempo trascorso non gli ha tolto un’aura fascinosa ed intrigante che lo rende migliore di tanti altri prodotti del genere. Bello e coraggioso anche il finale che riapre tutto gettando una luce inquietante e ben poco rassicurante (cosa da non poco per l’epoca) su quanto accaduto.

Stefania 25/12/11 19:18 - 1599 commenti

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La mediazione tra passato e presente è sempre un antico diario, ma ciò che ritorna dalla notte dei secoli non è l'amore, bensì l'odio: non la delicata bellezza di Lucia, ma le minacciose sembianze di un misterioso persecutore. Roma deserta e muta, cupa di ruderi e di catacombe, piuttosto che scintillante di volute barocche, è lo sfondo di una "follia a quattro", suggestione collettiva di due giovani coppie, storia di reincarnazioni semplice nell'intreccio (pochi personaggi e pochi colpi di scena), ma affascinante da seguire, a patto che si accetti di fermarsi... sulla soglia dell'ultima porta !
MEMORABILE: Il primo incontro di Myriam con lo sconosciuto intabarrato di nero; "Non capisco neanche più se esistiamo davvero, o se siamo noi i fantasmi...".

Buiomega71 8/01/12 21:56 - 2901 commenti

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Narcolettico e verboso sceneggiatone che di marmo ha solo il ritmo. Il lato "fantastico" è quanto di più ridicolo ci si possa immaginare e si dipana terribilmente sulle passioni sentimentali dei quattro protagonisti. Oltre all'andamento catatonico c'è pure il persecutore menagramo (ridicolissimo e patetico) che sbuca dovunque (anche nei dipinti) ed è davvero insopportabile. Resta qualche scorcio di una Roma spettrale e notturna e il non disprezzabile score di Cipriani. Datato, soporifero e da romanzo d'appendice. Non male, comunque, la Malfatti.
MEMORABILE: La seduta massonica/mesmerica con un professore tedesco alla Giucas Casella; Il figuro sciancato che insegue la Malfatti bambina nel bosco.

Corinne 29/01/12 20:49 - 420 commenti

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Con più di un richiamo al Segno del comando, di cui vuole evidentemente replicare il successo, una bella ambientazione che alterna interni very Seventies a vedute di Roma vecchia e musiche discrete; non riesce però ad andare oltre la sufficienza: a tratti noioso, espande in circa due ore e mezza effettive quello che poteva essere raccontato in un film di un'ora e venti.

Tomastich 26/06/12 13:09 - 1255 commenti

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La buona qualità Rai per gli sceneggiati orrorifici e gotici si ripete in questo "tardo" Fauno di marmo. Magari il cast scelto per l'occasione non è il top, però grazie all'avvincente trama (derivata da Hawthorne) con dei piccoli accenni balzac-iani e pre-romantici si riesce ad arrivare in fondo con l'acquolina in bocca.

Nicola81 22/09/13 18:29 - 2840 commenti

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Anche se il livello delle produzioni Rai degli anni '60 e '70 era decisamente migliore di quello attuale, ciò non significa che tutte le ciambelle riuscissero col buco. Questo ne è la dimostrazione: lento oltre ogni limite di sopportazione, scarsamente avvincente, poco felice anche nella scelta degli interpreti, tra i quali si salva il solo Guerrini. Ha dalla sua un'atmosfera suggestiva, ma non sempre sfruttata al meglio e un bel tema musicale di Cipriani. Troppo poco, dal mio punto di vista. Blasi farà molto meglio con La dama dei veleni.

Motorship 26/06/14 17:55 - 585 commenti

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Sceneggiato Rai piuttosto noioso, con una storia poco avvincente e diretta inaspettatamente male da Silverio Blasi (che comunque nel genere è uno dei migliori). A peggiorare ancor di più le cose è il ritmo assai lento, oltre che un cast limitato sia per quanto riguarda il numero che per la qualità recitativa: solo Orso Maria Guerrini è all'altezza, ma per il resto poco o nulla. Giusto l'ultima puntata non è male, con un finale devo dire soddisfacente, ma è troppo tardi. Bella la OST comunque.

Claudius 8/08/14 09:27 - 542 commenti

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Libero (molto in realtà) rifacimento dell'omonimo romanzo di Hawthorne, questo sceneggiato si colloca sull'onda paranormale degli sceneggiati anni 70, inserendo elementi che rimandano al cinema gotico (le visioni, il tema delle reincarnazioni cicliche) con qualche fugace scena di nudo. Discreto il cast e coraggioso il finale aperto. Bella la colonna sonora di Cipriani.
MEMORABILE: Il momento in cui Guerrini plasma la statua.

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Trivex 6/02/15 10:29 - 1740 commenti

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Una storia interessante, esplicitata con tutti gli strumenti tecnici del suo tempo. I quattro personaggi del presente parlano quasi come le figure speculari dell'800 e questo evidentemente, visto oggi, lascia un po' perplessi. Il tempo è scandito da un orologio che si muove lentamente, dilatando i tempi e lasciando assopire l'attenzione. Ma la formalità dei costumi degli anni 70 va in parallelo con quella dei dialoghi di molti prodotti di quel tempo e non bisogna lasciarsi impressionare troppo dall'enfasi di discorsi comuni espressi come se si fosse a teatro.

Samdalmas 18/09/16 16:53 - 302 commenti

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Tardo sceneggiato Rai che cerca di ripetere i fasti del Segno del comando senza riuscirvi. Non bastano il romanzo di Hawthorne e l'ambientazione romana a dare credibilità. Tra i protagonisti svetta Marina Malfatti, mentre Donato Placido non è all'altezza del fratello. Fugace nudo di Consuelo Ferrara sotto la doccia, il primo in tv.

Mco 13/10/16 18:12 - 2324 commenti

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Da Hawthorne un viaggio in tre puntate a bordo della carrozza di Mamma Rai, conduce Silverio Blasi. Un'esperienza quasi mistica, un percorso lungo, spesso difficoltoso, talvolta addirittura tedioso. Ma che arricchisce l'animo, immergendoci nelle leggende, negli arcani più irrangiungibili attraverso quattro personaggi in cerca... del persecutore. Tutto si ripete, i gesti più comuni come quelli inconsulti, alla stregua di un piano già disegnato. Perfetta la sincronia tra Guerrini e i suoi ospiti, buone le musiche di Cipriani, irrisolto il finale.
MEMORABILE: Il circolo di mesmeristi; Il nudo della Ferrara.

Myvincent 21/05/19 08:58 - 3727 commenti

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Praticamente sembra di vedere Il segno del comando in sedicesimo, con le solite usurate storie di reincarnazioni, coincidenze strabilianti, viaggi nel passato di 100-200 anni. Il tutto però troppo "chiuso" dentro gli ambiti di quello che capita a un gruppetto di quattro persone, senza che la storia trovi sviluppi interessanti. Il finale, poi, corona l'ultima puntata che già di per sé non aveva molto da dire.
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  • Musiche Lucius • 29/07/12 12:52
    Scrivano - 9063 interventi
    Sempre direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:

    Ultima modifica: 29/07/12 13:30 da Zender
  • Discussione Dusso • 21/06/14 17:06
    Archivista in seconda - 1830 interventi
    Buio come mai ti venne voglia di vedere questo sceneggiato? di solito non mi pare che gli sceneggiati Rai ti abbiano mai interessato... Concordo sul pallinaggio che hai dato lo stesso che ho messo io
  • Discussione Buiomega71 • 21/06/14 17:09
    Consigliere - 25943 interventi
    Dusso ebbe a dire:
    Buio come mai ti venne voglia di vedere questo sceneggiato? di solito non mi pare che gli sceneggiati Rai ti abbiano mai interessato... Concordo sul pallinaggio che hai dato lo stesso che ho messo io

    Perchè ne era nata una discussione con Markus (credo al raduno fiorentino)

    Incuriosito me lo sono visto tutt'intero su YouTube (prima e unica volta in vita mia, per ripetere mai più l'esperienza)

    Alla fine un gran mal di testa (per averlo visto sul PC) e un senso di pochezza e tristezza riguardo allo sceneggiatone (più un mattonissimo fellaution con storie d'amore intrecciate che altro)

    Verissimo, stè scenneggiatoni (davvero pomposi e insopportabili) non fanno per me

    Unico che cerco (e mi potrebbe davvero interessare) e L'Isola Del Gabbiano
    Ultima modifica: 21/06/14 17:11 da Buiomega71
  • Discussione Dusso • 21/06/14 17:16
    Archivista in seconda - 1830 interventi
    Capisco, beh non tutti sono noiosi e un po' insulsi come questo. Per me sei stato sfortunato dovresti dare una chance a qualcosa d'altro se ti viene voglia di riprovare
  • Curiosità Mco • 13/10/16 18:56
    Risorse umane - 9970 interventi
    Spesso si legge che il nudo di Consuelo Ferrara fu il primo ad essere apparso in televisione (parliamo di emittente pubblica). Non è esatto, l'anno precedente (1976) nello sceneggiato in 5 puntate Michele Strogoff ci fu il bagno nature di Lorenza Guerrieri (Nadia nel film). Il film fu trasmesso dalla Rete 1.
  • Musiche Ciavazzaro • 29/07/18 02:53
    Scrivano - 5591 interventi
    Il buon Cipriani ricicla due suoi pezzi nella terza puntata.

    Dapprima quando la Ferrara entra nella misteriosa villa per consegnare il pacco si ode il bellissimo pezzo della strage di Estratto dagli archivi segreti della polizia di una capitale europea.

    E dopo durante i flashback della Malfatti un pezzo da il precedente La tua presenza nuda (1972)
  • Discussione Lucius • 29/07/18 07:32
    Scrivano - 9063 interventi
    Dusso ebbe a dire:
    Capisco, beh non tutti sono noiosi e un po' insulsi come questo. Per me sei stato sfortunato dovresti dare una chance a qualcosa d'altro se ti viene voglia di riprovare
    Tipo "Il dipinto"...
  • Discussione Ciavazzaro • 29/07/18 17:18
    Scrivano - 5591 interventi
    A breve farò la mia recensione.
    Devo dire che mi è piaciuto, perde un pò di ritmo nella seconda puntata (atroce la parte della seduta), ma nel finale di essa si riprende, e si chiude bene (la terza parte).
    Malfatti fantastica, ma pure gli altri non scherzano.
  • Homevideo Xtron • 1/03/19 13:14
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Il doppio dvd RAI TRADE / MEDIALIA / RAI TECHE

    Audio italiano
    Formato video 4/3 fullscreen
    Durata 1h03m22s (I puntata) + 58m17s (II puntata) + 52m49s (III puntata)
    Extra: booklet di 12 pagine

    immagine a 20:32 (I puntata)

    Ultima modifica: 1/03/19 14:41 da Zender
  • Homevideo Lodger • 30/09/21 22:21
    Pulizia ai piani - 1563 interventi
    Ora in edicola il DVD nella collana "Gli sceneggiati Rai Giallo & Mistero":
    https://www.centauria.it/shop/collezioni/sceneggiati-rai-giallo-mistero-edizione-2021/
    Ultima modifica: 30/09/21 22:24 da Lodger