L'argomento non è nuovissimo ma è sempre di un certo interesse: come la guerra possa cambiare gli uomini, in peggio, è fuor di dubbio; ma a volte anche in meglio, se si fanno gli incontri giusti e se c'è di mezzo (guarda caso) l'amore, amore di ogni tipo. I mezzi usati appaiono modesti, ma proprio per questo il film acquista più valore, merito di una regia corretta e di interpretazioni sentite. Kinski è senz'altro il più incisivo; per le sue particolari espressioni ma soprattutto per via del suo personaggio, il più completo e approfondito.
Tipico bellico italiano del periodo. Pochi mezzi (budget come al solito ridicolo), attori di medio livello e discrete ambientazioni. Tuttavia, a differenza di altre pellicole del periodo, qui spicca l'aspetto psicodrammatico della guerra. Di conseguenza il film acquisisce un certo "valore aggiunto" rispetto ai suoi simili. Drammatico il finale.
Si parte con brani tratti dalla Genesi e si chiude con una frase di John. F. Kennedy, ma non bastano le citazioni illustri per fare volare alto un film che ingrana con un buon ritmo e una discreta caratterizzazione dei personaggi per poi impantanarsi, nella seconda parte, nelle secche delle più viete convenzioni melodrammatiche e folcloristiche. Un peccato, perché nonostante i mezzi modesti, consueti in un bellico tricolore degli anni '60, Ricci poteva contare su un gruppo di validi attori e su location di una certa suggestione.
MEMORABILE: Il paese di San Michele in festa all'arrivo dei tre americani.
Due soldati americani vengono condannati a morte per aver disonorato l'esercito, ma riescono a fuggire. Non male la prima parte in cui George Hilton fa il ruolo di un ufficiale appena uscito dall'accademia che, ligio al dovere, vuole riconsegnare i due disertori Klaus Kinski e Ray Saunders ai loro obblighi verso la giustizia. Nella seconda si scade troppo in soluzioni banali, anche se l'ambientazione paesana italiana funziona. Interessante la morale pessimista del film, soprattutto nel personaggio del soldato Kinski che se ne frega della guerra e pensa solo a sopravvivere.
MEMORABILE: "Tedeschi, inglesi, italiani, americani... siamo tutti assassini".
George Hilton HA RECITATO ANCHE IN...
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HomevideoXtron • 20/06/15 20:50 Servizio caffè - 2151 interventi
E' uscito l'ottimo dvd ARTUS
Audio italiano-francese
Sottotitoli in francese
Formato video 2.35:1 anamorfico
Durata 1h28m02s
Extra Galleria fotografica, trailers, intervento di Curd Ridel
Come dicevo nel post dell'altro giorno che adesso ho tolto, Imdb ora chiama Rai Sanders quello che sul davinotti è Ray Saunders. Possiamo anche lasciarlo Saunders o passare a Sanders, ma è sempre lo stesso attore nei film ITA del periodo. Ray Saunders anche sulla locandina stessa.