Mediocre rilettura dei film sul genere Il bacio della pantera (1942), ma stavolta con una donna-serpente - interpretata da Faith Domergue, la protagonista femminile del coevo Cittadino dello spazio - in luogo della donna-pantera. Tuttavia, l'intelligente soggetto del vecchio film di Tourneur viene qui del tutto banalizzato in un'ipocrita ottica perbenistica (i "bravi ragazzi WASP" contrapposti alla creatura simbolo di una maledizione pagana) per non parlare dei pochi effetti speciali (il cobra gommoso, fin troppo mostrato!).
L’inizio prometteva piuttosto bene, con la conturbante donna serpente che si esibisce
per un pubblico di credenti e di stolti infiltrati. Ma poi, dal ritorno nella metropoli, la pellicola diventa
un polpettone ultraparlato, senza dire nulla di interessante; e il tutto si riduce a una travagliata relazione,
causa segreto di lei, intervallata da uccisioni insignificanti e con un misero effetto, occhio molliccio che funge da telecamera, bellamente rubacchiato a Destinazione Terra. Gli attori se la cavano, ma ciò non basta. Evitabile.
MEMORABILE: "Io sono Daru". E quello che gli deve anticipare 10 dollari per vedere il rito: "Io sono un fesso"; L'uscita dal cesto della donna serpente.
Horrorino di una volta, giocato solamente sull'atmosfera, che recupera senza una vera verve le suggestioni de Il bacio della pantera (la maledizione che attanaglia e costringe una splendida donna dagli occhi fascinosi ad andare incontro a un destino ingrato). La metamorfosi qui è troppo in bella mostra, perdendo l'ammaliante efficacia del capolavoro di Tourneur, giocato più su di un'atmosfera che lasciava molto, se non tutto all'immaginazione. Prove attoriali di poco conto, ma visto il tipo di produzione ci si accontenta. Affascinante Faith Domergue.
Buon horror che nella tragica figura della protagonista ricorda Il bacio della pantera. La Domergue è ottima, spietata e tragica allo stesso tempo, funzionale Long. Buona la prima parte in India, ancora meglio la seconda ambientata in una New York assai spettrale (da segnalare la scena nel bowling deserto di notte). Merita.
MEMORABILE: Il tentativo disperato di una delle vittime di salvarsi gettando una statuetta.
Appartiene al sottogenere "Occidentali gradassi che molestano culti antichissimi e si portano la maledizione in casa". Lo svolgimento è diligente e di buon mestiere: sin troppo; non un sussulto o un micolo d'imprevedibilità ci scuote per tutta la durata del film. E la "bête fatale" non ha il livello minimo di carisma richiesto dal ruolo.
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HomevideoXtron • 20/12/12 09:59 Servizio caffè - 2194 interventi
Ecco il dvd Golem
Audio in inglese e italiano
Niente sottotitoli Durata 1h16m42s
Formato video 1.85:1 16/9 (nella fascetta è indicato 1.37:1)
Il trailer originale come extra