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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/09/12 DAL BENEMERITO CLOACK 77
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Cloack 77 4/09/12 17:41 - 547 commenti

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Martin Sheen regala al ruolo una durezza e una "ignoranza" notevole che dà al film il modo di scuotersi da un percorso piatto. Musica e paesaggi possono reggere per un po', poi occorrerebbero storie: purtroppo quelle che accompagnano il protagonista nel "suo" percorso sono abbastanza inutili, gravi invece sono le ingenuità tipo il quadretto degli zingari, lo scrittore che si rifiuta di entrare in chiesa, il saluto alla "The Doors" del finale. In definitiva è mancato il coraggio.

Myvincent 14/09/12 08:26 - 3726 commenti

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Un viaggio lungo verso Compostela è molto più di un tour turistico, ma è un viaggio anzitutto dentro sè stessi, dove ognuno ha i suoi buoni motivi per intraprenderlo. Al limite del road-movie, il film ha il grande merito di tenersi lontano dai sentimentalismi e dal misticismo, raccontando storie comuni di ordinario dolore. Scenari impagabili e un Martin Sheen in un ruolo difficilmente dimenticabile.

Xamini 12/03/13 00:34 - 1247 commenti

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Dal punto di vista oggettivo (ammesso che ne esista uno), potrei parlare di un road-movie a piedi che rispetta tutti i possibili cliché. Personaggi caratterizzati, situazioni classiche di tensione/gioia/sofferenza, il tutto condito da paesaggi e una storia dall'andamento prevedibile. Mi è però impossibile separarmi dal piano soggettivo; mi è impossibile evitare di accostare quel che ho visto su schermo al vissuto, tracciare un parallelo e comprendere momento per momento sensazioni qui recitate e terminare nella commozione. Un appunto? Manca un po' di quella sofferenza fisica che è materia del quotidiano.

Galbo 31/05/13 15:36 - 12380 commenti

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Un viaggio interiore che punta a lenire la sofferenza del protagonista e che è parallelo al pellegrinaggio religioso nel film di Emilio Estevez interpretato dal padre, Martin Sheen. Può piacere agli amanti dei road movie, specie quelli dai ritmi lenti e riflessivi e si tratta comunque di un film curato e abbastanza godibile. Il limite principale è l'abuso di figure retoriche, con un eccesso di simbolismo applicato alla caratterizzazione dei personaggi. Un film che "spiega" un pò troppo e dove si sarebbe potuto osare di più.

Nancy 26/07/13 01:09 - 774 commenti

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Film godibile dall'inizio alla fine, con un Martin Sheen in perfetta linea con la trama che si scopre e al quale ci si affeziona passo dopo passo (letteralmente, considerando la storia!). Certo, mancano le situazioni di "realtà", l'alternanza è tutta tra gioie e dolori, ma rivendica bene a mio parere il viaggio interiore che per prima cosa si fa intraprendendo il cammino verso Compostela. Bella la fotografia dei grandi esterni del nord della Spagna. Molto piacevole, da vedere.

Piero68 22/07/13 09:05 - 2955 commenti

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Un buon film intimistico che tratta tanti temi, forse anche troppi. La spiritualità, l'amicizia, la redenzione e, ovviamente, il rapporto genitori-figli. Ritmo lento ma alla fine gradevole grazie anche alla fotografia non eccezionale ma accattivante. Indovinata la scelta di mettere insieme caratteri diversi e soprattutto di nazionalità diverse, trucchetto che consente l'apporto di esperienze eterogenee. Alla fine tutto il film è una grossa figura retorica ispirata alla massima che dice che l'importante non è la meta ma il viaggio per giungervi.

Nando 25/07/13 01:58 - 3810 commenti

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Un cammino mistico religioso in cui si fonde una narrazione pregna di culture ma alla fine legata al mondo cattolico. Il viaggio del protagonista appare valido, grazie a un intenso Sheen, ma è lo sviluppo che mostra una ruffianeria camaleontica pronta a cambiare i personaggi da criticare. Personalmente appare lievemente stereotipato ma provvisto di una qualche lieve linfa cinematografica.

Mutaforme 2/09/13 18:00 - 415 commenti

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Film drammatico e spirituale che racconta la trasformazione interiore di un padre che ha improvvisamente perso il figlio. La narrazione del viaggio funziona bene, anche grazie alla prova dei tre attori che formano una valida compagnia per il protagonista; ma quel che conta sono i sentimenti trasmessi e quella tristezza interiore che rimane al termine del film. Bello.

Furetto60 11/04/15 21:21 - 1193 commenti

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Nonostante la lunghezza, è un film godibile in pieno. L'argomento non era neanche facile da trattare (facile scadere in immagini stereotipate o conclusioni scontate), invece il messaggio e l'atmosfera trasmesse colpiscono lo spettatore, anche con l'ausilio della varietà dei paesaggi attraversati. Durante gli 800 km. l'animo viene inevitabilmente fuori, lo scavo è interiore e rivolto al prossimo e la domanda finale riassume il film: perchè ha affrontato questo viaggio? Quale che sia la risposta, ne è valsa la pena. Così come per la visione.
MEMORABILE: Non è questione di religione.

Deepred89 1/06/16 01:43 - 3704 commenti

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Filmaccio di formazione on the road tanto fedele agli stereotipi del genere da sfiorare l'autoparodia, con personaggi di rara scontatezza e dialoghi risibili. Due ore per un soggetto che non c'è, con gli involontari sorrisi regalati da una visione mistica ed esotica del cammino di Santiago che, più che nella testa del pellegrino devoto, potrebbe esistere giusto in quella dell'americano con soldi e tempo libero. Sheen imbolsitissimo. In definitiva uno slideshow di cartoline (nemmeno bellissime) dal cammino con compilation country in sottofondo.

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Saintgifts 31/10/16 10:37 - 4098 commenti

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A differenza dell'opera di Buñuel del 1968, questo cammino verso il sepolcro del discepolo di Gesù è più un fatto personale che va dal semplice intento di dimagrire fino alle intenzioni del protagonista che viaggia con le ceneri del figlio, passando per uno scrittore in crisi e un'accanita fumatrice sommersa dai rimorsi. Molto descrittivo, scende nei particolari degli ostelli e dei cibi, con una fotografia che dà l'idea di ciò a cui va incontro chi vuole intraprendere il cammino. Gli avvenimenti quotidiani finiranno per legare tra loro i quattro pellegrini.
MEMORABILE: La commozione e l'enorme botafumeiro, all'arrivo nella cattedrale di Santiago.

Herrkinski 16/07/19 16:22 - 8072 commenti

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Estevez dirige il padre in questa sorta di dramma on the road ambientato lungo il cammino per il noto santuario; è ovviamente solo un pretesto per affrontare temi esistenziali invero piuttosto scontati ma che offre una confezione accattivante grazie a una buona fotografia e a paesaggi cartolinati. Sheen è convincente, i comprimari un po' meno; lo script scade spesso e volentieri nel didascalico e la quantità di clichè e riflessioni educative supera le intuizioni positive di dialoghi e situazioni, lasciando con un film per platee superficiali.

Victorvega 15/08/19 22:32 - 501 commenti

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Nel film si usa molto mestiere, dal momento che un road movie è in fondo come un cocktail in cui basta inserire le giuste dosi dei classici ingredienti, senza inventar nulla per portare a casa il risultato. In fondo in questo film lo si fa e quindi... sia lode (malgrado si disponga una cremazione in dieci minuti e non ci sia accenno di dolore e fatica).
MEMORABILE: La rivelazione all'olandese del contenuto della cassetta; L'arrivo a Santiago

Marcolino1 14/06/21 02:45 - 553 commenti

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Pare di assistere a un semi documentario televisivo-turistico sulle camminate ecologiche addizionate al pretesto mistico stile Linea Verde e compagnia bella, con tanto di mappa tridimensionale che si intromette sullo schermo. Ma se gli stereotipi del camminatore moderno quasi radical chic provato dalla dolorosa esistenza tra sporadici fumi cannabinoidi prevalgono, lo stimolo per il viaggio perenne, infinita ricerca non necessariamente giustificata da una meta rimane, se non altro come spunto sia per il "navigato" che per il neofita del pellegrinaggio.
MEMORABILE: La vista dell'oceano; I sentieri isolati; Le camerate degli ostelli; L'incensiere di Santiago; Il pazzo che dialoga con sé stesso "sdoppiandosi".
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  • Homevideo Mco • 2/01/13 22:00
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