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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Una coppia di attori fenomenali (Clint Eastwood e soprattutto Eli Wallach, forse nella sua più riuscita caratterizzazione di sempre), alla quale si aggiunge un comprimario del calibro di Lee Van Cleef, regala all'ultimo capitolo della cosiddetta trilogia del dollaro di Sergio Leone uno straordinario balzo di qualità che porterà in futuro al capolavoro C’ERA UNA VOLTA IL WEST. Leone tende da qui a estremizzare le qualità del suo cinema, dilatando la durata del film fino a raggiungere le tre ore e costringendoci così a scomodare aggettivi come epico, imponente... I lunghi silenzi, le magnifiche...Leggi tutto musiche di Ennio Morricone con un tema-guida straordinario sono ulteriori sintomi di un tentativo nuovo (e azzeccato) di costruire un rapporto inedito tra suono e immagine, con primissimi piani su occhi e mani, su repentini cambi d'espressione; con carrellate eccezionali, movimenti di macchina esemplari (basti ricordare Eli Wallach mentre corre tra le tombe del cimitero alla ricerca di quella giusta) e una fotografia (del fido Tonino Delli Colli) che esalta i colori e i contrasti tra il giallo ocra del deserto e l'azzurro del cielo. Ma la sintesi delle migliori qualità del film la troviamo nel finale al cimitero, in cui Leone sublima la sua idea di cinema in un capolavoro di tensione, breve ed efficacissima. La sceneggiatura di Age e Scarpelli (ma non solo loro) prevede anche una serie di risposte e sentenze di rara efficacia, con una spruzzata di umorismo mai ingombrante. Semmai sembrano posticce le parti ambientate nei campi nordisti, approfondimento superfluo di un’epoca meglio analizzata in numerose altre sedi. Qualche caduta di tono evitabile insomma c'è e appesantisce un'opera che poteva raggiungere la perfezione.

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Puppigallo 16/02/07 19:08 - 5251 commenti

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Una vera e propria odissea dei tre protagonisti (un grande Clint, un Wallach in parte come non mai e un Lee Van Cleef nel suo vero e unico ruolo: il cattivo fino al midollo) alla ricerca di un tesoro. Il ritmo è pressochè costante. Rallenta un po’ nella scena del ponte (anche se forse è la più impegnata e poetica). Il sale del film è dato dagli screzi quasi mortali tra Clint e Wallach (il deserto). La parte nel campo di prigionia è piuttosto cruda (torture e botte con musica). La colonna sonora ha un ruolo molto importante e il finale è decisamente gustoso. Risultato: un grande film.
MEMORABILE: Clint, disidratato, salvato da Wallach solo perchè sa dov'è il tesoro, gli dice: "Riposerò tranquillo, perchè il mio peggior nemico veglia su di me".

Stubby 3/03/07 12:45 - 1147 commenti

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Personalmente ritengo questo film il più bello tra quelli girati da Sergio Leone. Un western stupendo con tre interpreti maestosi: Lee Van Cleef è bravissimo nella parte di Sentenza, così come Eli Wallach in quella di Tuco. La storia è coinvolgente al massimo e non stanca mai, nonostante la pellicola abbia una notevole durata. Tutto ruota attorno ad una caccia al tesoro, fino al duello finale nell'arena che coinvolge i tre protagonisti. Capolavoro assoluto.

Il Gobbo 31/05/07 20:48 - 3015 commenti

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Il film preferito in assoluto del Gobbo. Leone ha ormai in mano non più personaggi, ma Archetipi: ne aggiunge uno di dichiarata ispirazione chapliniana (che di fatto ruba la scena agli altri due), e non pago di avere inventato e concettualmente esaurito un genere in due film, inventa pure i sottofiloni. Il repertorio leoniano di motti celebri si amplia a dismisura, spiccano le ineffabili teorie sul mondo che si divide in due. Il dvd americano, che ha consentito anche alla massa di gustarsi una scena inedita, è indispensabile. 15 pallini
MEMORABILE: "Ogni pistola ha la sua voce, e io questa la conosco"

Deepred89 23/06/07 13:09 - 3701 commenti

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Il miglior western italiano di tutti i tempi. Superba la regia di Leone, che culmina in un finale tra i migliori della storia del cinema. Ottima la sceneggiatura, intrigante, piena di colpi di scena e con dei personaggi ottimamente caratterizzati. Straordinario il cast, che oltre ai tre fantastici protagonisti vede pure Luigi Pistilli, Mario Brega e Aldo Giuffrè. Magnifica anche la colonna sonora di Morricone.

Caesars 13/07/07 13:32 - 3773 commenti

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Pur preferendogli i successivi C'era una volta il west e Giù la testa (quest'ultimo per me il capolavoro di Leone), questo "Il buono, il brutto, il cattivo" conferma tutti i pregi del cinema del grande regista romano. Bravissimi Clint Eastwood e Eli Wallach, ma anche Lee Van Cleef nel ruolo del "cattivo" e tutto il cast di contorno si fanno apprezzare assai. Splendide la colonna sonora di Morricone e la fotografia di Delli Colli.

Katullo 14/08/22 12:22 - 325 commenti

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Un westerrn proverbiale, parte finale del leggendario tris d'assi di Leone. Il maestro chiama a raccolta ancora Eastwood e Van Cleef, col primo un po' meno epico che in precedenza, evidentemente oscurato da un Wallach scatenato. Van Cleef invece si fa soprannominare "Sentenza" e sparge cattiveria ovunque fin dall'inizio. Una caccia al tesoro lungo gli aridi deserti nel bel mezzo delle cannonate secessioniste, vero leitmotiv del film. Immensi la classe e il mestiere di interpreti e regia con Morricone che marchia a fuoco un sonoro che assurge al ruolo di quarto protagonista. Genetico.
MEMORABILE: Tuco in armeria con l'armaiolo e l'assemblaggio della pistola; I soldati nordisti impolverati scambiati per sudisti; Il Biondo "essiccato" al sole.

Capannelle 9/12/07 17:57 - 4394 commenti

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Il primo western di Leone contestualizzato in una precisa epoca storica. Questo apporta un'inevitabile dilatazione rispetto ai due precedenti, ma senza appesantire la trama. Il resto sono elementi di successo del film precedente. Lee Van Cleef compie un passo indietro e lascia il palcoscenico ai bravissimi Eastwood e Wallach, che vivono un rapporto alla Bud Spencer e Terence Hill. La parentesi storica della guerra civile americana, impersonata dal personaggio disincantato di Aldo Giuffrè, è resa con bravura. "Triello" unico e memorabile.

Undying 10/12/07 15:20 - 3807 commenti

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Terzo capitolo della "trilogia del dollaro", girato da Leone in maniera impeccabile e valorizzato da una sceneggiatura lievemente più complessa ed articolata rispetto ai due lavori precedenti. L'utilizzo di attori di grande carisma (su tutti il "cattivo" Lee Van Cleef) rende unica l'esperienza della visione. Il film, in più contesti, affronta l'ilarità, ma sempre con tono funzionale al dramma del trio, reso interessante grazie all'utilizzo d'un sistema narrativo di "rottura" rispetto alla tradizione del western americano. Ottima la musica.

B. Legnani 24/12/07 14:55 - 5519 commenti

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Buon film, ma non riesco a trovarvi il capolavoro, a causa di una precisa, quasi dichiarata, volontà di grandezza che sconfina talora nel troppo prolisso e nel parentetico (debole, per esempio, la parte con Giuffrè). Il genio si mescola con una non necessaria acribìa. Ottimo il finale (di un barocchismo irresistibile, con musica che fa sempre accapponare la pelle), ma non è facile arrivarci perfettamente in forma.
MEMORABILE: Il "triello", ovviamente.

Lovejoy 2/01/08 16:06 - 1823 commenti

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Superiore persino ai precedenti. Sempre diretto da un Leone in splendida forma, autore di alcune sequenze entrate di diritto nella storia del cinema di genere. Gran ritmo e belle indimenticabili battute. Cast da applausi a scena aperta con il trio Eastwood, Wallach e Van Cleef su tutti. Ma da non trascurare anche le provi degli eccellenti Giuffrè, Brega e Pistilli. Eccezionale una volta di più la colonna sonora di Morricone. Cult.

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Homesick 18/03/08 18:15 - 5737 commenti

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Al capitolo finale della sua Trilogia, Leone ha ormai realizzato la sintesi perfetta dei due elementi cardine del western all’italiana, cioè la violenza e l’ironia. Se Eastwood e Van Cleef non aggiungono molto ai loro personaggi precedenti e successivi, Wallach – picaresco e chapliniano – rappresenta una grande sorpresa e diventa la vera attrazione del film; senza dimenticare i soliti attori e caratteristi di contorno. Notevole l’abilità del regista nel saper alternare lunghi silenzi alle epiche musiche morriconiane.

Gugly 19/07/08 23:39 - 1184 commenti

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Non è il mio preferito nella trilogia del dollaro causa eccessiva lunghezza... lo considero piuttosto un tessuto cosparso di perle come l'interpretazione di Eli Wallach e alcune scene che non dimentico: il campo di prigionia, la corsa tra le tombe, il triello... Ciò non toglie che rimanga una pietra miliare del cinema, con la musica di Morricone e la voce di Alessandroni a corredo di facce sudate e caratteristi amatissimi (Brega, Pistilli e la partecipazione di Carlo Giuffrè).
MEMORABILE: La corsa di Tuco tra le tombe con in sottofondo il tema dell'"estasi dell'oro".

Matalo! 14/07/08 12:36 - 1378 commenti

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Il migliore della trilogia, un po' appesantito ma memorabilissimo. Un regista italiano scrive atmosfere, dialoghi e un'estetica della violenza che faranno scuola in America. Godibile perché un film picaresco dove si sentono la polvere, l'odore del legno, il gusto del cibo. Musiche di Morricone tra le più belle mai scritte per un film. Grande duello finale, fiacche le scene nel campo prigionieri, anche se il montaggio tra i canti e la tortura di Tuco sono geniali. Visto due volte di seguito il 24/12/1980 al cinema Arsenale, dalle 15 alle 20.30.
MEMORABILE: Prime parolacce in un western, fu vietato ai 16 anni. "Quando si spara, si spara: non si parla" (Tuco).

Cangaceiro 21/07/08 19:18 - 982 commenti

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Rischio sempre di essere quasi agiografico e prostrato nel commentare le opere di Leone, ma è inevitabile visto che qui ci troviamo di fronte a un altro suo gioiello, così carico di storia e importanza. Il cineasta romano infonde anche qui tutta l'essenza dello spaghetti western: degli uomini così piccoli, in tutti i sensi, rispetto alla grandezza del paesaggio che li circonda, possono in alcuni momenti apparire come dei giganti. Proprio in tal senso è uno spettacolo la prova dei tre protagonisti, soprattutto di Wallach, per il quale non si può non tifare.
MEMORABILE: Tuco che corre tra le tombe del cimitero.

Straffuori 2/08/08 20:44 - 338 commenti

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Perfetto. Il miglior western in assoluto della storia. Tre protagonisti fantastici: Clint Eastwood, Lee Van Cleef, Eli Wallach. Location e musiche del maestro Morricone strepitose! Di contorno grandi come Carlo Giuffrè, Mario Brega, Antonio Casale, Livio Lorenzon. In questo film c'è tutto. Forti le scene della "punizione nel deserto", del pestaggio di Tuco e del ponte, oltre, ovviamente al duello e alla chiusura finale.
MEMORABILE: tutti.

Renato 4/08/08 15:26 - 1648 commenti

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Meraviglioso. Ricordo quando lo vidi in sala a Venezia nel 2000; ovviamente l'avevo già visto 5 o 6 volte in tv, eppure anche così fu un'esperienza da brividi, da emozioni vere insomma: e sono pochissimi i film che le regalano ancora, purtroppo. Semplicemente grandiosi i tre personaggi, anche Il Biondo a mio avviso, spesso considerato il meno interessante dei tre per qualche assurdo motivo. Tre ore di cinema con la C maiuscola.
MEMORABILE: Il triello, sei minuti di perfezione per inquadrature, musica e montaggio.

Galbo 6/08/08 06:05 - 12372 commenti

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Episodio finale della trilogia del dollaro, il film è forse quello più ambizioso dal punto di vista narrativo. Gli elementi della poetica di Sergio Leone sono tutti presenti in quest'opera, che offre però una trama più articolata oltre che una maggiore caratterizzazione dei personaggi, soffrendo però di una certa prolissità. Scenografia e ricostruzione ambientale ottime; cast eccellente.

Cotola 14/08/08 03:33 - 8998 commenti

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L'ultimo capitolo della trilogia del dollaro è forse il meno riuscito e quello, sotto certi aspetti, invecchiato peggio (oggi risultano assolutamente esecrabili quelle "scritte" pacchiane). Naturalmente si tratta comunque di un film molto bello, divertente e coinvolgente che può contare su una delle scene più belle e famose del western all'italiana: l'indimenticabile "triello" finale. Bravi gli attori, con un Eli Wallach una spanna sopra tutti e splendida, come sempre, la colonna sonora di Morricone.

Redeyes 17/08/08 11:33 - 2442 commenti

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Debordante ed eccessivo nella sua magnificenza, è un film che ne racchiude e ne vale molti di più. Ha lo spirito e lo sporco del Far West ed ha un taglio che è difficile superare. Va da sè che le musiche siano pressochè strepitose e che il trio d'attori protagonisti ci doni una recitazione eccellente: su tutti scelgo Wallach\Tuco. Difficile aggiungere, poi, molto quando ci si confronta con pellicole come questa, anche se, rivista con brevi intervalli, non annoia mai, anzi. Il Selvaggio West!

Herrkinski 28/12/08 20:47 - 8052 commenti

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Capolavoro della "trilogia del dollaro" di Leone. Si può davvero parlare di "grande epopea western", per uno di quei rari film in cui non si vorrebbe mai arrivare al finale, tanto sono belli e appassionanti (e dire che dura già tre ore!). Tre interpreti perfetti, uno più bravo dell'altro, fotografia eccellente, narrazione scorrevole e ricca di continue trovate spettacolari, sprazzi d'umorismo mai fuori luogo, momenti di tensione ben congegnati.. Un capolavoro indiscusso del cinema, da gustare e rigustare all'infinito. Imprescindibile.

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Vito 9/08/13 16:57 - 695 commenti

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Capolavoro epico del grande Sergio Leone. Eastwood, Wallach e Van Cleef straordinari, regia incredibile e colonna sonora di Morricone immortale. Più di due ore e mezzo senza mai un momento di noia, il film scorre veloce tra antieroi duri e senza pietà, inganni, sparatorie, vendette, battute e frasi rimaste nella storia, tutto sullo sfondo della sanguinosa Guerra di secessione americana. Triello finale meraviglioso naturalmente.

Ciavazzaro 9/05/09 15:22 - 4768 commenti

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Altro eccellente western di Leone. Molto belli i titoli d'apertura, ottimo il cast, da Eastwood (buono), a Wallach davvero notevole e l'indispensabile Lee Van Cleef. Oltre a citare le musiche, il ritmo è sempre buono e il film scorre perfettamente fino alla fine. Classico.

Barbapapà 14/05/09 16:21 - 33 commenti

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Visto che ho iniziato, esaurisco Leone: questo è il western più bello della storia! Una grande avventura in luoghi e situazioni elettrizzanti, straordinarie scene di guerra, grandi battute e attori fantastici! Qui vince il "Brutto" che mi dicono essere ancora vivo (avrà cent'anni ormai). Quando la fantasia e il divertimento si esprimono ai massimi livelli abbiamo risultati come questo film, che vedo e rivedo con amore!
MEMORABILE: Le musiche di Morricone sono un capolavoro: il tema del film è la suoneria del mio cellulare...

Disorder 25/06/09 21:49 - 1416 commenti

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Il miglior western di sempre, non solo italiano ma in assoluto. Tutto praticamente perfetto: storia, ritmo, colonna sonora (capolavoro dei capolavori di Morricone), personaggi (inarrivabile il Tuco), non una battuta di troppo. Questo film è semplicemente 'IL' West: l'avventura, la guerra, la morte, l'ironia, i buoni, i cattivi, i Nordisti, i benpensanti, i traditori... Leone non ha lasciato fuori nessuno e ha creato il film perfetto.
MEMORABILE: Il giudice che legge gli innumerevoli delitti compiuti dal Tuco; quasi tutte le battute di Tuco.

Fabbiu 19/08/09 14:32 - 2133 commenti

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Anche se non mastichi, o conosci appena il western, guardi questo trio di attoroni e ti rendi conto di che capolavoro ha sparato Leone, di quanta tecnica e di che Cinema è stato artefice. È un opera quasi perfetta, che dura molto ma senza mai pesare, anche perché è nei silenzi e nelle attese che si concentrano le migliori tensioni trasmesse. Una colonna sonora intramontabile firmata dal maestro Morricone rende la confezione un autentico cimelio. Il gioco dei ruoli è perfetto: il buono non ha problemi ad ammazzare, il brutto è il più umano.
MEMORABILE: Dal triello fino alla fine del film.

Rebis 27/09/09 14:07 - 2331 commenti

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Basterebbero i titoli di testa e l’incipit per intuire che Leone sta girando con la consapevolezza e il compiacimento di uno stile ormai mitico: ne è prova la durata stessa del film, spropositata in rapporto alla storia. Il meglio va comunque cercato nella gratuità dell'esposizione formale piuttosto che nella pura narrazione, giacché il racconto riserva forzature e ingenuità che rischiano di stemperare l’epica nel mero bozzettismo. Retorico e patetico l’episodio con Giuffrè. Eastwood, meno ieratico e più vulnerabile del solito, si lascia investire da una serena ironia. Composito.

Giacomovie 16/11/09 14:23 - 1397 commenti

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Gran bel western di Leone, con tutti gli elementi tipici del suo cinema, basato sulle immagini e sui silenzi, sui tempi dilatati e sul gioco dei nervi, su un umorismo sia ricercato che spontaneo, sia diretto che beffardo. La storia può essere intesa come una parafrasi dei diversi modi di manifestarsi del destino, i tre protagonisti danno vita a personaggi che non si dimenticano, l'intelligente trama assorbe l'attenzione fino a far sembrare innocua la lunga durata e le musiche di Morricone completano magnificamente un perfetto mosaico. ****

Tarabas 10/12/09 09:48 - 1878 commenti

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Dio è con Sergio Leone, perché anche lui ama il western. Gli concede un budget vero e il regista fa il botto, girando per 3 ore (poi ridotte a 158 minuti) le avventure di tre pupi siciliani vestiti da cowboys, tirando i fili della storia, ipnotizzando il pubblico con un armamentario visivo che diventa uno stile inconfondibile. Quando il Biondo ritrova il "suo" poncho grigio, nasce il mito. Realismo maniacale nei dettagli, immaginazione al potere nei ritmi e nelle prospettive, favola popolare e ricostruzione storica: il western è cambiato per sempre.
MEMORABILE: Il triello, summa di tutti i duelli dei film precedenti.

Vanadio 29/04/10 23:42 - 105 commenti

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Opera omnia del genere western secondo Sergio Leone. Tre grandi attori creano personaggi mitici in un film dalla durata importante (ma Leone s'è sempre preso il suo tempo e faceva bene), con molta ironia intercalata nei dialoghi tra stracci e polvere del deserto. C'è anche un giovane Luigi Pistilli dallo sguardo torvo nei panni di un frate, fratello (ahilui) del "brutto" Tuco Benedicto Pacifico Juan Maria Ramirez ("detto il porco", come aggiungerà Eastwood, alias "il biondo"). Da vedere subito.
MEMORABILE: "Ehi biondo, lo sai di chi sei figlio tu? Sei figlio di una grandissima puttaaa[si sovrappone l'"urlo" della celebre colonna sonora]!"

Nando 14/06/10 12:32 - 3806 commenti

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Una grande epopea western incentrata su tre individui che durante la guerra di secessione si contendono un tesoro nascosto in un cimitero. Leone estende mirabilmente la narrazione concentrandosi su primi piani e lente agonie. La musica emerge eccellentemente.
MEMORABILE: Il confronto al cimitero caratterizzato dalla musica di Morricone.

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Paruzzo 11/11/10 23:52 - 140 commenti

I gusti di Paruzzo

L'apoteosi dello spaghetti-western, uno dei capolavori che ci ha regalato Sergio Leone (pochi film, ma tutti di livello più che altissimo). Un trio di attori perfetti per i loro ruoli, una storia che coinvolge maggiormente rispetto ai due film precedenti e uno stile registico incomparabile a quello di altri. Il triello finale è forse la migliore scena di sempre nei film del genere.

Daniela 18/11/10 16:32 - 12606 commenti

I gusti di Daniela

Pur non essendo una fan sfegatata di Leone, ho sempre trovato irresistibile il terzo capitolo della trilogia e non devo neppure lambiccarmi il cervello per capire perché: Tuco, nell'interpretazione trascinante di Wallace, è un "gran figlio de puta" per cui è impossibile non simpatizzare. La sua vitalità si trasmette al film, rendendolo appassionante nonostante la lunghezza e vivificando di riflesso anche le figure iconiche del "buono" (si fa per dire) e del "cattivo" (questo si!). Ottimo anche il cast di supporto, grandiosa ost di Morricone, film godibile all'ennesima visione.
MEMORABILE: Il dialogo di Tuco con il fratello prete - La corsa fra le tombe

Rambo90 10/12/10 23:08 - 7661 commenti

I gusti di Rambo90

Il migliore fra i western di Leone. Oltre alla classica colonna sonora di Morricone, impeccabile come sempre, il regista riesce ad aggiungere una storia molto più originale e articolata e una sveltezza nel ritmo che risultavano mancanti nei film precedenti. Bravissimi i tre protagonisti, soprattutto Wallach che fa del suo Tuco un personaggio intramontabile. Buona anche la partecipazione di Giuffrè e, tra i cattivi, del mitico Mario Brega.
MEMORABILE: Il "triello" nel cimitero; le presentazioni iniziali dei personaggi; la camminata nel deserto.

Mdmaster 12/12/10 17:16 - 802 commenti

I gusti di Mdmaster

Nonostante le tre ore tendano a farsi sentire, alla fine sembrano essere volate, grazie a un Leone in stato di grazia che dirige il suo film più ambizioso. Fuori luogo definirlo il miglior western della storia, lo considero film che raccoglie tempi e toni di altri generi cinematografici, con un trio di interpreti impeccabile e un cast di contorno perfetto. La storia invece sì, è tipicamente western, concludendo la trilogia del dollaro in maniera eccezionale. Inutile commentare sull'immortale colonna sonora di Morricone. Essenziale.

Luchi78 16/06/11 14:19 - 1521 commenti

I gusti di Luchi78

Dal punto di vista di chi non ama il genere spaghetti-western, devo dire che questo film merita comunque una speciale menzione d'onore. Le sue quasi tre ore di lunghezza contengono inevitabili momenti di calo d'interesse, ma nella parte finale, dall'entrata in scena del mitico Mario Brega in poi, c'è solo da ammirare in religioso silenzio. Tuco e Il Biondo sono la quintessenza del cinema western all'italiana, più defilato il terzo protagonista (Van Cleef) colpevolmente trascurato nella sceneggiatura. Epico come la sua colonna sonora.

Markvale 4/09/11 11:13 - 143 commenti

I gusti di Markvale

La macabra caccia al tesoro di tre spietati avventurieri sullo sfondo della carneficina della guerra civile americana. Siamo già oltre la "trilogia del dollaro": Leone sparge pennellate da grande affresco storico e decide di accentuare i toni umoristici affidandosi a due vecchie volpi della commedia all'italiana come Age e Scarpelli. Nonostante la lunghezza, azione, attese e intensi primi piani sono dosati a dovere. Gli scambi di battute da consegnare alla memoria non si contano. Il bravissimo Wallach più in sintonia con lo spirito dell'opera.

Piero68 5/09/11 11:10 - 2955 commenti

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Se a distanza di oltre 40 anni ci sono in giro ancora registi che "rubano" a Leone (Tarantino per esempio) ci sarà pure un motivo. Questo film è in assoluto quello che preferisco di più, tra tutti i western di Leone. Per la sceneggiatura, il cast, le caratterizzazioni, la colonna sonora, la fotografia... Insomma per tutto. Come ha detto già qualcuno è quasi un'opera omnia, un film in cui c'è dentro davvero tutto il cinema come l'intende Leone. Il finale poi è semplicemente perfetto. Da vedere e rivedere.

Smoker85 15/11/11 13:19 - 487 commenti

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Entrato nell'immaginario collettivo grazie al tema principale (firmato da Morricone) e all'interpretazione (e in Italia anche grazie al doppiaggio strepitoso di Carlo Romano) di Eli Wallach, che riesce a mettere in ombra persino due grandi come Clint Eastwood e Lee Van Cleef. Le vicende classiche della ricerca di un cospicuo bottino si intrecciano con gli eventi della guerra di Secessione, dando vita a una trama dai molti sbocchi imprevisti. Solenne, forse eccessivamente lungo (specie nella versione estesa) ma ineguagliabile.
MEMORABILE: "Dio è con noi perché anche lui odia gli Yankees" "No.. Dio non è con noi perché anche lui odia gli imbecilli..." Le parti di Brega e Enzo Petito.

Mickes2 3/12/11 14:19 - 1670 commenti

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Innegabile il fascino che emanano questi tre personaggi, come innegabile è anche l'autorialità che affiora da molte sequenze, partendo dallo splendido incipit passando poi per la tecnica, la composizione dell'immagine, le ricercatissime inquadrature. Uno di quei casi in cui la bellezza formale vince sulla storia, sia per tematiche che per il modo utilizzato per raccontarle. Tremendamente lungo e prolisso, oltre il limite. L’avidità, il cinismo, la cattiveria li avevo già visti ed apprezzati nel bello e avvincente (quello sì) secondo capitolo.

Mutaforme 22/05/12 14:55 - 415 commenti

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In genere nei film si ricordano una o due scene memorabili; in questo quasi ogni scena merita un posto nella storia del cinema. Dalla corda tagliata dal Buono alla polvere sulle divise dei soldati, dal Buono che muore di sete al "triello" finale. Il tutto condito dal miglior Morricone. A mio avviso il miglior film di Sergio Leone. Indispensabile. *****

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Siamo pronti per il gran finale. Terzo capitolo della mitica trilogia. Il western perfetto. Ci lasciamo trasportare in un vortice di emozioni. Si soffre, si ride, ci si perde negli immensi spazi. Il tuco e Sentenza sono degni rivali del "biondo". Musica da 10 e lode, regia neanche da dire... impeccabile. Da vedere e rivedere per apprezzarlo sempre più... anche se forse leggermente troppo lungo.

Multimic80 25/11/12 22:02 - 48 commenti

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Sergio Leone si supera, consegnandoci un capolavoro. Appassionante dall'inizio alla fine, una magnifica colonna sonora; il doppiaggio dei tre protagonisti è affidato a tre dei veterani della vecchia scuola (Enrico Maria Salerno, Carlo Romano, Emilio Cigoli). Buone le interpretazioni di Aldo Giuffrè - il quale si cimenta in un genere diverso dalla commedia - e di un truce Mario Brega, destinato un decennio dopo a diventare presenza fissa nei primi film di Verdone.
MEMORABILE: Il giudice legge in pubblico la lunga lista di reati per i quali Tuco era ricercato.

Almicione 31/12/12 01:26 - 764 commenti

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L'ultimo film della trilogia si fonda sulle vicende di Tuco e del Biondo, inquadrate nel contesto della guerra di secessione che, in verità, risulta un poco pesante e inopportuna. È certo da sottolineare l'ottimo modo in cui la trama si sviluppa fra i dissidi e i compromessi dei tre personaggi, ottimamente elaborati. Il culmine della tensione è rappresentato dal celeberrimo triello, seguito da un finale riuscitissimo e soddisfacente. Straordinari il personaggio e l'interpretazione di Eastwood. Morricone magistrale.
MEMORABILE: Biondo: "Sei, il numero perfetto!" Sentenza: "Non è tre il numero perfetto?" Biondo: "Sì, ma io ho sei colpi qui dentro..."

Black hole 10/04/13 10:05 - 143 commenti

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Film splendido a cui vanno perdonate assolutamente alcune incongruenze storiche (specie sulle armi) per combinare i canoni classici del western con la guerra di secessione. Interpreti eccezionali, fotografia super (con nuova energia dopo il restauro), racconto appassionante. Eli Wallach è straordinario nei panni di Tuco, ma voglio sottolineare un grande Aldo Giuffré (il capitano Clinton). Forse è il meno "rivoluzionario" della trilogia, ma sicuramente il più godibile, il più teatrale, sempre vivo nonostante la lunghezza. Western da culto.
MEMORABILE: Il biondo che offre sigaretta ed impermeabile al giovane sudista morente... per poter rientrare nella scena clou col classico "poncho". Grande idea!

Jdelarge 6/05/13 13:51 - 1000 commenti

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Maestro del genere, dopo il successo dei precedenti titoli, Leone ha la possibilità di sbizzarrirsi in questo film grazie all'aiuto di tre attori incredibilmente adatti: Eastwood, Van Cleef e Wallach. La fotografia è un capolavoro, come del resto la colonna sonora di Morricone. La trama è decisamente classica e forse la durata del film è eccessiva, ma Leone riesce a conferire al prodotto una potenza visiva e dialogica maggiore rispetto ai classici spaghetti, tant'è che diviene riduttivo catalogare il film nel genere western all'italiana.
MEMORABILE: Il buono rivolto al brutto: "Io dormirò tranquillo, perché so che il mio peggior nemico veglia su di me".

Rigoletto 20/05/13 16:19 - 1785 commenti

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Citando una battuta della serie di Amici miei: "Cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione!". E il dirompente genio leoniano chiude la Trilogia del dollaro con un altro colpo da maestro. Nei tre film il protagonista, si sa, è Eastwood. Nel secondo gli si affianca un grande van Cleef. Nel terzo Leone non si accontenta e rischia moltissimo, sostituendo Volonté, superlativo sino ad allora, con Eli Wallach... vincendo la scommessa. Film epico e perfetto, curato in tutti i particolari. ****!
MEMORABILE: Splendidi i doppiatori, su tutti Carlo Romano. Le musiche di Morricone Tuco: "Vado l'ammazzo e torno!"

Trivex 14/08/13 08:56 - 1738 commenti

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Sarà anche uno spaghetti western, ma il piatto è enorme, molto gustoso e con un retrogusto americano che saltuariamente si fa sentire. Leone non risparmia sui mezzi e strizza l'occhio al western d'oltreoceano (la scena della battaglia sul ponte), per poi ritornare nel belpaese quando la corda si fa stretta sul collo e non si riesce a spezzarla a fucilate. I tre pistoleri sono un triangolo con le punte velenose, pericolosi e inaffidabili a prescindere e il confronto finale aspetta solo di essere visto. Attori, regia e musica occupano il podio!

Graf 19/09/13 15:51 - 708 commenti

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La pazzia della Guerra di Secessione si “allea” alla follia di una guerra privata tra tre banditi alla ricerca di un tesoro nascosto. Lotta e conflitti all'ultimo sangue per avidità, ingordigia, sete di potere sia all'ombra della Patria sia tra uomini singoli: non c’è differenza di stupidità tra quella all'ingrosso e quella al dettaglio. Film epocale; scrittura minuziosa e precisa, attenzione maniacale al particolare di una situazione o alla tipicità di una psicologia; dilatazione temporale del racconto e degli spazi che si fa meditazione, stile e arte.
MEMORABILE: Eli Wallach surclassa per bravura recitativa sia Clint Eastwood che Lee Van Cleef; Strepitosa la colonna sonora di Morricone.

Marione 13/10/14 09:49 - 103 commenti

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Pellicola straordinaria grazie, oltre che a musiche, trama, regia e ambientazioni, soprattutto alla notevole caratterizzazione dei tre pistoleri: il buono è la maschera inaffondabile e glaciale, il brutto il peone grossolano e imbranato, il cattivo il cowboy cinico e crudele. Non c'è un minuto di stanca, neppure nei momenti di attesa (come nella fantastica sfida a tre finale). Si vedono anche Brega versione torturatore e Giuffré generale ubriacone. Il miglior western di sempre, insieme a Per qualche dollaro in più. Da vedere a tutti i costi.
MEMORABILE: Il dialogo tra Tuco e il fratello; Il triello finale; Sentenza quando ride malefico.

Il Dandi 13/10/14 20:17 - 1917 commenti

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Il film più barocco e picaresco di Leone è un capolavoro che non potrebbe lasciare indifferenti nemmeno chi detestasse il genere. La complessità della pellicola (tra sottotrame e digressioni) è tale che sembra perfino contraddire la stilizzazione fumettistica del titolo, senza però toglierle il potere evocativo e l'immediatezza. Eastwood e Van Cleef si riconfermano ampliati, mentre giova la sostituzione di Volonté con Eli Wallach. Superba confezione (montaggio e fotografia) per tre ore che volano, tra battute (storiche) e silenzi (altrettanto).
MEMORABILE: La battuta finale "gran figlio di putta**" che sfuma nella musica.

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Nicola81 2/11/14 20:53 - 2831 commenti

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Indiscutibilmente bello, eppure non sono mai riuscito a considerarlo un capolavoro. Sarà che la caccia al tesoro mi appassiona meno rispetto alla vendetta di Per qualche dollaro un più, sarà per l'assenza di personaggi realmente positivi (neppure il "buono" di Eastwood è davvero tale), o forse per la tendenza di Leone a strafare... Poi, per carità, la storia regge abbastanza, alcuni dialoghi e sequenze sono perfetti e le musiche di Morricone rimangono impresse, ma il vero valore aggiunto è un Eli Wallach alla sua migliore prova in assoluto.
MEMORABILE: Le impiccagioni "saltate"; Wallach che incontra il fratello; Le vicissitudini con i nordisti; Il finale al cimitero.

Saintgifts 26/11/14 14:07 - 4098 commenti

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Cementerio de Sad Hill (Contreras), forse tutto è cominciato da lì. Location perfetta da dove partire per costruire tutta la storia del famoso film di Leone. Altra mossa vincente l'inserimento del Brutto. Brutto con un'anima, il più umano dei tre, sia nel bene che nel male che quando, alla fine, grida la famosa invettiva, ha solamente ragione. Vero, regia leonina (non voglio dire perfetta, è di Leone), interpreti, questi sì, perfetti e musica per la quale non bastano gli aggettivi: fanno il film, ma sulla base di componenti azzeccatissime.

124c 9/12/14 17:51 - 2911 commenti

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Sergio Leone va oltre il western spaghetti: fra i duecentomila dollari sepolti in un cimitero e i tre protagonisti ci mette pure la Guerra di Secessione Americana e lo fa in maniera impeccabile. La coppia formata da Clint Eastwood e Lee Van Cleef aumenta di numero ma, al posto di Gian Maria Volonté, compare Eli Wallach nel ruolo di Tuco. Nel cambio ci guadagna Eastwood, che trova un partner comico proprio in Eli Wallach. Ennio Morricone crea la colonna sonora perfetta. Ottima chiusura della trilogia del dollaro, con tanto di triello finale.
MEMORABILE: Duecentomila dollari sono tanti... Ce li dobbiamo guadagnare.

Ryo 30/03/15 15:19 - 2169 commenti

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Regia maestosa per un western d'eccezione: ambientazioni e costumi polverosi, l'aria sporca che si respira per tutto il film trascina nella realtà di quell'epoca. Ascoltare i dialoghi in cui ogni battuta è una vera uscita brillante è proprio godibile. E per un appassionato del genere questo rappresenta l'apoteosi del piacere massimo che si possa provare a guardare un film. Da non amante del genere, ammetto di aver trovato molte parti pesanti e la recitazione di Eastwood monotona e a tratti fastidiosa. L'OST di Morricone, comunque, vale da sola tutto il film.
MEMORABILE: Tuco che spezza le manette con il treno sul binario; Ogni scena musicata dal maestro Morricone.

Ultimo 10/07/15 14:06 - 1652 commenti

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Un Sergio Leone all'apice della carriera registica dirige un Clint Eastwood ispiratissimo e un Eli Wallach in stato di grazia ("Ehi biondo...") in un film che rappresenta l'essenza dello spaghetti western. Forse c'è qualche lungaggine di troppo nella parte centrale, ma la pellicola resta di altissimo livello. La colonna sonora di Morricone è semplicemente perfetta e negli anni è diventata un cult assoluto. Grande cinema.
MEMORABILE: Il finale.

Lythops 14/07/15 09:46 - 1019 commenti

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Il più completo e complesso, nonostante la sua apparente semplicità, della trilogia del dollaro: i tre protagonisti, nella loro istintività quasi primordiale, accomunati dall'avidità anche se in modi diversi, sono entrati nel mito di quegli anni e hanno incarnato più di tutti il concetto di "favola per adulti" tanto caro a Leone. Raramente in un film la guerra è stata espressa così bene, giungendo a diventare quasi, moralmente, il quarto protagonista della storia. Nel finale, Eastwood trova il poncho. E tutto torna a Per un pugno di dollari.
MEMORABILE: "Mai visto morire così tanta gente e tanto male".

Von Leppe 14/12/15 19:21 - 1256 commenti

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Durante la guerra di secessione, tre banditi sono in cerca di soldi facili... Uno tra i migliori western italiani, se non il migliore. I tre personaggi del buono, brutto e cattivo sono i più rappresentativi del genere: pistoleri veloci e dalla mira infallibile fino all'esagerazione. L'ambientazione arida tra Stati uniti e Messico è un classico per Leone ed è ben realizzata. Ottima anche la sceneggiatura, che si snoda in diverse situazioni tra violenza e ironia per arrivare al gran finale. Belle le musiche, inserite perfettamente nel film.

Minitina80 4/01/16 10:00 - 2976 commenti

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Un capolavoro che va oltre il semplice concetto di western, che abbandona il significato di film come fenomeno di intrattenimento per elevarsi a pura arte visiva. Pomposo, magniloquente ed esagerato quasi come un poema epico e con attori in stato di grazia. Difficile, poi, trovare parole che rendano giustizia alla colonna sonora di Morricone, non solo per la bellezza intrinseca della musica ma per il valore che aggiungono alle immagini.
MEMORABILE: Tuco che cerca la tomba di Arch Stanton nel cimitero di Sad Hill; Tuco che incontra il fratello nella Missione.

Fracchia1 4/10/16 16:21 - 2 commenti

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Probabilmente per chi ama lo spaghetti-western è l'apice, film perfetto, se non per qualche lungaggine qua e là; superlative le musiche di Morricone. Per Eli Wallach uno dei migliori ruoli, Lee van Cleef nel suo ruolo più... cattivo. Esterni spettacolari, montaggio ottimo e una sceneggiatura che regge benissimo; si guarda senza rendersi conto dello scorrere del tempo.
MEMORABILE: I ragazzi del ponte di Langstone.

Fauno 9/02/17 02:25 - 2206 commenti

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Non si può negare che i tre protagonisti siano dotati di una straordinaria sagacia, di uno humour e di una duttilità tali da plasmarsi in tutte le salse, con una capacità di utilizzare al meglio tanto la lingua quanto le armi nello sparare proiettili; in effetti Tuco lo si apprezza per le gag mordaci e/o scurrili, Sentenza per la persuasiva "dolcezza" nell'ottenere informazioni, mentre il Biondo, il più maturo nonostante la giovane età, ci regala una delle scene più toccanti in assoluto con la doppia misericordia verso il soldato in fin di vita.
MEMORABILE: "Va via un cornuto e subito ne arriva un altro"; "...si condanna pertanto il presente... Ramirez..." "Detto Il Porco!"; "... putta-ahahaahhh-uauauahhh".

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Alex75 15/06/17 17:59 - 876 commenti

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Grandiosa chiusura della “trilogia del dollaro”: Leone si smarca con decisione dai modelli americani mettendo in scena tre antieroi (in particolare è geniale l’innesto del comico Tuco) e fondendo toni epici e violenza con una robusta dose di ironia: malgrado la durata, quasi tutte le scene e quasi tutti i dialoghi sono memorabili. Per attribuire i meriti dell’eccellente riuscita di questo film, imprescindibile non solo per chi ama il western, basta leggere i titoli di testa, dall’inizio alla fine.
MEMORABILE: Tuco (in particolare, la sua lunga lista di reati, i i dialoghi col Biondo e la sua ultima battuta); L’estasi dell’oro e il triello.

Thedude94 18/07/17 01:05 - 1084 commenti

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Capitolo finale della trilogia del dollaro, in cui il biondo Eastwood deve vedersela con Tuco, il brutto e Sentenza, il cattivo, ottimamente interpretati da Wallach e Van Cleef. Strepitosa la regia, così come il montaggio che si lega splendidamente alla suggestiva colonna sonora, che entrerà negli annali del cinema. Meravigliose le riprese dei paesaggi, che vedono come protagonisti in questo terzo atto i soldati della guerra di successione, tassello importante della storia americana, inserito alla perfezione da Leone. Un western perfetto.

Pessoa 4/10/17 20:50 - 2476 commenti

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Il miglior western di Leone e uno dei picchi del cinema di tutti i tempi. Il regista, ormai libero da problemi di budget, cesella col bulino ogni scena, lasciandovi impresso il marchio del suo modo di vedere le cose. Gli attori, quasi investiti di quell'aura di magia epica che pervade il film, eseguono al meglio del loro mestiere, disegnando caratteri immortali. Il cast tecnico, composto dai migliori nomi italiani dell'epoca, garantisce il capolavoro, con Morricone che distilla leggenda. Immenso e imperdibile, per chiunque ami la settima arte.
MEMORABILE: Il "triello" finale, uno dei pezzi di cinema più belli di sempre.

Magi94 10/02/18 13:40 - 944 commenti

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Terzo e ultimo capitolo della rivoluzionaria trilogia del dollaro. Leone decide di cimentarsi con una sceneggiatura più articolata che in precedenza e il successo dell'opera vien da sé. Merito soprattutto di un irrefrenabile Eli Wallach che crea un personaggio dallo spessore eccezionale, sempre pronto a oscillare tra diverse connotazioni che si scontrano per l'appunto a ossimoro con il titolo del film. Qualche scena di troppo dopo la partenza dal campo nordista, ma efficacissima la descrizione della guerra stupida e brutale.

Pesten 3/08/18 07:30 - 785 commenti

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Capitolo finale della trilogia e forse vero startup del capolavoro successivo. Le linee guida dei precedenti capitoli sono tutte presenti, ma Leone inizia a descriverle in maniera ampia, "corposa" e ne sono esempio i tempi dilatati, le riprese in campo aperto (che rendono le ambientazioni protagoniste) e il loro andare a braccetto con le musiche di Morricone. Clint e Van Cleef vengono usati poco rispetto a Wallach, vero protagonista, icona assoluta del famoso finale. Durata elevata, ma il film è tale che vorresti non finisse (e questo dice tutto).
MEMORABILE: Lo spiegamento di forze usate solo per creare le scene inerenti la Guerra di Secessione: roba da kolossal.

Paulaster 1/01/19 16:57 - 4375 commenti

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Durante la guerra di Secessione tre avventurieri sono alla caccia di una cassa di dollari. Durata ampia. Viene descritta l'epopea dei tre che passano disinvoltamente dalle truffe alle battaglie, dal cambio di casacca al rapporto amicale. Leone sfrutta di più l'ironia che la violenza e preferisce qualche frase a effetto che inutili sparatorie. Eastwood ha carisma, Wallach è più variegato; nota per Giuffrè anche se ha poco spazio. Finale epico come summa del cinema western in Italia. Musiche di Morricone che han fatto la storia.
MEMORABILE: La musica fuori durante il pestaggio; Il ponte saltato; Lo scontro finale a tre.

Rocchiola 14/05/19 08:13 - 952 commenti

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Leone accresce le proprie ambizioni e conclude la “trilogia del dollaro” con un’avventura rocambolesca di quasi tre ore che è un po' la summa di tutto il western all’italiana. Peccato che i toni grevi e simbolici del primo film siano stemperati in una comicità burlesca che non fa prendere troppo sul serio spunti più importanti come la riflessione sulla guerra. Wallach gigioneggia alla grande e surclassa gli altri due protagonisti, guidando uno spettacolo in ogni caso ricco e coinvolgente a metà tra La grande guerra e L’armata Brancaleone.
MEMORABILE: La presentazione inziale dei singoli protagonisti; L'agonia di Eastwood nel deserto; L'incontro tra Tuco e il fratello frate; Il triello finale.

Pacifico 15/05/19 12:19 - 8 commenti

I gusti di Pacifico

Il film che nell'immaginario collettivo rappresenta l'epopea del far-west. Spietato e cinico il Cattivo: "Il guaio è che quando uno mi paga gli porto sempre a termine il lavoro... e tu dovresti saperlo", picaresco il Brutto e un Buono mica tanto buono... Colonna sonora da brividi. La storia si snoda tra gli alti e bassi dei protagonisti, soprattutto di Tuco e il Biondo, che si scambiano di volta in volta il ruolo di vittima o di carnefice.
MEMORABILE: Tuco: "Quando si spara si spara, non si parla"; Il comandante sul ponte: "...Una cacata di mosca sulle carte dell'alto comando".

Noodles 25/07/19 17:07 - 2196 commenti

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Capolavoro del cinema mondiale e certamente miglior film western mai girato. Chiamarlo western però è riduttivo. Troppo da dire su un film che si commenta da solo. Bastano gli straordinari primi piani, la fotografia superba, la recitazione perfetta, le location grandiose, una sceneggiatura dettagliata e mai noiosa. Una musica da brividi. E ovviamente, la mano di Sergio Leone. Tre ore che non stancano né stancheranno mai. Finale indimenticabile per una pellicola indimenticabile. Leggenda.

Enzus79 13/01/20 13:31 - 2864 commenti

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Spaghetti western che ha fatto la storia del suddetto genere e del cinema in generale. Ultimo capitolo del dollaro che forse risulta quello più semplice da apprezzare, nonostante la durata (due ore e oltre!) blocchi spesso la storia in scene lunghe e/o ripetitive. Eastwood è quello meno convincente, Wallach ruba la scena (doppiato benissimo), ma forse il migliore è Van Cleef. Indimenticabili le musiche di Morricone.

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Keyser3 15/03/20 14:17 - 444 commenti

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Tarantino lo considera il miglior film mai girato e questo dovrebbe già dire qualcosa. Un film da amare e rivedere fino al punto da impararlo a memoria, tanto che a ogni nuova visione se ne colgono sfumature sfuggite alle visioni precedenti. Tre ore piene (nella versione estesa) che terminano con l'immediata voglia di ricominciare daccapo, sceneggiatura con battute entrate nel parlato quotidiano, musiche di Morricone che toccano vette sublimi; che altro? Cinque pallini, ma sono sempre pochi.
MEMORABILE: Il personaggio di Aldo Giuffré.

Jandileida 15/04/20 22:36 - 1558 commenti

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Non si può fare a meno di partire dalla fine: semplicemente, i cinque minuti tra i più grandiosi della storia del cinema. Il resto è Leone allo stato puro: raffinato dietro la cinepresa, a suo agio con un genere che oramai sentiva grandiosamente suo, capace di mescolare ironia, cinismo e passione. L'afflato epico non si fa qui, quasi mai, prolissità ma manca quella truce, fantastica schiettezza che caratterizzava le prime due parti del Dollaro (e manca anche un po' Volonté). Terzetto di attori in stato di grazia, Morricone al solito imprescindibile.

Rufus68 26/08/20 22:59 - 3819 commenti

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Un classico dello spaghetti, pur irto di pecche. La prima mezz'ora, asciutta e cruda, si impernia su memorabili sequenze in cui il pieno (il tono da commedia fra il buono e il brutto) ben si sposa al vuoto (le sospensioni che accompagnano l'azione del cattivo). Leone cade quando si avventura nel superficiale antimilitarismo dell'ora centrale imbottita di personaggi inutili (Pistilli) o di stucchevole improbabilità (Giuffré), ma fa in tempo a risollevarsi nel gran duello morriconeggiante. Eastwood impassibile e sarcastico, Cleef perfetto e grifagno, Wallach sopra ogni riga.

Camibella 25/08/20 07:54 - 277 commenti

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Terzo e ultimo capitolo della "trilogia del dollaro", il più memorabile e completo, nel quale Leone aggiunge la classica ciliegina su di una torta già squisitissima: Eli Wallach è Tuco, una maldestra e simpatica canaglia che con la sua ironia riempie un film che ha nella durata forse il suo unico (e trascurabile) punto debole. Tutto il resto è il classico cinema di Leone, le inquadrature in campi lunghi contrapposte ai primi piani, gli snervanti silenzi, le musiche sontuose di Morricone, l'efferatezza dei personaggi... Non un film insomma, ma un capolavoro epico.
MEMORABILE: Il triello finale sulle note di "Ecstasy of gold" di Morricone.

Victorvega 24/09/20 20:01 - 501 commenti

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La trilogia del dollaro si completa con il capolavoro dei tre. Film che ha una sua personalità, che si permette di allungare le scene non in funzione di un qualsiasi bisogno, semplicemente per inaugurare un nuovo modo di fare cinema. Alcuni possono lamentare la prolissità, ma le inquadrature degli occhi, delle mani sono funzionali a un diverso tipo di narrazione. Il trio dei protagonisti è semplicemente perfetto, così come Morricone che realizza la colonna sonora per eccellenza. Non appena compare il cimitero, nel finale, siamo al cospetto della storia del cinema.
MEMORABILE: Lo scoppio del ponte; Il finale, a partire da quando appare il cimitero; La corsa, la ricerca di Wallach e il triello.

Michelino 14/11/20 01:23 - 103 commenti

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Un film che non stanca, si lascia guardare e riguardare ad ogni passaggio televisivo e assolutamente il capolavoro dei cinque western leoniani. La parte centrale in chiave storica sulla Guerra di Secessione è un "imprevisto" che coinvolge i protagonisti in maniera funzionale alla trama, onde evitare un finale troppo frettoloso nel giungere alla meta oppure piazzare scene per una semplice questione di metraggio. E se di una caccia al tesoro doveva trattarsi, le quasi tre ore del film trovano il loro perché! Intramontabile!
MEMORABILE: ''Quando qualcuno mi paga, gli porto sempre a termine il lavoro!''; ''Quando si spara, si spara. Non si parla!''; Gli ultimi trenta minuti!

Anthonyvm 18/12/20 15:51 - 5615 commenti

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Capolavoro assoluto del western, quasi un'opera omerica trasfigurata nell'universo di Leone. L'autore sistema ogni piccolo elemento, anche i più insignificanti subplot parentetici (dal peculiare "acquisto" di una pistola al cameo di Pistilli), per dar forma a personaggi unici e costruire atmosfere di ineguagliata forza, con la precisione evocativa di un romanziere esperto. Tensione e meraviglia si rincorrono senza tregua, scandite dalla colonna sonora di Morricone, per la quale le lodi non sono mai abbastanza. Del trio attoriale il più memorabile resta Eli Wallach. Imprescindibile.
MEMORABILE: I titoli di testa; Il duplice omicidio con cui Leone presenta Sentenza; Il gioco dell'impiccato; Il ponte esploso; Il cimitero; Il confronto finale.

Zampanò 1/07/21 21:10 - 381 commenti

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Quando il cinema era ancora bigger than life, si sostava per due ore ai piedi di facce giganti: idoli maudit arrostiti dal forno dell'Ovest. Vincenzoni e Leone, soggettisti, creano il fondale - la guerra di Secessione - agganciando la coppia Eastwood- Wallach alla storia e intuendo l'apporto di Age e Scarpelli che, volpi da commedia coautori de La grande guerra, servono incisivi dialoghi beffardi (la proverbialità del Buono) dando stile letterario a ciò che è scabro per definizione. Il regista estenua l'affronto visivo allo spettatore, chiude e oltrepassa il genere. Irripetibile.
MEMORABILE: Eastwood e Wallach nel deserto; Il ponte salta in aria; Il triello.

Leandrino 5/08/21 23:48 - 506 commenti

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Un bello neanche troppo buono, un cattivo bruttissimo e un brutto meschino si inseguono per trovare un bottino sepolto chissà dove. Grandiosa chiusura della trilogia del dollaro, che esaspera tutti i tratti stilistici presenti nei precedenti: il ritmo rallenta, i movimenti di macchina si fanno più dilatati, la musica è puro genio. Basta davvero solo immergersi in un far west vivido e avvincente per quasi tre ore; forse si poteva essere più brevi nella parentesi "crollo del ponte", ma si viene ripagati qualche istante dopo... con il celebre mexican standoff.

Silvestro 12/10/21 00:29 - 357 commenti

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capolavoro assoluto; un film talmente ricco che lo si potrebbe vedere all'infinito trovandovi sempre qualcosa di nuovo. Dall'interpretazione degli attori, passando alla superba regia di Sergio Leone per finire con le memorabili musiche di Ennio Morricone. Tutto è davvero straordinario e consegna il film alla leggenda. Epico, dissacrante, coinvolgente ed emozionante, insomma indimenticabile
MEMORABILE: "Biondo lo sai di chi sei figlio tu?...".

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Magerehein 1/03/22 11:47 - 977 commenti

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Probabilmente il miglior western targato Leone. La storia, seppur lunga, è intrigante e diversa da prodotti simili, la fotografia è ottima e la colonna sonora sempre di altissima qualità, tanto epica quanto capace di momenti strazianti. Il trio di protagonisti è ottimo. Wallach, in particolare, è davvero ben caratterizzato e simpatico (le migliori scene del film spesso lo coinvolgono); si finisce facilmente a tifare per lui. Van Cleef è odiosamente spietato e pure il personaggio di Eastwood riceve maggior profondità. Un capolavoro che si gusta ogni volta col medesimo piacere.
MEMORABILE: Wallach nel negozio di pistole; Il dialogo col fratello prete; Ovviamente, il "triello".

Il ferrini 13/07/23 00:50 - 2337 commenti

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Dopo una manciata e poi qualcuno in più, stavolta i dollari sono ben 200.000 e a contenderseli sono in tre, quelli del leggendario titolo. Wallach nel ruolo della vita (è davvero lui, a pochi centimetri dal binario, a far tagliare le manette dal treno), Van Cleef mai così perfido e poi un monumentale Eastwood, impassibile di fronte a qualsiasi pericolo, quasi avesse coscienza d'essere immortale. Leone adesso è completamente padrone della mdp, scherza coi nomi in sovraimpressione, dirige perfettamente anche il cast secondario (si pensi a Giuffrè). Crea eroi. Tre ore di grande cinema.

Gabigol 23/12/23 10:14 - 569 commenti

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Leone riscrive la storia del cinema con un'epopea western indimenticabile e perfetta: per messinscena, ritmo narrativo e soprattutto un trio di personaggi dalla portata monumentale. Senza dimenticare l'accompagnamento musicale di Morricone, che consegna il film all'immortalità. Con un registro in bilico tra umorismo tagliente e discese in un grottesco di denuncia, Leone accompagna lo spettatore in un'America funestata da vendette, rese di conti, capovolgimenti ed effimere redenzioni; per approdare a un finale che raggiunge picchi di intensità fuori parametro.
MEMORABILE: I titoli di testa; L'acquisto della pistola; Tuco con il fratello prete; La corsa tra le tombe e il triello finale (il cinema al suo picco massimo).
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  • Discussione Didda23 • 23/10/14 13:59
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Ho visto e già capito tutto. Saluti e grazie della chiamata.
  • Curiosità Buiomega71 • 3/02/17 10:23
    Consigliere - 25896 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (mercoledì 18 aprile 1984, la seconda parte andò in onda giovedì 19 ) di Il buono, il brutto, il cattivo:

  • Discussione Alex75 • 2/11/17 17:19
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Gugly ebbe a dire:


    Gian Maria Volontè si sarebbe prestato visti i successi dei due film precedenti, ma Leone lo scartò giudicandolo troppo nevrotico per un ruolo che, come si è visto, poteva avere delle punte quasi clownesche.



    Leone vide bene. Pur con l'ammirazione sconfinata che ho per Volonté, non riesco proprio a immaginarlo in un ruolo quasi comico, come quello di Tuco.
  • Discussione Piero68 • 2/05/19 16:22
    Contratto a progetto - 241 interventi
    Ieri ho rivisto questo film dopo decenni. Fortunatamente su Sky stanno facendo una rassegna dedicata a Sergio Leone.

    Ancora una volta sono rimasto letteralmente stupefatto per la pignoleria e la precisione del regista italiano.
    Essendomi in questi ultimi anni appassionato (anche perchè sono un modellista) alle uniformi ed ai fregi delle divise, sono riuscito a cogliere la precisione maniacale nei gradi ed in alcuni particolari delle divise indossate dal contingente di nordisti comandati dal "Capitano Giuffrè". Nemmeno in moltissimi film western made in USA si può apprezzare una tale precisione nelle divise delle "giacche azzurre".

    Per capire meglio è importante sapere che le controspalline nell'esercito USA del XIX secolo non solo indicavano il grado ma, a secondo del colore dello sfondo, anche l'arma di appartenenza:
    Giallo per la cavalleria, celeste per la fanteria, rosso per l'artiglieria e blu per gli ufficiali di staff, stato maggiore e servizi vari. Anche le bande colorate sul lato dei pantaloni indicano la stessa cosa.
    Le controspalline di Giuffrè sono su sfondo rosso ed infatti anche tutti i soldati hanno i pantaloni con la striscia rossa a lato. Quindi si può capire che sono di un reparto di artiglieria. E già questo fatto, di per se, è una sorta di chicca. Nei vari film infatti, sono soliti mostrare le divise nordiste con i pantaloni con le strisce gialle a lato, anche se non sono reparti di cavalleria.
    Ma dove si apprezza ancora di più la pignoleria è che il capitano medico ha le controspalline su sfondo blu (servizio sanitario), mentre il tenente con cui Biondo e Tuco hanno il primo contatto ha le controspalline di colore celeste. Segno che è un ufficiale di fanteria.
    Ripeto, in tanti altri western anche made in USA, non avrebbero avuto questa accortezza. Magari avrebbero messo le controspalline di uguale colore a tutti gli ufficiali. Così come non avrebbero pensato alle bande rosse sulle strisce dei pantaloni dei soldati e magari avrebbero fatto le divise con le più comuni bande gialle o celesti.
  • Discussione Caesars • 2/05/19 16:43
    Scrivano - 16796 interventi
    Grazie Piero68, molto interessante questa tua analisi.
  • Discussione Capannelle • 2/05/19 22:30
    Scrivano - 3473 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Grazie Piero68, molto interessante questa tua analisi.Tra l'altro non se ne trova traccia nel web quindi questa disamina potrebbe essere un'esclusiva del Davinotti. Complimenti.
    Ultima modifica: 11/12/21 13:46 da Capannelle
  • Discussione Piero68 • 3/05/19 08:12
    Contratto a progetto - 241 interventi
    Vi ringrazio molto.
    E che ultimamente mi è presa una specie di fissa. Per cui ogni volta che ci sono film in cui compaiono personaggi in divisa mi intrippo a cercare di capire se gradi, mostrine e fregi sono compatibili o no con la realtà.

    Comunque, per chi volesse approfondire
    http://www.storiamilitare.altervista.org/uniformiufficialius.htm
    Ultima modifica: 3/05/19 08:17 da Piero68
  • Discussione Tarabas • 3/05/19 10:01
    Segretario - 2069 interventi
    Bello, del resto Leone era notoriamente l'incubo di costumisti, attrezzisti e c. essendo un maniaco del dettaglio e molto appassionato di oggettistica (e armi d'epoca, di cui se non ricordo male era particolarmente competente).
  • Homevideo Rocchiola • 14/05/19 08:25
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Ad oggi l'edizione in bluray della Mondo del 2007 resta a mio avviso la migliore disponibile sul mercato home-video italiano. Sinceramente non ho notato difetti particolari ed il restauro eseguito da Sky Cinema in collaborazione con la Cineteca di Bologna costituisce un impressionante balzo di qualità rispetto alle precedenti edizioni in DVD. Il video panoramico 2.35 presenta un'immagine pulita, ammantata da un lieve filo di grana naturale mai invadente e propone soprattutto una colorazione finalmente corretta e rivitalizzata rispetto alle edizioni precedenti che apparivano piuttosto sbiadite. Due le tracce audio disponibili in quella originale monofonica e in DTS-HD 5.1. Personalmente ho preferito la visione con audio mono che è potentissimo e con una dettaglio sonoro direi superiore alla traccia 5.1. Purtroppo questa edizione sta andando fuori catalogo e le poche copie ancora in commercio iniziano a costare parecchio.



    Le due versioni in BD successive, la 01/Rai del 2013 e la più recente Eagle uscita nella collana degli "Indimenticabili", utilizzano il medesimo master come evidenziato nelle note di copertina che riportano le medesime caratteristiche tecniche ed il riferimento al medesimo restauro.
    Ultima modifica: 14/05/19 09:03 da Zender
  • Discussione Capannelle • 31/01/21 16:19
    Scrivano - 3473 interventi
    Non si riesce a capire chi sia la comparsa, vero?