I vicini - Corto (1920)

Buster, novello Romeo, è impegnato nella faida che divide la propria famiglia da quella dell'amata. Perfetta comica sentimentale in cui Keaton, se da una parte trova modo di dar ulteriore sfogo alla sua capacità registica di gestione dello spazio filmico (il cortile che separa i parentadi rivali), dall'altra fornisce un saggio di commedia degli equivoci e degli scambi (i bigliettini, un nero preso per Buster, Buster preso per un fantasma). La gag delle braghe "matrimoniali" sarà rielaborata anche da Totò e Fabrizi. Joe Keaton è il vero papà di Buster.

Lui e lei sono vicini di casa e si amano, mentre i genitori si combattono. Keaton trasforma il cortile tra le due case in un originale campo di battaglia pieno di trabocchetti e di trovate impreviste (alcune acrobatiche di particolare impatto), che innescano una ricaduta progressiva di gag divertenti, a cominciare dal foglietto d’amore che dai ragazzi passa, con conseguente equivoco, ai rispettivi padri e madri. Invenzioni ingegnose (lui metà bianco e metà nero) si intrecciano al classico repertorio delle comiche del muto.

Un classico degli amori osteggiati dalle famiglie in una comica a lieto fine. Inquadrature che spaziano dai campi stretti per la mimica a quelli più ampi per dar spazio a evoluzioni al limite del circense. Qualche ideuzza anche negli scambi di persona e un po’ di divertimento col giudice. Il cortile come spazio di vita e set ideale per pochi mezzi e possibilità di regìa a media altezza. Qualche variante in più nella fase del matrimonio ci poteva stare.

Prima parte scatenata in cui risalta il genio di Keaton: due fondali di case e un muro divisorio bastano a innescare una serie di gag dal timing perfetto (e con trovate gustose come nel caso del Buster nero a metà). La storia poi si acquieta riducendo la carica eversiva a un tranquillo tran tran slapstick (il matrimonio) per risalire brevemente nel finale che si chiude, al solito, bruscamente. Buono, ma ancora debitore della vecchia scuola (il bruto manesco, i poliziotti tontoloni).