A differenza di altri mondos, anzichè spaziare tende ad approfondire tre o quattro nazioni che fungono da caposaldo. In tal modo si capisce il motivo per cui la vacca sia sacra in India e come esser fuori casta sia un incubo; come il Giappone si sia tolto l'onta della Seconda Guerra con l'ossessione per il piacere e l'indifferenza per chi soffre; come nei paesi nordici la programmazione delle nascite sia connessa alla tendenza al suicidio; infine, per l'Indocina, la vera funzione delle lustrascarpe e delle fumerie a Hong Kong nonché l'esistenza di un muro a Macao.
MEMORABILE: Le gabbie di Bombay; La messa nel lebbrosario; Il divorzio pakistano; La torre di Stoccolma; I tatuaggi; I bambini svizzeri; Il legame follia-tabù-verità.
Campionario non molto efferato di stranezze dal mondo rese appetibili dal sagace e talvolta irriverente commento fuori campo. Molto Giappone e oriente in generale: dai tatuaggi (allora "vezzo" di prostitute) alle varie stregonerie a base di spremuta di serpente per accrescere il vigore nell'amore e altre amenità. Al nord Europa la consueta carrellata di sesso libero come l'autoctona spensierata giovinezza cresciuta in un mondo civile che, al capolinea (la morte), "non commuove". Di fronte a queste sentenze ci resta solo da ghignare. Non male.
Rispetto ad altri mondo si "viaggia" di meno e ci si concentra su pochi paesi, in particolare dell'Estremo Oriente. Ovviamente non mancano riempitivi inutili (si pensi al pezzo del tutto posticcio in cui si parla del fatto che la scaramanzia
e la superstizione non sono certo solo ad appannaggio dei napoletani: bella scoperta!) e bizzarrie di dubbia veridicità, ma rispetto alla media del genere qui c'è più serietà e sobrietà il che favorisce un risultato finale comunque dignitoso.
Non manca nemmeno qualche spunto davvero interessante. Recuperatelo, soprattutto se amate il genere.
Classico mondo movie anni '60 che ci presenta tutta una serie di stranezze che riguardano soprattutto l'estremo oriente. Non sono presenti grandi efferatezze e questo per quanto mi riguarda rappresenta un punto a suo favore; e tutto sommato ci vengono risparmiati molti dei luoghi comuni che caratterizzeranno opere di questo genere negli anni a venire. Anche da un punto di vista antropologico qualcosa di interessante c'è.
Un film che pare piuttosto morigerato e privo di punte disturbanti (fu comunque pesantemente tagliato dalla censura e dalla magistratura), a parte le oggi inaccettabili violenze sugli animali. Qua e là di qualche interesse nella pur datatissima parte orientale, cade penosamente quando dice la sua sulla realtà scandinava, squadernando immagini spudoratamente artefatte e declamando con ridicola voce stentorea le più viete banalità sull'argomento dell'Italietta del tempo.
MEMORABILE: I violenti raid dei raggare svedesi, scene viste e straviste in vari altri mondo del periodo.
Documentarista di lungo corso, Marcellini si inserisce nel filone dei mondo contando sulla varietà di spezzoni, brevi e provenienti da varie parti del mondo, soprattutto nord Europa e Asia. Preso atto della competenza registica e dell'ottima fotografia, bisogna però constatare che molte delle scene presentate sono in realtà poco plausibili ricostruzioni, come nel caso del ripudio filmato di nascosto o del taglio del dito. Il cinismo del commento e le ironie razziali spesso e volentieri generano crasse risate. Multiformi le musiche di Lavagnino.
Anche Marcellini mena il mondo cane per l'aia: cavillando capziosamente su cosa è divieto sacrale e perché, si aggrappa agli appositi sostegni impalcati da Jacopetti, lapidando la platea con pietre pomice dello scandalo e artate contraffazioni spacciate per inediti scoop esclusivi, sotto l'egida del solito maliziosetto sfottò paternalistico alla "giudicate voi". Il film-rotocalco si lascia svogliatamente sfogliare di sbuffo in sbuffo, e sebbene eviti di giocare la facile carta dello shock, in filigrana è già ravvisabile tutta la necrocrazia dei mondo di seconda e terza generazione.
Tra i migliori epigoni di quella pietra miliare sociale, culturale e cinematografica che fu Mondo cane, il film di Marcellini resta a sessant'anni di distanza una piacevolissima scorribanda per il mondo a caccia di eventi sensazionali disturbanti per l'epoca (fu infatti bocciato in censura alla sua prima presentazione) ma assolutamente goduriosi oggi per rivivere, in chiave pulp e retrò, un mondo che non esiste (quasi) più, tra realtà spettacolare e finzioni puramente exploitation ma che aggiungono sapore al piatto già prelibato. La noia è assente e gli appassionati si divertiranno.
Romolo Marcellini HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneRaremirko • 1/05/20 22:29 Call center Davinotti - 3862 interventi
La versione andata in onda su Cine34 è di 86:03 minuti, mentre Italiataglia.it riporta un metraggio di 2683 m., che corrisponderebbe a una durata cinematografica di 98 minuti.
Gest,
potresti dirmi come si passa dal metraggio al minutaggio?
E' una questione che m'interessa assai.
Grazie mille
Ci sono metodi più precisi, ma per sapere i minuti (quindi non i secondi) a 24fps io divido il metraggio per 27,36. Occhio però che vhs, dvd usciti in Europa e film trasmessi in tv vanno a 25fps, e che su Italia taglia metraggio dichiarato e accertato sono invertiti, come puoi notare confrontando una scheda a caso col rispettivo verbale in pdf.
Deepred89 ebbe a dire: Ci sono metodi più precisi, ma per sapere i minuti (quindi non i secondi) a 24fps io divido il metraggio per 27,36. Occhio però che vhs, dvd usciti in Europa e film trasmessi in tv vanno a 25fps, e che su Italia taglia metraggio dichiarato e accertato sono invertiti, come puoi notare confrontando una scheda a caso col rispettivo verbale in pdf.
Grazie mille Deep.
Hai idea di come esca il numero 27.36?
Può variare a seconda del formato di pellicola usato?
Grazie ancora comunque per la risposta
La versione andata in onda su Cine34 è di 86:03 minuti, mentre Italiataglia.it riporta un metraggio di 2683 m., che corrisponderebbe a una durata cinematografica di 98 minuti.
Gest,
potresti dirmi come si passa dal metraggio al minutaggio?
E' una questione che m'interessa assai.
Grazie mille
Caesars ebbe a dire: Deepred89 ebbe a dire: Ci sono metodi più precisi, ma per sapere i minuti (quindi non i secondi) a 24fps io divido il metraggio per 27,36. Occhio però che vhs, dvd usciti in Europa e film trasmessi in tv vanno a 25fps, e che su Italia taglia metraggio dichiarato e accertato sono invertiti, come puoi notare confrontando una scheda a caso col rispettivo verbale in pdf.
Grazie mille Deep.
Hai idea di come esca il numero 27.36?
Può variare a seconda del formato di pellicola usato?
Grazie ancora comunque per la risposta
Rispondo alla tua seconda domanda. 27,36 vale per i film in 35mm. Per quelli a 16mm devi dividere per 10,97 (su Italia taglia se ne trovano spesso per le seconde edizioni col divieto derubricato richieste da Mediaset negli anni 80 e 90).