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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/06/08 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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B. Legnani 8/06/08 15:48 - 5523 commenti

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Imperdonabile. Il capolavoro manzoniano è quello: non è proibito farne una rivisitazione, ma si abbia il pudore di limitare la diffusione del prodotto ai paesi esteri. Molto più accettabile, invece, dissacrare l'opera, come poi fece il Trio. Qui tutto stride, dalla folle scelta dei due interpreti principali a quelle degli altri, perché si è riusciti a sbagliare pure buona parte del cast italiano, cosa che fu invece mirabile nell'opera di Bolchi. Incredibile che il regista sia lo stesso del bellissimo Ligabue. **: per quanto lo si realizzi male, il soggetto è troppo bello per non funzionare almeno un po'.

Cotola 9/06/08 17:10 - 9009 commenti

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Brutta versione del romanzo manzoniano che presenta tutti i difetti possibili e nessuna virtù: regia sciatta, svogliata e più manierista ed oleografica del lecito, sceneggiatura che rovina completamente l'opera di Manzoni che avrebbe meritato ben altro (e lo dice uno che non ha mai amato lo scritto), attori incolore e spesso assolutamente fuori parte. Serve altro per convincervi ad evitare questo ignobile "polpettone"? Molto meglio la versione precedente.

Ciavazzaro 6/09/08 12:18 - 4768 commenti

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Possiamo subito dire che la scelta dei due protagonisti è profondamente sbagliata: Quinn jr. e la Forest sono espressivi quanto due pioppi! C'è l'ottimo Sordi (fa Don Abbondio) che però si contiene molto, ed è un vero peccato perché il cast di star è imponente (c'è anche Burt Lancaster). Purtroppo il risultato finale lascia scontenti. Evitabile.

Galbo 9/09/08 05:55 - 12380 commenti

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Realizzato con larghezza di mezzi e coinvolgendo alcuni celebri attori sia italiani (Sordi) che internazionali (Lancaster) questa versione televisiva del capolavoro manzoniano non può dirsi molto riuscita. Il principale motivo risiede nell’eccessiva cura formale a scapito dello spessore dei personaggi colpevolmente trascurato da una sceneggiatura piuttosto incolore. Sbagliata inoltre la scelta dei protagonisti, assolutamente inadatti ai loro ruoli.

Losciamano 21/12/09 10:00 - 112 commenti

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Se il film è risultato un buon riaddattamento del libro omonimo di Manzoni è dovuto specialmente all'azzeccato cast. D'altronde si ha la sensazione di vedere una vera e propria opera cinematografica e non una di quelle detestabili fiction per la televisione. La storia, piacevole o non piacevole, viene raccontata con un ritmo equilibrato, ma tradendo spesso gli eventi del romanzo stesso.

Gugly 30/07/10 00:08 - 1185 commenti

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Versione moderna (?) del classico la cui riuscita non convince per nulla: si va dal macchiettistico (Sordi) alla rivisitazione in salsa post moderna (la monaca di Monza), per concludere con i due protagonisti assolutamente fuori ruolo e quasi parodistici. Nello stesso periodo per l'appunto veniva trasmessa la rivisitazione del Trio. Potrei essere cattiva e dire che le due operazioni sono quasi equivalenti, ma mi fermo qui. Il vero sceneggiato rimane quello dei vari Castelnuovo, Pitagora, ecc.

124c 1/03/11 16:40 - 2913 commenti

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Fiction, anzi sceneggiato, del 1989 basato sul famoso romanzo di Alessandro Manzoni, dove accanto ai protagonisti un po' anonimi (Delphine Forest e Daniel Quinn, figlio del grande Anthony) sfilano i soliti grandi nomi che fungono da guest star per un prodotto che, alla fine, fu di routine. Anche per me, per esempio, stonò non poco la presenza di Alberto Sordi nei panni di don Abbondio, come non mi piacque la scelta del finale tratto dal primo adattamento del romanzo (il Fermo e Lucia). Pessimo l'Innominato alla film western di Abrahams.

Ale nkf 1/03/11 20:40 - 802 commenti

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Perdibile rivisitazione del capolavoro manzoniano I promessi sposi trasmesso in 5 episodi. Il cast, nonostante siano presenti molte guest-star come Sordi o Lancaster, non è per nulla affiatato, la sceneggiatura è piuttosto scarsa e talvolta il ritmo è lento. Troppo curato formalmente, finisce per essere tedioso.

Markus 20/01/12 16:00 - 3682 commenti

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All'epoca fu un vero e proprio dispiego di forze, di soldi e di attori dal celebre nome per farne una rivisitazione (operazione già compiuta precedentemente dalla Rai) in grande stile da offrire allo spettatore fine Anni '80 ma, malgrado gli ottimi ascolti, tutto appare gettato via. Gli attori (quando non sfiorano il parodistico) vanno per conto loro e il fatto di essere lì per il vile danaro, traspare in maniera evidente. Si salva solo Sordi (sottotono), ma è il minimo sindacale. Esordio (in sordina) della futura starlette Antonella Elia.

Samuel1979 10/07/12 10:09 - 546 commenti

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Non ho mai apprezzato il romanzo manzoniano e di certo questa pessima rivisitazione non ha fatto che acuire la mia insofferenza nei confronti di tale opera. Gli attori sono fuori ruolo e la recitazione risulta superficiale; su Sordi un discorso a parte: considerando la sua non più giovane età, avrebbe fatto meglio a preservare le sue energie per un film più decente.

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Rambo90 9/03/17 19:30 - 7675 commenti

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Certo è discutibile la scelta di "sceneggiare" I Promessi Sposi, ma questa produzione Rai riesce nel compito di dare il giusto respiro epico alla vicenda, tra set ben ricostruiti e una messa in scena da grandi occasioni. Qua e là c'è qualche punto morto, ma il cast perfetto risolleva ogni situazione. Sordi è nato per il ruolo di Don Abbondio, Abraham è un grande innominato e Nero se la cava come Cristoforo. Meno incisivi proprio i due giovani protagonisti. Piacevole.

Daniela 10/11/20 19:14 - 12621 commenti

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Se ha un merito questa trasposizione dei Promessi Sposi è quello di far risaltare per contrasto quanto quella diretta da Bolchi era stata più felice, oltre ad essere più fedele al testo manzoniano. Niente da eccepire sulla ricostruzione ambientale - del resto si tratta di una coproduzione internazionale dispendiosa - ma i pregi si fermano tutti in superficie: nonostante i nomi prestigiosi presenti nel cast, non scatta quell'immedesimazione attore-personaggio che aveva fatto la fortuna del vecchio sceneggiato TV, senza parlare poi della coppia protagonista, del tutto inadeguata.

Magerehein 12/01/22 09:47 - 985 commenti

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Sceneggiato molto curato e con un cast importante, si macchia però di alcuni difetti non di poco conto, a cominciare dall'interpretazione di alcuni attori (i due protagonisti non suscitano un minimo di empatia, Abraham purtroppo risulta poco credibile, anche a causa di un doppiaggio così così...) e, alle volte, dall'impressione di scarsa fedeltà al testo originale. Avrebbe dovuto intitolarsi "Fermo e Lucia", visto che la trasposizione di certi eventi appare molto più simile al suddetto che non ai Promessi Sposi veri e propri. Bella la colonna sonora di Morricone.
MEMORABILE: La Monaca di Monza bionda e con occhi azzurri??...; L'Innominato che fredda un uomo sul sagrato del Duomo di Bergamo (preso dal "Fermo e Lucia").

Nicola81 27/10/23 18:10 - 2840 commenti

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Benché frutto di una produzione internazionale che non ha certo badato a spese, questa trasposizione dei Promessi Sposi perde nettamente il confronto con quella ben più spartana diretta da Bolchi. Colpa principalmente del cast, formato da una coppia protagonista decisamente inadeguata e da una nutrita schiera di nomi importanti che però non c'entrano nulla con i personaggi manzoniani (emblematico Sordi che riduce Don Abbondio a una delle sue tipiche macchiette). Peccato per Morricone, che il suo dovere lo fa anche stavolta e per Nocita, che in passato aveva sfornato ottimi lavori.
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  • Discussione Cotola • 18/10/09 00:27
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Anche io dopo un pò mi sono perso. L'unica cosa
    certa è il mio augurio: lunga vita a Bruno Legnani...porc putt...pardon Buono Legnani.

    P.S.

    Buono mi raccomando tieni giù le mani dalle pudenda. Il mio augurio sincerto tanto si riferisce al Buon Bruno Legnani. eh eh eh ....
  • Discussione B. Legnani • 18/10/09 01:08
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Però è strano, uno che ama Avati dovrebbe ricordarsi che uno dei personaggi chiave della CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO si chiama Buono Legnani (il pittore). Anche se poi, ok, coi problemi di memoria che ho io sono l'ultimo a poter parlare :)
    Ah, quindi tra i vari nomi che iniziano con B. tu hai scelto di chiamarlo Bruno. Perché però non, che so, Boris, Bonifacio, Bertoldo, Bernardo, Benigno, Benvenuto, Benedetto, Battista, Basilio, Bartolomeo, Barnaba... Insomma, comunque ti capisco perché Bruno Legnani è stupendo e non riesco a non ridere quando lo pronuncio. Temo che faticherò a non chiamarlo Bruno, per telefono...



    OK, Zender. Direi che puoi cancellare un sacco di post.

    Ribadisco...
    ***
    Un caro saluto a tutti gli intervenuti.
  • Discussione Harrys • 18/10/09 01:16
    Fotocopista - 649 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Renato ebbe a dire:
    Dunque premesso che ho smesso di capirvi circa 4 o 5 post fa, ammetto che il mio ricordo di questo film tv, invero piuttosto vago, è comunque positivo. Ho detto.
    Un ricordo non associato a pallinamento vidimato e ufficializzato portroppo non fa testo. Resta nell'aere, nel limbo di ricordi offuscati che attendono di essere presto riportati sulla terra da visioni corredate da pallinamento.


    Cribbio se è vero.
  • Discussione Zender • 18/10/09 09:49
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Harrys ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Renato ebbe a dire:
    Dunque premesso che ho smesso di capirvi circa 4 o 5 post fa, ammetto che il mio ricordo di questo film tv, invero piuttosto vago, è comunque positivo. Ho detto.
    Un ricordo non associato a pallinamento vidimato e ufficializzato portroppo non fa testo. Resta nell'aere, nel limbo di ricordi offuscati che attendono di essere presto riportati sulla terra da visioni corredate da pallinamento.


    Cribbio se è vero.

    Ah ah, bravo Harrys, hai colto uno dei principi davinottici fondamentali.
    Per Buono: si cancellerà, ma siamo comunque in generale, non facciamo male a nessuno. Quando avrò voglia di ridere un po' saprò dove cercare, fatico a cancellare a cuor leggero la disquisizione sul sintagma panvolcalico.
  • Discussione Galbo • 3/03/11 16:00
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Lo so che è un pò da pignoli ma non sarebbe meglio inserire dopo il titolo la dicitura 5 puntate anzichè 5 episodi come se fosse una serie qualsiasi?
  • Discussione Zender • 3/03/11 20:30
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Sì, hai ragione Galbo. Purtroppo questa distinzione non viene quasi mai fatta in giro per il web, quindi è un errore che si troverà ripetuto molto spesso anche qui. Questo comunque lo correggo.
  • Discussione Mauro • 14/10/16 14:01
    Disoccupato - 11926 interventi
    Pensando a Dario Fo mi è tornato alla mente un articolo di giornale che lessi all’epoca dell’uscita dello sceneggiato. Sono passati più di 25 anni ma mi par di ricordare che ci fosse scritto che Dario Fo interpretò il personaggio dell’Azzeccagarbugli solo nella versione italiana dello sceneggiato. Ho provato a fare ricerche in rete ma non ho trovato conferme. Forse aveva pattuito che il suo personaggio comparisse solo da noi e così le scene in questione sono state tagliate nelle versioni vendute all’estero?
  • Discussione 124c • 14/10/16 18:05
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    Mauro ebbe a dire:
    Pensando a Dario Fo mi è tornato alla mente un articolo di giornale che lessi all’epoca dell’uscita dello sceneggiato. Sono passati più di 25 anni ma mi par di ricordare che ci fosse scritto che Dario Fo interpretò il personaggio dell’Azzeccagarbugli solo nella versione italiana dello sceneggiato. Ho provato a fare ricerche in rete ma non ho trovato conferme. Forse aveva pattuito che il suo personaggio comparisse solo da noi e così le scene in questione sono state tagliate nelle versioni vendute all’estero?

    A) Hai letto bene, Dario Fo era il nostro Azzaccagarbugli che solo noi potevamo vedere e godere.
    B) So che nell'edizionbe internazionale, l'Azzeccagarbugli è impersonato da un attoee inglese...Non so chi.
    C) Si sente che Dario Fo non si è ridoppiato; la sua è l'unica voce che si sente in presa diretta che parla italiano in una versione tutta in inglese del romanzo di Manzoni.
  • Discussione Mauro • 14/05/17 17:13
    Disoccupato - 11926 interventi
    E' morto il giornalista Oliviero Beha. In questo sceneggiato aveva interpretato un piccolo ruolo, quello di un commissario di sanità.
    Ultima modifica: 14/05/17 17:14 da Mauro
  • Curiosità Mauro • 18/02/19 10:41
    Disoccupato - 11926 interventi
    Il ruolo di uno dei monatti che conducono al Lazzaretto gli appestati fu interpretato dall'ex calciatore Roberto Boninsegna, personalmente scelto dal regista Salvatore Nocita, accanito tifoso interista (Boninsegna aveva giocato nella squadra milanese dal 1969 al 1976). Inoltre Boninsegna era mantovano ed è proprio nella sua città che furono girate le sequenze che lo vedono in scena.

    "Quanto al monatto, un giorno mi telefona Facchetti. Bobo, c'è il regista Salvatore Nocita, un interista vero, che girerà a Mantova un pezzo dei Promessi sposi, sceneggiato tv, e ha pensato a te. Che parte dovrei fare, Giacinto? Il monatto, quello che carica gli appestati sul carretto. E perché non lo fai tu? Perché io sono alto, bello e biondo. Così ho fatto il monatto, senza pensare di essere basso, brutto e moro. E mi sono anche divertito"

    https://it.wikiquote.org/wiki/Roberto_Boninsegna