I disertori - Film (2013)

I disertori
Locandina I disertori - Film (2013)
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Titolo originale: A Field in England
Anno: 2013
Genere: drammatico (bianco e nero)

Cast completo di I disertori

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Tutti i commenti e le recensioni di I disertori

TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/08/13 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 8/08/13 08:23 - 13074 commenti

I gusti di Daniela

Nel Seicento, durante la guerra civile, tre disertori ed un astronomo cercano di attraversare un campo, poi "tirano su" (letteralmente) un quinto uomo che li obbliga a cercare un tesoro sepolto. Qualcuno muore, anzi no... Allucinato incubo in bianco e nero, di notevole suggestione visiva, ma alquanto criptico. Gli inserti stroboscopici, le sequenze visionarie, certe riprese ad altezza del terreno rendono affascinante la visione, ma alla fine si resta perplessi. In parole semplici: io non ho capito un tubo, ma mi è garbato vederlo.
MEMORABILE: Il pianeta nero - L'astronomo esce dalla tenda imbragato come un bue

Schramm 6/10/13 18:20 - 3843 commenti

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Dopo la scaltra piacioneria della scorsa prova, Wheatley decide di fare tre passi indietro con tanti auguri per lo spettatore e torna a contrarsi e schermarsi dietro un enigmatico autismo, facendo nuovamente del cinema all'insegna dell'aporia che mette in crisi ambedue gli emisferi, che non conosce differenza tra l'affabulare e l'escludere, tra mesmerisma e tedio, tra avanguardia e classicismo, che guarda con un occhio a Herzog, con l'altro a Refn e col terzo a Noé. Meritevole di visione per l'incanto, il lirismo, la suggestione e l'afflato visionario, ma non sperate di cavarne un senso ultimo.

Gestarsh99 23/07/14 18:50 - 1395 commenti

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Wheatley e l'allegoria della guerra, gli incubi scoloriti di un passato mangiucchiato dai secoli. Il suo lynchiaggio alchemico scatena le indomite forze ancestrali che sovrastano dal basso l'uomo e la terra, soffiando tramontana maligna su quel sepolto universo antropologico dimenticato dal tempo. Una rappresentazione teatrale all'aperto imperviamente decrittabile, obnubilata da una cortina opaca di refrain allucinogeni e psicoattive sconnessioni spaziotemporali. Non tutto è comprensibile e sensato, molto è lasciato all'immaginazione, alla percezione subliminale, al presentimento amigdaloideo.
MEMORABILE: Le urla disumane di Whitehead e il ralenti visionario della sua uscita dalla tenda...

Fabbiu 19/12/15 17:29 - 2183 commenti

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Alcune scene sono davvero molto suggestive, le atmosfere ansiose in una ricetta che richiama Lynch e Jodorowsky. Il timbro del regista (Kill list) è originale e nuovamente coraggioso e lo stile poetico, pomposo e teatrale, sorvola sull'evidente basso budget di realizzazione. E' una caccia al tesoro drammatica e sofferente compiuta da disertori ingannati in un campo di funghi allucinogeni. Non mancano i momenti di ironia, spesso sparsi nelle reazioni e nei dialoghi raffinati dei personaggi. Peccato sia troppo criptico. Interessante.

Rebis 19/04/17 10:22 - 2439 commenti

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"Visita interiora terrae rectificando invenies occultum lapidem". Vale a dire: esplora l'inconscio e impara a morire ogni giorno. Come preparare alla guerra (dell'esistere) tre irriducibili scavezzacollo? Attraverso un rito iniziatico, tra astrologia, rabdomanzia e funghi allucinogeni. Che il cinema di Wheatley fosse sedotto dall'esoterismo e dalla psichedelia era cosa certa: qui dà anima e corpo alla sua vocazione, in un film cui nessuno osa azzardare un'interpretazione. Lui dice: è un prequel di Kill List (!?). Noi accondiscendiamo: il naufragar ci è dolce in questo mare...
MEMORABILE: La lunga sequenza psichedelica.

Magerehein 5/03/22 14:41 - 1155 commenti

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Film tanto curato nella forma (certe inquadrature, azioni e dialoghi denotano indubbio mestiere) quanto bizzarro ed ermetico nei contenuti. Diverse cose non sono d'immediata comprensione e lasciano disorientati, proprio come lo sono i disertori nell'enorme vastità di quel campo che sembra non finire mai. Una minore enigmaticità avrebbe di certo giovato, eppure il messaggio complessivo del film sembra ugualmente intuibile, complice anche la presenza di un antagonista ben demarcato. In sostanza, pur non capendocisi molto, quest'opera si fa guardare volentieri e con curiosità.
MEMORABILE: Il tiro alla fune; Le urla da dentro la tenda; L'effetto dei funghi su Whitehead; L'enigmatico finale.

Andrej1997 25/04/22 05:15 - 6 commenti

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Film molto interessante di una new wave filmica reale incarnazione del film indipendente. Il regista nei suoi film successivi si è un po’ perso per strada, non alimentando le sue visioni estetiche che sono uno dei suoi marchi di fabbrica. Il tenore low-budget del film non spezza l’incantesimo e si fa guardare e ammirare come un piccolo cult. Probabilmente avrebbe potuto ampliarsi e non rimanere relegato all’interno di un piccolo plot, ma questi, appunto, sono i limiti del budget. Da vedere.
MEMORABILE: Il momento dell’assunzione del fungo; La fuoriuscita dalla tenda in slow motion.

Buiomega71 21/10/23 00:33 - 3048 commenti

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Esteticamente evocativo (per alcuni versi ricorda certo cinema di Peter Watkins), tra una fotografia suggestiva e una possente OST, con attimi di grande potenza visionaria (l'uscita dalla tenda col ghigno stampato sulla faccia). Ma tra peni barzotti con qualche pustola, facce che esplodono letteralmente e fosse scavate, Wheatley perde il (buon) senso del tutto, con pianeti larsvontreieriani, sottojodorowskyate, i soliti trip alla 2001, look stile Cangaceiro e una masturbatoria spocchia autoriale troppo fine a se stessa che inibisce ogni tipo di emozione. A tratti parecchio noioso.
MEMORABILE: Il dito amputato; La pioggia d'urina che imbratta i due "scavatori"; L'ingozzata di funghi allucinogeni; La "visita" andrologica; Il pianeta nero.

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  • Homevideo Daniela • 8/06/15 11:42
    Gran Burattinaio - 5942 interventi
    Da giugno 2015 è disponibile il dvd della versione doppiata in italiano, dal titolo "I disertori"
  • Discussione Buiomega71 • 21/10/23 09:55
    Consigliere - 26837 interventi
    Non me ne vogliano i fan di Ben Wheatley, ma dopo l'ottimo Kill list (la quintessenza del folk-horror dopo The wicker man) questo suo strampalato viaggio-lisergico-esoterico proprio non sono riuscito a digerirlo.

    Nulla da recriminare sull'evocativa messa in scena (suggestiva e meravigliosa la fotografia in bianco e nero di Laurie Rose, possente la OST ritmica e a tratti tribale) con qualche attimo di grande potenza visionaria (l'uscita dalla tenda, tenuto dalla corda, con il ghigno satanico stampato sulla faccia, le pittoriche pose alla Derek Jarman), che per alcuni versi ricorda certo cinema di Peter Watkins ( e, in tono minore, di Terry Gilliam).

    Un'unica unità di luogo (un campo ostile che sembra non finire mai), peni barzotti con qualche pustola (la sgradevole visita andrologica), innaffiate d'urina, dolorose defecazioni sulle ortiche (sul filo trash scatologico alla Nando Cicero), una marea di chiacchiere e dialoghi che rasentano spesso la noia (come succedeva nel Faust di Sokurov), facce che esplodono letteralmente, grida disumane sotto la tenda, grandi ( o piccoli) "inquisitori" in odor di zolfo, dita amputate, pistolettate e boati di cannone, funghi allucinogeni trangugiati che manco Shrooms, tiri alla fune, specchi scuri spezzati a metà e morti che ritonano in vita così, tanto per...(stai a vedere che il campo c'ha le occulte doti "lazzariane" dei terreni K o del cimitero dei Mic Mac).

    E tra pianeti neri che vengono direttamente da Melancholia, pseudo sotto jodorowskyate da western oppiaceo alla stregua di El topo, look da tortilla/tomasmiliana che nemmeno O'Cangaceiro, i soliti trip da mal di testa modello 2001, alchimie da il diavolo probabilmente e duelli leoniani sotto anfetamina, ecco che Wheatley perde del tutto il (buon) senso di quello che racconta, compiacendosi e crogiolandosi nella più asfittica spocchia autoriale masturbatoria tipica del "ci faccio un film dove non si capisce una fava, solo per il mio ego criptico e astruso" ma che in realtà cede sotto il peso del nulla (simbolismi, metafore, allegorie non pervenute dal sottoscritto), inibendo e congelando ogni tipo di emozione e coinvolgimento. Narrativamente respingente, dove a poco servono i moventi della magia nera, delle allucinazioni, dell'alchimia, dell'eterna lotta tra il bene e il male, delle leggende celtiche e bla bla bla.

    Resta un bel quadretto visivamente ammaliante e poco altro, un'esercizio di stile autoriale sterile e autocompiaciuto, sicuramente bizzarro, ma fondandamentalmente pacchiano e monotono. La stessa sensazione che mi diede, con le dovute differenze, la post visione di Barry Lyndon.

    Wheatly ne parlò come di un prequel di Kill list (vabbè, a questo punto vale tutto), ma che di Kill list non riecheggia praticamente nulla (se non la mano del suo autore, che, nel bene e nel male, comunque, si avverte).

    Greenaway non abita più quì e di prati e campi (come unica location) per narrare tregende, riti e viaggi allucinatori nell'incubo boschivo della perdizione, molto meglio il sadiano Libertè.

     Nell'insostenibile pesantezza dell'essere gli 86 minuti parevano tre ore e il non capirci un tubo è il male minore.
    Ultima modifica: 21/10/23 16:31 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 21/10/23 10:18
    Consigliere - 26837 interventi
    Il dvd edito da Eagle Pictures/Sound Mirror

    Formato: 2.35:1
    Audio: italiano, inglese
    Sottotitoli: italiano
    Come extra solo il trailer
    Durata effettiva: 1h, 26m e 36s

    Immagine al minuto 0.22.57

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images66/PDVD-338.jpg[/img]
    Ultima modifica: 21/10/23 13:22 da Zender