Humandroid - Film (2015)

Humandroid
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Chappie
Anno: 2015
Genere: fantascienza (colore)
Note: La pellicola è la versione cinematografica del cortometraggio "Tetra Vaal" (2004), scritto e diretto dallo stesso Blomkamp. Il titolo "Humandroid" è un'invenzione solo italiana.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

I robot al servizio dell'uomo, il sogno più antico della fantascienza... C'era bisogno di un altro film in tema, specie quando ogni minimo spunto sa di riciclato da lontano un miglio? La domanda è retorica, anche se qui l'idea è quella di volgere il tutto in chiave tenero-favolistica ponendo al centro della storia Chappie, un robot da istruire ed educare, il primo con un "cervello" in grado di ragionare autonomamente. I suoi "colleghi" infatti, utilizzati dalla polizia come agenti, sono semplici automi, per quanto efficaci sul campo (hanno ridotto sensibilmente il crimine, come accade sempre in questi casi). Lui no: sequestrato assieme al suo genietto creatore (Patel) da una banda di farabutti, viene...Leggi tutto "cresciuto" per diventare un criminale da strada e il divertimento maggiore dovrebbero essere le sue battute da bullo ingenuotto, il suo look da bassifondi con catenone e tatuaggi. Sulla carta forse persino una trovata simpatica, ma la realizzazione - a partire dalla sceneggiatura - si pone chiaramente come target i ragazzini e lascia a casa ogni parvenza di logica. In sceneggiatura si aprono voragini e assistiamo a comportamenti che in un mondo normale nessuno con un briciolo di testa terrebbe; più in generale si intuisce come l'unico obiettivo - vano - sia quello di far sorridere e di colpire con un make-up robotico all'avanguardia. Di suo Neill Blomkamp ci mette una tecnica registica consolidata, il nome (che però è fermo al sopravvalutato DISTRICT 9, perché ELYSIUM è presto finito nel dimenticatoio senza lasciar traccia) e nient'altro. Così in mano ci resta un filmettino tra la commediola Disney e un action futuristico convenzionale, in cui Hugh Jackman e Sigourney Weaver ci mettono la faccia annegando nella mediocrità più degli altri. I gangster da quattro soldi e l'inventore indiano sono macchiette, se non altro, e non sembrano prendersi sul serio come le due star, impegnate lui a tentare di promuovere il suo robottone antidiluviano sostituito dai colleghi di Chappie, lei a stroncare scioccamente le velleità del genietto. La crescita progressiva di Chappie avviene poi a casaccio, senza un processo di apprendimento comprensibile, confermando quanto le intenzioni degli autori volgano più verso la fantacommedia priva di pretese che verso la fantascienza, lambita solo superficialmente. Comprensibile lo stravolgimento italiano del titolo originale Chappie, che sarebbe finito a metà tra il cibo per cani e un fuorviante riferimento alle natiche.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/04/15 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 7/04/16
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124c 13/04/15 10:39 - 2918 commenti

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Il regista di District 9 rivisita, a modo suo, Robocop e Corto circuito, perché il protagonista, Chappie, è un robot con sentimenti umani alla Johnny 5. Il robot, anziché fare tenerezza, mette apprensione, perché sì, è come un bambino, ma viene anche addestrato alla violenza da alcuni criminali "simpatici". Forse la cosa che stona qui è il lato pulp (che porta anche allo splatter, in una scena). Sembra una favola ma è una triste realtà; sembra Robocop ma c'è anche un pizzico di Forrest Gump; sembra un capolavoro ma è solo roba già vista.

Puppigallo 11/04/15 01:35 - 5273 commenti

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Quasi tenera nella sua ingenuità, questa pellicola vanta però solo un discreto ritmo, qualche simpatico momento e buoni effetti robotici (i droidi hanno movimenti sciolti e naturali). Purtroppo la storia è piuttosto banale nello svolgimento (ancora la diversità che spaventa), i protagonisti, a parte il “creatore”, sono più macchiette che esseri umani e il robot senziente non viene sfruttato nel modo giusto (serviva un’evoluzione mentale più netta ed esplosiva, mentre invece si insiste sulla fase fanciullesca con parlata che finisce per infastidire). Nel complesso, mediocre.
MEMORABILE: Ninja ("Papi"), che pur essendo una sorta di caricatura, almeno ha un suo perchè; Il robot ruba auto credendo che siano state sottratte a "Papi".

Daniela 19/05/15 08:42 - 12660 commenti

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District 9 aveva indotto molti a sperare nell'avvento di un nuovo grande regista. Speranze ridimensionate con il successivo Elysium e che rischiano di essere riposte in un cassetto con quest'ultima opera. Humandroid non è brutto, anzi a tratti risulta anche simpatico come il suo tenero protagonista meccanico, ma spiace che per portare avanti la sua (sacrosanta) battaglia a favore di diversi ed emarginati Blomkamp non abbia trovato di meglio di un patchwork fra Robocop e Corto Circuito, con innesti di altri film. Nel cast, il migliore è proprio Copley, che pur non si vede.

Capannelle 3/07/15 12:26 - 4411 commenti

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Un divertissement a metà tra favoletta urbana e (l'ennesima) riflessione sul rapporto uomo robot. A mio parere ben congegnata da Blomkamp: indovina molti tratti dei protagonisti, rende divertenti le ambiguità della famiglia di gangster adottivi e dei tutori della legge, si avvale di effetti sonori, scenografici e robotici di buon livello. Dando in definitiva l'umanità necessaria al protagonista ferroso e accompagnandolo nella sua rapida crescita da timido bambino bullizzato a essere senziente e incazzoso.

Galbo 14/07/15 05:54 - 12392 commenti

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L'ennesima versione del rapporto uomo-macchina declinato sotto forma di innocua favoletta da un Blomkamp che pare avere (si spera momentaneamente) smarrito la vena creativa di District 9. Elevabile al rango di pellicola per ragazzi, questo Humandroid (il solito bislacco titolo italiano) mostra la corda dopo la prima parte, causa esaurimento dello spunto e per la bassa qualità della sceneggiatura, nonostante la soddisfacente realizzazione tecnica. Peraltro il regista "toppa" anche nella scelta del cast, con Jackman e la Weaver improponibili.

Piero68 21/07/15 10:49 - 2957 commenti

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Ancora Sudafrica, ancora temi di bioetica e interazione macchina-uomo, ancora la trattazione del "diverso" come simbolo di espiazione. Al terzo lungometraggio Blomkamp cambia i musicisti ma non la musica. Ed è un peccato. Perché questa volta l'ennesima sceneggiatura ad ampio respiro e l'ennesimo intreccio di personaggi così tanto diversi non lo salvano da un prodotto riuscito solo a metà. Troppi tempi morti, troppi deja-vu e troppe citazioni. Nemmeno il cast aiuta: Patel non funziona, Jackman è fuori ruolo e la Weaver... lasciamo stare...

Hackett 28/11/15 10:00 - 1867 commenti

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Il film è gradevole e, come al solito, l'azione e gli effetti non mancano. Da Blomkamp però era lecito aspettarsi di più. Un maggiore coinvolgimento, una trama che andasse oltre l'action fantascientifico e uno spessore maggiore per personaggi che rimangono abbastanza bidimensionali. Il tema dell' A.I. meritava sicuramente un approccio più emozionale da parte di un regista non banale ma che forse si sta compiacendo un po' troppo.

Ryo 18/04/17 00:38 - 2169 commenti

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Accattivanti l'ambientazione e l'atmosfera filo-distopica. Grandiosi gli effetti speciali (e già il regista mi aveva deliziato con District 9), un eccellente Hugh Jackman e un robot protagonista tenerissimo che quasi ricorda Johnny 5, protagonista di Corto circuito. Se si ci lascia andare e si accetta il compromesso con cui vengono svolte - con estrema facilità - alcune operazioni, il film intrattiene, emoziona e cattura.
MEMORABILE: Chappie diventa ladro; Il robot gigante che fa la parodia di ED-209.

Il ferrini 26/06/17 16:46 - 2357 commenti

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Se preso per ciò che è, un film fantastico (e non fantascientifico), ci si può divertire parecchio. Forse non ha lo spessore di District 9, ma neanche vuole averlo; Chappie è un'anima pura, incontaminata, che si trova a fare i conti con i lati peggiori degli esseri umani ma nonostante tutto riesce a distinguersene fino alla fine. I personaggi son tagliati con l'accetta? Certo che sì. Il cattivone è il cattivone, l'avido è l'avido, gli stupidi sono immensamente stupidi ma è giusto così e non potrebbe essere altrimenti, in una fiaba.

Jena 2/07/17 11:57 - 1555 commenti

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Dopo il brutto Elysium, Blomkamp riprende la strada giusta. All'inizio sembra Robocop ma poi il film riprende tematiche care al regista, trattate nell'ottima opera d'esordio: l'incontro con il diverso e la "fusione" con questo (là gli alieni, qui i robot), oltre a rivolti dickiani (il rapporto con il Creatore, il perchè della morte). Il tutto chiaramente servito con ottima azione, momenti leggeri e buffi e la splendida ambientazione a Johannesburg. Benissimo Copley e Ninjia, stranamente bene Jackman, poco utilizzata la Weaver.
MEMORABILE: La prima sequenza d'azione sparata a mille; L'educazione criminale di Chappie.

Neill Blomkamp HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina District 9Spazio vuotoLocandina Alive in JoburgSpazio vuotoLocandina ElysiumSpazio vuotoLocandina Oats Studios

Enzus79 30/03/21 16:40 - 2894 commenti

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Dopo l'ottimo District 9 e il mediocre Elysium, Neill Blomkamp ritorna al fanta-action in cui il soggetto è l'intelligenza artificiale. Film che intrattiene e diverte, ma la storia in sé risulta un po' banale, specialmente nella parte finale: sembra una via di mezzo fra Corto circuito e Robocop. Hugh Jackman non convince nel ruolo del collega risicone. Colonna sonora così così.

Gabigol 4/01/24 17:49 - 579 commenti

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Se si considera "Chappie" come una favola con confezione fantascientifica, forse si inquadra meglio il terzo lavoro di Blomkamp. La perizia registica non manca, supportata da un buon accompagnamento di Zimmer; valide le schegge di grande cinema che albergano nel film. Purtroppo il film non si eleva per una certo semplicismo di fondo, che elude deliberatamente alcune riflessioni fantascientifiche (identità della coscienza e sua replicabilità; il concetto di morte) o sul mondo (legame tra privato e forze di polizia; la criminalità "gestita"). Resta un buon film di mezzo.
MEMORABILE: La disattivazione degli Scout e annessa caduta della città; Lo scontro finale, ben coreografato e teso; Il finale.
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  • Discussione Capannelle • 7/04/16 14:51
    Scrivano - 3509 interventi
    Condivido l'ultima frase di Marcel sull'adattamento del titolo anche se l'anagramma con le chiappe solo un visionario come lui poteva vederlo ahah.

    Certo scegliere Humandroid è fuorviante perchè ti fa credere effettivamente che sia un film di sci-fi, di quella seria e allora ti delude.
    Se invece lo prendi come qualcosa di più leggero, a metà tra robot e ganster metropolitani, ti può anche piacere.

    Bisognava insistere sulla crescita, sui sentimenti di Chappie, su di lui versione rapper ma forse non veniva fuori un argomento di attrattiva abbastanza forte.
    Ultima modifica: 7/04/16 15:05 da Capannelle
  • Discussione Didda23 • 7/04/16 16:26
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Mi ricordo che al Bicocca con Blutone, Markus e Zender abbiamo parlato della cosa e che non potevano lasciare , almeno in italia, il titolo originale.
  • Discussione Zender • 7/04/16 16:51
    Capo scrivano - 47770 interventi
    Dici, Capa? Glielo dirò, però devo dire che se lo si pronuncia no, ma se lo si vede scritto l'associazione con chiappe mi pare abbastanza "immediata", diciamo. Chissà se davvero ci ha pensato, chi l'ha cambiato. Anche perché è l'unico paese (tranne quelli di lingua russa o slava) ad averglielo cambiato. Di sicuro da noi suonava proprio male...
  • Discussione Blutarsky • 7/04/16 18:53
    Custode notturno - 338 interventi
    ho letto "chiappe" anche nel post di Capannelle...