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La nostra recensione di House of Gucci

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Con molte libertà Ridley Scott racconta la storia della famiglia Gucci senza alcuna velleità documentaristica, concentrandosi invece sulle figure di Maurizio (Driver) e di sua moglie Patrizia (Lady Gaga), fin dall'inizio punto di vista privilegiato per scoprire come si vadano progressivamente deteriorando i rapporti in famiglia. Lui è il figlio di Rodolfo Gucci (Irons), erede designato che un giorno conosce Patrizia (figlia di un autotrasportatore) e decide di sposarla andando contro la ferrea volontà del padre. Ne consegue una brusca interruzione delle relazioni e un allontananamento di Maurizio dalla prestigiosa casa madre. E' lo zio Aldo (Pacino) a favorire un...Leggi tutto riavvicinamento. Padre di un figlio scapestrato (Leto) senza apparenti qualità, questi prende sotto la sua ala protettiva il nipote e lo invita a New York, dove vive con gli altri suoi figli (mai nemmeno nominati, nel film). Patrizia intuisce immediatamente l'opportunità che si sta loro aprendo e cerca di convincere il marito ad accettare la proposta di reinserimento in famiglia, occupandosi anche di decidere nei frangenti in cui lui pare sperduto e dubbioso. Ma siamo solo all'inizio, perché la lotta per estromettere lo zio Aldo agganciandone il figlio sarà articolata e complessa, a dire il vero nemmeno troppo ben spiegata da un film che spesso taglia, non chiarisce sempre tutti i passaggi lasciando che della vicenda si colgano soprattutto le sensazioni, i sentimenti, alcuni passaggi finanziari, i volti, gli sguardi... L'eccellente coppia protagonista (con lui volutamente esitante, sognatore) si guadagna gli spazi maggiori, ma l'Aldo Gucci di Pacino è l'ennesima conferma di quanto grande sia il talento dell'attore (al solito egregiamente doppiato da Giannini), con Jared Leto a rappresentare l'unico elemento estroso della famiglia, volutamente sopra le righe, teneramente ai confini della follia, caratterizzazione essenziale per controbilanciare la seriosità dell'insieme. Girato molto in Italia tra Roma, Milano e il Lago Maggiore, il film di Scott esteticamente è l'abituale sfoggio d'immagini di gran pregio, fotografate al meglio e cornice ideale a quel mondo di lusso e potere che viene descritto rispettando comunque la dimensione più intima, lasciando alle sfilate e a qualche festa le poche occasioni conviviali. A contare sono i tanti faccia a faccia: tra Maurizio e Patrizia, tra lo zio Aldo e suo figlio, con Jeremy Irons sugli scudi nel ruolo del patriarca pacato e riflessivo. Dialoghi ben calibrati, interpretazioni maiuscole e una regia che mostra grande esperienza nel gestire tanto materiale a disposizione, non si concede inutili vezzi autoriali o pause non necessarie. Né il solito lieto fine d'ordinanza, dal momento che la storia dei Gucci non lo concedeva... Resta da chiedersi quanto il film risulti interessante per chi osservi dall'esterno. Una guerra familiare che non vive di momenti così singolari né trova nel dipanarsi della sceneggiatura highlights in grado di renderla particolarmente attrattiva.

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Tutti i commenti e le recensioni di House of Gucci

TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/11/21 DAL BENEMERITO DEEPRED89 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 24/02/22
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Muttl19741 14/12/21 11:48 - 180 commenti

I gusti di Muttl19741

Un film su una difficile fase dell'impero della famiglia Gucci, un po' sensazionalista, pompato, ma di indubbio fascino, in particolare per le purtroppo poche ma notevoli inquadrature sinistre e soffocanti degne di un regista come Scott, per le atmosfere di lusso e ricchezza che tappezzano il film e per le interpretazioni degli attori, in particolare di Jared Leto che porta sul set un personaggio assurdo, un po' bozzettistico forse ma con un'intrinseca tenerezza e dolcezza.

Deepred89 28/11/21 12:30 - 3864 commenti

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Stereotipatissimo biopic reso involontariamente parodistico dalla scelta di far recitare gran parte dei personaggi in un inglese con terribile accento italiano posticcio. Le dinamiche dell'azienda Gucci (arrivismo, amicizie di facciata e pugnalate alle spalle come in un film di mafia) sono ben rese e la regia fa perfettamente il suo lavoro creando atmosfere lussuose e patinate, ma la love story che sfocia nel dramma sconta passaggi risibili e la scadente performance (anche come dizione) di una Lady Gaga fastidiosamente sopra le righe. Doppiato potrebbe guadagnare mezzo punto.

Lucius 17/12/21 21:16 - 3029 commenti

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Al di là delle licenze d'autore contestate dalla pronipote di Gucci, Scott si conferma regista di talento portandoci all'interno dell'impero Gucci. Come per House of Versace la protagonista, pur essendo quasi a digiuno di cinema, offre una performance straordinaria, complice anche l'innegabile somiglianza con la Reggiani. La storia, risaputa, è quella di una serpe covata in seno da una delle famiglie più importanti del fashion system. I risvolti dello script denotano approfondimenti indiretti. Un cult in salsa glamour, tra tradimenti e rivalse, omicidio e vendetta.
MEMORABILE: La performance di Lady Gaga, straordinaria interprete; I brani della colonna sonora; Il Quartiere Coppedè (sempre fascinoso sul grande schermo).

Myvincent 21/12/21 09:43 - 3986 commenti

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Ottimo come progetto per un serial TV, il film racconta evidentemente delle gesta della famiglia Gucci, in particolare di Maurizio, attorno a cui ruotano, gioie, dolori, tragedie. L'Italia vista da un regista americano è un po' da cartoline illustrate, mentre il giovane Gucci esteriormente ha più l'aspetto da Yves Saint Laurent che altro. Per di più abbonda Lady Gaga, decisamente troppo forzata nella recitazione. Insomma un disastro? Non proprio, Al Pacino e Jeremy Irons ne alzano senz'altro le quotazioni.

Gabrius79 23/12/21 22:23 - 1507 commenti

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Interessante film sulla dinastia Gucci che riesce a coinvolgere nonostante le due ore e mezzo di durata. Lady Gaga è impagabile (e somigliantissima) nei panni della Reggiani, non le è da meno Adam Driver in quelli di Maurizio Gucci. Il resto del cast se la cava egregiamente. La storia va dall’incontro fra la Reggiani e Gucci fino all’uccisione di quest’ultimo, il tutto descritto piuttosto bene a parte il fatto che nella realtà ebbero due figlie e qui si parla di una sola. Buone ricostruzioni dell’epoca, piuttosto patinate.

Reeves 25/12/21 22:03 - 2950 commenti

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Che brutto: il  film è un giallo ambientato nella high society ma è pieno di strafalcioni e con gli italiani descritti come se fossero macchiette. Ma per esempio, raccontare cosa succedeva in Italia in quegli anni, con il terremoto di Mani Pulite che non è estraneo alle vicende, no? Si salva solo Lady Gaga, mentre Adam Driver proprio non funziona, nel suo ruolo.

Belgazzara 29/12/21 14:57 - 27 commenti

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Quanto c'è, in questo film, e quanto ancora manca! Un bikini anni 80 a bordo piscina? Una festa in barca a Capri? Un inserimento dignitoso del personaggio della Auriemma? E che peccato non aver visto l'ottima Gaga nello show carcerario che fu della Reggiani! Doveva essere una serie TV ("The assassination of Gianni Versace" insegna), il risultato è una stonata fisarmonica dei tempi narrativi. Per il resto sì, istruttivo, mai noioso, tutto sommato buona la ricostruzione estetica dell'epoca se si considera che il progetto non è italiano (ma sull'accento italoamericano un velo pietoso).

Jdelarge 29/12/21 15:50 - 1000 commenti

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Buon film biografico diretto da Ridley Scott che si avvale di un cast stellare nel quale spicca, senza dubbio, Jared Leto. L'abilità della regia sta nel riuscire a delineare con cura i rapporti tra i personaggi in scena, riuscendo a tenere lontani i tipici sensazionalismi di alcuni biopic americani. Lady Gaga un po' troppo sopra le righe, ma esteticamente perfetta per la parte.

Leandrino 3/01/22 09:34 - 530 commenti

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Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci si uniscono nel matrimonio e negli affari, ma sono destinati al più totale decadimento. La seconda fatica dell'anno per Scott corrisponde a un altro mezzo fallimento: quasi tre ore per un racconto sfarzoso e senz'anima. Le stelle non brillano: Driver è piatto, Gaga si sforza. Leto fa un film tutto suo ma quantomeno ha carattere. Si affoga tutto nel troppo, senza mai prendere una direzione, tra esasperazione e contenimento. La durata è eccessiva ma si sopporta stranamente bene, al contrario di un pervasivo senso del ridicolo. Poteva essere altro.

Saintjust 7/01/22 12:54 - 161 commenti

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Al netto di alcune sviste o imprecisioni il film gira a meraviglia. Il mortale intreccio è ben presentato e l'Italia di quegli anni è rappresentata in modo egregio. Nonostante la lunghezza si segue con interesse e chi non conosceva i dettagli della vicenda ha potuto farsi un'idea piuttosto chiara. Scott mette in scena un buono spettacolo grazie a perizia e mestiere. Impressionante la somiglianza di Lady Gaga con la Reggiani, Jared Leto offre l'ennesima grande prestazione. Ottime diverse canzoni anni '80 inserite nella colonna sonora, bene il reparto costumi. Promosso.
MEMORABILE: Irons che smonta il "nipote" Jared.

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Bubobubo 21/01/22 15:56 - 1847 commenti

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È esattamente quel che promette di essere sin dai primi minuti: un patinato, kitschissimo, a suo modo gargantuesco biopic che - muovendo dal progetto di ricostruire con precisione fisiognomica il complesso di contrapposizioni, liti e veleni che soffocano dall'interno la famiglia Gucci - nutre l'ambizione di raccontare uno spaccato ambientale più ampio, il volgare sfarzo di un paese vieppiù caricaturale e grottesco quanto spietati sono i meccanismi dell'egocapitalismo che vi dominano. Missione compiuta? Dipende dal grado di leggerezza con cui lo spettatore affronta la visione.
MEMORABILE: Bollente rapporto fra Patrizia (Gaga) e Maurizio (Driver) nell'ufficio-container di lei; Gelosie sulla neve; Il declino di Aldo Gucci (Pacino).

Daniela 6/02/22 18:47 - 13268 commenti

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The last duel, pur imperfetto, poteva far sperare in un ritorno di Scott ai fasti del passato: speranza puntualmente delusa da questo modesto biopic che non è la ricostruzione di un famoso caso di cronaca, liquidato in poche inquadrature, ma il ritratto zeppo di stereotipi di una famiglia di parenti-serpenti in cui tutti fanno una ben misera figura, tanto che a questo punto sarebbe stata preferibile una vera parodia. Considerata la scelta di far parlare personaggi italiani che vivono in Italia in un incongruo inglese simil-broccolino, la visione doppiata diventa quasi obbligatoria.
MEMORABILE: In negativo: l'amplesso rumoroso sulla scrivania; Paolo Gucci (Leto irriconoscibile) fa pipì sul foulard disegnato dallo zio.

Capannelle 27/02/22 15:18 - 4560 commenti

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Commedia sui generis sulla dinastia Gucci che il buon Ridley apparecchia con toni altamente farseschi e raggiungendo in alcuni passaggi vette sublimi di divertimento. La capacità di ripresa al regista non difetta, mette al centro della storia una Lady Gaga in gran spolvero e caratterizza discretamente gli altri personaggi. Per 90 minuti si assiste al giusto compromesso tra l'anima cafonal e una veloce e stereotipata radiografia degli intrighi familiari. Poi l'epica cede il passo a un tono più cronachistico, meno coinvolgente ma si giunge comunque bene al (semi)drammatico epilogo.
MEMORABILE: Paolo Gucci alla GdF: "L'unico e il solo"; L'incontro con la coppia di sicari.

Paulaster 14/03/22 10:15 - 4872 commenti

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L’omicidio Gucci viene inscenato facendo attenzione alla confezione, glamour nei luoghi e di classe per i vestiti. La vicenda è vista come una favola pop all’inizio, alla quale le canzoncine danno vivacità. La parte più interessante, che doveva essere quella criminosa, è solo accennata al termine. Lady Gaga sa essere somigliante alla Reggiani e credibile come personaggio, anche se Pacino ha le migliori sfaccettature; non bene Leto in un ruolo che ricade spesso nella macchietta.
MEMORABILE: L’incontro coi due criminali in un baretto; La pulizia dei camion; Le scarpe uniche in regalo.

Von Leppe 15/03/22 15:43 - 1308 commenti

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Più che altro è la scalata di Patrizia Reggiani nella ricca famiglia Gucci. Bisogna dire che Lady Gaga se la cava bene nel ruolo della protagonista, con quel fare da cafona che si addice al personaggio. Purtroppo non ci sono granché immagini dell'Italia e su questo quasi vince la parentesi newyorkese. La colonna sonora, pessima, infila varie canzoni famose prese qua e là e in più, come capita spesso nei film stranieri ambientati in Italia, non mancano i consueti brani d'Opera. Comunque un film che si fa abbastanza seguire.

Galbo 19/04/22 07:20 - 12641 commenti

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Che sia romanzato o meno, non c'è dubbio che quello realizzato da Scott sia un "affresco" familiare prodotto da un autore come pochi altri sa "gestire" un prodotto del genere, che trasuda professionalità da ogni fotogramma: lo si evince dalla messa in scena, dai costumi, dall'uso delle location e dalla fotografia, e non da ultimo dalla scelta di un cast di grande livello, a partire dal sempre ottimo Al Pacino. Il limite del film è quello di una sceneggiatura non all'altezza, che sembra sia più degna di una soap (specie nei dialoghi) che di un'opera ambiziosa come questa.

Ira72 1/08/22 22:47 - 1362 commenti

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Più che “House of Gucci” sarebbe stato meglio intitolarlo “House of Reggiani”, perché è proprio Patrizia l’indiscussa protagonista del film. Lady Gaga, somigliantissima e talentuosa, cattura la scena a discapito di Driver nei panni di Maurizio Gucci. Molto fedele alla storia reale, la sceneggiatura si avvale anche di belle atmosfere e ricostruzioni. Purtroppo, però, manca quello stile italiano tipico del marchio, sovrastato da un “too much” americano che sopprime, quasi, una veridicità necessaria alla buona riuscita della pellicola. Colonna sonora davvero poco azzeccata.

Puppigallo 3/08/22 18:59 - 5477 commenti

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La sporca vicenda di Cesare e Bruto impallidisce davanti ai Gucci; e Scott lo sottolinea in questa pellicola che risulta troppo costruita, artificiosa, non giustificata da un ambiente che artificioso comunque è. Gli attori non sfigurano; e anche Lady Gaga è piuttosto adeguata per la parte. Ma è tutto poco convincente; ed è incredibile che il fratello macchietta alla fine sia quello che rimane più impresso dell'intero parco attorico, Pacino escluso. Si può vedere perché Scott sa dirigere, ma lo si scorda piuttosto rapidamente.
MEMORABILE: "Tu non sei altro che la metà di Gucci... la metà di merda"; I regali di Natale; Perso nel parcheggio sotterraneo.

Enzus79 9/08/22 22:33 - 3223 commenti

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Tratto da una storia vera, quella della famiglia Gucci, una delle più potenti dell'industria della moda. Pellicola tutto sommato apprezzabile, con ritmi alti e incalzanti che rendono il film scorrevole (nonostante la durata raggiunga le due ore e mezza). L'interpretazione di Lady Gaga risulta troppo stereotipata, più che convincente Adam Driver. Sopra le righe Jared Leto. Colonna sonora efficace.

Smoker85 18/10/22 10:27 - 498 commenti

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Il film riunisce un cast stellare che, però, si ha l'impressione non venga sfruttato al massimo delle potenzialità. Molto bene Lady Gaga, Driver e Pacino, Irons un po' sprecato ma sempre di gran classe, efficace make up per Leto che rende efficacemente il proprio personaggio stralunato. In alcuni momenti la storia sembra troppo stiracchiata e si arriva all'epilogo in modo troppo frettoloso. Un buon film, dunque, che con un ottimo cast poteva puntare a un ulteriore salto di qualità.
MEMORABILE: Rodolfo che, per quanto non concordi su nulla con Aldo, converge sul giudizio relativo al presunto talento di Paolo.

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Thedude94 16/08/22 19:22 - 1174 commenti

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Ridley Scott mette in scena la sua rappresentazione della famiglia Gucci raccontando i lati più intimi della relazione tra Maurizio e Patrizia e le vicende relative all'azienda e agli sviluppi societari. Se di negativo e straniante c'è il problema della lingua parlata, in quanto l'inglese degli attori si sovrappone all'italiano che in alcuni momenti stona e appare forzato, di positivo c'è sicuramente molto e in particolare la bravura del cast stellare e del reparto costumi, trucco e parrucco, che perfettamente ci trasportano in quell'epoca. Da vedere senza pregiudizi.

Pigro 25/08/22 09:52 - 10098 commenti

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L’omicidio Gucci diventa una saga familiare degna di una serie tv alla Dallas, in cui sfilano personaggi quasi caricaturali in un perfido gioco delle parti, in cui tutto è esagerato, come in una sfilata distorta, come se fosse la “house” glam-baraccona di una passerella di voguing. Dimentichiamo le psicologie e la cronaca, e concentriamoci sul taglio da romanzone d’appendice che coinvolge supereroi-macchiette (con gran spolvero di un ottimo cast) incorniciate da regia e fotografia leccatissime. Un trip thriller-mélo piacevolmente eccessivo.

Giùan 18/09/22 10:09 - 4924 commenti

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Spiazzante, il che per un regista di 85 anni (!) sarebbe già una indubitabile lusinga. Scott gira un dramma da camera (della moda) con uno sfrangiato stile tra la farsa pagliaccesca (Pacino e Leto, i cui personaggi esasperanti acquistano paradossale verità tragica alla distanza), straniamento brechtiano (la marionettistica atarassia di Driver) e melodrammone virato in videoclip (Lady Gaga Reggiani). Il mix perlopiù sembra rimestio e pacchiano trambusto ma colpisce la pervicace, aderente volontà di far sfilare in passerella comportamenti, azioni, fatti come modelli e schemi patinati.

Redeyes 4/10/22 12:25 - 2491 commenti

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Bel film che tuttavia pare mancare di un'anima; e proprio per questa carenza tende ad appiattirsi e forse a farsi dimenticare con celerità. Sul cast non ci sono da fare recriminazioni, così come sulla regia pulita, ma non si ha mai quella voglia di divorarne minuti su minuti. In questo senso si lascia ricordare solo l'abbrutito Leto, che dà qualche slancio a una storia poco accattivante. Durata importante che a sua volta grava sul giudizio finale.

Il ferrini 20/10/22 00:49 - 2674 commenti

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Poteva andare peggio ma da Scott era lecito attendersi di più. Il personaggio di Leto (Paolo Gucci) è al limite del cartoonesco, così come la sensitiva Salma Hayek (Auriemma). Bravo Driver, anche perché il suo ruolo ha una trasformazione notevole (e troppo repentina, ma questo non è colpa sua). Gaga in parte, Irons e Pacino due giganti nonostante tutto. Molte le "libertà" rispetto ai fatti reali, colonna sonora ruffiana e stereotipi sugli italiani non aiutano, ma ma nell'insieme il film si fa guardare. Due ore e quaranta forse sono un po' troppe.

Didda23 4/11/22 16:47 - 2464 commenti

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Stilisticamente molto simile all'altra pellicola scottiana girata in terra italica. Scott è un maestro nella fluidità nella narrazione (prendendosi le giuste "licenze poetiche" ai fini dello spettacolo), imprimendo un ritmo sostenuto durante tutta la durata. La caratterizzazione dei personaggi principali è abbastanza approfondita (stona la non fenomenale prova di Lady Gaga) con un Driver sempre bravo nel dare il giusto tono al personaggio. Ambientazioni azzeccate e di indubbia bellezza; qualche scena è ai livelli del miglior Scott, soprattutto negli scontri fra i Gucci.
MEMORABILE: Rodolfo Gucci (Irons) che umilia il nipote (Leto); L'incontro fra Patrizia (Lady Gaga) e Maurizio (Driver); Il delitto.

Modo 25/01/23 12:15 - 982 commenti

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Film altalenante che vuole mettere in luce fasti e declino della famosa maison d'alta moda fiorentina e nello specifico punta sulla scalata e tragico epilogo di Maurizo Gucci. Da Ridley Scott ci si aspettava qualcosa di maggior sostanza: il protagonista sembra un bamboccione e anche altri personaggi risultano macchiettistici. Sicuramente la storia desta interesse, pur sapendo che molto è "farcito". Brava Lady Gaga, impareggiabile Al Pacino.

Cotola 26/07/23 19:49 - 9511 commenti

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Al di là delle libertà che la sceneggiatura si prende nei confronti dei veri fatti, quel che lascia basiti e risulta straniante, per chi lo guardi in originale, è il fatto che attori stranieri interpretino degli italiani parlando però quasi sempre in inglese e, qua e là e senza motivo, inseriscano qualche parola nella nostra lingua. Per il resto il film fila via abbastanza liscio nonostante una durata extra non del tutto giustificata e la regia piatta. Nel cast, ricco di nomi altisonanti, i migliori sono Pacino e, per quanto possa apparire macchiettistico il suo personaggio, Leto.

Piero68 26/10/23 14:13 - 2995 commenti

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Praticamente un film senza anima né cuore. Oltre che senza una sceneggiatura sufficiente. L'unica cosa che salta all'occhio iè il solito, irriverente e irritante modo in cui gli americani descrivono noi italiani. Ciliegina sulla torta l'associazione ditta di autotrasporti = mafia. Forse che con un cast così altisonante ci si aspettava decisamente qualcosa di più! Chissà, magari con qualche attore italiano (vero) in più il film sarebbe potuto essere migliore.

Anthonyvm 15/11/23 22:21 - 6490 commenti

I gusti di Anthonyvm

Discreta, seppur standardizzata, epopea tragico-familiare che ripercorre con diverse libertà la catena di tradimenti e crimini che vide coinvolta la "dinastia" dei Gucci, destinati a scomparire dallo stesso impero imprenditoriale che porta il loro cognome. Scott dirige con impeccabile senso del ritmo e della narrazione, coadiuvato da un cast il più delle volte rimarchevole (ottimi Pacino e Gaga, decisamente troppo caricaturale per make-up e movenze Leto). Non abbastanza camp per provocare, né sufficientemente sobrio per commuovere: una via di mezzo che lascia tiepidi ma mai annoiati.
MEMORABILE: Leto non reagisce bene alle critiche rivolte ai suoi design stravaganti; Le "magie" della Hayek; Al Pacino si riappacifica col figlio; L'attentato.

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Luluke 3/06/24 05:32 - 745 commenti

I gusti di Luluke

Girato anche su misura delle ambizioni di Lady Gaga di dimostrarsi un'attrice credibile e non solo un richiamo per i millennials al botteghino, è un film che si lascia vedere ma nulla più. Scott da tempo ha abbandonato velleità autoriali e ricicla i suoi schemi di narrazione e regia su personaggi e storie conosciute o conoscibili senza troppo sforzo. Questa della faida Reggiani/Gucci è però già debole di suo rispetto al rapimento di Getty Jr. e diventa in fretta un simil feuilleton sul jet set con il resto del cast ridotto alla parodia degli italiani in casa e all'estero.

Magerehein 29/10/24 09:38 - 1224 commenti

I gusti di Magerehein

Liberamente tratto da un celebre caso di cronaca nera (tra l'altro verificatosi a Milano e non a Roma), rispetta molti dei canoni del cinema "moderno" di Scott, vale a dire che la confezione estetica è di prim'ordine ma certe ricostruzioni e dialoghi decisamente no; a volte si ha l'impressione di stare assistendo "solo" a una molto patinata soap opera a base di stereotipati giochetti di potere fra parenti più o meno serpenti. Probabilmente era proprio l'idea di base (mostrare dall'interno questa famiglia) a funzionare poco. Se non altro si può apprezzare l'ottima prova del cast.
MEMORABILE: Rodolfo Gucci demolisce le ambizioni creative del nipote Paolo.
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  • Discussione Raremirko • 8/12/21 21:20
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    De Niro comunque doveva esser nel cast a quanto avevo capito...
  • Discussione Lucius • 17/12/21 22:15
    Scrivano - 9056 interventi
    Al Pacino irriconoscibile, che genio... Vedremo se Lady Gaga si aggiudicherà o no qualche riconoscimento...
  • Discussione Reeves • 25/12/21 22:00
    Contratto a progetto - 789 interventi
    A un certo punto Adam Driver legge il Foglio, che uscirà nel 1996 mentre lui muore nel 1995. Ennesimo strafalcione storico di Ridley Scott che quando racconta l'Italia non ne azzecca una. In Il gladiatore la skyline di Roma vista da lontano prevede anche la basilica di San Pietro, mentre nel film su Paul Getty le Brigate Rosse hanno addirittura una "sezione" in cui accolgono gli agenti segreti...
  • Homevideo Caesars • 27/01/22 13:30
    Scrivano - 16990 interventi
    In uscita, in vari formati (dvd, bluray, 4K), il 23 Marzo

    https://www.dvd-store.it/Video/4K--ULTRA--HD/ID-76386/House-of-Gucci-4K-Ultra-HD-Blu-Ray-Disc-Block-Notes-SteelBook
    Ultima modifica: 27/01/22 13:31 da Caesars