Hometown - La strada dei ricordi - Documentario (2021)

Polanski ed il fotografo Horowitz - amici di lunghissima data - si rivedono a Cracovia, cinquant'anni dopo aver lasciato la Polonia. L'occasione è propizia per dare spazio ai ricordi, anche quelli di un'infanzia segnata - seppure in modo diverso (Polanski non finì nei campi, Horowitz sì) - dalla tragedia della persecuzione nazista. Il tema è di quelli importanti, eppure non mancano momenti lievi nonché poetici e di speranza. La regia è praticamente "invisibile" e ciò è più che meritorio. Si lascia spazio ai due amici che in più di un'occasione si emozionano e fanno emozionare.

Polanski e Horowitz, amici di infanzia, ripercorrono cinquant’anni dopo la loro Cracovia che nel frattempo si è trasformata in una specie di luna-park. Un’occasione per ritornare indietro e rivivere capitoli “tristemente spensierati” della loro vita, reclusa dietro a quel maledetto muro del ghetto. Un film che è contemporaneamente documento e storia, la cui sceneggiatura sono i ricordi di entrambi separati dalle loro evidenti differenze caratteriali.

Un incontro tra due vecchi amici, un grande fotografo e un maestro del cinema che passeggiano per la loro Cracovia ricordando i tempi passati, in primis l'occupazione nazista e il conseguente ghetto con tutta la povertà possibile. Dialoghi lucidi tra due interlocutori validissimi che regalano ricordi dolorosi e anche qualche momento che strappa il sorriso.

Polanski e Horowitz hanno vissuto i primi anni della loro straordinaria carriera artistica in Polonia, per poi trasferirsi entrambi in Occidente. Tornare a visitare i luoghi della giovinezza significa per loro mettere in campo tanti ricordi e tanti temi, non ultimo quello dell'Olocausto e delle persecuzioni durante la guerra. Un documentario appassionante con due narratori fantastici, che trovano insieme un'armonia notevole.