Note: Il film dura 7 ore e 15 minuti ed è diviso in 4 parti: 1. Il Graal - 2. Un sogno tedesco - 3. La fine di un racconto d'inverno - 4. Noi figli dell'inferno
Indescrivibile. Un'oceanica e visionaria meditazione (teatralissima, wagneriana e metacinematografica) su Hitler leader-uomo-mito, sulla Germania che l'ha sostenuto e sulla democrazia attuale che ha portato a compimento l'opera di devastazione del nazismo. Un film folgorante, tutto di monologhi indirizzati alla cinepresa con sfondo di diapositive, ma anche brani audio originali, scenette di cabaret, marionette. Da brividi due monologhi di Hitler in veste di marionetta da ventriloqui e di Farinata degli Uberti. La fine di un secolo in un film.
Mastodontica opera sperimentale-documentaristica sulla figura che più di ogni altra ha influenzato il XX secolo e non solo. Più teatrale che cinematografico, più saggistico che narrativo, è lo sguardo di un tedesco contemporaneo che deve fare i conti col proprio passato ingombrante e oscuro. Un analisi profonda e filosofica sulla storia e sull'Uomo, nonché su come in realtà inconsapevolmente il mondo moderno post-bellico abbia portato avanti il pensiero di Hitler molto di più di quanto non si pensi. Un film essenziale nonostante tutto.
MEMORABILE: Il pupazzo da ventriloquo di Hitler che parla dei suoi eredi spirituali.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Ho sofferto molto per scegliere il genere di questo film. Il problema è che ci sono film (rarissimi, ma ci sono) che sfuggono da qualsiasi classificazione possibile. E' già la seconda volta che mi capita: la prima è stata con "Blue" di Jarman. L'ideale sarebbe stato inserirlo nel genere "poesia", ma non c'è e allora ho scelto "drammatico" anche se non va per niente bene. Stavolta è ancora più complicato. "Hitler" ha molto materiale documentario, ma non è affatto un documentario; è la ripresa di una specie di spettacolo teatrale, che però non è mai stato rappresentato, per cui non è teatro; è la tragedia di una nazione e di un uomo, ma non è drammatico; è la vita di Hitler ma non è biografico. In realtà sono 7 ore di riflessioni ad alta voce sul senso di Hitler: ancora una volta andrebbe bene sotto "poesia" o "filosofia". Alla fine ho optato per "biografico", che se non altro non ingenera gli equivoci che ci sarebbero stati con "documentario". Ma se qualcuno ha un'idea migliore...
DiscussioneZender • 30/11/09 11:48 Capo scrivano - 47791 interventi
Hai fatto bene Pigro. Beh, dopo tutto questo ragionamento direi che hai fatto la scelta migliore, pur sapendo che non potrà mai essere quella perfetta. Il genere, in questi casi, perde un po' d'importanza.
Leggendo il bel commento di Metakosmos, non ho potuto fare a meno di notare una lieve mancanza: la parte che dice
"Più teatrale che cinematografico" si potrebbe anche riportare tra virgolette, in quanto citazione già presente su questo sito, citazione che a sua volta proverrebbe (stando a quanto riportato del medesimo sito) dalla recensione presente sul Mereghetti 2017.
DiscussioneZender • 6/04/19 07:33 Capo scrivano - 47791 interventi
Mah sì, francamente non è che sia una frase così particolare. Può valere per mille film. Giustamente lì mettono tra parentesi la citazione perché scrivono la frase intera, molto personale, non certo il solo inciso "più teatrale che cinematografico"... Mi sa di abbastanza ridicolo mettere più teatrale che cinematografico tra virgolette.
Zender ebbe a dire: Mah sì, francamente non è che sia una frase così particolare. Può valere per mille film. Giustamente lì mettono tra parentesi la citazione perché scrivono la frase intera, molto personale, non certo il solo inciso "più teatrale che cinematografico"... Mi sa di abbastanza ridicolo mettere più teatrale che cinematografico tra virgolette.
Concordo: credo di averla usata o sentita mille volte.