Hello, Aloha - Corto (1952)

Ambiente decisamente esotico per questo cortometraggio in cui il protagonista Pippo stanco della stressante vita metropolitana decide di trasferirsi in un’ambiente tranquillo quanto affascinante e riposante come quello di un’isola della Polinesia. Originale per la sua ambientazione, Hello, Aloha appare particolarmente curato nella parte musicale e grafica (con colori sgargianti e d'effetto) ma non è altrettanto riuscito dal punto di vista delle gag comiche.

Da evitare. Questo cortometraggio è caratterizzato soltanto da alcune immagini messe assieme e da una pessima grafica. Sceneggiatura inesistente, sicuramente da evitare. Non strappa neanche un minimo sorriso e si fa dimenticare pochi secondi dopo averlo visto.

George/Pippo lascia l'ufficio per trasferirsi in un'isola polinesiana dove poter vivere liberamente. Qualche piccola idea è carina, come la capanna di paglia che si restringe dopo il temporale fino a trasformarsi in gonnellino. Ma nel complesso il cartone non ha particolari voli e si muove in una piatta mediocrità che, non a caso, approda a un finale ancor più piatto che lascia di stucco per la sua nullità.

Pippo decide di licenziarsi e lasciare la stressante vita di città in favore di una più idilliaca vita in un'isola polinesiana. Corto abbastanza inutile, ben fatto dal punto di vista delle musiche e del ritmo ma carente per quanto riguarda le gag (giusto un paio fanno sorridere). L'animazione è sufficiente ma il cartone è di quelli mediocri.