Hanna - Film (2011)

Hanna
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/07/11 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Daniela 29/07/11 16:16 - 12662 commenti

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La ragazza selvaggia vive in mezzo al bosco, veste di pelli, caccia con l'arco. Il babbo ex agente segreto l'ha addestrata da killer, missione uccidere la strega cattiva. Fiaba nera, che non a caso si conclude in un parco giochi, previa sosta nella casetta di marzapane di Hansel e Gretel, Hanna è opera di elegante confezione, illuminata dalla bellezza aliena di Saoirse Ronan, che tuttavia stenta a mantenere vivo l'interesse per demerito di una sceneggiatura sfilacciata, fitta di incongruenze e snodi irrisolti. Poco avvincente, poco convincente.

Schramm 29/07/11 13:51 - 3495 commenti

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Metà ragazza selvaggia metà Nikita, campionessa di Salt in alto in lungo e in largo, ora bullet dancer ora Orzowei ora disorientata e omniglotta -e qui scatta una prece per il doppiaggio italiota- Alice in tutti paesi al netto d'ogni meraviglia, la nostra candida panzerfaust da far spavento a Terminator si muove cerbiatta e temibile in un'opera che è un distillato di plegine, nitroglicerina e sismicità, ma scremata da tanta -troppa- caciaronaggine cui l'action coevo ci ha assuefatti e straviziati, e intensificata da iniezioni di melancholia e dal midollo sonoro di Chemical Bros mai così nucleari.

124c 16/08/11 20:15 - 2918 commenti

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Questo film è una sorta di Kill Marissa (così qui si chiama il personaggio di Cate Blanchett) in salsa Nikita, con spruzzatine di Biancaneve e i sette nani e le favole dei fratelli Grimm. Joe Wright affida a Saoirse Ronan il ruolo della baby killer, compito che assolve magnificamente, ma anche la già citata Blanchett è perfetta nel ruolo della cattiva, che è un po' agente segreto e un po' matrigna delle fiabe. Riuscite le scene dell'addestramento della ragazzina, ma anche quelle in camper, quando Hanna diventa amica d'una ragazzina inglese. Buono.
MEMORABILE: Hanna spara ad un cervo che prima ha ferito con una freccia ed esclama: "non ti ho preso il cuore!"

Galbo 12/08/11 14:25 - 12392 commenti

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Il connubio tra il regista Joe Wright e l’attrice Saoirse Ronan si rinnova dopo Espiazione in un efficace thriller che pur non molto originale nell’impostazione riesce a trovare una cifra narrativa decisamente personale nella descrizione del carattere della protagonista, giovane disadattata eppure in disperata ricerca di un contatto con il mondo. Riuscito nella caratterizzazione ambientale, il film presenta belle sequenze d'azione ed è segnato da un'ottima prova del cast, nel quale spiccano oltre alla Ronan la bravissima Cate Blanchett.

Puppigallo 17/08/11 13:44 - 5273 commenti

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La ragazzina, quasi robotica, pur avendo un perchè è più fastidiosa che altro (il suo estremo controllo alla lunga scoccia), la sceneggiatura è un po' annacquata (il film risulta inutilmente prolisso) e uno dei due cosiddetti cattivi (l'ossigenato) è artificioso, troppo costruito. In poche parole si tratta di un action che non dice niente di particolarmente interessante, o originale, ma che almeno può vantare qualche scena riuscita, soprattutto quando si spara, si fugge (qui corrono parecchio), o si insegue. Un'occhiata gliela si può dare, ma se si cerca qualcosa di nuovo, questa miniRambo...
MEMORABILE: La fuga (ragazzina contro tutti...vince la ragazzina...); Il tombino che dà sul deserto; Lo scontro tra i container, con ignara amica spettatrice.

Ishiwara 20/08/11 22:09 - 214 commenti

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Forse molto più riuscito nel casting che non nella sceneggiatura, il film mantiene indubbiamente un ritmo sufficientemente intenso da non annoiare, ma la trama ha le sue pecche e non le riesce a nascondere. La protagonista (donna, adolescente e letale) seppur non totalmente originale come idea riesce a non essere troppo scontata. Ambientazioni adatte e buone sequenze d'azione anche se non sempre gli effetti digitali sono del tutto riusciti e -Blanchett esclusa- il reparto cattivi rasenta la parodia. Nulla che lo renda memorabile. Sufficiente.

Capannelle 20/08/11 23:03 - 4411 commenti

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Tra un primo tempo sfilacciato e poco convincente (si perde tempo in dettagli turistici, si ride alla fuga della bambina dal centro dell'intelligence ma per fortuna c'è il tombino a stupire davvero) e un secondo ravvivato dalle tinte fiabesco-berlinesi e dalla musica stupendamente modulata, alla fine prevale il secondo. Corroborato da buone prove degli attori (anche se alla Blanchett potevano risparmiare le scarpine griffate per fare l'agente sul campo) e una serie di morti violente ma non compiaciute.
MEMORABILE: L'approccio di Hanna con la modernità nella casa del marocchino.

Supercruel 1/09/11 00:40 - 498 commenti

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Il trailer prometteva un simil-Nikita, ricco di azione e adrenalina. In fin dei conti invece siamo al cospetto di un'insipida mezza via tra action e pallidi tentativi di introspezione psicologica. Ci sono parecchi momenti di calma piatta e la protagonista spesso risulta irritante a causa di una sceneggiatura fiacca e bucherelleta(il padre ha cresciuto una killer o una specie di selvaggia che non conosce nulla del mondo?) e fuori parte. Il tentativo di dare un tono pseudo-fiabesco a un film d'azione non è riuscito, peccato. Bocciato.

Satyricon 13/11/11 21:20 - 147 commenti

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Film che nel complesso si fa vedere più per capire dove vuole andare a parare che per altro. Saoirse Ronan, pur essendo brava, non convince nel ruolo della donna bionica o semi. Trama assolutamente non originale e un po' pasticciata basata soprattutto su scene di fuga e di combattimento. In conclusione il film non lascia molto una volta finito e trovo anche la colonna sonora non adatta a questo prodotto (poco techno).

Jandileida 3/12/11 22:56 - 1565 commenti

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Dignitosa azione mischiata con un tocco, leggero, di fiabesco. Protagonista una ragazzina semi-robotica, figliastra della scienza e inseguita da una matrigna che calza Prada. Partendo da uno spunto già utilizzato, anche dal mondo videoludico, la storia si dipana in maniera abbastanza originale: purtroppo qua e là si perdono dei pezzi per strada e non tutto viene chiarito a sufficienza. I cattivissimi tedeschi sembrano gli Autobahn del carissimo Lebowski, cosa che stona decisamente nel complesso del film. Regia abbastanza piatta.
MEMORABILE: L'ineffabile Isaacs e i suoi completini sportivi firmati Sergio Tacchini che nemmeno a Spandau in pieni anni '80.

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Disorder 20/12/11 15:23 - 1416 commenti

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Colpaccio a sorpresa per Joe Wright che, pur pescando storia e personaggi dai quattro angoli dell'action (Nikita, X-Men, Kill Bill...) riesce a confezionare quello che è, almeno per i miei personalissimi gusti, un film d'azione pressoché perfetto. Curatissimo nelle immagini come nelle musiche, perfetto nel ritmo (né indolente né troppo serrato), non concede la minima distrazione dall'inizio alla fine. L'inizio al circolo polare artico è di una bellezza estetica incredibile. Bravissime anche le due protagoniste. Da vedere...
MEMORABILE: L'inizio nella taiga innevata; La fuga dalla base; L'inseguimento sui container (con grandiose musiche dei Chemical Brothers).

Magnetti 8/05/12 00:53 - 1103 commenti

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L'inizio non mi ha entusiasmato, qualche bella ripresa non basta. Ma con l'arrivo dei cattivi a infrangere la pace della baita nei paesaggi innevati e l'innesco della protagonista ho quasi urlato al miracolo. Una tale, giovane bellezza "selvatica" in un film sulla fuga e la vendetta che fa un c... così a tutti e' una variante originale nel genere e cosi' si rimane su alti livelli, diciamo fino a tre quarti. Poi diventa un po' ripetitivo e la spiegazione clou e' sbrigativa e deludente. Totalmente fuori parte la Blanchett e di poca personalita' Bana. Molto bravo il regista nelle scene di azione.
MEMORABILE: Il timido ragazzino spagnolo che cerca di baciare la Ronan e finisce maluccio.

Hackett 21/05/12 07:03 - 1867 commenti

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Riuscito film di spionaggio-azione che non eccede con le scene adrenaliniche, ma quando lo fa riesce ad avvincere e tenere costante l'attenzione. Bravi gli interpreti, dall'atletico Bana alla perfida Blanchett ma soprattutto la giovane protagoniste, un mix letale di ingenuità e determinazione. Buone alcune ambientazioni, come quella del parco giochi finale, che aggiunge un tocco surreale alla vicenda.

Cloack 77 24/05/12 17:16 - 547 commenti

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Dopo che al montaggio si sono inventati l'impossibile per tenere nascosta la storia, il disvelamento mostra tutta la pochezza di sceneggiatori senza un minimo di creatività, con inserti di vita quotidiana inutili e figure "perfide" abbastanza discutibili insomma, lavoro ordinario, senza straordinari. Merita però un riconoscimento Joe Wright; il finale al luna park non è semplice affresco, ma stile ben riconoscibile.

Piero68 4/06/12 08:39 - 2957 commenti

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Che un certo cinema hollywoodiano stia puntando sempre più spesso su sceneggiature con soggetto ragazzini "speciali" è abbastanza ovvio: Hugo Cabret, Kick-ass, Blood stories ne sono un esempio. Il fatto è che questo Hanna non ha proprio nulla di nuovo. È un deja-vu di film già visti e digeriti con una storia talmente banale da urtare anche le bocche più buone. Inoltre c'è una regia che lascia molto a desiderare e persino le scene clou, quelle dei combattimenti, per la maggior parte sono ricostruzioni in CG. Bana inguardabile e Ronan asettica.

Didda23 27/12/12 17:59 - 2426 commenti

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Apprezzabile il tentativo di Wright di rinnovare il proprio linguaggio cinematografico, avendo girato due "drammoni" come Espiazione e Orgoglio e pregiudizio, ma il risultato finale non è del tutto riuscito per colpa di una sceneggiatura che non indaga come dovrebbe i meccanismi che stanno dietro al disegno finale. La regia è ben curata, ma non regala certo inquadrature indelebili. Garantisce un intrattenimento senza infamia e senza lode.

Mickes2 15/02/13 10:43 - 1670 commenti

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La ragazza cresciuta in cattività, indottrinata, istruita, poi preparata alla vendetta, fa acquisire al film un sapore da revenge movie tutto particolare, poiché le sembianze dell’individuo “anormale” sono quelle angeliche di una ragazzina bionda con gli occhi azzurri. Lo “spunto” genetico è solo un pretesto per inscenare una parabola thriller-action che non evita qualche sfondone narrativo, ma che sa rispondere con discreta perizia formale, un ritmo mai pago, un sound design sincopato e una deriva tutta che sfocia nella favola a tinte noir.

Nando 7/04/13 00:34 - 3814 commenti

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Action movie con tendenze lievemente fiabesche in cui una ragazzina addestrata deve difendersi da attacchi letali. L'idea non appare originale nonostante l'addestramento furioso. Carenti le scene di combattimento che sfociano nella finzione più becera. Discreto il soggiorno berlinese così come l'idea del viaggio on the road con la famiglia moderna. Cast nella media con una Blanchett poco appropriata.

Neapolis 13/12/14 14:44 - 184 commenti

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Hanna è uno di quei film che si lasciano vedere perché risultando del tutto incomprensibili diventano interessanti e avvincenti solo per cercare di capire la logica di una trama raccontata in maniera sfilacciata. Come spesso accade in questi casi il finale risulta deludente perché non si riesce a riordinare le idee e a rimettere insieme tutti i cocci. Il merito del regista è quello di confezionare un prodotto con una bella fotografia e buone ambientazioni. Ottima la prova della protagonista Saoirse Ronan.

Furetto60 19/01/15 10:33 - 1194 commenti

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Thriller fascinoso dai contorni indefiniti, quasi fiabeschi, che si basa più sull’atmosfera piuttosto che sulle parti di lotta, anche se queste sono ben fatte. La storia tende quindi a voler evidenziare il travaglio di una ragazzina al cui confronto Rambo pare uno scolaretto; ma è priva di tanti piccoli piaceri (ignora la musica), mentre mostra limiti nel lato “cattivi”, il cui accanimento non è spiegato in modo chiaro. Prodotto originale come cifra stilistica su un canovaccio narrativo non altrettanto valido.
MEMORABILE: Non ti ho preso il cuore.

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Matalo! 19/01/15 21:45 - 1378 commenti

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Tediosissimo thriller spionistico parafantascientifico che si consuma nella casetta di Hansel e Gretel. Non so se sian peggiori i momenti di tensione senza tensione (e nulla possono le musiche dei Chemical Brothers) in cui questa diafana fanciulla da laboratorio sfugge agli emissari di una sempre bella Blanchett in versione rossa o i siparietti in cui Hanna scopre la normalità (fatta da un confronto con una ragazzina idiota imbottita di star system). Tra fughe, spari e battute si sente un alito di vuoto costante. Ba(n)na-to.

Saintgifts 17/02/16 13:28 - 4098 commenti

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Ottimo action che parte dal freddo della Finlandia per arrivare al caldo del deserto fino a Spreepark, parco abbandonato di Berlino, per un finale dal sapore di favola. Forse tutto il film ha il sapore di una favola, una favola moderna con una protagonista speciale, tanto dura e forte, quanto all'apparenza dolce e indifesa (perfetta Saoirse Ronan per la parte). Se l'action è coinvolgente, merito anche delle musiche incalzanti dei Chemical Bros, interessante è Hanna, il suo essere diversa ma con tutte le necessità di sapere, dei "figli" adottati.
MEMORABILE: Per due volte Hanna non colpisce al cuore.

Aco 24/08/20 12:41 - 215 commenti

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Opera ad alto contenuto simbolico, con una ragazza che deve affrontare i pericoli della vita per diventare adulta. Della favola abbiamo tutti i protagonisti e i luoghi principali: la casa avita, la fanciulla (Hanna), un oggetto fatato (l'apparecchio radio), la strega (Marissa), il lupo cattivo (Isaacs) e il bosco (la giungla urbana). Ma il viaggio iniziatico della ragazza è quanto di più infelice e sinistro possa esserci. Notevoli le inquadrature, costruite con attenzione, e molto brava la protagonista, che interpreta una ragazza speciale ma folle.
MEMORABILE: Hanna: "Ti ho mancato il cuore".

Minitina80 18/10/20 13:55 - 2984 commenti

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L’inizio sembrava promettere bene, mostrando un prologo dal buon potenziale in una Finlandia innevata e selvaggia. L’entusiasmo dura un battito di ciglia perché si sprofonda nel nulla più completo, non avendo il film praticamente nulla da dire e allungando il brodo all’inverosimile. La curiosità di vedere l’eroina ridurre in polpette chiunque le capiti sotto mano svanisce presto e non restano che fughe e scontri di rara inutilità. Meglio evitare di incrociarlo sul proprio cammino.

Buiomega71 18/11/23 00:52 - 2910 commenti

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Sorprende la regia pittorica e fiabesca di Wright (omaggi lynchiani disseminati qua e là, come il neon a intermittenza o il prestigiatore nella casetta di marzapane) che dà il meglio di sé nel decadente e desolato luna park dai sapori quasi neiljordaniani (di grande suggestione una spietata Blanchett che esce dalla bocca gigantesca del lupo). Sorta di incendiaria kinghiana che si barcamena tra paesaggi favolistici innevati e la fredezza delle ambientazioni tedesche. A volte toccante (l'amicizia tra le due ragazzine), con chiusa finale che arriva come una fucilata a chiudere i conti.
MEMORABILE: La Blanchett e la fissa per le scarpe; Le gengive che sanguinano; Il crudele flashback dell'agguato stradale; La deriva teatrale con l'ermafrodita.
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  • Homevideo Gestarsh99 • 3/10/11 13:30
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 16/11/2011 per Sony Pictures:

  • Homevideo Galbo • 28/04/12 07:12
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Specifiche tecniche del BR (fonte dvd-store.it)

    Formato video
    2,40:1 Anamorfico 1080p
    Formato audio 5.1 DTS HD: Italiano Inglese Tedesco
    Sottotitoli Italiano Inglese Tedesco Danese Finlandese Norvegese Turco
    extra
    Commento audio del regista
    Finale alternativo
    Scene eliminate
    Anatomia di una scena
    Adattarsi o morire
    Central Intelligence Allegory
    The Chemical Brothers: come nasce una colonna sonora
    Il vasto mondo di Hanna
    Promo
  • Homevideo Aco • 24/08/20 12:44
    Galoppino - 22 interventi
    Nel DVD è presente il trailer che presenta il film come se fosse una fiaba e un finale alternativo, forse meno incisivo, ma in linea con l’aspetto favolistico della storia.
  • Discussione Buiomega71 • 18/11/23 10:26
    Consigliere - 25998 interventi
    Quello che sorprende in Hanna (e lo distacca nettamente dai clichè simil Nikita) è la regia talentuosa, pittorica e fiabesca di Wright che da al film impronte lynchiane (il neon a intermittenza nella squallida stanzetta d'albergo in Marocco, il prestigiatore che vive nella casetta di marzapane dove tutto è capovolto, la Blanchett che si prodiga in pulizie orali in primo piano davanti allo specchio, con le gengive che sanguinano) e decisamente neiljordaniane (tutta la parte finale al decadente e desolato luna park con la Blanchett che esce, minacciosa, dalla gigantesca bocca del lupo sulle rotaie).

    Sorta di "incendiaria kinghiana" (padre e figlia, con poteri "paranormali incrontrollabili", in fuga, braccati dalla CIA, con in testa la spietata "capoccia"-una Blanchett mai così gelida, crudele e spietata, con la passione per le scarpe firmate- ossessionata dalla ragazzina) che si barcamena tra favolistiche distese innevate tra capanne e alci (notevole l'omaggio a L'impero colpisce ancora quando Hanna uccide un alce e le esporta le viscere ancora fumanti), le suggestioni esotiche marocchine e spagnole , fino alle fredde ambientazioni di una Berlino quasi cronenberghiana.

    Wright evita accuratamente le tamarrate tronfie di soggetti simili (se non nella fuga di Hanna dal centro di detenzione tra tunnel e musica  a palla) per concentrarsi sul ritratto solitario della ragazza in derive stranianti per il tipo di film (la bizzarra famigliola su uno scalcinato camper a cui Hanna si affeziona, l'amicizia tra le due ragazzine che sfiora, teneramente, la passione saffica, le parti quasi teatraleggianti nel club con l'ermafrodita che si esibisce sul palco o la cattura della famiglia sopra citata, che sembra fare reverenza a certo cinema di Peter Greenaway) non dimenticando di filmare ottime scene d'azione (i combattimenti a mani nude di Hanna) o agguati e esecuzioni come nei migliori thriller (il flashback della Blanchett che spara alla macchina in corsa, l'assassinio silente della nonna di Hanna, la sparatoria nella stanza d'albergo attraverso la porta, il pedinamento a Eric Bana nel sotterraneo della metro degno di Brian De Palma).

    Whright (che inzacchera il film del sua ottica prettamente personale e della sua poetica estetica) sottolinea gli elementi fiabeschi con gran sensibilità (i fratelli Grimm, Alice nel paese delle meraviglie, Cappuccetto rosso, Biancaneve) e chiude il film con una fredezza che arriva come una fucilata improvvisa a chiudere i conti prima dei titoli di coda (sullo stile delle chiuse fulminanti del Braccio violento della legge 2 o Indagine ad alto rischio).

    La Blanchett (Grimilde) e la Ronan (novella Cappucetto rosso con licenza di uccidere) svettano in una lotta femminea all'ultimo sangue, con contorno di sicari cripto gay ossigenati (Tom Hollander che fischietta come Il patrigno) e improbabili skinheads da pigliare a mazzate.

    Da antologia il momento in cui la Ronan, nascosta sotto un letto a baldacchino, vede la Blanchett, che le da la caccia, togliersi la scarpa per massaggiarsi il piedino.

    Valore aggiunto lo score tangerindreamniano dei Chemical Brothers.

    Il sottostimato Morgan di Scott jr le deve non poco.

    Ti ho mancato il cuore
    Ultima modifica: 18/11/23 15:16 da Buiomega71