Grey Owl - Gufo grigio - Film (1999)

007 abbraccia il romanzo Harmony, sullo sfondo c'è uno spaccato di vita semibestiale, allo stato brado. Un film per casalinghe, tutto atmosfere incontaminate e scene melense, dall'incedere ora compassato ora fatalmente soporifero. Si sbuffa e si guarda spesso l'orologio, ma non può essere colpa dello spettatore se sullo schermo non accade praticamente nulla. Da segnalare un po' di animalismo d'accatto a difesa del castoro. Brosnan quantomeno buffo conciato da mezzosangue indiano con segreto a carico, poco più che soprammobili gli altri. Passate oltre...

Quasi alla fine della sua lunga carriera, Richard Attenborough dirige questa parabola ambientalista che ha per protagonista un occidentale che si “converte” alla causa indiana. Intenzione lodevole ma risultato quasi disastroso per un film in cui la noia prevale, tra l’assoluta mancanza di una storia decente, un tono generale melenso e un protagonista a cui presta il volto un Brosnan qui imbarazzante. Bei paesaggi però!

Folgorato da un'illuminazione animalista, cacciatore inglese che fa da guida ai turisti in Canadà si converte alla causa della natura e cerca di farsi passare per indiano facendosi crescere lunghe trecce e mettendosi delle penne in testa.... Ottime intenzioni, per carità, ma il film è tanto pomposo, i dialoghi tanto banali, Brosnan tanto fuori parte da sperare caldamente che qualcuno gli spari scambiandolo per un tacchino. Da salvare i castori per innata simpatia e i passaggi canadesi per intrinseca maestosità, tutto il resto è un distillato di noia che dura quasi due ore.