Il giovane Munez fa carriera ed approda al Real Madrid confrontandosi con campioni di fama mondiale, al tempo stesso la sua vita privata subirà degli scossoni. Un fumettone meno credibile del precedente che punta al sensazionalismo calcistico in maniera non del tutto veritiera. Le immagini sportive sono riprese da spezzoni di partite. Meno emozionante del primo.
Continua l'avventura nel mondo del calcio per Santiago Muñez. Acquistato dal Real Madrid, il successo gli darà alla testa. Saprà riprendersi? Il film è un enorme spot al pianeta calcio, sponsor in bella mostra e loghi originali dell' UEFA. Tanti campionissimi prestano la loro immagine, soprattutto i galacticos, presenti al gran completo. Il film sembra più uno sceneggiato tv, ma i fan del pallone lo troveranno gradevole. Finale con: to be continued...
Mio Dio! Se il primo della saga, cui seguirà un terzo certamente, era guardabile, questo è una tale boiata che al confronto le bombe di Mosca sono Vangelo. Un Real con 6/7 punte in campo, goal inconcepibili, dialoghi e situazioni da avanspettacolo (livello Bagaglino, come inventiva) e comunque tedioso. Finale scontato e noioso. Abbondantemente evitabile!
Quanto di buono era uscito dal primo film della serie, viene ora banalizzato oltremodo. Il protagonista approda nientemeno che (guarda la novità) al Real Madrid, dove successo, lusso e belle donne gli faranno perdere la rettitudine. Tra insopportabili camei dei madridisti e improbabili goal dell'ultimo minuto la storia sprofonda oltremodo nel banale. La noia vince 2-0. La FIFA ci salvi dal terzo capitolo.
Evidentemente non era bastato farne uno. Un marchettone ributtante in salsa madrilena, storia tirata per i capelli come raramente si è visto e buonismo patetico con le vicende familiari del protagonista Santiago. Naturalmente si prosegue con i luoghi comuni, di cui lo sciagurato e squallido Gavino rappresenta incarnazione cinematografica.
MEMORABILE: La formazione del Madrid. Ex post, credo che l'attuale trainer delle merengues, Manuel Pellegrini, abbia visto il film per prendere spunti tattici.
Non ha la stessa forza del primo capitolo. Lì affascinava la scalata di un ragazzo qualsiasi che dal nulla passa a giocare titolare col Newcastle e permette alla squadra di vincere grazie a lui. Il soggetto di questo film è molto più debole e rappresenta lo sfascio e il degrado cui può arrivare una persona con troppi soldi. Screzi sentimentali da telenovela con un finale buonista e scontatissimo. Camei di reali calciatori del Real Madrid di quell'anno: Ronaldo, Beckham, Zidane, Roberto Carlos...
Siamo davvero ai limiti della credibilità cine-calcistica, infarcita di drammoni sentimentali, che almeno nel primo episodio non infastidivano così. Chiaro che bisognava inventare una storia per riempire il pregiato contenitore calcistico (che stavolta riguarda addirittura il Real Madrid), ma in questo modo si è scesi decisamente in basso. Si salvano giusto le scene calcistiche con gli ottimi inserti dal vero delle partite del Real.
Ennesima conferma che, salvo rare eccezioni, il calcio "tira" pochissimo al cinema. Questo sequel di Goal riesce a fare rimpiangere il modesto primo episodio. Credibilità prossima allo zero, personaggi da soap opera di quart'ordine e un continuo sfacciato spot pro calcio e pro Real Madrid in particolare. Qualche buona ripresa sportiva filmata, ma il cinema è da un'altra parte.
Non credevo fosse possibile fare peggio del primo. Mi sbagliavo, perché questo secondo capitolo di Goal (già il titolo lascia capire la qualità, visto che non si sono sforzati nemmeno per cercarne uno decente) non ha davvero nulla a che fare né con il calcio né tantomeno con il cinema. Attori imbarazzanti e irritanti per la loro pochezza e comparse di calciatori veri. Molto più credibili i calciatori nostrani che apparivano ne L'allenatore nel pallone. Inspiegabile la presenza di Collet-Serra fuori genere ma senza gloria.
Da bambino, io che adoravo già il calcio, mi chiedevo come i miei coetanei potessero impazzire per un certo cartone giapponese con catapulte infernali e altre evoluzioni meno che ridicole. Ora capisco: se qualcuno ha partorito un film del genere e magari qualcuno lo apprezza, la situzione non è cambiata. Odioso, banale, con attori irritanti e scene che sembrano parodie del soccer. Come abbiano accettato i Galacticos di partecipare a questa sciocchezza non si sa... Il peggior sport movie di sempre.
MEMORABILE: Il finale è degno di Holly e Benji, ed è tutto dire...
Molto più forzato e decisamente meno riuscito del primo. Ok che Munez è bravo, ma arriva al Real Madrid e in mezzo a dei fenomeni (Ronaldo, Zidane, Raùl, Beckham...) pare essere l'unico in grado di portare avanti la baracca (ma dai!). Di questo sequel si salvano giuste le scene delle partite e poco altro, volendo tentare l'impresa ti buttare tutto sul romanzo fiabesco. Sempre simpatico (e matto) Harris, intepretato da Nivola. C'è anche Hauer. Si salva giusto qualcosa...
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