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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ennesima variante sul tema della coppia di poliziotti apparentemente incompatibili che col tempo cominciano a conoscersi legando, ha come ambientazione Parigi dopo un prologo a Marsiglia. In Costa Azzurra conosciamo infatti la piccola ma tosta Alia Samani (Reg) durante un inseguimento che la porta fino in mare a braccare con la moto d'acqua due criminali fuggiti in motoscafo. Già da qui si intuisce l'impostazione non troppo seriosa del film, dal momento che alla barca è agganciato un canotto in gomma di quelli usati per divertirsi sulle onde e che dentro ci ballano due poveracci ridotti a volare da tutte le parti urlando. Una scena piuttosto buffa e centrata, che tuttavia rischia...Leggi tutto di ingannare: le gag sono limitate, nel film, e l'impostazione è quella del classico action brillante, alla Axel Foley per intendersi.

Trasferita a Parigi contro la sua volontà dopo la conclusione non ideale dell'inseguimento, Alia, che pretende di essere chiamata Ben Sharif perché Samani è il cognome di suo padre, in galera da diciotto anni e col quale nulla vuol avere a che spartire, si ritrova a far coppia con Hugo Beaumont (Debonne, sceneggiatore unico del film). Non particolarmente dotato sotto il profilo dell'efficacia "in action", Hugo si salva dal licenziamento solo perché sua zia (Van Vyve) è il prefetto. Stanca tuttavia dei continui fallimenti del nipote, quest’ultima decide di farlo lavorare in coppia e lo affianca ad Alia, affidando loro il compito di rintracciare una banda che rapina i furgoni portavalori composta da tale Tony Bogaert (Résimont) e dai suoi due figli. Il padre di Alia, in carcere per aver protetto Tony, si ritrova davanti l’ex socio ben diciotto anni dopo l’arresto, un uomo sfacciato al punto da promettergli di liberarlo se aprirà per lui la cassaforte di un ricchissimo da poco defunto che verrà trasferita a bordo di un furgone.

La trama, ai limiti dell'improbabile, saccheggia i luoghi comuni di un genere sempre in voga per offrire esattamente quel che ci si aspetta. La differenza, in casi simili, la fanno la simpatia dei protagonisti o la qualità delle gag: se in questo caso sulle seconde non si può troppo contare - anche perché è evidente come non siano quello il punto di forza del film e si preferisca spingere sul versante action - va detto che invece la Reg e Debonne si rivelano una coppia che funziona discretamente: lei disfattista, scorbutica, insofferente nei confronti del compagno d'avventure, lui più solare, ingenuo, ma non intenzionato ad accettare passivamente le paturnie di lei.

I colleghi in polizia sono pochi e a loro volta infastiditi dall'incapacità del raccomandato di ferro, anche se poi il capo (Astier) pare fregarsene di tutti senza lasciar spazio ad alcun tipo di rimostranza ("Se la cosa non ti piace puoi scrivermi un reclamo, ma fallo su carta a doppio velo perché mi ci pulisco il culo!"). Si distingue come il personaggio secondario meglio interpretato, maschera ideale per battute che gli vengono assegnate in numero troppo esiguo. La regia di Frédéric Forestier è competente quanto basta per tenere alto il ritmo e, anche senza poter offrire grande spettacolarità, il tutto si lascia seguire senza troppi rimpianti. Qualche accenno d'originalità nel carattere stralunato di Hugo e in quello disilluso di Alia, per il resto un semplice rimescolamento di temi visti e stravisti con l'aggiunta di qualche piacevole scorcio parigino.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/06/24 DAL BENEMERITO SISKA80 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 4/11/24
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Siska80 27/06/24 15:55 - 4468 commenti

I gusti di Siska80

Una banda di criminali semina il panico, quindi due agenti vengono scelti per fermarla. Trama poco originale per una coppia di personaggi principali antica come il mondo (lei impulsiva, lui razionale, i soliti opposti che si compensano, insomma) a portare avanti una commedia stiracchiata che fa sorridere solo poche volte e che gioca molto sulla spettacolarizzazione seguendo lo stile americano e risultando quindi più caotica che gradevole. Non male il cast e gli effetti speciali, ma si rimane comunque nell'ambito della mediocrità. Consigliato solo agli appassionati del genere.

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