Gli amanti del sogno - Film (1945)

Un omicidio che ha dell'insoluto fa perdere la memoria a una donna che sembra assumere una nuova personalità. Ci vorrà tutto l'amore di un uomo per far emergere la verità. Film con pretese psicoanalitiche in bianco e nero con la solita "fremente" Jennifer Jones e la sua recitazione tipicamente sopra le righe. Salvano il tutto i risvolti gialli, sebbene il finale non sia per niente difficile da intuire. Belle e idilliache le scenografie "pitturate" della casa di campagna.

Il titolo italiano, per quanto fantasioso e lontano dal più neutro originale, non è del tutto bislacco. È infatti in una dimensione di desiderio sognante che il personaggio interpretato da Cotten si muove nella prima parte della vicenda. È qui che si insinuano toni da giallo psicologico; ed è il segmento migliore, poi si farà spazio un romanticismo anni '40 a volte lezioso. Il prodotto non è male ma perde fascino anche a causa del commento musicale invadente e spesso inappropriato.

Lo spunto è alla Cyrano de Bergerac: un ufficiale al fronte si innamora di una sconosciuta, fidanzata di un compagno, alla quale scrive lettere al posto dell'amico. Quando tempo dopo l'ufficiale ritrova la donna, questa è sospettata di aver assassinato il marito ed ha perduto la memoria... Atmosfere hithcockiane abbastanza efficaci, compromesse però da una certa prevedibilità e dalla prestazione di Jones, bamboleggiante nelle vesti dell'ignara, sopra le righe quando tormentata dai frammenti dei ricordi. Il regista e la coppia protagonista meglio faranno nel campo romantico quattro anni dopo.