Giochi erotici di una giovane assassina - Film (1970)

Una donna incinta, emotivamente turbata, si trasferisce col marito (pastore luterano) in una casetta nel nord della Svezia. Una strana ospite farà precipitare gli eventi. Interessante rilettura svedese di Rosemary's baby. Wickman riesce, con tocco leggero e passo lento, a narrare una storia permeata da un'atmosfera ipnotica e sonnolenta, in cui l'inquietante alone di mistero assume le fattezze sensualmente orrorifiche ed eroticamente iniziatiche di Solveig Andersson, demoniaca seduttrice killer. Dispiace per i molti punti lasciati così in sospeso.

Forse uno dei pochi thriller erotici antiborghesi del nordeuropa, dove manca quell'accelerazione senza freni tipica del genere, cara agli italici. Qui, complice la Svezia, i freni ci sono e trionfano compostezza e immobilità. L'inquietudine è data principalmente da piccoli particolari, segnali, gesti quotidiani anche banali inseriti in modo spesso subliminale, da risultare quasi impercettibili nel contesto della normalità di tutti i giorni. Si poteva osare di più, ma nella patria di Bergman non si può; tuttavia, il risultato finale è discreto.