Quattro ragazzi sono costretti dalla scuola a partecipare ad un "corso di orientamento" ideato dal Principe Filippo, sopravvivere al quale si rivelerà più problematico del previsto... Commedia ambientata nelle Highlands scozzesi che propone una simpatica variazione alla classica caccia all'uomo. Qui le prede mostrano un alto grado di idiozia ma non meno demenziali risultano le indagini condotte dai poliziotti in campo, mentre i cacciatori sono conservatori nostalgici dei vecchi tempi Niente di travolgente ma il ritmo è buono e le buffe disavventure suscitano più di un sorriso.
MEMORABILE: Il povero maestro sul furgoncino a ruota libera.
Ragazzi scapestrati e birichini che ne combinano di tutti i colori messi alla prova con uno pseudo corso nel bel mezzo delle Highlands; ma non sanno di essere prede di una battuta di caccia. Film fin troppo demenziale (con qualche elemento blandamente sanguinario), al punto da non far neanche troppo ridere se non in qualche frangente. Per il resto la noia regna sovrana, a parte qualche buona intuizione nella parte finale, col discorso tra vecchie e nuove generazioni. Fastidiosissimo l'hip hop con rime improvvisate frequentemente proposto dal personaggio Dj Barbabietola. Evitabilissimo.
Per riscattare la propria immagine scolastica non precisamente esemplare e per accedere al college, quattro studenti dovranno affrontare un percorso cosparso di diverse e pericolose difficoltà. L'andamento è quanto mai goliardico e cartoonesco, gli imprevisti e l'idiozia/genialità di ognuno di loro suscitano empatica connivenza. Tutto ben calcolato e senza vuoti in una verdissima ambientazione (che è più di una semplice cornice) e grazie anche alla naturale "incoscienza" dei giovani protagonisti contro i crudeli adulti e i goffi poliziotti. Humor e ritmo con un pizzico di anarchia.
MEMORABILE: Il biancovestito dj Barbabietola; I "cacciatori" e i contadini; La cacche di coniglio allucinogene; Il pulmino salvifico; La coppia di poliziotti.
Dall’orienteering al survival: quattro ragazzi di città braccati o blanditi dal popolo selvaggio e insidioso della campagna. Miscelando con stravaganza e ironia vari linguaggi, dal teen movie all’horror, dal cartoon al videoclip (di cui il regista, alla sua opera prima, è maestro), il film azzarda una riflessione sul conflitto generazionale. Che ha pure spunti visionari interessanti (i cacciatori mascherati), ma che plana facilmente nella banalità concettuale e nella superficialità narrativa. Comunque, moderatamente divertente.
Commedia nera scozzese diretta dall'esordiente Doff che, senza prendersi troppo sul serio, di base tratta dello scontro generazionale e dello scontro di classe. Intriso di umorismo british e di scelte visive al limite del cartoon, alterna ottime trovate e momenti divertenti a qualche situazione troppo insistita (le palline lisergiche) e un certa critica verso la polizia portata avanti in maniera abbastanza fiacca e banale. Cast credibile (soprattutto i quattro protagonisti), Cosmo migliore in campo. Ritmo costante, bella l'ambientazione.
MEMORABILE: La forchetta; I momenti splatter del professore.
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DiscussioneDaniela • 11/09/20 21:59 Gran Burattinaio - 5941 interventi