Gakeen, magnetico robot - Serie animata (1976)

Serie anime validissima ed emozionante, caratterizzata da un ottimo disegno e dall'unione uomo/donna qui esplicata dall'unione dei due piloti, un ragazzo ed una ragazza che in volo si toccano per uniformarsi in un solo corpo, quello del robot appunto. Regia valida e pscicologia dei personaggi curata ed azzeccata. Combattimeti avvincenti e sigla indimenticabile.

Gakeen ha una storia diversa dagli altri robot di punta, anche se comunque emozionante. Per la seconda volta (la prima era nella serie I-Zenborg), un ragazzo (Takeru) e una ragazza (Mai) si fondono in un solo essere per formare un robot gigante, il Gakeen. La "solita" invasione aliena fa da sfondo alle vicende dello scontroso Takeru, che ha in antipatia il padre, un esperto di karate che l'aveva cresciuto con severità. I combattimenti robotici non mancavano, come anche la nave-fortezza "Divina Libertà" ed i buoni comprimari. Tre.

Serie robotica meno conosciuta ai più ma non per questo meno divertente. Il robot (magnetico, come da titolo) si compone di due fattori (minus e plus) che, uniti, possono dar origine all'imponente Gakeen. I nemici da combattere sono "mostri sintetici" e le lotte con essi coinvolgono lo spettatore amante del genere sin da subito. L'animazione è discreta e molte delle invenzioni legate a questo guerriero verranno riprese anche in anime di "robottoni" successivi. Da recuperare senza dubbio alcuno.

Notevole e particolare. Un'animazione che è stato un piacere rivedere, in alcune puntate. Personaggi eleganti, dotati di un "non so che" di "magnetico", tanto per restare in tema. Piuttosto complesso anche il sistema di funzionamento generale del robot (relativamente parlando, s'intende). Quasi patinato, nel senso positivo del termine, sia nel disegno che nei tratti della storia. Oppure, forse, semplicemente dolce e romantico, come un ragazzo e una ragazza insieme. La sigla è una delle più belle in assoluto del mondo dei robot.