Ibrido tra horror e fantascienza distopica, un film che rivisita il mito dei mutanti privilegiando i contenuti sulla forma (pure presente grazie a buoni effetti speciali, non "invasivi" e funzionali alla trama. Inizia sottotono, ma cresce progressivamente in tensione fino ad un finale catartico e una progressiva semplificazione della storia, inizialmente poco comprensibile. Straordinaria la performance della piccola protagonista, affiancata tra gli altri da un ottimo Bruce Dern. Un buon film.
Da anni un uomo vive barricato in casa per proteggere la figlioletta. Ma di che natura è il pericolo esterno che li minaccia? E quali sono le intenzioni dell'anziano gelataio che sosta con il suo furgone davanti la loro casa? Fantascienza a basso costo, intrigante soprattutto finché resta sul vago mentre quando scopre le carte (forse troppo presto) diventa l'ennesima variazione di un tema frequentatissimo nel cinema di oggi, non del tutto convincente ma con il pregio di concentrarsi più sulla storia e le interazioni tra i pochi personaggi che sugli effetti speciali, qui ridotti al minimo.
Un uomo vive barricato in casa con la figlia vietando loro qualsiasi contatto con il mondo esterno; fino a quando non compare un anziano e inquietante gelataio che convince la piccola a ribellarsi al padre. La prima parte è molto interessante in quanto molto misteriosa e porta lo stesso spettatore a non sapere di chi fidarsi; nella seconda però, quando il film svela tutte le sue carte, il palco crolla e si finisce nel banale e nel già visto. Non pessimo, ma si fa dimenticare piuttosto in fretta.
Intelligente nel cambiar mazzo appena la partita comincia, sprovveduto perché aveva in mano ottime carte: la misteriosa reclusione iniziale soddisfa decisamente più di quell’approdo fantastico al quale arriva un po' fiacco, in debito d’ossigeno e con qualche stratagemma (soldati nerboruti ed eroine volanti) che si rivela palesemente più un tributo alla voga del momento che una necessità vera e propria. Ci sono Bruce Dern e Emile Hirsch, cambiali in bianco a rischio zero. Passabile, ma il primo giro valeva un pallino in più.
Un piccolo film, semplice ma efficace, che pur proponendo un tema caro ai cinecomics (X-men su tutti), non ne sposa la sfarzosità. Molto buone le prove degli attori, Bruce Dern in primis, e davvero apprezzabile il crescendo di tensione che genera la sceneggiatura. L'approccio al mondo dei mutanti è molto dark, simile a quello di Shyamalan, ma la ragazzina (Lexy Kolker) pare perfettamente a suo agio e non sconfina mai nell'overacting. Non un capolavoro ma sicuramente un prodotto onesto e godibile.
La chiave metodologica per decrittare sin dalle fasi iniziali il tracciato tortuoso ma appagante che andrà sviluppandosi nelle pliche thriller di questo appassionante fanta-horror è senza dubbio Hidden, dei fratelli Duffer: un buon punto di partenza, per quanti vi si approcceranno con diligente predisposizione all'attesa, sinapsi neuronali guizzanti e occhio clinico settato al moviolone. Progettato e costruito sull'ambivalente equivocità fra psicosi e realtà e sull'indiscernibile natura benigna/maligna delle figure in scena, un film opzionalmente leggibile anche a livello metaforico.
MEMORABILE: Il primo incontro fra la piccola protagonista "evasa" (la brava e credibile Lexy Kolker) e l'anziano conducente dell'ambiguo camioncino dei gelati.
Parte bene, riuscendo a creare quell'indispensabile alone di mistero che in simili pellicole è indispensabile. I veri problemi però sorgono quando la nebbia creata si dissolve e appare la verità in tutta la sua sua poca, per non dire quasi nulla originalità (si pesca qua e là da film più o meno noti). Ed è un peccato, perché la confezione non era male e gli attori discreti (la bambina, il padre e il "gelataio"). Resta comunque vedibile, ma sa di occasione persa per un buon prodotto di nicchia.
MEMORABILE: Le visite alla bambina; Bolla temporale protettiva per evitare l'incidente; "Dimmi che mi vuoi bene".
Un padre tremendamente ansioso protegge la figlia da una minaccia esterna non ben identificata. Con il passare del tempo per la ragazzina diventerà sempre più difficile resistere alla tentazione di uscire allo scoperto. Se si riesce a superare il senso di smarrimento iniziale e la totale assenza di punti di riferimento e si lascia che il film si faccia più comprensibile, allora si può assistere a un'esperienza unica, nel suo genere. "Freaks" è un film che si fa apprezzare sia per originalità, sia per la modalità di gestire l'azione, con i diversi piani temporali che si sovrappongono.
MEMORABILE: L'interpretazione della piccola Lexy Kolker.
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DiscussioneDaniela • 9/02/20 11:16 Gran Burattinaio - 5804 interventi
Il film sta per essere reso disponibile sulla piattaforma Netflix che riporta attualmente tre righe di trama piuttosto fuorviante.
Inoltre il film stesso è taggato nella categoria "film tedeschi", mentre si tratta di una produzione indipendente canadese distribuita da una casa statunitense.
Dopo l'anteprima al Toronto International Film Festival, la pellicola è stata successivamente presentata in vari festival internazionali, compreso il Trieste Science+Fiction Festival, dove le è stato assegnato l'Asteroide, ossia il premio più importante.
Daniela ebbe a dire: Il film sta per essere reso disponibile sulla piattaforma Netflix che riporta attualmente tre righe di trama piuttosto fuorviante.
Inoltre il film stesso è taggato nella categoria "film tedeschi", mentre si tratta di una produzione indipendente canadese distribuita da una casa statunitense.
Dopo l'anteprima al Toronto International Film Festival, la pellicola è stata successivamente presentata in vari festival internazionali, compreso il Trieste Science+Fiction Festival, dove le è stato assegnato l'Asteroide, ossia il premio più importante.
In effetti dalle informazioni della scheda Netflix sembra trattarsi di un altro film...
DiscussioneDaniela • 13/02/20 14:02 Gran Burattinaio - 5804 interventi
x Galbo
non sembra che chi ha scritto le tre righe di presentazione abbia visto il film ma solo letto un riassunto di trama poi malamente sintetizzato
meglio così, lo spoiler ormai è all'ordine del giorno...
DiscussioneDaniela • 17/02/20 14:41 Gran Burattinaio - 5804 interventi
Poppo ebbe a dire: meglio così, lo spoiler ormai è all'ordine del giorno...
SPOILER
Beh, in quelle tre righe di presentazione scritte male sono riusciti ad infilarci pure uno spoiler, dato che viene dato per protagonista un personaggio che in tutta la prima parte del film siamo portati a credere scomparso, forse morto...
Restando in tema fanta-apocalittico, va detto che la minuta protagonista Lexy Kolker se la gioca alla grande (in naturalezza espressiva e immedesimazione nella parte) con l'altrettanto valida e toccante Sennia Nanua, piccola grande protagonista del precedente La ragazza che sapeva troppo (2016).