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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dalle stelle alle stalle. non è la prima volta che ai fratelli Coen capita di alternare grandi film a prodotti insignificanti, ma adesso la differenza tra il capolavoro IL GRANDE LEBOWSKI e quiesto BROTHER, WHERE ART THOU? è davvero enorme. Operazione ruffiana, esteticamente ricercata e musicalmente azzeccata, questo lavoro dei Coen vorrebbe rileggere l’Odissea in chiave moderna, con un protagonista (George Clooney) che si chiama Ulisse Everett McGill ed è sposato a Penny (Holly Hunter), che attende il suo ritorno dalla colonia penale. Ma il ritorno prende la forma di un viaggio avventuroso nel sud degli Stati Uniti in piena Depressione,...Leggi tutto con i nostri (oltre a Clooney troviamo John Turturro e Tim Blake Nelson) a vagare negli immensi spazi vuoti del Mississippi, fotografati in modo insolito con colori sgargianti e il giallo dei campi di grano a dominare incontrastato. I riferimenti al poema omerico sono molti (John Goodman/ciclope, le tre sirene, i “proci” che circuiscono Penelope...) ma sembrano inseriti solo come vezzo autoriale di nessuna importanza nello svolgersi della vicenda; che si snoda senza alcun senso del ritmo, privo di una logica e abbandonato a se stesso. Le musiche sudiste e i canti dei neri avvolgono i paesaggi regalandoci una giusta atmosfera di revival, ma le polveri della comicità solitamente acuta dei Coen sono bruciate: non si ride mai e anzi ci si augura che lo strazio finisca il prima possibile. Gli attori, pur bravi, non hanno modo di emergere, imprigionati in personaggi insulsi e costretti a dialoghi da serie B. I DIMENTICATI di Sturges? Altra cosa!

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Caesars 16/05/07 10:02 - 3773 commenti

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Nel titolo i fratelli Coen rendono esplicito omaggio a I dimenticati di Preston Sturges (dove un regista cercava di fare un film intitolato appunto "Fratello, dove sei?") ma percorrono la loro strada fatta di una ironia molto personale. Per le vicissitudini dei loro tre protagonisti l'ispirazione è chiaramente (e anche dichiaratamente) "L'odissea", anche se fornisce solo lo spunto per alcune situazioni che vengono sviluppate nella forma di commedia. I Coen meritano sempre una visione e questo film è tra i loro meglio riusciti.

Redeyes 15/02/08 11:15 - 2442 commenti

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Io l'ho trovato un ottimo film! Penso sia una divertente fuga di tre disgraziati condita da disavventure e ottime, piccole, gag. Mi è piaciuto molto Clooney, che ha reso benissimo il suo vanesio personaggio e le scene con la cuffietta per capelli in testa sono di per sè spassose. Goodman, nonostante sia quasi di passaggio, è comunque ottimo e gli attori di contorno funzionano alla grande. Il film scorre molto bene, l'ironia la fa da padrona, le musiche sono azzeccate ed i paesaggi belli. Godibile.

Galbo 17/02/08 08:00 - 12372 commenti

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Bella commedia in forma di road movie, tra le più ispirate dei fratelli Coen. Ambiziosamente ispirato all'Odissea, "Fratello dove sei?" si avvale di una sceneggiatura molto ben scritta, ricchissima di citazioni da opere precedenti (ad esempio Furore di John Ford) e di un'ottima regia. Le prove dei tre protagonisti (specie Clooney, una vera rivelazione) sono eccellenti; ottimo l'uso della bella colonna sonora.

Supercruel 18/08/08 14:02 - 498 commenti

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Piuttosto deludente. Forse c'è troppa carne al fuoco e si finisce per perdersi tra i mille rivoli del film, più che divertirsi. Non mancano alcune situazioni piacevoli e ben scritte, ma nel complesso questa prova dei fratellini non è propriamente riuscita. Più che un'"odissea" sembra un collage di situazioni che manca di sintesi e, in fondo, non si riesce nemmeno ad affezionarsi ai protagonisti. Ad ogni modo davvero buona la prova attoriale di Clooney, alle prese con il personaggio meglio riuscito. Occasione mancata.

Pigro 15/10/08 09:16 - 9623 commenti

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Tre galeotti in fuga nel Mississippi degli anni 20. Divertente, acuto, fantasioso, il film gode di una sceneggiatura perfetta ispirata all'Odissea, senza che questo ingessi la storia in forzate trasposizioni. Il senso epico del mito è ricreato dall'ambientazione country e dalla fotografia vintage. E poi: attori superlativi, regia geniale... Insomma, un ottimo mix per raccontare l'Ulisse moderno ai tempi della depressione, quando tutto sembra essere negativo e quando astuzia e forza di volontà possono condizionare il destino.

Patrick78 16/01/09 13:18 - 357 commenti

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Odissea coeniana virata in chiave di commedia, che cerca invano di far sorridere lo spettatore ed invece lo illude e lo annoia. Qualità formali impeccabili per una confezione tirata anche troppo a lucido e portata ai soliti eccessi che hanno caratterizzato la stampa registica del duo fraterno almeno fino all'inarrivabile No Country for Old Men. Fastidioso Clooney in una parte che sessant'anni fa sarebbe calzata a pennello per uno dei fratelli Marx, mentre l'unica nota positiva del film è la maniacale cura delle scenografie da Grande Depressione.

Ciavazzaro 20/04/09 14:48 - 4768 commenti

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George Clooney galeotto non è così esaltante. Una trama non curata a dovere, un ritmo lentino... Coen ha fatto decisamente di meglio nel corso degli anni. Replicato un infinità di volte sulle reti pubbliche, ma è meglio se vi evitate la visione.

Cotola 28/02/10 02:57 - 8998 commenti

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Simpatica commedia on the road, che rivisita in chiave moderna nientemeno che l'Odissea di Omero, con alcune belle trovate ma anche con qualche pausa di troppo che le impedisce di assurgere allo status di grande film. I momenti divertenti non mancano ma non tutte le gag sono buone. La regia di Coen c'è sempre ma stavolta a fallare è la sceneggiatura che è, come già detto, discontinua. In ogni caso molto gradevole.

Daniela 5/03/10 10:07 - 12606 commenti

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Penalizzato dal fatto di far seguito ad un capolavoro, quel Grande Lebowsky che è probabilmente il film più bello a firma Coen, Fratello dove sei? - pur opera dichiaramente minore - è comunque una divertente rivisitazione parodistica dell'Odissea e, nello stesso tempo, un omaggio fra l'ironico e l'affettuoso al cinema sulla Grande crisi (il titolo richiama quello del film progettato dal regista protagonista di I dimenticati di Sturges). Azzeccato il cast, in particolare Clooney con baffetti e Goodman orbo, molto piacevole la colonna sonora.

Xamini 13/04/10 00:41 - 1244 commenti

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Musicale sin dal battere ritmico dei picconi nella polvere dello stato del Mississippi, questo film dimostra come i Coen siano tecnicamente in grado di spaziare tra generi e atmosfere ma non sempre riescano a travolgere. A travolgere, qui, è invece la colonna sonora country che prende per mano Ulisse-Clooney e lo riporta dalla sua Penelope, attraverso un'odisseica sfilata di personaggi non sempre riusciti. Piacevole.
MEMORABILE: "Datti una mossa, junior! Grazie a Dio tua madre è morta dandoti alla luce; se ti avesse visto, sarebbe morta di vergogna!"

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Domino86 6/11/10 10:42 - 607 commenti

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Una commedia molto divertente, ispirata all'Odissea, che si segue piacevolmente. Il trio di galeotti erra per l'America della depressione in un susseguirsi di sfortune. Ottima prestazione dei tre protagonisti che mettono così in risalto il genio, già noto, dei fratelli Coen. Veramente bella la colonna sonora, musica di un'America presa alle sue radici.

Lupoprezzo 4/02/11 13:25 - 635 commenti

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I fratelli Coen, appoggiandosi all'Odissea omerica, rivisitano a modo loro l'epoca della grande depressione, celebrandone soprattutto lo spirito musicale (vero filo conduttore del film). Grandi interpretazioni (George Clooney è eccezionale) e scene decisamente gustose (il balletto del Ku Klux Klan). Un buon film, ma non va oltre l'intrattenimento e purtroppo accusa momenti di stanca che appesantiscono un po' il ritmo.

Didda23 14/09/11 13:47 - 2424 commenti

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Rifacimento poco efficace del classico omeriano, "Fratello dove sei?" è un film che brucia frettolosamente nella propria ruffiana ambizione. L'arma vincente dei Coen, la sceneggiatura, è priva del tono scanzonato e grottesco che aveva sancito il successo dell'opera precendente. La noia fa presto capolino per colpa di un ritmo lento e dilatato. Non male la soundtrack e l'interpretazione degli attori. Fragile.

Mickes2 10/06/12 17:09 - 1670 commenti

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Subito appurato che lo smalto scintillante delle pellicole migliori non c’è, il film è un buona commistione di ironia e pungente sagacia, che adopera gli elementi e la struttura dell’Odissea omeriana per raccontare il contesto della grande depressione statunitense. Non mancano dinamismo, personaggi eclettici e bizzarri nonchè ottime interpretazioni (Clooney su tutti), ma la sceneggiatura – pur egregiamente supportata dal sempre eccellente Deakins e la godibile colonna sonora - a tratti si trascina stancamente verso un finale fatuo.

Manfrin 26/06/12 14:54 - 391 commenti

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Non facile da commentare questo potpourri di generi cinematografici con riferimenti all'Odissea. Avventuroso, un po' romantico, vene di comicità e pure commedia. In effetti alla fine questa mescolanza incide sul risultato. Di notevole indubbiamente c'è la fotografia; tra gli attori mi è piaciuto Turturro più di Clooney/Gable. Dei Cohen preferisco però i loro noir.

Ryo 26/11/12 14:06 - 2169 commenti

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L'ho trovato un film senz'altro ottimo, ma talvolta noioso. Passando da una situazione all'altra in maniera molto veloce è facile perdere il filo, come se mancasse qualche passaggio. Splendida la colonna sonora e suggestiva la fotografia dagli splendidi colori. Ottimo il cast, che incarna perfettamente i personaggi interpretati.
MEMORABILE: La scena del venditore di bibbie; L'irruzione nel Ku Klux Klan; La hit country.

Ziovania 27/12/12 15:36 - 337 commenti

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Per quanto mi riguarda questo film potrebbe essere solo il frutto di un sogno. I sogni di solito celano significati più profondi, ma in questo riesco a cogliere solo quelli più epidermici. Tre idioti girano senza senso per le campagne del Mississippi il cui unisco scopo, in fin dei conti, è riportare a galla una tradizione musicale nera (work song e blues) e bianca (bluegrass e country) che si perdono nella notte della storia americana e una delle poche da contrapporre alla cultura classica europea. Tutto ben fatto; ma film, dove sei tu?

Almicione 18/06/13 01:34 - 764 commenti

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Piacevole commedia un po' ambiziosa dei fratelli Coen. La storia degli Stati Uniti degli anni trenta viene raccontata attraverso la fuga di tre evasi, le cui vicende possono essere intese come un moderno viaggio di Ulisse. Molti i riferimenti all'"Odissea" i quali, se inizialmente possono risultare graditi, vengono presto a noia. Interessanti, comunque, la caratterizzazione dei personaggi storici e il modo in cui sono stati inseriti nella storia. Nel complesso una pellicola passabile. Non eccezionale, però, il trio protagonista.

Nando 17/12/13 08:35 - 3806 commenti

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Originale road movie in cui emergono citazioni e richiami a opere del passato. Il ritmo è elevato con squinternati incontri dei tre protagonisti, tuttavia qualche situazione appare troppo grottesca, tendente al demenziale. Buona prova dei protagonisti ed efficace colonna sonora.

Saintgifts 17/03/14 18:45 - 4098 commenti

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Un Omero dalla pelle nera predice il viaggio che dovrà affrontare l'impomatato Ulysses con i suoi compagni e cosa vedranno al termine del sofferto peregrinare. Colpa di un incipit mozzafiato dai colori impregnati di giallo, con i galeotti che battono le pietre ritmicamente per accompagnare il loro canto, liberi solo di indossare un proprio copricapo su divise rigorosamente a strisce, se poi il resto del film sembra soffrire (ma non sempre) del giusto ritmo. Unico appunto su un originale lavoro che racconta suggestivamente la grande depressione.

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Delpiero89 18/09/14 18:08 - 263 commenti

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L'Odissea riletta dai fratelli Coen si può definire come una mezza delusione. Nonostante alcuni spunti interessanti e qualche risata qua e là, il ritmo latita e la storia risulta piuttosto sfilacciata. Nota di merito per la ricchissima colonna sonora. Rimane il dubbio che il film meriti una seconda visione per essere apprezzato.

Schramm 7/03/15 17:37 - 3490 commenti

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Conseguire la libertà è anabasi omerica sotto l’egida favolistica di Tiresia: le lusinghe polifemiche vengono da chi di Dio ha fatto merce e vuoto calco, le sirene-circe sono consorziate con la legge (la teriomorfia non è più suina) nessun Argo aspetta, Penelope disfa la tela del matrimonio figliando a volontà con terzi, e sarà un momento-memento di bibliche proporzioni a garantire il definitivo spezzarsi delle catene. E in questo rimboschimento omerico e lisciviazione filmica a opera di interpreti (e reinterpretazioni) guidati dal sublime, i Coen segnano un goal al minuto nella rete del Mito.

Rambo90 30/11/15 16:12 - 7661 commenti

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Divertente film dei Coen, che usano l'Odissea in modo intelligente per farne una sorta di rivisitazione demenziale e contestualizzata agli anni 20/30. La confezione è molto curata e colpisce in positivo, con un'ottima ricostruzione d'epoca e una splendida fotografia. Pregevole anche la colonna sonora, che serve ancora meglio a contestualizzare l'ambientazione. Ottimo il cast, con un Clooney in gran forma e gustose caratterizzazioni secondarie (tra cui Goodman). Non tutte le scene filano lisce ma si sorride spesso.

Capannelle 10/10/16 00:24 - 4394 commenti

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Fratello dove sei, ma anche Coen dove siete? Oddio, la loro mano si vede e c'è poco da dire sulla fotografia, sulle musiche e sul gusto della messa in scena. Quello che difetta è il ritmo e, in parte, anche la coralità degli interpreti, che si susseguono in scena senza troppo amalgama. Lo stile c'è ma difetta la sostanza delle gag e per fortuna ci sono gli ultimi 20 minuti a renderlo meno pesante.

Paulaster 10/05/17 10:20 - 4375 commenti

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Per riconquistare la moglie un galeotto si fa aiutare da un duo così da riacquisire la libertà. Andamento che segue le vicende del trio senza fluidità fino a una parte finale di buon piglio che riequilibra. Solite note positive dei Coen la fotografia (stavolta dell'epoca della Depressione) e i momenti canori blues. Clooney ha la faccia giusta del capo gigione, ma Turturro ha qualcosa in più. Il corollario politico e di giustizia del periodo è poco esplorato.
MEMORABILE: Il Ku Klux Klan visto dall'alto; Gli oggetti sott'acqua.

Thedude94 27/09/17 23:31 - 1084 commenti

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Avventurosa fuga di tre galeotti - capitanati da un ottimo Clooney ben spalleggiato da Turturro e Blake Nelson - alle prese con situazioni simili a quelle vissute dall'epico Ulisse di Omero. I Coen difatti si ispirano al grande poema e realizzano una sceneggiatura tutto sommato simpatica, anche se non la loro migliore; la bellezza dell'opera sta nella regia e nella fotografia. A livello attoriale tutti autori di una buona prova, e anche se il film non tocca livelli elevatissimi rimane godibile in tutta la sua durata.

Magi94 22/10/17 21:36 - 944 commenti

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Un'idea di base curiosa ma che inciampa in una sceneggiatura poco convincente. E' difficile dire chiaramente il perché: semplicemente ci si diverte meno di quel che si dovrebbe, il ritmo è altalenante o, forse, è la storia stessa che ha poca anima, costruita per prestarsi ai giochi registici dei Coen. Non che sia un brutto film, si lascia vedere senza problemi: Clooney non è malaccio, ottima la fotografia con filtro giallastro.

Rocchiola 26/06/18 10:40 - 952 commenti

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Leggero e ironico miscuglio tra road-movie, commedia e ricostruzione d’epoca. Solo i Coen potevano pensare di ambientare l’Odissea di Omero all’epoca della Grande Depressione. Così, accanto a un musicista di colore chiaramente ispirato a Robert Johnson e al gangster Baby Face Nelson, troviamo un Polifemo che ha il volto pacioso di Goodman e un Ulisse-Clooney che ricorda Clark Gable, oltre a tre belle sirene truffaldine. Turturro e Nelson hanno due facce che da sole bastano a giustificare l’esistenza del film. Musiche folk d’epoca sublimi.
MEMORABILE: Il balletto del KKK di cui si ricorderà Tarantino in Django; Il battesimo nel fiume memore de L'imperatore del Nord; L'inseguimento tra le mucche.

Rigoletto 5/09/18 08:18 - 1785 commenti

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Tre galeotti, guidati dal marpione Clooney, evadono per andare a recuperare un fantomatico tesoro. Lungo la strada, sempre braccati, incontreranno gente di ogni risma, fino a che.... Commedia bizzarra, che potrebbe essere etichettata con due pallini ma avendo in sé i parametri rovesciati: un discreto film senza un perché. Ottima prova del cast che si avvale di uno splendido Turturro e di un Goodman in veste evil. Soffre però di una certa lentezza narrativa. Ottime le musiche.

Minitina80 16/12/18 11:40 - 2976 commenti

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Geniale e ardito il solo pensiero di voler rileggere un’opera proveniente da una cultura tanto differente e distante dall’America dei primi del Novecento. Ambizione in gran parte soddisfatta in quanto il risultato è più che soddisfacente. Splendida la fotografia dalla tonalità giallastra e ottimi i tre attori principali nel caratterizzare tanto bene i loro personaggi. Stesso dicasi della colonna sonora che accompagna costantemente tutto il film, divisa tra brani gospel e blues che arricchiscono le immagini di molteplici sfumature.
MEMORABILE: La riunione notturna dell’organizzazione segreta per impiccare il nero.

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Noodles 23/02/20 23:13 - 2196 commenti

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Viaggio nell'America della Grande Depressione per i tre protagonisti, periodo storico messo in scena perfettamente dai fratelli Coen che però girano un film non indimenticabile. La parata di personaggi che i protagonisti incontrano è interessante, ma alcuni avrebbero meritato un approfondimento. Anche il ritmo ha spesso dei cali. A fare da contraltare ci sono però la splendida fotografia e gli ottimi inserti musicali. Bravi i protagonisti, ma l'atteggiamento piacione di Cloney a volte è fastidioso.

Silvestro 2/09/21 10:37 - 357 commenti

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Un film non facile da giudicare, una pellicola che alterna momenti di grande qualità ad altri un po' più fiacchi. Insomma, un film imperfetto e che non è ai livelli del Grande Lebowsky ma che conferma la capacità dei fratelli Coen di fare cinema. Buona l'interpretazione degli attori, ottime le melodie in stile folk che ci accompagnano lungo tutta la visione.
MEMORABILE: L'accompagnamento musicale.

Fulleffect 28/09/21 20:53 - 107 commenti

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Sicuramente un film di passaggio nella filmografia dei registi (non a caso si trova nel mezzo tra due capolavori), che risulta a tratti godibile. E' un road movie con forte influenze musicali vagamente ispirato all'Odissea di Omero; stupisce per la tecnica cinematografica e per una fotografia straordinaria, convince meno in qualche snodo narrativo e in qualche momento di stanca. Certo che l'America anni '30 è rappresentata divinamente e i Coen si divertono a costellare la pellicola di citazioni e rimandi a grandi classici hollywoodiani. Tutto sommato piacevole.

Herrkinski 3/09/22 23:49 - 8052 commenti

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Tra riferimenti all'Odissea e a certo cinema classico, i Coen realizzano una commedia on-the-road ambientata nel Mississippi degli anni '20 che, pur risultando gradevole, non ha molto da dire; il trio di protagonisti, sorta di Tre marmittoni, riesce però a catalizzare l'attenzione e le loro avventure, tra esibizioni canore, fughe dal Ku Klux Klan e strani incontri, si fanno tutto sommato seguire, grazie anche allo sfondo sempre affascinante del Sud e a una fotografia molto particolare. Nel complesso tra i titoli minori dei Coen, specialmente arrivando da Il grande Lebowski.

Reeves 7/08/23 07:57 - 2152 commenti

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I fratelli Coen si confermano registi di talento ma decisamente diseguali nei risultati. In questo caso l'idea di ambientare un adattamento dell'Odissea nell'America di qualche anno prima è un'operazione decisamentre cervellotica e concepita a tavolino. Ne risente anche nella recitazione, che sembra legata e impacciata, e nello humour, che ogni tanto fa capolino sembra quasi per problemi contrattuali.
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  • Homevideo Gestarsh99 • 18/03/12 13:20
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 23/05/2012 per Universal:



    DATI TECNICI

    * Formato audio 5.1 DTS: Francese Italiano Tedesco Spagnolo Portoghese
    5.1 DTS HD: Inglese
    * Sottotitoli Inglese per non udenti Francese Italiano Tedesco Spagnolo Brasiliano Olandese
  • Homevideo Rocchiola • 26/06/18 10:52
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Ottimo questo BD dell'Universal con audio DTS 5.1 e video praticamente perfetto. Peccato per la fotografia giallognola e piuttosto scura ma è una caratteristica del film.
    I film dei Coen sono sempre stati almeno fino a questa pellicola, piuttosto coloriti grazie ad una fotografia dai toni vivi affidata nelle prime pellicole al futuro regista Barry Sonnenfeld e poi al Roger Deakins che sicuramente ha introdotto, in linea con il trend dei tempi, delle tonalità più scure ma ancora abbastanza brillanti come ad esempio in Lebowski.
    Purtroppo per il mio gusto personale questo è il primo titolo dei Coen che paga un pesante tributo allo stile fotografico più moderno in cui le tonalità sono smorzate e su tutto domina una patina scurognola che appiattisce le immagini. Così i prati non sono più così verdi come in passato ed il sangue non appare più così "profondamente rosso".
    In ogni caso le colorazioni di questo film sono ancora accettabili se paragonate alla natura morta di titoli futuri come A Serious Man, Il Grinta e A Proposito di Davis.
    In ogni caso è questione di gusti, ma a livello tecnico la linea di demarcazione tra presente e passato si fa sempre più forte.