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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

È il primo film di Abel Ferrara girato “in costume”. Siamo nell'America della Depressione e la famiglia di gangster italo-americana dei Tempio si stringe attorno al ventiduenne Johnny, morto ammazzato e del quale si sta celebrando il funerale (con tanto di litanie cantate dalle solite vecchine in nero). In particolare seguiamo le vicende dei due fratelli di Johnny: Chez (Chris Penn) e Ray (Christopher Walken), da sempre uniti a Johnny (Vincent Gallo) da uno strettissimo legame. Sembrerebbe l'ennesimo film gangsteristico alla Coppola/Scorsese, in realtà il cinema di Ferrara è lontano anni luce: così i protagonisti non passano le loro giornate a uccidere (o meglio, lo fanno ma non ci viene mostrato)...Leggi tutto e invece si interrogano sulla loro condizione. Il regista di DRILLER KILLER non è cambiato: prima di tutto contano le psicologie dei personaggi, che si torturano continuamente alla ricerca di una soluzione interiore che non troveranno mai. FRATELLI (ma il titolo originale, THE FUNERAL, era altrettanto azzeccato) è però un'opera dalla qualità altalenante: a momenti semplicemente strepitosi, valorizzati da una direzione degli attori che ha pochi eguali al mondo, da una sceneggiatura acuta e intensa, mai banale e da una colonna sonora (opera del fido Joe Delia) come sempre splendida, non fa riscontro un ritmo accettabile. Specialmente quando entrano in scena i lunghi flashback con Vincent Gallo, che raggiungono vette di noia mortale. Ma la strada di Abel Ferrara sembra essere questa, oramai, come già avevamo visto nel lentissimo THE ADDICTION. Consoliamoci con le strepitose performance del cast: Chris Penn (premio a Venezia per il miglior attore non protagonista), Annabella Sciorra ma soprattutto un formidabile Christopher Walken, qui al suo top.

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Lercio 31/10/07 23:49 - 232 commenti

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Gangster movie firmato Ferrara. Un cast fenomenale con un Chris Penn eccelso, di un talento immenso. Opera con implicazioni filosofiche che muove i passi da un funerale e va a ritroso fino a toccare l'inferno di una famiglia mafiosa. Origini e futuro del male per uomini senza speranza. Sorprendente come Ferrara riesca a gestire alla perfezione una storia apparentemente semplice nella sua complessità. Capolavoro.

Onion1973 4/01/09 15:45 - 163 commenti

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Un film bellissimo, moderno shakespeariano, carico di emotività e recitato alla perfezione da Walken e Penn. Storia di una famiglia di gangster intrappolata fatalmente dalle proprie origini sociali e culturali. L'uccisione di uno dei fratelli, Johnny e il suo funerale, saranno solo il preludio ai drammi successivi. L'esplorazione delle relazioni familiari, il giallo che ruota attorno alla ricerca dell'assassino e la vendetta (fatale dogma mafioso) regalano un coinvolgimento non rintracciabile in altri film del genere. Cinema perfetto.

Galbo 25/01/09 08:11 - 12392 commenti

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Bellissimo film (probabilmente il suo migliore) di Abel Ferrara che costruisce una saga familiare di ambientazione mafiosa che ha i ritmi e le cadenze di una tragedia teatrale. Il regista imprime al film cadenze e ritmi che rendono ineluttabile il destino della famiglia Tempio che precipita progressivamente in un vortice di folle violenza in cerca dell'inevitabile vendetta per la morte di un componente. Ottimo il cast, dominato da Chris Penn e Christopher Walken.

Cotola 10/12/09 23:56 - 9043 commenti

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Uno dei migliori Ferrara di sempre (assieme a The addiction e Il cattivo tenente) che non è il solito e semplice film sulla criminalità ma si interroga come pochi sul senso e le radici del male e lo fa con grande maestria. La presa sul pubblico è notevole, nonostante i ritmi non siano certo vertiginosi. Alcune scene sono splendide ed il cast fornisce una prestazione notevole, con un Penn una spanna sopra tutti.

Capannelle 2/02/10 11:04 - 4411 commenti

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Meritevole per il taglio scelto da Ferrara (senza soffermarsi su lotte e sparatorie racconta i mafiosi nel loro background psicologico intriso di convinta ipocrisia), ricco di dialoghi e scene forti ma anche altalenante come presa sul pubblico: a volte troppo parlato o troppo crepuscolare come ambientazione. Sofferti i ruoli delle donne, inespressivo Gallo, bene Walken ma chi batte tutti è Chris Penn nel ruolo di Chez, con le sue esplosioni d'ira.

Ghostship 30/06/10 20:32 - 394 commenti

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La parabola della famiglia Tempio nell'America della depressione tra flashback, vendetta e follia. La chiave della storia è nello spirito anarchico di Johnny, ventiduenne comunista e libertino, morto ammazzato. Partendo dal funerale di quest'ultimo Ferrara si concentra principalmente sulla psicologia dei personaggi, che rimarranno prigionieri del mondo che li ha cresciuti e che non hanno saputo rifiutare, in un cupo crescendo drammatico. Molto diverso da Coppola e Scorsese, che privilegiano l'azione, pur basandosi su una solida sceneggiatura.

Enzus79 9/01/13 15:53 - 2894 commenti

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Sembra una tragedia teatrale, questo capolavoro firmato Abel Ferrara. Le coscienze in rivolta di chi ha perso il fratello sono qui risaltate in modo emblematico (ottima la sceneggiatura di St. John), così come le figure femminili. Grandissimi Walken e Chris Penn (premiato a Venezia).

Paulaster 1/08/13 09:55 - 4415 commenti

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Sorta di seduta psicanalitica di come essere gangster in una famiglia italiana negli anni 30. La circostanza del funerale di uno dei fratelli analizza i rapporti tra gli uomini, con le mogli o verso la società. Occhi puntati sulla politica come mezzo o con la religione per pulirsi la coscienza, anche se l’individualismo è ottusamente il protagonista. Walken è una certezza, bravi la Sciorra e Penn, che ha le scene migliori (tra cui il finale). Fotografia eccellente che rimanda al tempo passato senza essere stucchevole.

Beffardo57 2/08/13 17:48 - 262 commenti

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Dimenticate Don Vito Corleone e i suoi mafiosi tutti casa, famiglia e affari (sporchi, a volte sanguinosi). Qui siamo dalle parti di una tragedia elisabettiana, di una violenza e follia che si ereditano o si apprendono ineluttabilmente, come una sorta di vocazione al male che non ammette diserzioni. Il coro delle donne assiste al dispiegarsi delle pulsioni autodistruttive. Cupo, quasi insopportabile, ma stilisticamente coerente, compatto, recitato benissimo: Abel Ferrara non è stato più capace di raggiungere un livello espressivo così compiuto.

Pinhead80 22/08/13 14:59 - 4758 commenti

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Non è il solito film di mafia, oppure sì. "La famiglia" incarnata nei tre fratelli rappresenta un'angosciosa esistenza segnata da scie di sangue e da un destino che li accomuna. Non esistono strade differenti e neppure scelte che possano indirizzare il destino di una persona. Ci sono solo la famiglia, i suoi legami e il sangue che si mescola assieme a quello delle loro vittime, sino alla fine.

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Mickes2 23/07/14 14:21 - 1670 commenti

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Enorme dichiarazione stilistica del duo Ferrara-St. John per un kammerspiel esistenziale totalmente piegato ai (dis)valori umani, le coscienze e al Credo. La religione e Dio sono sempre più presenti, ma sottoforma di piaghe, minacce, pesi da cui è impossibile liberarsi. Un mosaico cupissimo e lacerante che amplifica ossessioni, ricordi e deliri in un’escalation d’amore e morte, crudeltà e rispetto dove i moti dell’anima dei protagonisti appaiono tetri e indefiniti, rarefatti e visceralmente contraddittori. Capolavoro tragico e insondabile.

Rigoletto 30/01/15 15:42 - 1786 commenti

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Notevolissimo film dall'ambientazione familiare ma non casereccia; anzi, è una storia di ampio respiro nella quale Ferrara dà il meglio di sé e un cast eccellente fa il resto sotto tutti i punti di vista: Walken al solito aleggia su un piano diverso, ma il più focoso è Penn, efficace al punto da ricordarmi (con le debite proporzioni) James Caan ne Il padrino. Consigliatissimo.

Alex1988 23/10/16 18:13 - 728 commenti

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Tra i migliori film di Ferrara, in cui le tematiche del suo cinema vengono tutte fuori (tant'è che somiglia a una lezione di teologia sul cattolicesimo)! Gangster-movie che non segue le regole del genere; sparatorie quasi del tutto assenti. Il fulcro della storia è racchiuso tutto nel "funerale" del titolo originale. Grandi Walken e Penn.

Vito 13/01/17 12:31 - 695 commenti

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La mafia e i suoi valori. La religione, la famiglia, il potere (cioè i cani da guardia del potere). Dietro ai quali si nasconde un mondo di oppressione, violenza e orrore. Un film di anime in pena destinate all'(auto)distruzione. Straordinari Walken, Penn e Vincent Gallo e ottime anche la Sciorra e Isabella Rossellini.

Daniela 30/12/20 06:14 - 12660 commenti

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Quando il più giovane di tre fratelli viene ammazzato, la famiglia si stringe attorno alla bara in una veglia durante la quale riemergono i ricordi... Tra i più cupi film incentrati sulla malavita italo-americana, si avvale di un costruzione drammatica sapiente nell'alternanza dei flaskback concatenati e delle straordinarie prestazioni di un cast tutto in parte. Nessuna mitizzazione: non c'è grandezza in questi mafiosi intrisi di religiosità ma consapevoli che nessuna preghiera potrà salvarli dall'inferno a cui sono destinati. Potente e disperato l'epilogo nel segno del sangue. 
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