Frank Gehry creatore di sogni - Documentario (2005)

Interessante documentario che testimonia di un incontro tra due grandi artisti contemporanei, un regista (Sidney Pollack) ed un architetto (Frank Gehry). Ottimo modo per avvicinare il pubblico all'architettura contemporanea, il film è sia intervista che raccolta di testimonianze su Gehry e le sue opere più famose attraverso un'analisi (seppure semplificata e poco tecnica) del processo creativo che ne ha portato alla costruzione. Il film è forse un po' troppo celebrativo ma ha il merito di parlare in modo semplice di una materia complessa.

Confesso la mia ignoranza in materia: non conoscevo né Frank Gehry né il suo lavoro (il più famoso dovrebbe essere il Guggenheim Museum di Bilbao) e il documentario l'ho visto solo perché firmato da Sydney Pollack (suo ultimo lavoro). L'impressione che ne ho ricavato è quello di un'opera un po' troppo celebrativa (però c'è anche una voce fuori dal coro, che è parzialmente critica circa il lavoro dell'architetto) che ha il merito di introdurre, anche se in modo superficiale, ad una materia importantissima per lo sviluppo delle nostre città.

Pollack dedica il suo ultimo lavoro al genio scomposto del suo vecchio amico Frank Gehry, maestro dell'architettura contemporanea. Attraverso spezzoni di interviste con amici e collaboratori del protagonista (fra cui Pollack stesso), alternati a immagini delle sue opere più importanti, conosciamo uno degli artisti più rivoluzionari dell'ultimo mezzo secolo, sia nella vita privata che nella realizzazione dei lavori, dall'approccio progettuale all'opera finita. Interessante l'intervista allo stesso Gehry che racconta dei suoi inizi. Curioso!

In quest'ultimo lavoro Pollack intervista, da pari a pari, il celebre architetto Gehry, suo amico anche per la comune radice ebraica. Un ritratto limitato alla singolarità del personaggio che persegue la sua visione non solo architettonica ma estesa anche a domini diversi evitando tecnicismi (che forse avrebbero giovato), con accenni al rapporto con i grandi suoi contemporanei. Interessanti il lavoro di equipe che rende concreta l'idea di base (che a sua volta diventa spunto per ulteriori modifiche) e il dibattito intorno al ruolo dell'architettura tra innovazione e tradizione.