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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/01/19 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 16/01/19 01:22 - 2899 commenti

I gusti di Buiomega71

A parte i dialoghi filosofeggianti di stampo teatrale, l'opera oliveiriana trasuda di fiammeggiante incanto e ipnotismo (nella fotografia, negli interni barocchi, nella colonna sonora dalle venature quasi horror) che sfocia in tocchi onirici (le nozze di Francisca, l'allucinato banchetto che ne consegue) e surreali (con il cavallo nel salotto, la fuga nel bosco di notte) lambendo il tanfo necrofilo sul talamo di morte, chiudendo con farfalle nere e cuori estirpati sottovetro. Delicatezza di regia, disperazioni femminee e una durata fiume di inusuale bellezza spettrale.
MEMORABILE: Josè alla governante Franzina: "Hai un cattivo odore"; Francisca sul letto di morte che delira; Lo schiaffo di Josè a Francisca; Le frasi reiterate.

Evaristosb 20/03/22 00:20 - 5 commenti

I gusti di Evaristosb

Film cervellotico e molto raffinato, inteso per un pubblico di intellettuali o presunti tali. Ritmo lento, tra il noioso e l'ipnotico. Alcune inquadrature hanno una costruzione plastica davvero notevole, talaltre sono surreali; grande senso di straniamento: gli attori guardano da altre parti, non alle persone a cui parlano, spesso allo spettatore stesso. Impegnativo, ma ha dei lati interessanti.

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  • Discussione Buiomega71 • 16/01/19 10:45
    Consigliere - 25892 interventi
    FALSI D'AUTORE-Perduti e ritrovati

    Parto prevenuto (non avendo visto nulla del regista portoghese) di sorbirmi la bellezza di 160 minuti (mica bruscolette) di noia micidiale e frantumazione dei cosidetti che manco Fantozzi e l'ormai mitizzata Corazzata Potemkin (mancavano solo i ceci)

    Al contrario di tutte le temute aspettative, è stata un'eperienza straniante e sensoriale notevole.

    de Oliveira (con uno stile che mi ha rammentato il mio amato Raoul Ruiz e in certi contesti a Rhomer, penso alla Marchesa Von O) riesce a ipnotizzare e affascinare nonostante la scoraggiante durata fiume

    Tolti i dialoghi intellettualoidi e filosofeggianti di stampo meramente teatrale, si rimane ammaliati dall'atmosfera mortifera e surreale che mette in scena il grande maestro portoghese, con una raffinatezza di regia da lasciare senza fiato

    Storia di amour fou e di sofferta passione femminea (bravissima e intensa la Menezes, chiusa nel suo dolore lancinante dell'amore impossibile, fragile, passiva, delicata, remissiva, una sorta di Adele H, più spettrale e allucinata), che si muove in un contesto maschilista e cinico (emblematica la sequenza in cui , sulla barca, Josè e un altro uomo gettano nel lago le calzature di Francisca ridendo in maniera dispreggiativa) di questo estroso e inusitato romanzo d'appendice.

    Oltre alla fotografia ammaliante e fiammeggiante negli interni scarni e barocchi (bellissima la sequenza nella serra dove Francisca annaffia i fiori mentre parla con Carlos, giudicandolo "invidioso e cattivo") che mi hanno ricordato un pò quelli borowczykiani, alla partitura musicale che sconfina in territori quasi horror, al surrealismo di alcuni frangenti (il cavallo nel salotto), agli esterni naturali così crepuscolari e rarefatti, il cinema di de Olivera risulta astruso quanto seducente, con camera fissa, attori che in un inquadratura si fissano negli occhi, mentre un terzo parla e guarda in macchina, frasi reiterate e differenti punti di vista, una recitazione che sembra quasi sotto ipnosi , la figura spettrale e mortifera di Francisca stessa.

    Pezzi di gran cinema nella fuga di Francisca e Jorge nel bosco di notte (con la partitura di João Paes che accarezza note da puro horror movie), le nozze di Francisca (e il banchetto che ne consegue) intinti in una surrealità bunueliana quasi incubotica e allucinata, il disprezzo di Jorge per la giovane governante Franzina (Allontanati da me, hai un cattivo odore) che spolverando (come nei film porno) cerca di sedurlo alla presenza dell'apatica Francisca, Carlos che sottolinea l'odore acre di malattia che emana Francisca , lo schiaffo improvviso che Jorge ammolla a Francisca (e lei casca a terra come se fosse un'automa privo di volontà), eppoi quel tanfo mortifero e decadente che si respira per tutto il film, sfocia nel letto di morte della giovane e addolorata fanciulla, che delira pallida e sudata nel fremito dell'ultimo sospiro (una delle sequenze di afflizione più intense e dolorose mai girate), che si chiude in barlumi di delirio orrorifico (Jorge sull'altare del rimorso) con cuori estirpati sottovetro e stretti nella mano, terrorizzando la povera Franzina

    E le farfalle bianche che svolazzavano quando Francisca era in vita, ora si mutano in farfalle nere che tormentano Jorge , amplificando il suo senso di colpa.



    Immerso in un onirismo trasognato, cupo e straziante, con squarci di inusuale bellezza visiva (il balletto in maschera, a teatro, nel salotto rococò e abbagliato da un rosso purpureo della bella Raquel), di non facile fruizione (soprattutto per i dialoghi altisonanti e spocchiosi), ma che appaga l'occhio e intorpidisce i sensi.

    Cinema personalissimo e privo di orpelli e fronzoli vari quello di de Oliveira, che intriga, ipnotizza, rapisce, sa essere sensuale (Francisa che girovaga tutta sola nella sala o in camera da letto, che con delicatezza e tenerezza dice a Jorge "Essere ingenui non vuol dire essere stupidi") senza mostrare nemmeno un centimetro di pelle.

    Il canto sofferto de Oliveriano mi ha dato la sensazione di essere una specie di Età dell'innocenza filtrato sotto l'occhio irreale di un Raoul Ruiz

    Non ci avrei scommesso un centesimo sul cinema di de Oliveira (anche per sentito dire), che stimola sensazioni e proietta in un mondo "fantastico" tra il sonno e la veglia, i tormenti dei sentimenti e il puzzo della morte.

    Mette alla prova il grande portoghese, ma se si entra nel suo universo personale e ci si lascia trasportare dalla sua narrazione non convezionale e astratta (come appunto fosse un sogno lungo tre ore) si può rimanere rapiti e incantati in una maniera di fare cinema originalissima e fuori da ogni schema prestabilito.
    Ultima modifica: 16/01/19 14:43 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 16/01/19 10:56
    Consigliere - 25892 interventi
    Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs General Video

    Durata effettiva: 2h, 41m e 00s

    Ultima modifica: 16/01/19 12:30 da Zender
  • Discussione Pessoa • 16/01/19 16:51
    Formatore stagisti - 417 interventi
    Caro Buio, concordo con te sul giudizio sul cinema di de Oliveira, uno dei miei cineasti preferiti.
    Ti consiglio, se posso permettermi, di guardare anche i film precedenti del maestro portoghese, quando la dittatura salazarista lo forzava a modificare il suo linguaggio cinematografico per evitare la censura, dandogli la possibilità di affinare il suo stile personalissimo che trasformava la sua voce di protesta in visioni a prima vista criptiche, ma che i suoi conterranei del tempo riuscivano a cogliere in tutto il loro vigore.
    Ultima modifica: 16/01/19 16:52 da Pessoa
  • Discussione Buiomega71 • 16/01/19 17:22
    Consigliere - 25892 interventi
    Pessoa ebbe a dire:
    Caro Buio, concordo con te sul giudizio sul cinema di de Oliveira, uno dei miei cineasti preferiti.
    Ti consiglio, se posso permettermi, di guardare anche i film precedenti del maestro portoghese, quando la dittatura salazarista lo forzava a modificare il suo linguaggio cinematografico per evitare la censura, dandogli la possibilità di affinare il suo stile personalissimo che trasformava la sua voce di protesta in visioni a prima vista criptiche, ma che i suoi conterranei del tempo riuscivano a cogliere in tutto il loro vigore.


    Grazie Pessoa

    Sì, contro tutte le previsioni il cinema di de Oliveira mi affascina (almeno, parlando di Francisca, suo primo film che vedo), trovandolo molto ipnotico e visivamente suggestivo

    In realtà, in vhs, ho anche I cannibali, e vedo che in home video (sia vhs o dvd italici) la sua opera non è di facile reperibilità
    Ultima modifica: 16/01/19 17:23 da Buiomega71
  • Discussione Pessoa • 16/01/19 18:32
    Formatore stagisti - 417 interventi
    Circa la reperibilità dei film in italiano devo ammettere che purtroppo hai ragione. Io ho la fortuna di poterli vedere in portoghese perché sono bilingue ma in generale trovare dei suoi film in buone condizioni non è facilissimo, soprattutto quelli più vecchi, che a mio modesto parere sono anche i più interessanti (in molti casi si tratta di documentari, piuttosto sui generis).
  • Curiosità Buiomega71 • 29/01/19 19:11
    Consigliere - 25892 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "Femminafolle", giovedì 13 febbraio 1986) di Francisca: