Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Nonostante la presenza di due vere e proprie icone della commedia romantico-balneare come Marina Suma e Massimo Ciavarro, FIORI DI ZUCCA non parla di amori, gelosie e tradimenti (se non molto marginalmente). Qui si tenta un’improbabile via autoriale, rifacendosi a classici come IL GRANDE FREDDO per mettere in scena le angosce, le frustrazioni e i drammi personali di tre trentenni mogi mogi: Enzo (Silvio Vannucci), appena tornato dal Brasile con la fresca moglie (Marina Suma), Pietro (Enzo De Caro, il “desaparecido” della Smorfia di Troisi e Arena), omosessuale povero e un po' schizzato e Sergio (Massimo Ciavarro), ragazzo-padre introverso...Leggi tutto e terrorizzato dai propri sentimenti. Un trio che, già non brillantissimo dal punto di vista attoriale, viene definitivamente affossato da una sceneggiatura che sfiora spesso il ridicolo, con cadute nel trash più imbarazzante a causa di una regia e una sceneggiatura decisamente poco adeguate. Come commentare il solito gioco delle imitazioni alla festa di amici dove la vittima è un povero epilettico (Sandro Ghiani) o i colpi di pallavolo in aeroporto come in spiaggia simbolo di chissà quali sentimenti di fratellanza? Quando si prova a fare cinema ad ampio respiro con mezzi simili il risultato, a meno di trovarsi al cospetto di un genio, finisce quasi sempre con lo sconfinare nel patetico. Eppure il tanto bistrattato Ciavarro, se non si trovasse a gestire un copione tanto insulso, non sarebbe nemmeno malaccio. Da ricordare, nelle parti delle madri rispettivamente di Enzo e Sergio, Nieves Navarro (o Susan Scott che dir si voglia) e persino lsa Barzizza, vista con Totò.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Matalo! 21/01/15 20:58 - 1378 commenti

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Frenquentemente programmato da Telenuovo, una pellicola del filone Grande freddo all'italiana. Sceneggiato con le pezze non approfondisce nessun personaggio, a parte un Ciavarro ragazzo padre (di Ilary Blasy!) e il protagonista trait d'union, che ha la saudade de Roma. Vedere De Caro che frega i cornetti o gratta i soldi di nonna per farsi le pere (eran gli anni) non è una gran cosa. Debole e innocuo.

Homesick 6/08/16 15:50 - 5737 commenti

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Il sottogenere di riferimento è quello delle amare rimpatriate tra vecchi amici, sebbene la trattazione risulti superficiale e frammentaria e la commedia preponderi sulla nostalgia e il dramma. La Suma, Vannucci e Ciavarro - che sfugge al matrimonio come anni dopo in Sei forte maestro - rispettano le parti senza troppo olio di gomito; la Barzizza decora con vecchia classe e la settenne Ilary Blasi fa sorridere per la sua innocenza e tenerezza. Nella scena della partita di pallavolo in aeroporto si scorge Pasquale Africano, storica guardia giurata di "Forum".
MEMORABILE: La Suma che "sodomizza" Vannucci; L'attacco epilettico di Ghiani, scambiato per uno scherzo.

Markus 10/09/17 18:31 - 3687 commenti

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I fiori di zucca sono i trentenni degli anni Ottanta: sono fiori, è vero, ma si ritrovano in una padella a friggere anziché in un vaso a far mostra di sé. Con questa felice metafora, l'esordio registico di Pomilia, attinge al filone del Grande freddo ma ahimé subisce la dannata beffa di cui sopra, con l'impressione di fare un tale film e ritrovarsi, invece, un prodotto immaturo e a tratti scadente. La rievocazione dell'infanzia per poi ritrovarsi adulti con problemi esistenziali è un tema difficile da trattare, specie con attori non all'altezza.

Kikoz 9/10/23 15:59 - 23 commenti

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Dramedy traballante e pasticciata, fino a un certo punto ha almeno una qualità: non è moralista né ipocrita. Benché rozzo, ingenuo e pretestuoso (vedi la scena di sesso trans), il film tratta anche argomenti delicati (omosessualità, transessualità, droga, prostituzione) senza la tipica grevità del cinema italiano dell'epoca e senza toni farseschi. Poi, durante la scena della festa, recupera in "cialtroneria" con la gag del cameriere con problemi di priapismo ed epilessia, dimostrandosi però incapace sia di raggiungere le vette della commedia scorreggiona sia di essere graffiante.

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  • Curiosità Cangaceiro • 8/04/10 15:29
    Call center Davinotti - 739 interventi
    Nel film compare anche una Ilary Blasi ancora bambina. Come documentato da un servizio della trasmissione Matricole e meteore la signora Totti duetta anche con Massimo Ciavarro in una scena. Ecco tre bei fotogrammi (grazie a Andygx):