nato come trailer finto d'altri dorati tempi, sulla stessa falsariga di un
machete, e prodotto da un abbacinato Kaufman, che a trailer visionato elargisce al registico collettivo 10mila palanche per estenderlo a proprio piacimento a lungometraggio, il film è la riscrittura delle tavole di ogni legge per mano del più ingovernabile e incontrastabile delirio da scorpacciata alcaloide: fisica, logica, umoristica, cinematografica. chi conosce kostanski sa che non si sa mai bene come prenderlo, e che questo è il suo bello. il sottoscritto lo preferisce quando si regola e cala i jolly più temibili in zona pericolosa (attendo perdendo bave un altro esito pari a
the void), ma quale che sia il genere, il registro, l'umore, la trama, Kostanski non bada a norme e limiti, e questo è quello che conta. omaggia accorato, farnetica spregiudicato, esce beatissimo di cotenna e non teme di sporcarsi le mani affondandole in un putridume che precede persino eccessi ed atmosfere di un
headless. chi ama la sregolatezza più dissennata e vuole capire cosa combina alla psiche un'overdose di maria rossa senza fumarla, abbracci il suo cinema senza esitazione. gavettoni di iperspasso.
Ultima modifica: 27/02/21 17:15 da
Schramm