Fantasia sottomarina - Corto (1940)

Tra i primi corti del grande regista italiano, che qui gira professionalmente in un acquario. E' una storia d'amore simbolica tra pesci, delicata e innocua, che si lascia vedere piacevolmente. Il titolo dice già tutto, insomma; si apprezza tecnicamente e per l'originalità.

Con molta probabilità l'opera prima di Rossellini. Ambientato in un acquario, il cortometraggio - narrato dalla suadente voce di Guido Notari (cinegiornali, "La Settimana Incom") - ci trasporta nel mondo ittico con le sue poesie, ma anche con i suoi drammi (un polipo in una lotta all'ultimo sangue con due murene). Rivisto oggi assume un aspetto idilliaco e a tratti sperimentale che affascina e convince, soprattutto in considerazione della puerilità del prodotto.

Non sarà il piccolo Nemo, ma il saraghetto protagonista di questo delizioso corto merita ugualmente gli applausi. Rossellini si lancia in un divertente racconto di avventura e amore nel fondo dei mari (qui suppliti da capienti acquari), che vede murene, polipi e altre specie marine ingaggiare lotte epiche. Idea carina, ben narrata e sviluppata, con uso calzante delle immagini, basate su un’ottima resa tecnica. Insomma, godimento assicurato, anche per l’originale ed efficacissima scelta di usare pesci veri, che rende il tutto più... verista!

Simpatica e inconsistente prima opera di Rossellini: più un divertimento che una fantasia (il regista lo girò in un acquario sul proprio terrazzo di Ladispoli) in cui anche lo spettatore può trovare uno svago identificandosi con il piccolo sarago protagonista. Rilassanti avventure subacquee che acquistano un qualche pregio grazie al commento "classico" di Notari. Di mero valore filologico, tuttavia.