Fantaghirò - Miniserie TV (1991)

Fantaghirò è la più giovane delle figlie del re al quale causa molti problemi perché vorrebbe combattere. Il re nemico, Romualdo, invita l'altro re a finire la guerra che va avanti da secoli tra i due regni, mediante un singolo duello. Ma soltanto una delle sue figlie potrà prestarsi al duello: sarà proprio Fantaghirò... Altro innegabile cult personale; il film è infarcito di elementi magici e soprannaturali che, pur senza l'ausilio di grossi effetti visivi, da bambino affascinano non poco. Gradevole ricordo. Visto oggi: un tantinello lento.

Fantasy italiano di buona fattura, anche se visto oggi ha qualche momento imbarazzante. Ha soprattutto il demerito di aver aperto la strada alle varie serie fantasy-trash-avventurose all'italiana che spopoleranno nei 90 con le interpreti più improbabili (ricordo Anna Falchi). Oggi fa un po' ridere vedere uomini travestiti da funghi, oche parlanti ed effetti speciali da recita scolastica, ma per i bambini di allora (me compreso!), cresciuti a pane e Power Rangers, era più che credibile!

Diretto da un grande professionista come Lamberto Bava, Fantaghirò è il primo esempio di Fantasy all'italiana ma non si tratta certamente di un'opera memorabile nonostante il grande successo in termini di ascolti. Pur se realizzato con impegno, rimangono al di sotto della sufficienza la sceneggiatura (i cui dialoghi sono talora alquanto imbarazzanti) e in generale l'intreccio della storia che rende il prodotto adatto esclusivamente al pubblico infantile-adolescente. Discreto il cast.

Divertente film in due puntate diretto da un Bava visibilmente in forma e sorretto da un cast formidabile (La Maritnes e Adorf in primis, Rossi Stuart, un po' sottotono). Forse il film pecca di poco coraggio in alcuni punti (ad esempio la parte "femminista" del film), ma il buon ritmo e le meravigliose location sistemano il tutto. Film adatto per tutta la famiglia.

Ecco uno dei primi esempi di fantasy super zuccheroso, con una tanto uggiosa quanto caparbia, carina e mascolina Martines, regina indiscussa della serie non fosse altro per il ruolo che ricopre. La storia non brilla per inventiva, ma ha qualche spunto degno di nota e all'uscita riuscì a conquistare consenso (al quale mi accodai). Col tempo è diventato un cult, vuoi per gli effetti speciali non certo brillanti vuoi per una certa poesia di fondo. Un buon prodotto per la tv.

Dopo i vari lavori thriller-horror prodotti per Fininvest nel 1988/1989, Lamberto Bava rimane sul piccolo schermo inaugurando una fortunata striscia chiamata Fantaghirò. Se escludiamo lo Yor e L'isola del tesoro di Margheriti prodotti dalla Rai, il caso Fantaghirò è il primo fantasy della tv italiana commerciale. La Martines, Rossi Stuart e il veterano Adorf (gran ripescaggio) aiutano nella simpatica riuscita generale (anche se le tre ore non giovano al film).

Da una novella di Calvino, la storia della principessa maschiacco Fantaghirò che s'innamora del suo nemico, re Romualdo. La ballerina Alessandra Martines s'improvvisa attrice e incarna un personaggio che ha stegato molti bambini degli anni '90. Sfilata di personaggi fantastici, animali parlanti, fate, principesse, re e cavalieri. Tra gli interpreti svetta Kim Rossi Stuart, che "con un colpo di spada" si sbarazza della sua brutta copia di Karate Kid per impersonare un giovane re innamorato. Simpatici i gemelli Ruggeri coime indovini.