Evil dead trap - Film (1988)

Evil dead trap

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Se non fosse per un finale grottesco, esagerato, che libera in un quarto d'ora tutta la follia fin lì repressa che cova in ogni horror orientale che si rispetti, SHRYO NO WANA (meglio conosciuto col titolo americano di EVIL DEAD TRAP) rappresenterebbe uno dei tentativi più riusciti di emulare gli slasher occidentali. Lasciamo pur perdere lo spunto dello “snuff-movie”, pretesto qualsiasi per attirare nella trappola mortale una sorta di Marzullo in gonnella della TV giapponese, il film prepara fin da subito il set in cui si consumerà la battaglia: un grosso impianto industriale abbandonato, dove si aggira uno strano tipo che dice di star cercando suo fratello Hideki. Il gruppo di giovani arrivato...Leggi tutto fin lì, ovvero la troupe cui è stato consegnato anonimamente uno “snuff” chiaramente girato in quei luoghi, finirà nelle mire di un killer nerovestito che si copre il viso con una pezza mimetica (non si capisce come ci possa vedere attraverso). Prendendo ispirazione in parte da Raimi (si legga il titolo, traduzione letterale dal giapponese) per la fantasia di alcune inquadrature e molto dal cinema horror italiano (il main theme è una chiara rielaborazione dei suoni gobliniani), EVIL DEAD TRAP offre comunque alcune tra le più truculente scene splatter mai viste: da un occhio centrato da un coltello che farebbe rabbrividire il Buñuel di UN CHIEN ANDALOU a una perforazione multipla con sbarre di ferro quasi degna di un cartone animato. In più ci sono una messa in scena e una fotografia eccellenti e una buona suspense che ci conduce al citato, delirante ending.

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Deepred89 28/06/07 12:50 - 3706 commenti

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Discreto slasher giapponese. Gli attori e la sceneggiatura sono abbastanza mediocri ma la regia riesce a creare una buona tensione. Efficaci le scene splatter, soprattutto quella dello snuff. Un po' troppi i colpi di scena nel finale. Numerose le citazioni ad altri film, alcune davvero evidenti (come i vermi che cadono dal soffitto, scena presa pari pari da Suspiria) anche se certe scene (poche) le ritroveremo, non troppo differenti, in Splatters. Banale ma abbastanza funzionale la colonna sonora, che si rifà ai Goblin e a L'esorcista.

Undying 15/10/07 19:05 - 3807 commenti

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Realizzato da un cultore orientale del cinema italiano, il film non manca di omaggiare Fulci (una scena con intrusione "oculare" pressoché analoga a quella della Karlatos in Zombi 2) e Argento (i vermi che cadono dal soffitto; la scenografia e l'incendio finale, che richiama Suspiria e Inferno). Anche le musiche sembrano un'ottima imitazione dei temi italiani, via di mezzo tra lo stile di Frizzi e quello di Simonetti. Il basso budget è sfruttato in maniera ottimale e lo stile frenetico e delirante (l'inatteso finale) dona fascino al film.
MEMORABILE: Mentre la reporter apre la porta, attratta dalle urla della sua "collega", una micidiale trappola (limitata a filo e balestra) sta per scattare...

Schramm 26/11/07 00:10 - 3495 commenti

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Le risonanze argentiane e fulciane si sprecano sia atmosfericamente che in termini di modalità omicide, ma il film ha una sua decisa autosufficienza e funziona con la precisione di un cronometro svizzero. Assieme a L'angoscia, Zombi 2 e Lo squartatore di New York, detiene il record del più insostenibile massacro oculare mai sovrimpresso filmicamente. Il cucù finale, più che far rabbrividire, lascia perplessi.

Il Gobbo 12/01/08 18:06 - 3015 commenti

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Buono, anche se poteva essere meglio. Argentianissimo e fulcianissimo, il che già ben dispone, forse per scrollarsi di dosso il sospetto di derivativo sterza improvvisamente verso il più anarchico ma gratuito delirio visuale, sconcertando più di quanto convinca. Però condotto con una certa brillantezza. Molto interessante. Nessun rapporto effettivo col numero 2.

Trivex 10/12/08 21:53 - 1744 commenti

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Una vhs misteriosa caccerà nei guai un gruppo di giornalisti a caccia del colpaccio! I primi 45 minuti della pellicola sono un vero spettacolo, con un budget visibilmente limitato c'è tutto quanto possa piacere allo specialista di genere: violenza, splatter e sesso, presentati anche in maniera piuttosto esplicita e disturbante, stile slasher estremo italiano. Poi arriva implacabile la "noia giapponese" e il film si trasforma irrimedibilmente in un prodotto astratto ed irrilevante, anche sotto il profilo estetico. Molto meglio comunque del numero due...

Herrkinski 6/09/10 02:13 - 8112 commenti

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Ikeda gira un B-Movie a basso budget che vorrebbe imitare lo stile dell'horror occidentale; il risultato è un film gustoso, ma riuscito solo al 60%. Se da un lato infatti la prima ora è un interessante esempio di contaminazione tra cinema estremo nipponico e spaghetti-horror (con chiare citazioni fulciane ed argentiane, ma anche da Bava Jr.), gli ultimi 35 minuti lasciano spazio a un delirio concettuale/visuale tutto giapponese, che risulta tuttavia abbastanza noioso ed inconcludente. Buoni comunque l'uso della mdp e gli SPFX; non malaccio.
MEMORABILE: Il tema musicale clonato da Paura nella città dei morti viventi di Fulci.

Jena 24/09/15 18:35 - 1555 commenti

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Nella prima parte abbiamo una violentissima riproposizione di situazioni argentiane e fulciane, rielaborate con grande passione ma non particolare originalità (perfino le musiche sono pari pari a quelle dei Goblin). Poi il film cambia completamente direzione e vira sul fantastico assai vicino al primo Cronenberg e finanche a Tsukamoto. In definitiva un film violentissimo che tritura tutti i maggiori horroristi settanta/ottanta con un risultato interessante ma forse fin troppo speziato. Da vedere comunque.

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