Ognuno ha la sua pena in terra turca, così si può sintetizzare il messaggio principale di questa mini-serie che pone in rilievo le differenze culturali e religiose della popolazione, comunque accomunata da radici comuni. Il racconto delle diverse traversie familiari procede lento, creando attesa per chiarimenti che solo in parte verranno svelati, in un contesto di fondo di umana insoddisfazione e sofferenza. A tratti sembra una soap, ma l'ambientazione è realistica e suggestiva.
Partendo da sedute di analisi che riguardano la giovane Meryem e la sua psicoterapeuta, un racconto che si allarga progressivamente ad altri personaggi e diventa un affresco della Turchia contemporanea, sospesa tra retaggi del passato e modernità. Un notevole lavoro di scrittura e un’approfondita caratterizzazione dei personaggi si associano ad un’impeccabile rappresentazione visiva e ad una suggestiva fotografia. L’ottima prova degli attori completa il quadro di una serie meritevole di visione e da consigliare.
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