End of the world - Film (2018)

Uno dei mille film catastrofico-apocalittici che grazie all'uso sconsiderato della computergrafica si permettono di mettere in scena a poco prezzo cataclismi di ogni genere. La causa questa volta sono le eruzioni solari: una tempesta che porta a noi conseguenze devastanti, previste a quanto pare solo da un'unica scienziata (Castles) che ovviamente tenta di avvertire invano chi le capita a tiro. Suo marito (Harris), ex dell'esercito, pare l'unico disposto a crederle, ma serve a poco. D'altra parte a poco servirebbe anche se riuscisse a parlare come sperava col sindaco di Los Angeles visto che, nell'istante stesso in cui la segretaria di questi cerca di dissuaderla dal tentare di contattare il principale,...Leggi tutto il municipio crolla sotto le scosse di un potentissimo terremoto che nel contempo tira giù un altro bel po' di grattacieli e palazzi della megalopoli californiana (i cui abitanti se ne stanno evidentemente al riparo, visto che non si vedon quasi mai). I Fisher, ovvero la famigliola che costituisce il fulcro del film al di fuori della quale pare non esistere nessuno tranne un militare che pare si convinca ad aiutarli, è divisa e s'è data appuntamento alle grotte, luogo in cui mamma si dice convinta di poter stare al sicuro. Lei cerca di convergere lì assieme al figlio (Henderson) coi mezzi, mentre il babbo si ritrova a correre come un disperato per la città e i dintorni assieme alla figlia (Scislowski) evitando i torrenti di lava che si stanno riversando nelle strade. Già, perché oltre alle crepe sul terreno che aprono voragini (un classico) è spuntato a sorpresa come un fungo in centro città un bel vulcano che erutta a più non posso. Come se tutto ciò non bastasse, enormi tsunami sconvolgono la costa mentre tuoni scuotono il cielo e fulmini saettano dappertutto andando a mirare proprio macchine e persone, a quanto si direbbe. Una città in preda al caos che neanche nell'ultima GUERRA DEI MONDI (film al quale gli autori sembrano guardare sia per l'approccio da famigliola in fuga sia per una certa somiglianza di Henderson con Cruise) ed effetti speciali che, rispetto alla media di questo tipo di low budget movie, non si può dire che manchino: pur se ovviamente figli di una CGI che invade ogni scena, debordano come poche altre volte! Purtroppo a difettare è la storia, praticamente inesistente, limitata alle due parti della famiglia che scorrazzano dove capita con l'obiettivo di incontrarsi e condita da dialoghi talvolta agghiaccianti: "Combatterò Madre Natura, se necessario! Le spaccherò la faccia!", dice la scienziata al figlio durante il viaggio in auto, mentre il padre che cerca di insegnare alla figlia come sconfiggere la paura (il motto della famiglia Fisher è "Non arrendersi mai") tocca vertici di imbarazzo totale, stemperati da una discussione del tutto fuori luogo sui gusti alimentari: "Mi mangerei un burrito adesso. E tu cosa vorresti, tesoro?" "Una torta!". Come stia reagendo il mondo all'apocalisse non è dato sapere perché noi seguiamo al massimo le teorie di mamma Fisher, che non ne sbaglia una e dà lezioni a chiunque. Così come suo marito cura ferite, ripara telefoni mentre il figlio - a sorpresa - guida addirittura elicotteri dopo essersi esercitato su un simulatore a casa. Che famiglia in gamba!

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