Ellis - Corto (2015)

Ellis
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Titolo originale: Ellis
Anno: 2015
Genere: corto/mediometraggio (colore)
Regia: JR
Note: JR è lo pseudonimo di un fotografo/artista di cui non si conosce la vera identità.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/12/15 DAL BENEMERITO DANIELA
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Il ferrini 19/08/17 10:15 - 2337 commenti

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Davvero struggente questo corto, che credo tutti dovrebbero vedere ma che - al solito - finirà per essere visto solo da chi non ne ha bisogno. Tutto è perfetto: la fotografia, la musica, i lenti movimenti di macchina che accompagnano De Niro nel suo viaggio nella memoria. Suggestiva l'idea delle facce che tapezzano l'edificio: i muri, le porte, il pavimento... Un racconto toccante che racconta senza pietismi né patetismi un pezzo di storia che la coscienza ci obbliga a non dimenticare.

Daniela 9/12/15 08:40 - 12606 commenti

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L'Ellis del titolo è Ellis Island, l'isolotto alla foce del fiume Hudson che dalla fine dell'800 al 1954 è stato sede del principale punto di smistamento degli immigrati che volevano sbarcare negli Usa. Vediamo un uomo anziano, per quasi tutto il tempo ripreso di spalle, che si aggira in un grande edificio fatiscente, cosparso di foto di volti, raccontando la sua storia, una delle tante di chi aspirava ad una vita migliore. Un corto commovente, di forte intensità drammatica, stupendamente fotografato.
MEMORABILE: La sequenza finale, con l'uomo che esce dall'edificio e si allontana nella neve verso il mare

Galbo 11/12/15 16:56 - 12372 commenti

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Così vicina alla metropoli e nello stesso tempo così distante dalla realizzazione delle aspirazioni di milioni di immigrati, l'isola di Ellis è uno dei più potenti luoghi simbolo dell'immaginario americano. Con la straordinaria partecipazione del grande De Niro, questo documentario (semplice e nello stesso tempo assai intenso) celebra e ricorda tutti quelli che vi sbarcarono con immagini di grande suggestione e versi che ricordano in modo molto evocativo le sofferenze e le aspettative di chi realizzò il suo sogno ma anche di chi non vi riuscì.

Didda23 4/12/17 11:46 - 2424 commenti

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Intenso documentario firmato da JR (la cui identità è ignota) che punta moltissimo sul lirismo e sulla rievocazione di un luogo storico (Ellis Island) che ha significato moltissimo per le decine di migliaia di emigrati che hanno tentato la fortuna oltreoceano. De Niro ne è interprete perfetto e mediante l'utilizzo di parole scelte a dovere (e una regia a tratti sorprendente) si riesce a far tornare in vita un luogo oggi abbandonato. Il potere, nel corto, sta nel saper raccontare un qualcosa in poco tempo, suggerendo allo spettatore più di una riflessione.

Pigro 3/03/19 09:49 - 9624 commenti

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Un tuffo di emozione nel grande complesso di Ellis Island, il centro per l’immigrazione negli Usa in cui furono stipate milioni di persone alle porte di New York in attesa del permesso. Le stanze abbandonate, i volti di chi è passato, la voce e il corpo di De Niro che attraversano quei luoghi ci accompagnano in un esercizio di memoria, tanto più doveroso oggigiorno. Visivamente eccellente, potentemente affascinante, con l’unica pecca di una musichetta languida e banale, il corto lascia un segno profondo. Da vedere e da vivere.

Kinodrop 20/03/19 20:34 - 2909 commenti

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I capannoni fatiscenti carichi di memoria destinati per tanti decenni alla selezione di chi bussava alle porte dell'America, rivivono attraverso le immagini di questo corto firmato dallo street artist JR. Una figura si aggira lentamente per l'edificio rievocando le ansie e i drammi di chi cercava speranza nell'ignoto, ma che per molti restò una vana attesa. Poche ed essenziali le parole pronunciate da De Niro con grande partecipazione, forti le riprese di quel luogo così tetro e vuoto "rianimato" dalle foto sparse dei migranti di allora. Importante.

Paulaster 7/07/20 09:38 - 4375 commenti

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Cortometraggio come un racconto per chi, arrivato da Ellis Island, non ce l’ha fatta a coronare il suo ideale di vita, giustizia e affermazione sociale. De Niro si muove negli stanzoni ormai vuoti come un fantasma e rende un tributo ai meno fortunati. Regia che si muove lenta e crea un effetto nostalgico. Fotografia molto curata che sfrutta l’invidiabile location.
MEMORABILE: “Welcome”; L’acqua ghiacciata all'esterno; Il corpo lasciato andare verso la riva opposta.
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