E l'alba si macchiò di rosso - Film (1975)

E l'alba si macchiò di rosso
Media utenti
Titolo originale: Operation: Daybreak
Anno: 1975
Genere: guerra (colore)
Note: Tratto dal romanzo di Alan Burgess. Aka "The Price of Freedom", "Seven Men at Daybreak", "Operation Daybreak".

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/11/19 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Buiomega71 28/11/19 01:10 - 2901 commenti

I gusti di Buiomega71

Pervaso da un'opprimente atmosfera invernale e impreziosito da una buona ricostruzione storica, dallo score simil gobliniano di David Hentschel all'impeccabile professionalità di Gilbert (gran momento di tensione l'attentato a Heydrich, col mitra che si inceppa e bomba a mano, ottime scene d'azione il massacro in chiesa a suon di mitragliate). Sfarzo nelle cerimonie nazistoidi (il matrimonio, la vestizione e i rituali di Heydrich, l'arrivo a Berlino) e un finale stile "trappola per topi" che non lascia scampo. Qua e là un po' datato, ma narrativamente robusto.
MEMORABILE: Il crudo pestaggio di Atá; Il realismo di far parlare i crucchi tedesco; La vestizione del cadavere di Heydrich; L'incontro con Hitler a Berlino.

Daniela 2/09/21 09:57 - 12625 commenti

I gusti di Daniela

Con la guerra ancora in corso, Fritz Lang aveva raccontato la morte del "boia di Praga" in un film forzatamente di fantasia in quanto non erano ancora noti i dettagli dell'operazione. Quello di Gilbert è più fedele dal punto di vista storico, per quanto romanzato con l'inserimento di sotto-trame sentimentali, ma meno emozionante a causa dell'adozione di uno stile espositivo piuttosto piatto che si riscatta però in alcune sequenze efficaci nella loro secchezza. Buona prova del cast e molto azzeccata la scelta di Diffring come Heydrich. Nel complesso un film onesto, interessante.
MEMORABILE: Il momento dell'attentato; La vestizione del corpo prima di essere deposto nella bara; La rappresaglia.

Lewis Gilbert HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Agente 007 - Si vive solo due volteSpazio vuotoLocandina Agente 007 - La spia che mi amavaSpazio vuotoLocandina Agente 007 - Moonraker operazione spazioSpazio vuotoLocandina Alfie
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Homevideo Buiomega71 • 28/11/19 10:23
    Consigliere - 25934 interventi
    Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Warner Home Video

    Edizione: marzo 1985

    Durata effettiva: 1h, 42m e 56s

    Insospettito dalla durata della vhs, raffrontata con quella riportata da IMDB (118'), ho confrontato la versione italiana (quella pubblicata sulla vhs) con l'edizione integrale del dvd americano che si trova free su Vimeo (per la durata di 122')

    Nella versione uscita nei nostri cinema (e poi stampata in vhs dalla Warner) mancano ben 12 minuti.

    Eliminata completamente tutta la parte (al minuto 00.13.00) in cui Jan (Timothy Bottoms) e Josef (Anthony Andrews), dopo essere atterrati col paracadute nelle campagne innevate cecoslovacche, vengono fermati da due soldati tedeschi, che i due uccideranno a pugnalate. Trovano rifugio in una cascina dove incontrano due cacciatori che, con una scusa, li consegnano a una camionetta tedesca per portarli a Praga. Qui Josef (che ha preso una storta al piede durante l'atterraggio) viene curato da un medico e ritrovano il loro compagno Curda (Martin Shaw).
    Tutta questa sequenza (per un totale di 10 minuti) è assente nella versione italiana.

    Altra sequenza sopressa, nella nostra versione, si trova al minuto 1.30.00 ed è quella in cui Jan incontra Anna (Nicola Pagett) per l'ultima volta e si baciano sulle rive del Moldava, per un totale di 2 minuti.

    Ultima modifica: 28/11/19 11:07 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 28/11/19 10:58
    Consigliere - 25934 interventi
    Buon "war movie" partigianesco che può contare sulla robusta regia di Lewis Gilbert (i due attentati a Reinhard Heydrich: il primo interrotto dal passaggio del treno, il secondo con il mitra che si inceppa e la bomba a mano tirata alla macchina del gerarca nazista sono pezzi di gran tensione registica) e sullo score gobliniano di David Hentschel (nell'incipit si carella su pugnali nazisti e svastiche come Argento, feticisticamente, accarezzava le armi da taglio all'inizio dell'Uccello dalle piume di cristallo)

    Forse oggi un tantinello datato, ma non si può negare al regista di Si vive solo due volte un determinato polso spettacolare (grandi scene action nel massacro a mitragliate e bombe nella chiesa) con un finale alla "trappola per topi" che non lascia scampo (invasi e sommersi dall'acqua, fino al gesto estremo).

    Pervaso da un'atmosfera invernale e opprimente , suggestive location in una Praga assediata dai nazisti, abile ricostruzione storica e la scelta (realistica e arguta, e non sempre adottata)di farl parlare i crucchi solamente tedesco (la vhs è priva, però, di sottotitoli) o con l'ausilio di un'interprete del terzo Reich, aumentando così la paura e la costante minaccia dell'invasione nazista.

    Notevoli anche i riti e le cerimonie nazistoidi (il matrimonio del graduato, la vestizione rituale di Heydrich, la corona, l'incontro con Hitler a Berlino, il coro dei bambini e l'uniforme infilata al cadavere di Heydrich, tra drappi e bare con le svastiche) con una cura formale davvero notevole.

    Poche ma incisive le scene di violenza (soprattutto il pestaggio al violinista Atá, con un'omaggio alle mani spaccate di Django) e terribile la distruzione totale del paesino di Liditz completamente raso al suolo dai tedeschi per rappresaglia (tanto da essere eliminato dalle mappe), con gli uomini fucilati sul posto, le donne deportare nei campi di concentramento, i bambini messi in centri di rieducazione e i cineoperatori dell Reich a filmarne la devastante ecatombe.

    E tra svastiche incise a fuoco sulle carni ostentate come terribili cicatrici (la schiena di Bottoms) e Heydrich che spira in un letto di ospedale, la storia si fà spettacolo, ben condotto e realizzato (Gilbert, comunque, era un'ottimo narratore).

    Bellissima e malinconica la partigiana Nicola Pagett e algido l'Heydrich di Anton Diffring, di cui la vita del popolo cecoslovacco non può fregargliene di meno.
    Ultima modifica: 28/11/19 13:18 da Buiomega71
  • Discussione Caesars • 28/11/19 11:42
    Scrivano - 16800 interventi
    Non sapevo che questo film parlasse dell'attentato a Reinhard Heydrich.
    Grazie per la segnalazione, vedrò di recuperarlo su Vimeo (immagino che in italiano sia dura trovarlo...)