Duello a Berlino - Film (1943)

Attraverso mezzo secolo e due guerre mondiali, l'amicizia tra un inglese e un tedesco, entrambi militari di carriera, che condividono, oltre ai valori morali, l'amore per la stessa donna... Uno dei capolavori della coppia Powell-Pressburger, magnifico nella ricostruzione ambientale, squisito per la sottile ironia e per il pudore con cui sono raccontate le vicende sentimentali, pervaso di un umanesimo coraggioso considerato il momento in cui venne girato. Buone le interpretazioni maschili, deliziosa Kerr nelle sue tre varianti. Visione integrale obbligata, considerati i pesanti tagli.

È indubbiamente un film ben fatto, con una purezza nel colore che dà più risalto alle lussuose scenografie e agli abiti sfarzosi. Appare però sceneggiato con linearità (seppur tendente ad un’armoniosa leggerezza) e si riscontra la consuetudine del cinema classico di privilegiare i dialoghi formali. È un elogio all’amicizia incondizionata che conserva intatto il suo valore storico, la visione affascina ed è scorrevole nonostante i 157' della versione originale, ma è un capolavoro più nella forma che nella sostanza. Triplo ruolo per Deborah Kerr.

Splendida pellicola, girata in pieno stile powelliano-pressburgeriano: grande regia, magistrale uso del colore; splendide scenografie. Ma è anche e soprattutto un film sull'amicizia che non muore mai, sul tempo che passa, sulla guerra ma anche altro. Dialoghi molto curati e per l'epoca non certo banali: fu girato in piena guerra e con palese punto di vista anglofilo. Ottimo anche il ritmo che non fa pesare la lunga durata. Inutile dire che per apprezzarlo appieno va visto nella versione integrale e non in quella italiana che è scandalosa: 60 minuti di tagli.