Note: Aka "2 uomini e 1/2", "Due uomini e 1/2", "2 uomini e ½" o "Due uomini e ½". Trasmessa in origine su Rai Due (2006) nel tardo pomeriggio, fu interrotta per gli scarsi risultati di audience. Poi trasmessa su Fox dal 2007.
Eccellente telefilm. Un padre (John Cryer) mite e buono, porta con se il figlio (Angus T. Jones, più maturo lui di papà e zio) a vivere con il fratello (Charlie Sheen, Golden Globe) sciupafemmine, casinista, menefreghista, lo zio che tutti vorrebbero avere. Un cocktail perfetto e dissacrante che sulla TV pubblica non ebbe successo perchè troppo lontano dal gusto dell'italiano medio (che preferisce il gioco dei pacchi). Clamoroso successo negli Stati Uniti in cui la CBS ha annunciato che sarà prodotto fino alla nona stagione (2012).
MEMORABILE: Il rapporto fra i due fratelli e la tremenda madre. La sigla iniziale. La puntata con Megan Fox...
Noiosa serie comica. Charlie Sheen attore (che non apprezzo particolarmente) è scialbo, il resto del cast fa ancora di peggio. Non si ride mai, le storie sono davvero troppo inconsistenti. Da evitare come la peste, a meno che abbiate finito i sonniferi e vogliate dormire.
Notevole serie in cui i tre protagonisti (due fratelli,:uno con figlio) se la cavano decisamente bene (il genitore separato, complessato, in grado di crearsi mille problemi, è spesso divertente). Poi c'è il fratello, interpretato da un Charlie Sheen in parte, che è il suo opposto: braccagonnelle, superficiale fino all'estremo, ma spesso in grado di istruire suo nipote meglio del padre. Anche il bambino è simpatico, come la nonna arrivista e la domestica dai commenti taglienti: "Fuori la tredicesima, bastardo". Vale per le prime quattro stagioni, poi purtroppo il crollo è verticale.
MEMORABILE: Sheen confessa al fratello che gli andava a fare la pipì nel letto mentre dormiva: "In realtà tu hai smesso di farla a letto a 6 anni e non a 8".
Il dialogo ospitato dai primi 2 minuti della serie non solo ne rende un egregio compendio, ma possiede un guizzo comico tutto particolare, alla stregua di un'enormità di siparietti sorretti dallo humour potentemente caustico di Sheen (vero protagonista), che comunque potrebbe ben poco senza Cryer e il "mezz'uomo". Ogni personaggio è straordinariamente caratterizzato e la sceneggiatura di rado toppa: dunque si ride, e parecchio, con l'aiuto talvolta di volgarità in sordina che rendono il tutto pruriginoso ai benpensanti. Un altro punto di forza.
Faccio parte di quella esigua parte di italiani che hanno salutato con dispiacere la decisione Rai di interromperne la trasmissione, ripiegando poi su altri lidi mediatici per continuare a goderne. Sheen e Cryer sono un duo ottimamente assortito e regalano momenti di grande comicità, affrontando spesso anche tematiche scomode. Quotidianità, esempi da seguire o da evitare ma un comun denominatore in ogni episodio: il divertimento!
Il punto di forza della serie non può essere che John Cryer, il quale consente di arrivare alla dodicesima stagione riuscendo a strappare risate con la stessa intensità di sempre, anche dopo l’abbandono di Sheen. Altro tassello fondamentale, seppur in seconda fila, è Berta, la domestica interpretata da una fantastica Conchata Farrel. Si integra bene Kutcher subentrando in corsa a Sheen, meno la Tamblyn che viene, infatti, estromessa alla prima occasione. Ogni puntata è come un pasticcino poiché una tira l’altra e non ci si accorge del tempo che passa.
Rimettendo in discussione la chiacchierata antipatia di Sheen, attore in effetti parecchio controverso, il telefilm dal jingle tormentone anche dopo uno scarso ventennio è tra le produzioni più felici della categoria; il soggetto della famiglia "ristretta" a tre maschietti continua a divertire anche in replica, benché l'intera serie si divida in due blocchi, il prima e dopo Charlie, sostituito a ruota da Kutcher. Chuck Lorre, già ideatore di vere e proprie sit comedy cult come Big Bang Theory, predilige il filone sexy tales, con Cryer al top comico e belle figliole in passerella.
MEMORABILE: Evelyn: “Lei assomiglia moltissimo al mio quinto marito” “Davvero? E quante volte è stata sposata?” “Quattro”.
Jon Cryer HA RECITATO ANCHE IN...
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Charley Sheen e Jon Cryer (qui due fratelli) avevano già lavorato insieme in Hot Shots. Lì Cryer faceva il pilota e addetto al radar strabico, con occhialoni, chiamato "Sguardone".
CuriositàMagnetti • 9/05/10 08:25 Call center Davinotti - 210 interventi
La rivista americana Forbes ha stilato la classifica dei programmi di maggior successo non dal punto di vista del numero di spettatori ma da quello della redditività (introiti pubblicitari e guadagni per le aziende che vi investono).
Al primo posto il programma canoro American Idol, un variety. Al secondo posto la sit com Due uomini e mezzo che dopo sette stagioni ha sempre un gran successo. Al terzo posto la serie 24.