Due partite - Film (2009)

Due partite
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Anno: 2009
Genere: commedia (colore)
Note: Sceneggiatura di Monteleone e Cristina Comencini, trasposizione di un testo teatrale di quest'ultima
Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Se le intendiamo come partite a carte sono ben più di due, ma giocate solo nella metà del film ambientata negli Anni Sessanta, durante la quale rappresentano il motivo d'incontro per le quattro protagoniste, ognuna con i propri problemi, tutte pronte a raccontarsi mentre la meno scafata del gruppo, Beatrice (Ferrari), si ritrova alle prese con doglie che si scatenano nel momento meno opportuno. Sofia (Cortellesi) è la più cinica, amante di un uomo che mai potrebbe lasciare la moglie per lei. La conseguenza è un approccio disincantato alla vita che sta all'opposto di quello di Claudia (Massironi), moglie costantemente tradita da un marito che non l'ama più...Leggi tutto e le ha dato tre figli. Nel mezzo Gabriella (Buy), pianista che ha abbandonato ogni sogno da musicista dopo aver sposato un pianista di successo ben maggiore, col quale si vede solo di rado. E' la metà del film caratterizzata da scenografie e costumi azzeccatissimi, che in un tripudio di colori sgargianti, di acconciature e look sorpassati ci riporta indietro a un mondo in cui la donna era molto meno emancipata di oggi, raramente in grado di trovare la forza per ribellarsi a una società che la vedeva il più delle volte sottomessa. In questo senso è emblematico lo sfogo feroce di Sofia, forse il momento più alto del film, in cui la meno arrendevole delle quattro cerca di spiegare alle altre perché non può essere accettabile un mondo in cui la donna viene trattata così. E' solo un momento però, perché Gabriella continua poi a pensare sempre a se stessa, Claudia ai tre figli che sono la sua unica vera ragione di vita mentre Beatrice sembra vivere in un sogno letterario, fatto di poesia e di messaggi d'amore scambiati con un marito che condivide con lei l'interesse per la cultura. E' l'anello debole della catena, anche nella recitazione (la Ferrari, forse anche per il personaggio poco felice, non pare qui al livello delle altre e non riesce ad essere naturale come vorrebbe): detto di una Cortellesi al solito impeccabile, di una Buy brava ma talvolta un po' troppo impostata e di una Massironi sorprendentemente spontanea, si passa poi ai giorni nostri, con le figlie delle quattro amiche che si ritrovano al funerale di Beatrice, morta suicida come sua madre. In un ambiente molto più freddo gli scambi sono all'insegna di problemi ben diversi ma affrontati in modo simile: Rossana (Pandolfi), figlia di Sofia, ne mantiene la fermezza e la pragmaticità, Giulia (Rohrwacher), figlia di Beatrice, è ancora relegata ai margini nonostante si sia lì per consolare lei, Cecilia (Milillo), figlia di Claudia, vorrebbe pensare ai figli ma non riesce ad averli in alcun modo e infine Sara (Crescentini), figlia di Gabriella, si prende la scena per il suo rapporto turbolento con un marito che la ama troppo. E'  proprio lei infatti a dare grande grinta alla seconda parte, rendendola più interessante della prima grazie anche a un'ottima prova della Pandolfi, la più riflessiva e matura del gruppo. Da una pièce di Cristina Comencini un film di chiara impostazione teatrale movimentato però da un valido montaggio e da una mdp che Monteleone riesce a utilizzare con ottima dinamicità. Si respira un'artificiosità spesso evidente (si veda quando le quattro in coro cantano la "Se telefonandoti" di Mina, più volte ripresa fino ai titoli di coda), i problemi sembra vengano affrontati troppe volte superficialmente, ma la sceneggiatura ha ottimi momenti e, pur senza entusiasmare, il film - tutto al femminile, gli uomini esistono solo nelle parole delle otto protagoniste - mantiene la stessa gradevole leggerezza di un discorso aperto e chiuso durante una partita a carte, al di là della profondità dei temi trattati.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/03/09 DAL BENEMERITO CIF POI DAVINOTTATO IL GIORNO 29/03/21
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Cif 17/03/09 16:48 - 272 commenti

I gusti di Cif

Prodotto indubbiamente ben realizzato, senza sbavature. Onestamente non basta far recitare le battute del (ottimo) testo teatrale originario davanti ad una camera per farne una trasposizione cinematografica, ci si sarebbe aspettati qualcosa di più. Tutto si svolge in due camere: una per tempo (e per epoca). Unica scena a rompere l'unità di luogo è quella brevissima del funerale. Ottimo il cast (con le migliori attrici italiane del momento). Bello il gioco di riproposizioni di schemi (per analogia o per contrario) dalle madri alle figlie. 2 pallini.
MEMORABILE: Le espressioni e la gestualità dell'ottima Paola Cortellesi, donna ferita ma di carattere.

Soga 20/03/09 17:49 - 125 commenti

I gusti di Soga

Una riflessione sulla condizione femminile di ieri e di oggi, espressa attraverso le voci e le esperienze di due generazioni di donne, madri e figlie, tutte alle prese con frustrazioni e situazioni problematiche. Il film è ovviamente incentrato sui dialoghi e sulla espressività delle attrici e da questo punto di vista è riuscito (si potrebbe criticare solo una certa tendenza al macchiettistico). Tuttavia il cinema non è il teatro e trasporre un lavoro teatrale in maniera pedissequa non basta a donargli la stessa vitalità.

Xamini 22/04/09 23:39 - 1247 commenti

I gusti di Xamini

D'accordo, trasposizione teatrale. D'accordo, le migliori attrici italiane (eccezionale la Cortellesi). D'accordo, ottimo lavoro di regia e montaggio nel cogliere sguardi, posture, atteggiamenti e dare ritmo all'interno di due sole stanze, collegate da un cimitero (unico istante in cui si vedono fisicamente gli uomini). Ma questo gioco delle rime e degli opposti incentrato sulla dicotomia realizzazione personale-istinto naturale è giusto un dialogo logorante lungo le vie e i punti di vista dell'universo femminile. Ci sono le battute e i tempi comici sono corretti. Però, non so come altro dirlo: che due palle!
MEMORABILE: Indubbiamente di gran classe la carrellata finale sui personaggi che, uno a uno, concedono uno sguardo alla telecamera.

Galbo 23/06/09 07:12 - 12380 commenti

I gusti di Galbo

Di origine teatrale, Due partite ha mantenuto sullo schermo la classica impostazione da palcoscenico e questo rappresenta insieme il limite ed uno dei punti forza del film. Se il contesto appare infatti troppo "da interni", è indubbiamente apprezzabile la bontà della sceneggiatura e dei dialoghi, rafforzati dall'ottima intepretazione del cast che annovera alcune delle migliori attrici italiani, con vere punte di eccellenza come nel caso della Cortellesi. Buona la ricostruzione ambientale nella prima parte del film.

Capannelle 22/03/10 14:37 - 4398 commenti

I gusti di Capannelle

A teatro può funzionare ma al cinema no. Specie se, come nella prima metà, il regista insiste sugli stessi movimenti di macchina e le stesse battutine. Risultato la riflessione sulla condizione e sulle aspirazioni delle donne funziona per poco e cede poi il passo ad un galliname da operetta, tra finte doglie e canaste che non si chiudono. Un po' meglio nella seconda parte, più meditata. Tra le otto protagoniste la preferenza va alla Buy e alla Milillo, fuori ruolo la Ferrari.

Il Dandi 20/05/10 15:34 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

Statico, chiuso, rigorosamente rispettoso dell'unità di tempo e luogo. Eppure gradevole, garbato, divertente, femminile e non smielato. La sopravvivenza - nel secondo tempo - di alcuni scampoli dell'arredamento originale della prima parte, fa tenerezza. La Rohrwacher e la Buy si producono con efficacia nel ruolo, ad esse congeniale, delle donne fragili e disadattate. La vera sorpresa è la Pandolfi in un ruolo "dimesso". La Cortellesi, sempre simpaticamente sopra le righe, si guadagna un posto azzeccato nel cast delle mamme.
MEMORABILE: Tutte reggono benissimo il primo piano nel finale, ma la musicista interpretata dalla Crescentini è una con cui suonerei insieme molto volentieri.

Stefania 17/07/10 16:13 - 1599 commenti

I gusti di Stefania

Il difetto è quello di molti film fedelmente costruiti su un testo teatrale: i personaggi, in un orizzonte spazio-temporale unico, più che vivere si raccontano: non si ha tanto una storia, quanto personaggi che raccontano le loro storie. Più interessante dei singoli dialoghi è il dialogo a distanza tra le due generazioni, perciò la seconda parte l'ho trovata più interessante della prima, con le ragazze che scoprono che solo accettando di essere un pochino uguali alle loro madri potranno essere realmente diverse da loro. Cortellesi ottima!

Belfagor 18/07/10 11:56 - 2689 commenti

I gusti di Belfagor

Più teatro che cinema, ma comunque gradevole, divertente, tenero senza essere glicemico. Due partite a poker, ovvero due gruppi di quattro amiche, ma anche due atmosfere e due epoche diverse. Il limite sta nella natura da palcoscenico del film, penalizzato purtroppo dalla trasposizione su pellicola che non gli dona la stessa magia. Certo, se fosse in programma a teatro lo andrei a vedere anche due volte. Davvero brave tutte le interpreti, ognuna con un personaggio sui generis ma senza scadere nella macchietta.
MEMORABILE: I primi piani nel finale.

Giùan 5/09/11 13:39 - 4539 commenti

I gusti di Giùan

Due partite ovvero quando il Cinema italiano decide di continuar imperterrito a farsi tanto tanto male. In campo mette a confronto il parco attrici (così almen si vorrebbe) più talentuoso a disposizion, chiama a far da giudice di sedia l'altrove pronto al rischio Monteleone, guardalinee la (quasi) mai banale Cristina Comencini. Il risultato è un fastidiossisimo rimpallo da fondocampo, con urletti dimenticabilissimi e tic immancabili. La domanda senza risposta è: cosa rendeva necessaria sta trasposizione teatrale?. 60-60 periodico e noi a far i raccatapalle...

Lucius 25/07/12 19:18 - 3015 commenti

I gusti di Lucius

Il meccanismo è lo stesso che vederemo in Carnage, con la differenza che qui siamo di fronte a un film e non a un semplice (per quanto puro) esercizio di stile. Le interpreti sono tutte brave e i dialoghi brillanti, sia per quello che esternano che per quanto lasciano intendere. Molto naturali nella recitazione le protagoniste; a tal punto che, tralasciando lievi manierismi necessari alla caratterizzazione dei rispettivi personaggi, sembra quasi che stiano parlando in casa, riprese da una telecamera posizionata lì a loro insaputa. La Pandolfi si fa notare.

Enzo Monteleone HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina La vera vita di Antonio H.Spazio vuotoLocandina El Alamein - La linea del fuocoSpazio vuotoLocandina Il capo dei capiSpazio vuotoLocandina Ormai è fatta!

Il ferrini 21/09/16 01:46 - 2345 commenti

I gusti di Il ferrini

Agrodolce pièce teatrale, ben interpretata da un notevole cast tutto al femminile. Su tutte, a mio avviso, svetta la Crescentini (altro che "cagna maledetta"!) autrice di una delle sue migliori prove, ma nel loro tormento sono assai credibili anche la Rohrwacher e sua madre Isabella Ferrari. Qua e là si percepisce un po'di androfobia (o forse è solo paura d'amare?). Nonostante la pachidermica staticità di tutto l'impianto, praticamente una sola stanza, non ci si annoia.
MEMORABILE: Le contrazioni della Ferrari; La telefonata della Crescentini.

Gabrius79 2/11/20 21:52 - 1420 commenti

I gusti di Gabrius79

Direttamente tratto da una pièce teatrale,questo film annovera un bell’ottetto di attrici italiane con risultati non troppo soddisfacenti. Il film è ricco di dialoghi e molto statico; forse la seconda parte è migliore della prima anche grazie a performance migliori (su tutte la Cortellesi). Non sempre le varie chiacchierate tengono sveglia l’attenzione, difatti ogni tanto prevale lo sbadiglio.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.