Drift - Cavalca l'onda - Film (2012)

Storia di due fratelli australiani che negli anni '70 creano un'azienda di tavole per il surf. Un racconto di formazione nel quale lo sport e il lavoro a questo connesso rappresentano la chiave di volta per un riscatto personale. Nulla di nuovo dal punto di vista narrativo, ma il film australiano è ben realizzato e si avvale di eccellenti riprese sportive. Raramente il surf è stato così ben filmato, compensando in parte i limiti di una sceneggiatura che racconta una storia abbastanza prevedibile. Buona la prova degli attori.

Ispirato a una vicenda reale il film mostra splendidi momenti acrobatici con le evoluzioni dei funamboli del surf. Lo sviluppo narrativo appare abbastanza scolastico con lievi drammi che cercano di scuotere la trama conducendo lo spettatore al lieto fine. Cast sufficientemente appropriato e buona colonna sonora.

Difficile non vedere in questo film il palese richiamo a Un mercoledì da leoni. Anche come periodo di ambientazione. Cambiano alcune dinamiche e la sceneggiatura sposta tutto in Austalia, ma il succo - amicizia, cambiamenti, caduta e resurrezione ecc. - è identico. La coppia alla regia esordiente non se la cava nemmeno tanto male, aiutati anche da una buona fotografia, e il cast fa quel che può visto che alla fine sarà il solo Worthington la vera punta di diamante. Eppure non mi ha convinto appieno... ha come un sapore di incompleto.

Tra scene girate in maniera molto professionale e paesaggi che cullano lo spettatore nell'ampiezza del territorio australiano, questa storia (vera) di riscatto familiare e di sport rimane nei binari di un cinema classico, senza impennate di stile o contenuti. Si tratta comunque di un'opera dignitosa e ben realizzata, con richiami all'estetica del cult Un mercoledì da leoni, ma senza la profondità epocale del film di Milius.