Dread - Film (2009)

Dread
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Clive Barker's Dread
Anno: 2009
Genere: horror (colore)
Note: Presentato il 30 Agosto 2009 al Film4 FrightFest.

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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/11/09 DAL BENEMERITO BRAINIAC POI DAVINOTTATO IL GIORNO 23/07/13
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Brainiac 28/11/09 16:19 - 1083 commenti

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Questo film conferma due tesi: è scoppiata l'epidemia del meta-cinema horror (The hills run red, Incubo mortale) e i racconti di Clive Barker diventano sempre pessimi film (The plague, Book of blood). Un gruppo di studenti intenti a realizzare un documentario raccoglie testimonianze sulle paure fossilizzate degli intervistati. Ovviamente i traumi verranno a galla in una latrina sanguinolenta, e il più schizzato dei tre si metterà a girare il suo The poughkeepsie tapes, portando ben oltre il lecito la fissazione per il realismo macabro.

Schramm 5/03/10 11:36 - 3495 commenti

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La paura mangia l'anima vs l'anima mangia la paura. Questo il fil quanto mai rouge del più intraducibile e folgorante lapillo narrativo di Barker, fastidiosamente dilatato fino allo slabbramento da un esordiente che ha sì alcune idee chiare su mise en scene e colpo d'occhio, ma che more solito tradisce scompatta e deframmenta la cosmoagonia barkeriana a tutto vantaggio di didascalismo, tautologia e propedeutica che sgasano totalmente la posta in gioco: ossessione e morbosità. La paura non fa 90, al massimo un men che discreto 48, e il rammarico per un simile sperpero di potenziale è sovrano.

Greymouser 18/03/10 21:41 - 1458 commenti

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Comparando questa pellicola al racconto di Barker, ritengo che il regista abbia fatto un buon lavoro, ma senza troppo coraggio. Vi sono infatti un paio di varianti rispetto al modello narrativo, che ne attenuano la carica perturbante e nichilista. Varianti fra l'altro poco comprensibili, poiché per tutto il resto la trama si attiene fedelmente, a volte anche pedissequamente, al lavoro barkeriano. I personaggi sono un po' banalizzati rispetto a quest'ultimo, ma è difetto comune quando si traspone per il cinema. Ok la fattura tecnica. Da salvare.

Herrkinski 13/08/10 11:30 - 8111 commenti

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Premetto che non ho letto il racconto e comunque non sapevo assolutamente cosa aspettarmi da questo film. Detto questo, non c'è molto da discutere su questa trasposizione da Barker; come in una moltitudine di altri prodotti analoghi, è inaccetabile un'ora di introduzione e mezz'ora scarsa di azione. Un peccato, perché l'ultima parte è efficace e il cattivo Shaun Evans ha la faccia giusta (potrebbe essere un nuovo Helmut Berger!), ma davvero non basta per confezionare un buon prodotto. Mediocre, seppur sopportabile.

Gestarsh99 20/01/11 01:15 - 1395 commenti

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Uno scarno thriller psicologico low-budget che, tra alti (pochi) e bassi (molti), si trascina in modo ambiguo e piuttosto seccante verso una parte finale cattiva e senza sconti morali, scoprendosi in tutta la sua malcelata natura "gornografica". Dopo aver prodotto il Book of blood di Harrison, Di Blasi porta manu propria su schermo un racconto tratto dall'antologia barkeriana Ectoplasm ma non riesce a scandagliare con sufficente convinzione un argomento tanto oscuro come la paura, finendo col confondere stati d'animo con patologie e sovrapporre pietanze diversissime come terrore, fobia e post-traumi infantili. Troppo.
MEMORABILE: Laura Donnelly che cerca di raschiare via la voglia che le ricopre metà del corpo con spugna di ferro e candeggina...

Pumpkh75 6/01/15 12:16 - 1749 commenti

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Il bellissimo racconto di Barker diventa qui solo un ingranaggio del congegno, ma il film cammina spedito anche con i propri piedi: un climax sadico e implacabile apre scenari sanguinosi e torcibudella quanto basta, il villain della porta accanto tramuta l’oggetto della paura in bastardo soggetto, Diblasi dimostra di saperci fare e non poco. Due autogol: il riferimento vistoso all’anima di Heartless e quello più doloroso, in quanto commerciale, ai martiri giochini di Wan e prole, fotogramma finale incluso. Comunque sufficiente.

Lupus73 29/05/22 15:25 - 1494 commenti

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Pellicola piuttosto singolare anche per come tratta la psicologia dei personaggi, molto particolari (si veda la ragazza il cui corpo è per metà cosparso da una voglia). Una tesi a tre incentrata sulle paure più intime dell'uomo, ma il promotore (un ragazzo traumatizzato da un efferato fatto di sangue nell'infanzia) non si ferma dopo la conclusione del lavoro e va a fondo. Confezione pregevole con ambientazioni dalle sfumature gothic e alcuni flash decisamente splatter. Manca una sceneggiatura che vada oltre il soggetto, che per quanto valido da solo non basta.

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