Ufficiale USA è prigioniero dei nazisti in un castello inespugnabile su una montagna (detto appunto il castello delle aquile). Inespugnabile non per un gruppo di incursori inglesi incaricati di una missione impossibile... Ottimo bellico-avventuroso, che chiede molto al pubblico quanto a sospensione dell'incredulità ma altrettanto gli rende come divertimento e spettacolo. Seppure leggermente defilato è l'imperturbabile Clint, naturalmente, il meglio fico del bigoncio. Da vedere
Seconda guerra. Come fare per liberare un ufficiale Americano tenuto prigioniero dai tedeschi in un castello inaccessibile? Si manda un gruppetto di agenti del controspionaggio, tra i quali un Burton in grande forma e un Eastwood che gli tiene testa (all'inizio non capisce perchè sia stato chiamato). Azione, tensione (costante la paura di essere scoperti) e alcune scene riuscite e adrenaliniche (sulla funivia) ne decretano la riuscita. E’ uno di quei film (come A trenta secondi dalla fine) dove il freddo sembra di sentirlo. Solo la lunghezza appesantisce alcuni passaggi, ma merita la visione.
MEMORABILE: In un bar pieno di ufficiali tedeschi, Burton, per zittirne uno un po' troppo curioso, si vanta di essere parente di un pezzo decisamente grosso.
Sulla falsariga della sporca dozzina. Quando al film bellico si cercavano di unire più azione e più avventura (e in qualche caso anche un po' di ironia) si producevano filmoni come questi, interpretati da vecchi leoni e nuove leve. Qui abbiamo Burton e l'allora stella nascente Eastwood. Insomma, uno spettacolone vecchio stile che richiede molta pazienza allo spettatore odierno abituato a molto più ritmo. Ma per chi è rimasto ancorato ad un tipo di cinema ormai estinto, è un film che non delude. Hutton tuttavia farà di meglio col successivo I Guerrieri.
Tutti ricordano questo famosissimo filmone di guerra, forse un po' sopravvalutato nella memoria collettiva. Certo, la scenografia del castello inespugnabile, la splendida interpretazione di Burton e il montaggio mozzafiato valgono molto, ma di contro il film si sviluppa su poche idee rimacinate varie volte, come le polpette che si fanno dopo il lesso. Lo sviluppo dell'azione risulta così un po' meccanico e prevedibile; con tutto ciò, tuttavia, resta un classico che vale comunque la pena di rivedere.
Classico del bellico avventuruoso con una fenomenale accoppiata Clint Eastwood-Richard Burton a farla da padrone. Il film presenta anche parecchi tratti propri dello spionistico. Devo confessare che mi disorientò parecchio quando ci fu "la spiegazione" all'interno del castello delle aquile. Scene nel castello, specie quelle in funivia, sono bellissime e magistralmente realizzate per un film di 40 anni fa! Location invernali incantevoli. Buona dose d'azione specie nel finale, ma che è andata salendo coralmente per tutto il film.
Classico e decisamente buono. Variegato ed ottimo il cast di attori, tra cui Richard Burton, Eastwood e il compianto Patrick Wymark. La storia è emozionante, l'ambientazione più che ottima, il finale teso, la sceneggiatura curata. Da vedere senza dubbio.
Coppia eccellente di attori per una storia non del tutto comprensibile in alcuni passaggi ed un film spettacolare e divertente come pochi, girato ad alta quota tra le nevi delle Alpi Bavaresi. Indimenticabili la cabinovia e la fuga sul camion spazzaneve rosso.
Un classico del genere, romanzato quanto si vuole ma con una suspense costantemente sospesa sul vuoto come il manipolo di intrepidi soldati. Caratterizzazione dei personaggi nella media ma la spettacolarità di certe sequenze, cabinovia e spazzaneve su tutti, lasciano il segno e compensano alcune banalità tipiche del genere. Interessanti poi i risvolti da spy story che caratterizzano la seconda parte e permettono di sopravvivere bene alla lunghezza della pellicola. Scenografie, attori e musiche all'altezza.
Dove osano le aquile si inserisce tra i filoni più godibili del cinema classico americano, le avventure in tempo di guerra, e ne è uno degli esempi maggiormente riusciti. Sebbene basato su una storia piuttosto inverosimile (tratta da un romanzo dello stesso autore del bel I cannoni di Navarone), il film è magnificamente realizzato con particolare cura (ovviamente) per le scene d'azione e alla riscita del quale molto contribuisce il cast di alto livello.
Avventura bellica di grande intrattenimento: fra esplosioni, sparatore, colpi di scena e tensione, la durata e l'età della pellicola non si avvertono proprio! Grande coppia di protagonisti, Burton ed Eastwood incarnano alla perfezione gli eroi coraggiosi dei film classici americani. Bella la colonna sonora, tesissima la seconda parte. Da vedere.
Commando inglese (con rinforzo dei Rangers Usa, Eastwood) parte alla volta di un inespugnabile castello bavarese per liberare un Generale americano, depositario dei piani per il D-Day. Missione impossibile, con svariate sorprese. Spy-action bellico famosissimo, categoria filmoni per antonomasia, richiede notevoli doti di sospensione dell'incredulità, pur mantenendo le promesse di intrattenimento e suspense. Visti oggi, i numerosi chromakey fanno un po' tenerezza, ma allora dovevano essere roba forte. Si rivede volentieri ogni tanto.
Un classico intramontabile del genere bellico da cui hanno preso spunto anche pellicole successive. La tensione è ben sostenuta da validi dialoghi e scene d'azione memorabili (vedi funivia). Forse lievemente troppo lungo e poco veritiero, ma ciò non incide sul risultato finale. Valido cast con Burton protagonista su un dignitoso Eastwood.
Missione di guerra molto improbabile per quei tempi, quella vera e più simile a questa fu effettuata in Norvegia presso Telemark. L' arrivo in elicottero del generale tedesco è praticamente un falso storico in quanto era ancora in fase troppo sperimentale per essere operativo. Burton doppiato da Emilio Cigoli è insuperabile, ma non sarà merito solo del doppiaggio? Eastwood doppiato da Melani è altrettanto valido ma degno di nota è l'ennesimo ruolo da negativo di Darren Nesbitt doppiato da Dario Penne: non ricordo di lui un solo ruolo da buono.
MEMORABILE: "Sono il maggiore Gohering, le ricorda qualcosa questo nome?" (Burton intimidisce un ufficiale tedesco spacciandosi per il fratello di Hermann Gohering).
Un piccolo commando alleato viene paracadutato nel bel mezzo delle Alpi bavaresi con la missione di liberare un generale americano che i tedeschi tengono prigioniero in un castello apparentemente inaccessibile.. Classico d'avventura bellica che non punta certo le sue carte sulla verosimiglianza: a rendere la visione scorrevole sono piuttosto il ritmo sostenuto, i numerosi colpi di scena, la prova professionale del cast con Burton e Eastwood che si completano a vicenda, la tensione di alcune sequenze, la bella ambientazione. Fumettoso e godibilissimo, a patto di non prenderlo troppo sul serio.
MEMORABILE: La sequenza della funivia, che tiene col fiato sospeso, oltre a mettere il mal di pancia se si soffre di vertigini
Per quanto la storia sia alquanto inverosimile, Hutton la porta in scena splendidamente in quello che, probabilmente, è uno dei migliori film bellici del secolo scorso. Una fotografia fantastica, scura (tenuto conto dell'ambientazione), glaciale. Il resto lo fa un cast eccellente, nel quale Burton spicca su tutti e Eastwood, dopo le esperienze leoniane, sta cominciando a uscir fuori dallo stereotipo del pistolero per diventare un attore completo e di successo duraturo. La lunghezza del film non scoraggi lo spettatore: ne varrà la pena.
Un classico del cinema di guerra invecchiato decisamente bene. Si parte con la solita missione (quasi) impossibile, ma poi la sceneggiatura si rivela più articolata del previsto, proponendo una fitta trama di mistero e doppi giochi. Alcune esagerazioni tipiche del genere (i protagonisti escono indenni da ogni situazione, i nazisti si fanno sempre turlupinare) garantiscono comunque un elevato livello spettacolare, che non fa pesare la durata. Splendida l'ambientazione, ottimi Burton (sopratutto) e Eastwood, incalzante la colonna sonora.
MEMORABILE: L'inizio; Il bluff di Burton; Le sequenze sulla teleferica; La fuga con lo spazzaneve; Il finale.
Seconda Guerra Mondiale. Un commando inglese deve liberare un generale prigioniero dei nazisti in un castello sulle alpi bavaresi. Bel film di guerra tratto da un romanzo di Alistair MacLean, dal ritmo incalzante e con forti dosi di violenza insolite per il genere e il periodo. Nel finale si assiste a un vero e proprio massacro di tedeschi compiuto dai protagonisti. A completare il tutto un grande cast con Burton e Eastwood in forma smagliante.
Evergreen bellico di immutata bellezza, pregno di avventura, su format alla James Bond (vedi Al servizio segreto di suà maestà). Nonostante possa oggi apparire datata in alcuni passaggi, resta una pellicola di grande impatto visivo, tappa fondamentale del cinema sul periodo storico nazista. Mostri sacri nel cast e paesaggi innevati di grande suggestione (nonché una location centrale fascinosa come poche) alcuni degli ingredienti del film, che coniuga avventura, spionaggio e rischio. Inossidabile.
Pietra miliare del cinema bellico statunitense. Attori di prim'ordine, ambientazioni e sequenze spettacolari come la trama, che sino alla fine risulta tesa e ben concepita. Film come ce ne sono pochi. Da segnalare anche una piccola parte per la "Hammeriana" Ingrid Pitt che, per gli appassionati, risulta sempre splendida. Storia pressoché irreale, ma il tutto non stona affatto...
Malgrado un ritmo non sempre agile e alcune marcate inverosimiglianze, il film di Hutton è un’accurata commistione di cinema bellico e di spionaggio, resa spettacolare anche dall’ambientazione alpina ben sfruttata. Nel solido cast si fa notare Clint Eastwood, che proprio in quegli anni cominciava a dimostrare le sue qualità in generi diversi dal western.
Guerra, spionaggio e azione adrenalinica si fondono alla perfezione in questo film che a oggi rimane ancora uno dei massimi esempi di cinema di genere. La coppia di attori principali, insieme a una storia mai doma e delle location sempre azzeccate, rendono questi circa 150 minuti storia e basilari per tanti film successivi. Considerata l'epoca, alcune scene sono sicuramente all'avanguardia ed estremamente suggestive, e insieme ai numerosi colpli di scena riescono a compensare talune parti dove il montaggio video non è proprio il massimo.
Commando inglese cerca di salvare un generale prigioniero dei nazisti. Spy story bellica in cui i buoni riescono a espugnare un castello accessibile solo in funivia. Location accattivante per l'impresa eroica e uso massiccio di mezzi; si apprezzano però di più i doppiogiochismi tra le parti. Conclusione che poteva essere sforbiciata e senza la frase di chiusura memorabile. Burton ha presenza senza essere atletico e Eastwood strappa un sorrisetto nel finale.
MEMORABILE: Burton si presenta alla cameriera; La spiegazione dei ruoli alla tavolata; La fuga con lo spazzaneve.
Azione nuda e cruda scandita da colpi di mitra e esplosioni in serie. Il valore aggiunto è la prova del cast, con Burton e Eastwood credibilissimi nei panni degli eroi che riescono in tutto senza nemmeno faticare le sette camicie. Nonostante qualche colpo di scena abbastanza inverosimile e una durata forse un po' eccessiva, il film è sempre godibile e si lascia seguire bene.
Adrenalinico film d'azione/salvataggio ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, vanta tanti pregi (colonna sonora, ambientazioni montane memorabili, ritmo sostenuto, senso di tensione costante, la recitazione di Burton); non ci si annoia di certo. Bisogna d'altro canto pagare dazio al consueto difetto tipico dei film americani di genere; decisamente inverosimile che due soli uomini riescano a fare fessa un'intera guarnigione di tedeschi e a farla pure franca. Tale mancanza di realismo potrebbe irritare qualcuno, ma nel complesso il giudizio non può che essere positivo.
MEMORABILE: La funivia.
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-Quentin Tarantino ha detto sul film quanto segue: "This is my favorite guys-on-a-mission movie. I'm gonna do a guys-on-a-mission movie one day."...Mai parole furono più profetiche visto che un film del genere la ha girato anche lui.(INGLOURIOUS BASTERDS).
-Nel libro di Wensley Clarkson TARANTINO - THE MAN, THE MYTHS AND HIS MOVIES edito nel 2007 viene citato come uno dei film e delle fonti di ispirazione che più di ogni altro hanno influenzato la carriera registica di Quentin Tarantino.
-La locandina originale fa parte delle cinque preferite da Quentin Tarantino. che per la rivista Entertainment Weekly Grindhouse nell'anno 2007 ha stilato la sua classifica di gradimento.
* 1. Coffy (1973)
* 2. Where Eagles Dare (1968)
* 3. Dark of the Sun (1968)
* 4. Thriller (a.k.a. They Call Her One Eye) 1974)
* 5. It's a Mad, Mad, Mad, Mad World (1963)
Il film ha ispirato il famoso videogame Return to Castle Wolfenstein, pare che alcune sequenze del gioco siano state tratte dalla pellicola.
HomevideoGestarsh99 • 16/12/11 15:23 Vice capo scrivano - 21548 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Warner Home Video:
DATI TECNICI
* Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 2.0 Stereo Dolby Digital: Italiano Spagnolo Francese Tedesco
5.1 DTS HD: Inglese
* Sottotitoli Norvegese Portoghese Spagnolo Svedese Francese Danese Finlandese Greco
* Extra Making of
Trailer
Un doppiatore inconsueto in questo film venne chiamato a doppiare l'ufficiale tedesco che si lamentava del comportamento di Burton con la cameriera della birreria.Si trattava di Marco Riavart la cui professione era quella di lettore del Telegiornale e la cui voce baritonale era inconfondibile.
Scusate, ma non credete che la scena di Bastardi senza gloria nell'osteria sia ispirata a questo film???
DiscussioneDaniela • 7/08/17 22:11 Gran Burattinaio - 5903 interventi
Piero68 ebbe a dire: Scusate, ma non credete che la scena di Bastardi senza gloria nell'osteria sia ispirata a questo film???
E' possibile. Leggi quanto scriveva proprio qui Patrick78 ben otto anni fa :o)
DiscussioneRaremirko • 6/04/21 22:44 Capo call center Davinotti - 3858 interventi
Classico senza tempo, solido come non mai, che ha ispirato nel tempo più registi e più media (oltre che il videogioco Wolfestein, che leggo tra i parti ispiratori di questo film, mi azzardo ad inserire anche qualche Call of duty, soprattutto riguardo i livelli innevati).
Buona la coppia Burton/Eastwood e i 150 minuti di film fuggono senza intoppi, ben diretti e pieni di sequenze credibili.