Uno degli ultimi film della coppia Gigi (Sammarchi) e Andrea (Roncato), girato quando ormai il vero mattatore era diventato Andrea e Gigi era “costretto” a parti sempre più di secondo piano (tanto è vero che qui gli è preferito, come "spalla", il meno esplosivo Gianni Ciardo). Ovviamente il tennis è solo un pretesto, perché la storia vera è incentrata sul solito scambio di coppie. Andrea e Virginia (la compianta Moana Pozzi, qui in una delle sue rare parti di una certa rilevanza in film non hard) sono insieme da tempo e quando per caso Andrea va per cercar casa trova, in un appartamento gestito dal cugino Gigi, una vecchia compagna di liceo: Tinì (la Cansino, ex diva del “Drive-In” di...Leggi tutto Antonio Ricci, un fisico mozzafiato e una recitazione tutta moine condita da un accento esotico assolutamente innaturale). Questa, soprannominata ai tempi della scuola "la piallata del Pireo" e quindi datasi a (efficaci) cure per la crescita del seno, è sposata con Gianni (Ciardo) ma vorrebbe tentare la scappatella; ci prova negli stessi momenti in cui suo marito lo fa con Virginia, incontrata altrettanto casualmente nello stesso appartamento. Tutto il film è un continuo gioco vaudevilliano di porte che si aprono e chiudono, di uomini e donne (costantemente in mutandine e reggiseno) che entrano ed escono dalle stanze senza incontrarsi mai con i rispettivi consorti. Gigi funge da jolly e sarà l'unico ad approfittare di Tinì e Virginia, stremate dalle incessanti interruzioni dovute a ogni tipo di inconvenienti. Moana concede la vista delle sue grazie più della Cansino (prevedibilmente), ma nel complesso DOPPIO MISTO è meno osè di quanto non si immagini (nessun nudo integrale, per dire), anche perché trattasi di film girato appositamente per il circuito Fininvest e quindi diretto a un certo tipo di pubblico. La sceneggiatura è pietosa e ogni spunto comico è lasciato all'improvvisazione di Andrea (molto sottotono, quasi mai divertente) e Gianni Ciardo (professionale ma incolore).
Più che brutto, soporifero. Quando la pellicola comincia (con i tentativi che NON vanno a buon fine), in realtà essa è già finita perché il meccanismo si ripete alla noia. La Cansino parla in modo totalmente insopportabile, mentre non si può non guardare Moana, qui nell'edizione originaria, vale a dire con poppe naturali. Ciardo non fa mai ridere. Qualche sorrisino lo strappa Andrea. Il migliore di tutti, ovviamente, è Spaccesi.
Doppio misto, doppio senso, doppio salto nel vuoto, che vede vittima -in veste di regia- il talentuoso Sergio Martino, accerchiato da icone televisive e pseudo (porno) star portate alla ribalta da giornali di "costume", capo-redatti dal Sandro Mayer di circostanza. Certo: se si vuole vedere un nudo un po' più spinto del solito, garantito dalle piacevoli forme della Pozzi, della Cansino e della Romito qui l'occhio può bearsi di qualche inattesa chiappa esposta, appressata ad una tetta sfuggente. Ma il senso di recitazione, purtroppo, è altrove...
Noiosissima se non di più questa commedia degli equivoci e scambi del buon Sergio Martino. Tra l'altro sono presenti due attrici che hanno fatto erotici o hard ma non ci mostrano nemmeno una tetta! Assolutamente da non vedere: non avrete perso assolutamente niente!
Scollacciata pellicola che di dignità, cinematograficamente parlando s'intende, ha ben poco e che galleggia più per un bel paio di cosce che per un senso d'insieme. La coppia bolognese è ormai alla frutta e non graffia più, al punto che gli si preferisce un terzo incomodo, Gianni Ciardo appunto, che non è un mostro della risata, anzi, ma che agli ultimi Gigi & Andrea, per almeno un dieci minuti, si fa preferire. Il resto della pellicola, fra gretti doppi sensi e battute da bar sport, è un'alternanza di mezzi nudi. Tristemente cult.
Gnocca a volontà: un simpatico affresco degli anni '80 con la coppia Roncato-Sammarchi a dividersi i favori della bella Moana, Tinì Cansino e Loredana Romito. Ciardo a volte strappa qualche risata e il fantozziano Fonelli (padre di Roncato) è nella scena più divertente del film.
Doppia coppia di mariti a caccia della moglie dell'altro, con quinto incomodo. Terrificante filmetto tv che promette (dal cast femminile) molto di più di quel che effettivamente offre. Invece, dal cast maschile si ha esattamente quel che ci si aspetta, ovvero niente. Gigi e Andrea sono terribili, Gianni Ciardo come coprotagonista è quasi insopportabile. Zero totale.
Sergio Martino è stato nel magmatico cinema peninsulare dei '70-'80 un jolly dei generi che ha conosciuto alcune punte e un invidiabile medietà. Doppio misto è l'inizio del suo declino: film che prometteva all'ormone di noi adolescenti provinciali un cast sfizioso e quel che più conta pruriginoso (la Tinì di Drive in e Moana non vietata) e invece eccoci servita una pochade che manco Feydeau. Come ebbe a chiosar il mio amico Damiano: tanta roba per manco una pippa. Andrea svogliato, il grande Gianni Ciardo al cinema non ha mai avuto quel che meritava.
MEMORABILE: Andrea che riconosce in Tinì l'ex compagna di scuola: "la piallata del Pireo"; il bagno in vasca di Moana.
Un film incentrato su un'idea unica (lo scambio di coppie e di corna) per oltre un'ora non si può dire particolarmente originale. La colpa non va attribuita di certo agli attori che ce la mettono tutta, ma a una sceneggiatura sciapa che gioca più con le curve delle due protagoniste al femminile che con la comicità del resto del cast. Qualche risata il buon Andrea Roncato la fa fare, ma sono veramente pochi i momenti buoni. Evitabile.
Un film dalla sceneggiatura scritta di corsa... Tecnicamente il prodotto è discreto ma anche banale, diciamo non proprio al livello degli altri film di Sergio Martino. La storia ha dei piccoli momenti divertenti ma anche curiosi, soprattutto perché Gigi Sammarchi passa un po' in secondo piano per fare spazio a Gianni Ciardo e quindi troviamo soltanto in parte la coppia "Gigi e Andrea". Le star femminili sono una bella e brava Moana Pozzi (che interpreta bene il suo personaggio) e un'insopportabile e deludente Tinì Cansino. Discreta la regia.
MEMORABILE: Silvio Spaccesi a pranzo da Andrea e Moana; I titoli di testa; La partita a tennis.
Ennesimo film caciarone in perfetto stile trash tutto centrato sul classico scambio di coppia e che, nonostante le belle presenze femminili (Moana su tutte) e la discreta verve del duo Gigi e Andrea, non riesce a ottenere una sufficienza a causa di una certa monotonia. Ciardo e Spaccesi, presenze sempre gradite in film del genere, si ritagliano qualche spazio in scene che strappano sorrisi stentati.
Ovvero, come girare un film con un appartamento delle vacanze vuoto, un campo da tennis e poco altro. Tutto è miserabilmente povero; dalle sopracitate location a una fotografia sciapa, fino a una regia senza nerbo a cura di un Martino assolutamente irriconoscibile. Senza ritmo e senza sceneggiatura; gli attori fanno quel che possono ma nessuno pare funzionare più di tanto. Si segnala solo la curiosa presenza della Pozzi in uno dei suoi ruoli non-porno più consistenti, ma pure il lato pruriginoso latita e si limita a qualche scena in lingerie.
Senza dubbio il peggior film di Gigi e Andrea. Lento e noioso, privo totalmente di idee e giocato principalmente sulle grazie delle due co-protagoniste e sui tentativi dei due comici di salvare con la loro simpatia una commedia che però non decolla mai, anche a causa di una fotografia poverissima e di un'incredibile monotonia nelle location. Evitabilissimo anche per i fan più accaniti.
Un appartamento è il fulcro della vicenda, incentrata sul doppio tradimento di due coppie. Se i primi minuti sono abbastanza frizzanti, sul lungo periodo la ripetitività della situazione è snervante. Andrea è nel suo habitat, così come Gigi, ma viaggiano col freno a mano tirato; però il prodotto funziona, perché non ci si aspetta poi molto. Moana e la Cansino mostrano abbondantemente le forme, ma forse il migliore è Ciardo, completamente stralunato. Spaccesi fa gara a parte ed effettivamente i momenti migliori lo vedono in scena. Perdibilissimo.
Riguardandolo a distanza di anni lo si trova meno peggio rispetto all'inconsistenza della trama. Tra le due grazie femminili sicuramente Moana prevale su Tinì, mentre per la parte comica i protagonisti sono abbastanza sottotono, sicuramente non favoriti dal copione, ma a salvare la baracca sono gli interventi della coppia Zardini-Colosimo - nel ruolo dei genitori di Virginia - e di Silvio Spaccesi. Sempre originale la narrazione dei protagonisti fuori campo, o rivolta alla camera.
MEMORABILE: I genitori di Virginia durante la cena; La lametta per la barba nel caffè; Andrea e Spaccesi alle prese con il calco delle gengive; Il finale.
Per dirla con Feydeau, si potrebbe definire un "appartamento del libero scambio" che propone situazioni già abbondantemente straviste, sceneggiate in fretta e furia e girate da Martino con la mano sinistra. Non c'è assolutamente nulla che sia degno di una risata e l'unico che in qualche modo riesce a rendersi simpatico è Ciardo, con il duo emiliano ai suoi minimi storici mentre le due protagoniste si possono solo guardare (purtroppo per gli interessati piuttosto poco, data la produzione televisiva). Il resto è merce riciclata che affonda nella noia. Insalvabile.
Non è così male, anzi. Attori che rispecchiano il loro personaggio con una sceneggiatura divertente, soprattutto nei dialoghi di Andrea. Moana Pozzi illumina lo schermo in una delle sue rare performance da protagonista non hard. Onore a Sergio Martino, che con quattro attori, quattro mura e un budget inesistente riesce a proporre un prodotto più che dignitoso. Lo si rivede sempre volentieri.
Film televisivo incentrato su uno scambio di coppie che per una serie di casualità e inconvenienti non riuscirà mai a concretizzarsi. Martino conferisce al film un ritmo adeguato che permette allo spettatore di non dare troppo peso a una sceneggiatura banale e mediocre. Si ride poco ma non ci si annoia. Roncato fa il suo, Ciardo professionale, Sammarchi gioca da jolly, Spaccesi migliore in campo. La Pozzi è nel ruolo più importante prima della svolta hard, la Cansino è tanto bella quanto qui fastidiosa. Trascurabile e fondamentalmente inutile, rimane l'affresco ingenuo degli anni 80.
MEMORABILE: Il finale con tanto di camera look.
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CuriositàZender • 14/10/13 19:32 Capo scrivano - 48271 interventi
Come conferma anche l'archivio Stampa, il film venne trasmesso in prima tv Giovedì 5 dicembre 1985 su Italia 1 alle ore 20.30. Il testo di presentazione diceva così:
Il primo film prodotto per la tv da Canale 5 Due coppie di sposi, Carla e Emilio da una parte, Renato e Marina dall'altra, cercano casa. Carla incontra Renato e se ne innamora, marina incontra Emilio e s'innamora di lui. Vari equivoci.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (giovedì 5 dicembre 1985) di Doppio misto:
Grazie Geppo! Si vedo che la qualità alla fin fine è quella che è... e no si discosta molto da quelle presenti in rete, che sono rip tv.
Più che altro era per un discorso di location, visto che ci sono delle ville che vorrei cercare.